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Lappano, picchia la moglie che finisce in ospedale. Arrestato 51enne

LAPPANO (CS) – Un uomo di 51 anni di Lappano, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Celico per lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia in danno della moglie. In particolare, l’uomo ha aggredito la moglie al culmine di una lite all’interno della loro abitazione.

La vittima è stata poi trasportata in ospedale a causa dei traumi subiti. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, non si trattava di un episodio isolato, ma già in passato l’uomo si era reso protagonista di analoghe violenze.

Botte, minacce e soprusi alle mogli: arresti a Rende e Acri

RENDE – Nell’ambito delle attività di contrasto ai reati di violenza domestica poste in essere dai Carabinieri del Comando Compagnia di Rende (CS), diversi sono i provvedimenti eseguiti dispositivi dell’allontanamento dalla casa familiare, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o del divieto di dimora nella località di residenza della vittima, emessi dall’Autorità Giudiziaria di Cosenza in accoglimento della richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica a conclusione di attività investigative esperite dai militari dell’Arma.

I Carabinieri di Bisignano (CS) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla parte offesa, nei confronti di un uomo originario di Cosenza di 42 anni, già deferito in stato di libertà per il reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie convivente. Le attività investigative intraprese dai militari operanti, hanno consentito di ricostruire la difficile e drammatica situazione familiare in cui versava la donna da diversi anni a causa dei comportamenti aggressivi e violenti del marito il quale, era solito picchiarla accompagnando tali comportamenti con minacce e offese. In una circostanza l’uomo, allontanatasi dall’abitazione in comune in una prima fase di separazione, avrebbe sottratto gli elettrodomestici tra cui televisori, computer, ecc., al fine di porre la moglie in uno stato di “sudditanza/necessità” e per far pesare sulla stessa le proprie possibilità economiche.

Ad Acri (CS), invece, i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla parte offesa  nei confronti di un uomo di 53 anni ritenuto responsabile di maltrattamenti posti in essere nei confronti della moglie. Le violenze si concretizzavano in soprusi fisici e psicologici: tra le varie lesioni un trauma cranico con policontusione refertate dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Acri ove la donna si era recata dopo essere stata aggredita con schiaffi e afferrata per i capelli. I maltrattamenti avvenivano anche alla presenza dei figli minori davanti ai quali l’uomo pronunciava frasi ingiuriose ed offensive, umiliando la moglie ed accusandola di inesistenti relazioni extra coniugali. L’atteggiamento prevaricatore imposto dal marito, impediva alla donna di assumere persino decisioni in merito ai figli che l’uomo cercava di strumentalizzare per denigrare la madre.

Maltrattava e umiliava l’anziana madre, divieto di avvicinamento per il figlio

CUTRO (KR) – Un uomo di 36 anni, originario di Cutro ma residente nel nord Italia, è accusato di diversi episodi di maltrattamento commessi ai danni dell’anziana madre. I carabinieri gli hanno notificato un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa emessa dal Tribunale di Crotone.

Il provvedimento recepisce le risultanze emerse dalle indagini condotte dai militari in relazione a diversi episodi commessi dal 36enne nei confronti della donna, di 72 anni, vittima in diverse circostanze di umiliazioni fisiche e morali. Quanto avvenuto in quelle circostanze, secondo quanto riferito dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone, ha determinato l’attivazione della procedura di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.

Alunni maltrattati, sospese tre maestre

CROTONE – I carabinieri hanno eseguito la misura della sospensione dal servizio nei confronti di tre maestre accusate di maltrattamenti verso alcuni alunni. Le misure interdittive sono state emesse dal Gip di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica. L’attività investigativa dei carabinieri é stata avviata nello scorso mese di aprile a seguito delle dichiarazioni fatte ai carabinieri da alcuni genitori, che avevano riferito di maltrattamenti subiti dai figli da parte delle loro maestre.

Le indagini sono state condotte attraverso attività tecniche di intercettazione audio e video in aula ed hanno consentito di accertare, riferiscono i carabinieri, plurime azioni di maltrattamenti, in particolare strattoni, sculaccioni e insulti, che hanno avuto come vittime alunni di non più sette anni messe in atto da tre insegnanti del luogo.

Maltratta l’ex moglie, arrestato dalla polizia

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, nei confronti di F.D. di anni 41, disoccupato, di Cosenza, noto alle cronache giudiziarie.

La misura cautelare trae origine dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile a seguito della denuncia di una donna ripetutamente vessata e minacciata dall’ex coniuge.

In particolare le indagini hanno accertato che l’uomo, per un arco temporale di quasi tre anni, ha minacciato ripetutamente di morte sia la ex moglie, a cui inviava anche messaggi minatori sullo smartphone, che altri suoi conoscenti, mantenendo comportamenti aggressivi nei confronti della donna anche in presenza di altre persone.

L’aguzzino, inoltre ha inoltre più volte danneggiato l’autovettura di proprietà della vittima.

Aggredisce per mesi la moglie, arrestato

PAOLA (CS) – Gli agenti della Polizia di Stato di Paola hanno eseguito un’ordinanza con cui il GIP presso il Tribunale di Paola, sulla base della richiesta avanzata dalla locale Procura, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di S.S., di 37 anni, per maltrattamenti in famiglia nonché lesioni gravi.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, sono scaturite dalle dichiarazioni della donna, dopo che la stessa si è decisa a denunciare il marito.

La vittima ha così raccontato agli agenti mesi e mesi di umiliazioni, ripercorrendo giornate scandite da percosse, umiliazioni ed infine aggressioni fisiche da parte dell’uomo.

Con la denuncia è quindi scattato l’arresto da parte della Polizia ed è finito il calvario della donna.  

Maltrattamenti, lesioni e tentata estorsione, arrestato 52enne di Cosenza

COSENZA – Continua senza soluzione di continuità l’attività di contrasto al fenomeno dei reati di cd. “violenza di genere” da parte della Polizia di Stato nella provincia di Cosenza.

Un uomo è stato destinatario di un provvedimento cautelare dall’A.G. per il reato di maltrattamenti in famiglia al termine delle indagini condotte dagli uomini della Questura di Cosenza.

In particolare, nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, emessa in data 29 aprile 2019 dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di F.I. di anni 52, di Cosenza, ritenuto responsabile dei reati di cui all’art. 572 (maltrattamenti in famiglia), agli artt. 582 e 585 (lesioni) e agli artt. 56 e 629 (tentata estorsione) c.p..

La misura cautelare trae origine dalle attività investigative condotte dal personale della Squadra Mobile a seguito della denuncia della sorella convivente dell’uomo, sporta in Questura nei mesi scorsi.

Più specificamente, è stato accertato che l’uomo, con condotte reiterate nel tempo, minacciava, insultava e umiliava la sorella, chiedendole continuamente soldi, con minacce di morte e aggressioni fisiche, arrivando in diverse circostanze ad aggredirla fisicamente con calci e pugni, lanciandole addosso degli oggetti, afferrandole la testa e sbattendogliela contro un frigorifero continuando poi a colpirla una volta che la donna era caduta a terra, offendendone il decoro e la dignità e ponendola in uno stato di sofferenza morale e psichica tale da renderle la vita assolutamente impossibile.

 

Rossano, severa condanna per maltrattamenti aggravati sulla moglie

ROSSANO (CS)- Il processo di primo grado si è concluso con una severa sentenza di condanna nei confronti dell’uomo, accogliendo le tesi del Pubblico Ministero e della difesa di parte civile. Le accuse gravissime contro D.S.M. Marito della donna, avrebbe abitualmente maltrattato la moglie attraverso una serie di atti lesivi del proprio onore e del proprio decoro nonché della sua integrità psico-fisica.

In particolare, avrebbe costretto la donna a vivere in una situazione di grave ristrettezza economica facendole mancare i necessari mezzi di sussistenza.

Imponendole il suo carattere e procurandole una grande sofferenza e prostrazione che la faceva vivere in una condizione di costante ansia e timore per la propria incolumità. Addirittura, in un episodio emerso durante l’articolata istruttoria dibattimentale, avrebbe afferrato la vittima con un laccio al collo stringendolo fino a farle perdere il respiro. Il Tribunale di Castrovillari, in accoglimento delle richieste avanzate dal P.M. e dal difensore di parte civile Avv. Ettore Zagarese, ha condannato il rossanese D.S.M. alla pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione oltre al risarcimento del danno in favore della costituita parte civile, V.L., da liquidarsi in separata sede. I giudici hanno ritenuto l’uomo colpevole di maltrattamenti aggravati.

Bimbi maltrattati all’asilo, ai domiciliari maestra e bidella

LAMEZIA TERME (CZ) – La Polizia ha arrestato e posto ai domiciliari una maestra ed una bidella di una scuola dell’infanzia di Lamezia Terme accusate di maltrattamenti aggravati ai danni di alcuni bambini.

Gli arresti sono stati fatti dal personale del commissariato di Lamezia Terme in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica. Dalle indagini, riferiscono gli investigatori, è emerso “il clima di vero e proprio terrore” che regnava nell’asilo.

Fonte e foto Ansa

Anni di maltrattamenti, violenze e soprusi, arrestato un uomo nel cosentino

TORANO CASTELLO (CS) – Esausta, dopo anni ed anni di violenze subite, ha trovato il coraggio di confidarsi con i Carabinieri denunciando il suo compagno.

Sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, con l’aggravante di aver commesso il fatto con particolare malvagità, cagionando umiliazioni e sofferenze alle vittime: sono queste le accuse per le quali, all’alba di stamattina, sono scattate le manette nei confronti di  un 53enne di Torano Castello (CS) il quale, da circa 4 anni, costringeva la compagna ed il cognato diversamente abile a subire maltrattamenti, minacce e vessazioni, segregandoli in casa.

La triste vicenda è venuta alla luce il 27 gennaio 2019, allorquando i militari della Stazione Carabinieri di Torano Castello, a seguito di richiesta pervenuta al 112, soccorrevano la donna, la quale, visibilmente provata, si è decisa a raccontare le crudeltà che stava subendo ormai da anni dal proprio compagno. Trasferite immediatamente le due vittime in una casa famiglia, i Carabinieri hanno potuto sviluppare una meticolosa indagine, da cui è emerso che l’aguzzino:

  • si appropriava in via esclusiva della pensione di invalidità riconosciuta al fratello della compagna;

  • impediva alla donna ed al cognato di allontanarsi dall’abitazione in cui convivevano, privandoli dell’autonomia economica e dei documenti personali, sorvegliandoli e riportandoli con la forza a casa quando tentavano di allontanarsi;

  • minacciava e maltrattava il cognato invalido, percuotendolo anche con un bastone, imponendogli di svolgere pesanti lavori nei campi, facendolo vivere in condizioni disumane (“privato di ogni dignità e costretto a vivere insieme agli animali”) in una baracca priva di servizi igienici con la possibilità di utilizzare il lavabo della porcilaia per la pulizia personale, non esitando a rinchiuderlo altresì all’interno del recinto con un lucchetto al cancello;

  • minacciava e maltrattava la compagna picchiandola violentemente, anche con un trapano, al punto tale da ridurla ad uno stato di prostrazione e di sudditanza psicologica.

A seguito dei precisi riscontri acquisiti dai Carabinieri, il GIP presso il Tribunale di Cosenza ha emesso nei confronti dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita nella mattinata odierna.