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Manufatto abusivo e capi di bestiame sequestrati nell’area del Pollino

CERCHIARA DI CALABRIA (CS) – Un manufatto abusivo e 128 capi di bestiame sono stati posti sotto sequestro dalla Stazione Carabinieri Parco di Cerchiara di Calabria durante un servizio mirato al controllo sulla detenzione di animali da reddito e agli abusi edilizi in area Parco del Pollino.

Una attività che ha portato al controllo di numerose aziende zootecniche, attraverso la verifica della corretta documentazione, marchiatura e identificazione degli animali nonché la loro regolare movimentazione. L’attività svolta nei comuni di Francavilla Marittima e Cerchiara di Calabria, a cui ha collaborato il servizio Veterinario Distretto Sanitario “Jonio Nord” di Trebisacce,  ha portato  a quattro sequestri cautelativi sanitari a carico degli animali interessati (ovicaprini e suini) oltre ad elevare sanzioni amministrative per circa 8.000 euro.

Le verifiche a carico di immobili costruiti o ristrutturati in zone ricadenti nell’are protetta del Parco Nazionale del Pollino hanno portato al sequestro penale nel comune di Cerchiara di un manufatto destinato ad abitazione perché privo del permesso a costruire, del nulla osta dei beni ambientali e del parere dell’Ente Parco per il quale sono state deferite alla Procura della Repubblica di Castrovillari, a vario titolo tre persone.

Manufatto abusivo in area archeologica, denunciato un uomo

ROSSANO  (CS) – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro nella località Scarmace-Castiglione del comune di Paludi un manufatto abusivo. Tale manufatto edile di circa 60 metri quadri era stato realizzato in un terreno agricolo, posto nelle immediate pertinenze del noto sito di interesse archeologico denominato “Parco Archeologico di Castiglione”, area questa particolarmente tutelata e sottoposta a vincolo archeologico. Il manufatto con struttura verticale in blocchi di cemento era ancora in fase di realizzazione, sul posto è stata rinvenuta anche una betoniera utilizzata per l’attività di realizzazione dello stesso. Le indagini hanno verificato che il corpo edile era stato realizzato senza il permesso a costruire. Per tale motivo è stato denunciato un bracciante agricolo della zona responsabile di tale illecita opera edile, ricadente in zona “E” del vigente PdF, denominata “Parco Naturalistico Castiglione” e sito di interesse comunitario. Nelle prescrizioni urbanistiche vigenti nel Comune di Paludi vi è vincolo inibitorio a significare che l’opera abusiva realizzata non può essere oggetto di sanatoria. Inoltre un ulteriore controllo in località “Gelso” di Rossano ha portato al deferimento di un imprenditore agricolo del luogo che ha realizzato realizzati lavori di sbancamento, escavazioni ed estrazione di materiale senza le dovute autorizzazioni. Tali lavori hanno portato a radere quasi al suolo un rilievo collinare e all’espianto e reimpianto di piante di ulivo. Il rilievo collinare costituente il piano di campagna originario ha subito una sostanziale modifica sia nelle altezze che nelle curve di livello. Nel corso dei lavori, si è accertato l’espianto di circa 200 piante di ulivo in parte reimpiantate lungo il perimetro della particella per cui si è elevata una sanzione amministrativa di 100mila euro.