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Lanzetta dichiara che non farà parte della Giunta regionale della Calabria

CATANZARO – L’ex ministro degli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, mediante una dichiarazione all’ANSA ha annunciato che non farà parte della Giunta regionale della Calabria presieduta da Mario Oliverio membro del Pd. La decisione di Lanzetta spiegata dalla medesima in modo esaustivo è la seguente:

Io presenterò formalmente le dimissioni da venerdì mattina dopo aver presieduto l’osservatorio sulle Regioni e la conferenza Stato-Regioni. Dopo avere parlato con Matteo Renzi e dopo aver approfondito la questione con Graziano Delrio riguardo all’accettazione della mia presenza nella Giunta regionale della Calabria, ringraziando fortemente Mario Oliverio, ho deciso di non fare parte dell’Esecutivo. Non c’è chiarezza sulla posizione di Nino De Gaetano, pur avendolo conosciuto come assessore regionale impegnato nella difesa dei lavoratori precari.

Anche il sottosegretario del Consiglio, Graziano Delrio, ha rivolto un messaggio al presidente Oliverio in merito la questione su De Gaetano, sostenendo che non sono sufficientemente chiarite le vicende di voto di scambio di cui al centro è lo stesso assessore De Gaetano, anche se quest’ultimo non è indagato.

L’Unical incontra i sindaci delle comunità arbëreshe

RENDE (CS) – Si terrà domani, giovedì 30 ottobre 2014, dalle ore 10 alle ore 14, presso l’Università della Calabria, nella Sala University Club l’incontro con i sindaci dei comuni riconosciuti appartenenti alla minoranza linguistica albanese. In occasione delle celebrazioni per il Bicentenario della nascita di Girolamo De Rada, ma anche del Centenario della nascita di Francesco Solano, l’Università della Calabria, in collaborazione con la Fondazione Universitaria “Francesco Solano”, intende offrire una importante occasione di confronto per supportare l’azione delle Amministrazioni Comunali delle comunità riconosciute dalla Legge n.482/1999 come appartenenti alla minoranza linguistica albanese, in termini di progettazione, formazione ed erogazione di servizi in ambito socio-culturale, nell’auspicio che si possa quanto prima riuscire a dare una rappresentanza unitaria ai 48 Comuni italiani che comprendono comunità arbëreshe. All’incontro ha preannunciato la sua partecipazione il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Maria Carmela Lanzetta.

 

Il Ministro Lanzetta all’Unical per parlare di multiculturalismo

Il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, ha aperto questa mattina nell’Aula Magna dell’Università della Calabria i lavori del convegno “Mediterraneo un mare di culture”, sottolineando l’importante valore politico e culturale dell’iniziativa (in programma anche domani),  promossa dall’Ateneo in collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo.

“Quella del dialogo e del rispetto reciproco, che questo convegno propone – ha detto tra l’altro il ministro – è la strada giusta per raggiungere risultati concreti ma, soprattutto, utili alla società. Lavorando insieme, conoscendo e apprezzando il bagaglio di vissuto che ogni cittadino, di qualunque parte del mondo, porta con sé – ha proseguito la Lanzetta – è possibile raggiungere un traguardo utile a tutti e che questo convegno mette in evidenza con forza: la creazione del clima umano giusto e degli approcci politici e metodologici più adeguati, perché antiche fratture e squilibri tuttora persistenti, che rendono precaria l’area del Mediterraneo, vengano ricomposti e superati”.

La Lanzetta ha anche ricordato gli esempi “positivi e qualificanti, di grande maturità e modernità civile” che la Calabria ha dato in questi anni, favorendo l’integrazione di numerosi immigrati:“Quanto è successo a Lamezia Terme, Polistena, Acquaformosa e in tanti altri centri della regione – ha detto il ministro – dà evidenza e merito ad una società aperta, moderna, responsabile, al cui interno vivono persone che, con spirito di amicizia e lontano da ogni pregiudizio, rendono concreta l’idea più vera e nobile di solidarietà e di disponibilità verso l’altro”.

Il ministro Lanzetta, prendendo spunto da alcune considerazioni fatte in precedenza dal prorettore, Guerino D’Ignazio, ha infine ricordato “l’attenzione che l’Ateneo riserva da sempre alla necessità di creare una rete di positive relazioni e di buone pratiche amministrative, oggi più che mai attuale e necessaria”, riconoscendo all’Unical un significativo ruolo anche sotto questo non secondario profilo.

La giornata è iniziata con i saluti del Prorettore Guerino D’Ignazio, e del rettore, Gino Mirocle Crisci. “L’incontro di oggi – ha detto tra l’altro il Magnifico – va certamente nella direzione di favorire l’affermazione di valori e obiettivi di crescita e sviluppo condivisi, ma intende confermare anche la volontà dell’Unical di avere un ruolo sul piano internazionale.  L’Ateneo che ho l’onore di guidare – ha concluso Crisci – ha le carte in regola, sia sul piano scientifico che organizzativo, per raggiungere questo obiettivo e fare della Calabria una regione capace non solo di valorizzare le potenzialità di cui dispone, ma anche di essere protagonista in uno scenario, sicuramente possibile, in cui la pace, la cooperazione e il rispetto delle identità di ogni popolo siano valori fondamentali e indiscutibili”.

Un saluto ai presenti è stato portato anche dall’avv. Rinaldo Chidichimo, della Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo: “Noi crediamo – ha detto – nella possibilità che il Mediterraneo torni ad avere il peso e l’importanza del passato, e che attraverso lo sviluppo di attività culturali, educative e sociali possa essere invertito il trend attuale, in cui i motivi di disgregazione e di conflitto sono prevalenti. Per questo – ha concluso Chidichimo – abbiamo puntato con decisione sull’UniCal, una dei pochi investimenti riusciti nella storia di questa regione, e con essa intendiamo rafforzare la collaborazione, portando avanti insieme il progetto di un rinnovato impegno culturale e civile”.

La parte dei saluti è stata conclusa dall’intervento del sindaco di Rende, Marcello Manna, che ha espresso apprezzamento per il convegno e per i motivi ispiratori che ne hanno reso possibile la realizzazione.

E’ seguito l’intervento del rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, che ha auspicato la realizzazione di un progetto per la mitigazione del rischio sismico nell’area del Mediterraneo:”E’ un tema – ha detto dopo avere illustrato le caratteristiche tettoniche della zona – sul quale possono convergere le energie e l’attenzione di molti paesi e che può favorire un approccio unitario e condiviso, dalle sicure positive ricadute”.

Bicentenario dell’Arma con la ministra Lanzetta

GERACE (RC) – Domenica 13 luglio 2014, nel bicentenario dell’istituzione dell’Arma dei Carabinieri, la Città di Gerace renderà omaggio alla Benemerita con una cerimonia a cura del Comune e della locale Sezione “Diego Saraceno” dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Il programma della cerimonia – a cui sono stati invitati i rappresentanti delle più alte cariche militari, civili e amministrative della Provincia e del comprensorio locrideo – prevede, alle ore 18, la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del Monumento ai Caduti, sito nel piazzale antistante il Castello normanno, seguita dall’esecuzione del Silenzio.

A seguire, nella Chiesa di San Francesco d’Assisi (Piazza delle Tre Chiese), sarà il momento dei saluti istituzionali con gli interventi, nell’ordine, di un rappresentante dell’Associazione Nazionale Carabinieri, del Sindaco di Gerace Giuseppe Varacalli, della massima Autorità Militare, e della Ministra per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta.

Maria Eleonora Zangara – artista, poetessa e scrittrice – reciterà un monologo che precederà la proiezione di un documentario storico sull’Arma dei Carabinieri.

In serata la Banda musicale “Ars Nova” di Gerace e il Coro Polifonico “Maria SS. Assunta” della Cattedrale di Gerace – rispettivamente diretti dai maestri Saverio Varacalli e Loredana Pelle – eseguiranno alcuni brani tra cui l’Inno Nazionale, “La Fedelissima” e la “Virgo Fidelis”.

Dalle ore 20:15, infine, sarà possibile visitare il Museo Civico “Salvatore Gemelli” (Palazzo Tribuna) e la mostra fotografica sulla Benemerita a cura del giornalista-fotoreporter Gigi Romano.

Roma, incontro tra la ministra Lanzetta e la consigliera regionale Ciarletta

La consigliera regionale di parità Stella Ciarletta ha incontrato a Roma la ministra per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta. Nell’occasione dell’appuntamento, voluto dalla ministra, sono stati affrontati – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – i temi segnalati dalla Ciarletta sulla questione delle risorse per le consigliere di parità e la mancata introduzione della doppia preferenza nella riforma della legge elettorale calabrese.

“Sulla prima questione – informa Stella Ciarletta – la Lanzetta si è attivata sottoponendo il problema alla attenzione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Graziano del Rio, ma è soprattutto sul tema della rappresentanza di genere che si è concentrato l’incontro, condividendo entrambe le interlocutrici la convinzione che la legge elettorale calabrese sia assolutamente inadeguata a garantire la partecipazione femminile, correndo il rischio per le prossime competizioni di avere l’ennesimo consiglio regionale composto da soli uomini. L’ufficio legislativo del Ministero sta vagliando la richiesta inoltrata dalla consigliera di Parità di sollevare la questione di legittimità costituzionale della riforma, laddove il testo ha disatteso gli art.3, 51 e 117 della Costituzione oltre che gli obblighi derivanti dalla legge n. 215 del 2012, che impone alle Regioni di introdurre meccanismi di incentivazione delle candidature femminili”.

Nel frattempo, la consigliera di Parità e la ministra, hanno ritenuto importante avviare un percorso di collaborazione istituzionale “per sostenere – spiega Ciarletta – politiche regionali attente alle questioni femminili, prima fra tutte il lavoro e programmando in tal senso una serie di incontri da realizzare in Calabria per aprire il più possibile il confronto con tutte le donne calabresi impegnate nelle istituzioni locali, gli organismi di parità e il mondo associazionistico e sindacale”.

Ciarletta scrive alla ministra Lanzetta

CATANZARO – La consigliera di Parità Stella Ciarletta ha scritto alla ministra Maria Carmela Lanzetta per sottoporre alla sua attenzione la questione del taglio al Fondo Nazionale per le Consigliere di Parità e chiedendo un impegno diretto per le politiche del lavoro femminili in Calabria.

“Cara Ministra Lanzetta, conoscendo la attenzione che contraddistingue il Suo lavoro nei confronti del Sud ed, in particolare della Calabria, con questa mia nota vorrei metterLa a conoscenza delle difficoltà in cui lavorano le consigliere di parità. Come Lei ben sa, la Rete delle consigliere è un organismo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che funziona da coordinamento per le consigliere dei diversi territori (Nazionale, Regionali e Provinciali). E proprio come Rete si sta producendo un documento condiviso che presto sarà inviato ai ministeri competenti per denunciare il disagio in cui le consigliere operano. La mia lettera vuole essere, invece, un appello alla Sua sensibilità perché possa prendere a cuore questo importante problema. Il Codice Pari Opportunità prevede lo stanziamento di un Fondo Nazionale per le attività delle consigliere di parità, che di anno in anno, negli ultimi tempi è stato sistematicamente ridotto. Questo non ha mai impedito, malgrado le crescenti difficoltà, alle consigliere di svolgere i compiti di promozione delle pari opportunità sul lavoro e di lotta alle discriminazioni. Tuttavia, la situazione oggi è diventata insostenibile. Alla fine del 2013 è circolata una bozza di riparto del Fondo relativo alle risorse per all’anno 2013 (perché si viaggia sempre con un anno di ritardo!) assolutamente inaccettabile, dove alla Calabria venivano assegnati 1.875,87 euro da destinare alle attività di tutte le consigliere, regionali e provinciali, con la previsione di una indennità mensile pari, rispettivamente, a 16 e 12 euro mensili lorde. Il Fondo ammontava a 315.000 euro, di cui oltre l’80 percento veniva riservato alle regioni a statuto speciale. Dopo essere riuscite a bloccare questo provvedimento in Conferenza Unificata Stato Regioni, ad oggi non si sa più che fine abbia fatto.

Attualmente siamo nella condizione di non conoscere l’eventuale dotazione per l’anno 2013, né i criteri di riparto dello stesso tra le regioni. Sono preoccupata, cara Ministra, perché fino ad oggi la consigliera di parità, nel nostro territorio, ha rappresentato un punto di riferimento per tutte le donne discriminate sul lavoro, in un contesto di sostanziale inerzia delle politiche territoriali di genere di fronte ad un fenomeno dilagante di disoccupazione femminile, di precariato nella migliore delle ipotesi e quasi sempre di lavoro nero sottopagato. Personalmente ho ricevuto centinaia di casi e grazie alla legittimazione ad agire in giudizio, che è specifica del ruolo che rivesto, ho assistito diverse lavoratrici arrivando a sentenze importanti, di cui ho avuto l’onore di metterLa già a conoscenza. Ma adesso anche questa azione di tutela viene messa in discussione. Aldilà degli aspetti economici paradossali che ci sono riservati, per i quali siamo noi le prime lavoratrici ad essere discriminate, quello che oggi sono a denunciare con questa lettera è il sostanziale annientamento allo stato di ogni possibilità di continuare a lavorare. Ho dovuto rinunciare a iscrivere a ruolo due importanti casi di discriminazioni collettive ed una individuale perché il contributo unificato da versare per queste tipologie di cause è di 1800 euro ciascuna! Anche questo a mio avviso è un paradosso, perché le cause di discriminazioni dovrebbero essere, invece, esenti per materia da qualsiasi contribuzione fiscale.

Mi sembra evidente che dietro lo svuotamento delle risorse, si annidi un pericoloso processo culturale di svalutazione del ruolo degli organismi di parità e di conseguenze delle politiche di genere. E questo avviene in un momento storico di grande difficoltà per le donne, nel quale invece la politica, la Bella Politica, dovrebbe capire che queste sono le migliori risorse su cui investire per il futuro della Calabria e di tutto il Paese. Sono preoccupata, cara Ministra, e per la prima volta condivido pubblicamente questo sentimento perché ripongo fiducia nella Sua figura istituzionale e nella Sua sensibilità di donna calabrese. Mi auguro che questo appello venga colto per quello che è: non sono con il cappello in mano a chiedere risorse, consapevole delle difficoltà che il Governo affronta in questo momento, ma denuncio un calo di attenzione istituzionale su una questione fondamentale quale quella delle politiche di pari opportunità, chiedendoLe un impegno diretto e concreto per il lavoro delle donne e per quelle calabresi in particolare”.

Lanzetta in visita alla Capitaneria di Reggio

REGGIO CALABRIA  – Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Maria Carmela Lanzetta ha visitato la sede della direzione marittima di Reggio Calabria. Dopo aver salutato il direttore marittimo Gaetano Martinez, il Ministro ha incontrato il personale esprimendo apprezzamento per l’impegno quotidiano per la tutela della legalità lungo le coste e per mare. Martinez ha ringraziato il Ministro per l’attenzione riservata. Subito dopo c’è stata la visita alla centrale operativa.

Il PD contro la ‘ndrangheta nella manifestazione di Scalea

CATANZARO – Il Partito democratico calabrese si prepara all’appuntamento del 20 marzo e della manifestazione contro la ‘ndrangheta.

Una iniziativa voluta con determinazione dal segretario regionale Ernesto Magorno che ha individuato nella lotta alla criminalità organizzata, nella battaglia per la legalità e il riscatto della nostra terra una delle priorità sulla base delle quali calibrare l’azione programmatica del nuovo corso del Pd calabrese, tanto da assumere quello dell’organizzazione della manifestazione di Scalea come il primo importante impegno da neo segretario regionale.

La manifestazione di Scalea vedrà la partecipazione di importanti esponenti nazionali del Partito e dell’Esecutivo, tra questi: il ministro degli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta, il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, Marco Minniti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Lorenzo Guerini responsabile della Segreteria Nazionale del Pd, Pina Picierno responsabile Legalità e Sud della segreteria nazionale del Pd, Enza Bruno Bossio membro della Commissione Parlamentare Antimafia, l’intero Gruppo Parlamentare del PD Calabrese, i consiglieri regionali del PD, il presidente dell’Anci Peppino Vallone, e ancora le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, i Giovani Democratici e numerosi sindaci e autorità calabresi.

Al fine di avviare al meglio la macchina organizzativa, il responsabile organizzativo della segreteria regionale, Ugo Massimilla, ha incontrato i segretari delle cinque federazioni che sono impegnati in prima linea per la riuscita della manifestazione garantendo la più ampia partecipazione possibile.

Maria Carmela Lanzetta nel Governo Renzi

ROMA – Chi si aspettava il nome del magistrato Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, nella lista dei ministri scelti da Matteo Renzi per la sua squadra di governo, sarà rimasto deluso.

Il nuovo ministro della Giustizia è infatti Andrea Orlando, 45enne deputato ligure del Partito Democratico, evidentemente premiato dopo la sua esperienza al Ministero dell’Ambiente durante il precedente esecutivo Letta.

Ma gli affezionati al campanilismo regionale potranno comunque vantare nella rosa di Palazzo Chigi una presenza calabrese.

E’ Maria Carmela Lanzetta ad aver ricevuto la delega agli Affari Regionali, senza portafoglio. Ex sindaco di Monasterace (Rc) è salita alla ribalta delle cronache per il suo impegno contro la mafia. Alle primarie di dicembre per la segreteria nazionale del Pd era stata candidata nelle liste di Civati.

Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace, si è dimessa

MONASTERACE (REGGIO CALABRIA)  – Si è dimesso il sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, vittima nel 2012 di alcune intimidazioni per il suo impegno antimafia.
Lanzetta motiva le dimissioni con il voto contrario della Giunta alla costituzione di parte civile nei confronti di alcune persone indagate in un procedimento a carico di un dipendente comunale. Lanzetta aveva già presentato le dimissioni nel 2012 ritirandole dopo un incontro con l’allora segretario del Pd Pier Luigi Bersani.