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Al teatro “Morelli” di Cosenza incontro con i ragazzi per parlare di allergie

COSENZA – Si terrà domani 19 aprile alle ore 9,30 presso il Teatro “Morelli” un’incontro sulle patologie allergiche. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla scuola guidato da Marina Machì, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale. L’incontro, moderato dalla giornalista Rosalba Baldino, vedrà, sul tema delle patologie allergiche, la relazione del Dott.Saverio Daniele, specialista allergologo. Previsti gli interventi del Sindaco Mario Occhiuto, del Vicesindaco Katya Gentile, dell’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì e del direttore generale dell’ASP di Cosenza, dott.Gianfranco Scarpelli. All’incontro del Teatro “Morelli”, il secondo sul tema, che segue di qualche mese quello del 30 novembre dello scorso anno, tenutosi nella sede dell’Assessorato alla scuola di via S.Tommaso, parteciperanno gli alunni di tutte le scuole primarie e medie della città, docenti, dirigenti scolastici e rappresentanti dei genitori.

L’otto marzo ultimo giorno per visitare la mostra “La nave degli scugnizzi”

COSENZA – Ultimo giorno utile domani, venerdì 8 marzo, per visitare al convitto nazionale la mostra “La nave degli Scugnizzi”, promossa dall’Assessorato alla formazione della coscienza civica e alla scuola ed inaugurata la scorsa settimana.  La mostra, curata da Monia Valeriano, studiosa di Formia, racconta, grazie a una serie di bellissime foto in bianco e nero e ad altre testimonianze documentali, la storia della “Caracciolo”, una pirocorvetta a vela costruita nel 1867 e adibita a Nave Asilo nel 1913. La “Caracciolo” divenne, grazie alla dedizione assoluta di una grande educatrice come Giulia Civita Franceschi, figlia di uno scultore fiorentino trapiantato a Napoli, il luogo di una seconda nascita per tutti quei fanciulli abbandonati nelle strade della città di Napoli, dal 1913 fino  al 1928, tant’è che i suoi ospiti assunsero presto il nome di “caracciolini”. La giornata dell’8 marzo, che coincide con la chiusura dell’esposizione, offrirà ai visitatori spunti di riflessione sulla figura di questa coraggiosissima donna, Giulia Civita Franceschi, antesignana di un metodo pedagogico preso ad esempio anche da altri pedagogisti di fama, come Maria Montessori, Edouard Claparède ed Enrico Ferri.

Ai visitatori che intenderanno non perdersi domani l’ultima occasione per apprezzare le foto e gli altri pannelli che illustrano la “Nave degli Scugnizzi”, il percorso consigliato per raggiungere il Convitto nazionale, data la chiusura dell’ingresso principale, per alcuni lavori in corso su via Liceo, è quello degli Archi di Ciaccio da cui potranno accedere alla discesa che conduce al Liceo “Bernardino Telesio”. Da qui, attraverso la palestra del vecchio “Telesio”,  potranno poi accedere al Convitto.

Al Convitto Nazionale la mostra “La nave degli Scugnizzi”

COSENZA – E’ la storia di una straordinaria esperienza educativa quella che viene evocata dalla mostra “La nave degli Scugnizzi”, inaugurata questa mattina al Convitto Nazionale, alla presenza dell’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì, che l’ha promossa, del Dirigente scolastico del Liceo Classico “Bernardino Telesio” Antonio Iaconianni e della curatrice Monia Valeriano. Presente anche, in rappresentanza della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, il consigliere comunale Mimmo Frammartino.

Nelle bellissime foto in bianco e nero e nei pannelli della mostra è racchiusa la meravigliosa storia della “Caracciolo”, una pirocorvetta a vela costruita nel 1867 e adibita a Nave Asilo nel 1913. La “Caracciolo” divenne, grazie alla dedizione assoluta di una grande educatrice come Giulia Civita Franceschi, figlia di uno scultore fiorentino trapiantato a Napoli, il luogo per una seconda nascita per tutti quei fanciulli abbandonati nelle strade della città di Napoli, tant’è che i suoi ospiti assunsero presto il nome di “caracciolini”.

Giulia Franceschi trasformò, dall’aprile del 1913 fino al 1928, la “Caracciolo” nella casa di quei bambini di strada che una casa non l’avevano mai avuta, così come non avevano mai avuto una famiglia. La sua grande intuizione e vocazione verso l’età infantile diedero vita ad un vero e proprio modello pedagogico preso ad esempio anche da altri pedagogisti di fama, come Maria Montessori, Edouard Claparède ed Enrico Ferri.

Per l’inaugurazione della mostra è stata organizzata una visita guidata degli allievi delle scuole elementari e medie del Convitto nazionale, accompagnati dalle insegnanti, che hanno ascoltato con grande interesse l’illustrazione della curatrice dell’esposizione Monia Valeriano. “La scelta del Convitto Nazionale di Cosenza – spiega – non è frutto della casualità. I luoghi sono fondamentali per la loro valenza simbolica. Il fatto di aver allestito la mostra sulla “Nave degli Scugnizzi” al Convitto Nazionale predispone i giovanissimi che la visiteranno ad un approccio diverso all’educazione”.

La mostra “La Nave degli Scugnizzi”, che resterà aperta fino al prossimo 8 marzo, dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 18,30, con ingresso gratuito, documenta, attraverso le foto in bianco e nero dell’epoca, tutto l’evolversi dell’esperienza educativa di Giulia Civita Franceschi, votata al puerocentrismo (il bambino al centro del suo metodo pedagogico): dalle lezioni di aritmetica all’aperto, alla scuola di meccanica e falegnameria allestite a bordo del veliero, alla lavorazione a mano delle reti adoperate nelle frequenti battute di pesca.

Un microcosmo tutto da esplorare, anzitutto da parte delle scuole cosentine che avranno tanto da apprendere curiosando tra i pannelli e gli scatti della mostra.

Domani mattina sarà la volta degli alunni della scuola media di via De Rada.

 

 

 

Buoni libro: Giunta Approva Delibera per l’Erogazione alle Scuole

COSENZA – La Giunta comunale ha approvato la deliberazione per l’erogazione dei buoni libro alle scuole medie inferiori e  agli istituti superiori della città per l’anno scolastico in corso (2012/2013). Ne dà notizia l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì.

L’ammontare del finanziamento ministeriale è di circa 480 mila euro ed è la prima volta che i fondi vengono erogati (dal Ministero dell’Interno) direttamente ai Comuni senza il passaggio intermedio dalla Regione.

Gli alunni beneficiari saranno all’incirca 4.000, appartenenti a nuclei familiari la cui certificazione ISEE non supera i 10.500 annui. Gli uffici del Settore Educazione del Comune, che avevano già predisposto la stampa dei buoni libro, nei prossimi giorni provvederanno ad inviare i plichi alle scuole. Saranno queste ultime, poi, a distribuirli alle famiglie.

Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore Marina Machì per la rapidità del trasferimento dei fondi dal Ministero. “L’atto deliberativo che oggi la Giunta comunale ha approvato – ha affermato la Machì – dà modo agli uffici preposti di far arrivare subito i buoni libro nelle case di quelle famiglie che non sono in grado di affrontare la spesa, sempre crescente, dei libri di testo e che grava notevolmente sul loro bilancio”.

Presentato “Voglio un orso” – raccolta di lettere a Babbo Natale

COSENZA – Un libro dalla parte dei bambini, scritto da loro, ma che apre spazi di riflessione autentica anche per gli adulti:  “Voglio un orso” ” – I bambini di Cosenza scrivono a Babbo Natale, è presentato questa sera alla Città dei Ragazzi, alla presenza de: il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, l’Assessore alla scuola Marina Machì, l’editore Florindo Rubbettino, Francesco Garritano, docente del dipartimento di studi umanistici all’Università della Calabria, il giovane dottore di ricerca Andrea Amoroso, studioso di poesia, e la scrittrice di fiabe per bambini  Rosanna Reda che ha letto alcune delle lettere contenute nel libro.

Il volume, pubblicato dall’editore Rubbettino, raccoglie circa 200 lettere, scritte dai bambini della città, selezionate tra le oltre mille imbucate nel dicembre 2011, esattamente un anno fa, nelle cassette postali di Babbo Natale dislocate in città e nelle scuole primarie di Cosenza. Il titolo del libro, la cui edizione è stata curata dall’Assessore alla scuola e alla città a misura di bambino Marina Machì che si è sobbarcata il piacevole onere di leggere una per una tutte le mille lettere, è proprio l’incipit di una delle lettere scritte da un bambino di Cosenza a Babbo Natale.

Una lettera nella quale il bimbo chiede di ricevere per dono “un orso, e che sia bianco, tenero, elegante, un orso buono e non cattivo, né neutro”. E’ una delle tante richieste che si sommano ai desideri e alle speranze contenute nelle lettere, in molte delle quali sorprendenti lampi di saggezza, di cui gli adulti dovrebbero far tesoro, si alternano ad autentiche perle di umorismo.

A passarle in rassegna c’è solo l’imbarazzo della scelta; molte quelle toccanti, come quella del bimbo non vedente, scritta in braille, che rivolgendosi al vecchio sulla slitta trainata dalle renne gli domanda: “ti voglio chiedere di chiedere in giro nel mondo se qualcuno mi può aiutare a vedere”. E ancora l’altra del bambino in affido che chiede un computer per poter parlare con i componenti della famiglia che ancora non conosce.

Difficile trattenere l’emozione di fronte alle lettere di “Voglio un orso” perché sono piene di poesia, di amore, di sentimenti autentici. “Scartare più di mille letterine per me è stato come scartare un dono – ha detto la Machì. E’ stato questo il mio regalo di Natale”.

 

Bnl, Telethon e Assessorato alla scuola per il progetto “Il cinema racconta ricerca”

COSENZA – I passi da gigante compiuti in 21 anni da Telethon nella raccolta di fondi a favore della ricerca, con oltre 223 milioni di euro, testimoniano una elevatissima sensibilità sociale di quanti hanno contribuito a conseguire questo straordinario risultato. Un risultato che vede il Sud ed anche la Calabria ai primi posti della corsa alla solidarietà. Tra i sostenitori consapevoli  della ricerca, non solo quella medico-scientifica, ma anche quella umanistica, da quest’anno figurano anche gli studenti delle scuole medie, grazie al progetto “Il cinema racconta la ricerca”, promosso da BNL Telethon, insieme all’Assessorato alla scuola guidato da Marina Machì, su proposta dell’Associazione culturale “Samizdat” che fa capo a due giovani filmakers cosentini, Francesco Vilotta e Francesco Gallo.

E’ stata loro l’idea di far conoscere, attraverso un progetto-pilota partito dalla scuola media “Nicola Misasi” di via Negroni, l’importanza della ricerca scientifica e i suoi effetti determinanti nella cura delle malattie neuromuscolari degenerative, come la distrofia e le altre malattie degenerative. Un percorso che ha previsto una serie di step: dalla proiezione, appena conclusasi, di alcuni films che approfondiscono i temi legati alla ricerca (come “A Beautiful mind”, “L’olio di Lorenzo”, I ragazzi di via Panisperna” ed altri) agli incontri con veri e propri ricercatori.

L’idea di Gallo e Vilotta è stata subito sposata dalla BNL Telethon e dall’Assessore alla scuola Marina Machì.

Questa mattina il progetto “Il cinema racconta la ricerca”, legato alla maratona Telethon che avrà nelle giornate di sabato 14 dicembre e domenica 15 il suo momento clou, è stato presentato alla stampa nel corso di un incontro con i giornalisti che ha visto la partecipazione dell’Assessore Machì, di Salvatore Chiefalo, responsabile di BNL Telethon per Campania Sud, Calabria e Basilicata, di Francesco Lonetti, coordinatore provinciale di Telethon, di Monica Cesario, referente BNL Telethon per Cosenza, della dirigente scolastica della scuola media “Nicola Misasi” Marina Del Sordo e di Francesco Vilotta, in rappresentanza dell’Associazione culturale “Samizdat” che ha proposto a BNL il progetto.

“Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta – ha affermato in conferenza stampa Marina Machì, citando una massima di Platone e sottolineando l’importanza della rinnovata e prestigiosa collaborazione tra Comune di Cosenza e Telethon e tra l’Assessorato da lei guidato e i filmakers cosentini Francesco Vilotta e Francesco Gallo che avevano legato il loro nome ad un’altra iniziativa del Comune, il concorso “Corti in città” dal quale è partita la loro avventura che li ha portati a luglio a partecipare al Festival internazionale del cinema per ragazzi, con il corto “Due amici”, affermatosi anche allo “Shortini festival” di Augusta in Sicilia.

“Il progetto ha inteso sottolineare – ha detto ancora Marina Machì – la pluralità dei campi di ricerca, da quella scientifica a quella umanistica, perché troppo spesso si associa la ricerca alla ricerca medica tout court. Per il momento si tratta di un progetto-pilota che potrebbe, però, essere adottato da altre scuole in tutto il territorio nazionale.”

I dettagli di “Il cinema racconta la ricerca” sono stati forniti in conferenza stampa dal filmaker Francesco Vilotta che ha rimarcato “la capacità dei ragazzi della scuola media “Misasi” di sviluppare la consapevolezza di sentirsi, in un domani non troppo lontano, protagonisti di una forte azione di solidarietà”.

Fra arte e teatro proseguono le attività di Buone Feste Cosentine dedicate ai bambini

COSENZA – Il percorso sulla riscoperta delle fiabe, promosso dall’Assessore Marina Machì e inserito nel programma di “Buone feste cosentine”, proseguirà domani 11 dicembre, alle ore 16.00 su corso Telesio, con la performance teatrale itinerante “Aspettando il Natale – Piccole Luci”  alla quale i bambini si sono preparati in un laboratorio  alla Casa delle Culture, a cura dell’Associazione culturale “Jeux de dames”.

Sempre i bambini sono i protagonisti della passeggiata didattica tra le statue del MAB che mercoledì 12 dicembre, alle ore 16.00, sarà accompagnata da Chiara Gervasi e che, il 13 dicembre, alla Casa delle Culture (ore 15.00) si concluderà con un laboratorio ludico-manuale ispirato all’arte di De Chirico, curato dalla stessa Gervasi.

Viva Performance Lab presentato al Maxxi di Roma

COSENZA – “Gli artisti sono produttori di luogo. Ospitare nella nostra città artisti tra i più interessanti della scena contemporanea, significa produrre luogo. Il fatto che un festival di portata internazionale venga ospitato a Cosenza conferisce alla nostra città una dimensione di centralità legata all’arte che la proietta ipso facto in una dimensione importante.”

Lo ha affermato l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì che ha partecipato questa mattina a Roma, nella sede del Maxxi (il Museo nazionale delle arti del XXI secolo), in rappresentanza del Sindaco Mario Occhiuto, alla conferenza stampa di presentazione del progetto del Comune di Cosenza VIVA PERFORMANCE LAB dal quale è scaturito il Festival dedicato all’arte performativa, in programma nella città dei Bruzi l’8 e il 9 dicembre prossimi.

La presentazione del “VIVA PERFORMANCE LAB” si è inquadrata nella più complessiva presentazione del Piano regionale sull’arte contemporanea ed ha visto la partecipazione dell’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri, del Direttore generale del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico Alberto Versace, del Direttore di MAXXI Arte Anna Mattirolo, della curatrice di “Viva performance lab” Cristiana Perrella e della Project manager Francesca Conti. In rappresentanza del Comune di Cosenza, oltre all’Assessore Marina Machì, anche Giuliana Misasi, dirigente del settore Cultura.

L’Assessore Caligiuri, nel sottolineare come la Calabria abbia promosso l’investimento pubblico più significativo sull’arte contemporanea, investendo tre milioni e mezzo di euro di fondi europei per finanziare sette progetti, di durata biennale, tra i quali anche quello di cui è capofila il Comune di Cosenza, ha concluso il suo intervento affermando che “attraverso l’arte contemporanea, che ha dato i natali ad artisti di rilievo internazionale come Mimmo Rotella e Angelo Savelli, si intende promuovere lo sviluppo economico e civile di città e territori, mettendo in risalto le realtà e i talenti locali e interagendo con le più importanti istituzioni artistiche internazionali. E’ il modo giusto – ha detto infine – Caligiuri per far diventare la Calabria una terra che esporta cultura.”

Nel corso del suo intervento, l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola del Comune di Cosenza Marina Machì ha inoltre ricordato i tre diversi momenti del Progetto Viva Performance Lab: il Festival vero e proprio, con gli otto ‘big’ dell’arte performativa (Tania Bruguera, Minerva Cuevas, Francesca Grilli, Núria Güell, Aníbal López, Yoshua Okón, Adrian Paci, Cesare Pietroiusti), il workshop con la cubana Tania Bruguera e la fase propedeutica con le scuole. A quest’ultimo proposito la Machì ha sottolineato come “un fatto molto positivo il coinvolgimento non solo degli studenti del Liceo Artistico e del Liceo Classico, ma anche di quelli che frequentano l’Istituto Alberghiero che si occuperanno dell’accoglienza, rileggendo in chiave moderna alcuni piatti della nostra tradizione. L’arte – ha concluso la Machì – ha molto da insegnare, ma in questo caso – ed è qui la diversità – lo fa in modo “non pedagogico” coinvolgendo direttamente i ragazzi e rendendoli parte attiva del Festival”.

 

Il 26 novembre partiranno i lavori di ristrutturazione della scuola elementare in Via Misasi

COSENZA – Sono lavori importanti quelli che stanno per iniziare all’edificio scolastico “Lydia Plastina Pizzuti” di via Misasi (ex via Roma). È il caso di dire che cambieranno il volto della scuola primaria più popolosa della città che sarà completamente ristrutturata e messa in sicurezza.

L’intervento inizierà lunedì prossimo 26 novembre. Bambini tra i banchi e operai al lavoro per restituire loro una scuola più sicura e confortevole. Proprio questa circostanza ha indotto l’Amministrazione comunale, nella sua rappresentanza politica oltre che tecnica, a recarsi presso la scuola per concordare con la dirigenza ed i rappresentanti dei genitori in Consiglio d’Istituto un criterio da seguire nella tempistica dei lavori, causando così il minor disagio possibile alla popolazione scolastica.

L’incontro si è svolto questa mattina ed ha coinvolto il vicesindaco ed assessore alla riqualificazione urbana Katya Gentile insieme all’assessore alla scuola Marina Machì, accompagnate dal Dirigente del settore infrastrutture Domenico Cucunato e dagli ingegneri del settore Mario Colucci e Pietro Filice.

Complessivamente il finanziamento, di provenienza Cipe, è di 800 mila euro. I i lavori riguarderanno il rifacimento completo dei bagni, come già detto, la copertura della scuola alla quale si provvederà nella stagione primaverile, l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’installazione di un ascensore, la ripavimentazione dei corridoi, la pitturazione delle aule, e tutta una serie di altri piccoli ma importanti interventi di rifinitura.

La città di Cosenza omaggia Salomon Resnik con il “Telesio d’Argento”

Cosenza – Si terrà domani alle 19 presso il salone di rappresentanza del comune di Cosenza, la consegna del Premio Cultura Città di Cosenza “Telesio d’Argento” allo psichiatra e psicanalista argentino Salomon Resnik. A consegnare il premio l’Assessore Marina Machì sostituirà il Sindaco Occhiuto, trattenuto fuori città da impegni istituzionali. La consegna avverrà subito dopo la consegna nell’Aula Magna dell’Unical della laurea honoris causa in Scienze Filosofiche e dopo che lo stesso avrà tenuto una lectio magistralis sulle “Preoccupazioni metafisiche e ontologiche nella follia”.  Salomon Resnik è una delle personalità di maggior rilievo nel panorama mondiale della psicoanalisi, della gruppoanalisi e nel campo della psicopatologia della schizofrenia e delle psicosi.

“Ospitare nella nostra città una personalità di elevatissimo spessore scientifico ed umano come Salomon Resnik è motivo di grande onore per tutta l’istituzione e per l’intera comunità cosentina – afferma alla vigilia dell’importante evento l’Assessore Marina Machì. Tributare la giusta accoglienza a Resnik – ha detto ancora la Machì – significa, da parte della città di Cosenza –  essere riconoscenti ad uno studioso eccelso che ha dato un contributo notevolissimo al trattamento della schizofrenia, alle esperienze terapeutiche in gruppo ed anche all’applicazione della psicoanalisi nell’autismo infantile .”