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Istituita Borsa di Studio in Memoria di Assunta Filippo

CATANZARO – L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri, nell’annunciare l’istituzione di una borsa di studio in memoria di Assunta Filippo, parla di “una giovane ragazza di 28 anni che ha dedicato la sua esistenza alla cura dei disabili e di chi vive di stenti” e la definisce “l’angelo dei disabili”. “Morta un anno fa – ricorda Caligiuri –  a causa di un tragico incidente, in occasione dell’anniversario della sua morte, che ricorre proprio oggi 12 marzo, intendiamo istituire una borsa di studio che la rievoca. Con la sua morte la comunità calabrese ha perso un esempio che non deve essere dimenticato. Assunta Filippo, dell’Oasi Federico di Belvedere Marittimo, che si ispira agli insegnamenti del beato don Luigi Guanella, precursore dei moderni principi dell’assistenza e della riabilitazione dei disabili, ha speso la sua vita, da Gibuti alla Somalia, per dedicarsi ai più deboli  e – sottolinea l’assessore –  lo ha sempre fatto col sorriso. Dopo la sua morte i suoi organi sono stati tutti donati e quindi hanno continuato a vivere e a dare la vita”.

Le modalità della borsa di studio – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – verranno illustrate nelle prossime settimane dall’assessore Caligiuri a Belvedere presso l’Oasi Federico insieme alla dirigente scolastica dei Licei di Belvedere Marittimo Grazia Cianciulli.

Presentato lo spot promozionale del film “Giulia Montera una vita spezzata”

CORIGLIANO (CS) – Si sono concluse nel migliore dei modi le riprese per lo spot promo-pubblicitario del film “Giulia Montera una vita spezzata”.

La città di Corigliano Calabro è stata letteralmente invasa da tutti i partecipanti allo spot, sia quelli appartenenti al cast degli attori sia quelli del cast tecnico, 39 in tutto. Lo spot è stato girato in alcuni scorci caratteristici di Corigliano, sul sagrato della chiesa di San Francesco di Paola, al castello ducale Città di Corigliano, al quadrato compagna e sull’incantevole spiaggia di Schiavonea. Il set è stato diretto da Roberto Barreca, Responsabile di produzione con la collaborazione di Nadia Iannuzzi, ispettore di produzione, avvalendosi delle seguenti figure professionali, Raffaele Bellopede – regista, Angelo Pascale (tra l’altro anche aiuto regista) e Valentina Albini – cameraman. Al trucco ed acconciature quattro esperte del settore coordinate dalla locale curatrice d’immagine Anna Celestino. Costumista dello spot, la stilista reggina Caterina Ficara.

La produzione UNALOTTAXLAVITA ha ringraziato tutti gli intervenuti per l’impegno profuso e per l’ottimo risultato ottenuto, anche se non sono mancati commenti poco lusinghieri nei confronti di alcuni settori dell’Amministrazione comunale.

A breve lo spot promo – pubblicitario del film sarà messo in onda sulle principali televisioni e radio italiane.

Presso il Centro di Eccellenza si è tenuta la conferenza stampa, alla presenza dell’assessore regionale Mario Caligiuri, dell’assessore provinciale cosentina Maria Francesca Corigliano. Nel corso della conferenza stampa Gabriele Montera, in qualità di presidente dell’Associazione “UNALOTTAXLAVITA”, ha spiegato i perché dello spot e la destinazione dello stesso ai fini promo – pubblicitari finalizzati alla raccolta di sponsorizzazioni. In più occasioni papà Gabriele ha preferito dribblare le domande specifiche sul caso di mala sanità, che ha colpito la figlia dichiarando: “è ancora pendente un processo presso il tribunale di Rossano, ciò mi impone di rimanere in silenzio sui fatti e sugli atti posti in essere. Io sono ottimista, penso a Giulia e guardo al futuro” .  Unanime la voce degli assessori che si sono dichiarati per tramite delle istituzioni rappresentate vicini al caso della piccola Giulia.

Caligiuri incontra Aurelia Lupi, archeologa calabrese protagonista di importante scoperta

CATANZARO – L’Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri,  ha incontrato l’archeologa calabrese Aurelia Lupi che nei mesi scorsi ha effettuato nel comune di Ciampino, con la Soprintendenza Archeologica del Lazio, un’eccezionale scoperta, che si puo’ considerare tra le piu’ importanti degli ultimi anni .

Si tratta del gruppo scultoreo dei Niobidi ritrovato negli scavi della villa di Valerio Messalla Corvino, mecenate di Ovidio. Le sette statue rinvenute fanno parte di uno dei rarissimi gruppi raffiguranti i figli di Niobe, regina di Tebe, nel tragico momento in cui vengono uccisi dai gemelli divini Apollo e Artemide. Il rinvenimento e’ destinato ad entrare nei libri di storia dell’arte antica e a modificare alcuni restauri ottocenteschi sui gruppi gia’ noti. L’archeologa, che ha studiato presso l’Universita’ della Calabria, aveva gia’ espresso il desiderio, mai sopito, di lavorare anche nella sua regione e in particolare nella Sibaritide, zona di cui si e’ occupata per la sua tesi di laurea.

Il teatro dell’Acquario non deve chiudere il suo sipario. Intervista al direttore artistico Antonello Antonante

Cosenza – Trentadue anni di lavoro e amore per l’arte, trentadue anni di programmazione ininterrotta al Teatro dell’Acquario, trentadue anni di passione per la cultura, per la partecipazione e la condivisione; sì trentadue anni che sulla carta sono numeri, semplici , insignificanti ed asettici numeri ma che per chi li ha vissuti rappresentano molto di più. Trentadue anni sono 11.680 giorni di esperienze, di fatica, di studio, di nuovi progetti e di costanti riconferme da parte di un pubblico attivo che ha permesso all’Acquario di divenire centro propulsore della cultura e dell’arte, trentadue anni sono quasi una mezza vita vissuta in pieno e che ora rischia di cadere nell’oblio e nella dimenticanza.

Il teatro dell’Acquario rischia di chiudere per l’incuranza e la sordità della Regione Calabria che continua imperterrita ad eludere le richieste di “aiuto” di Antonello Antonante, direttore artistico del teatro, e di tutta la sua “squadra”. I fondi per la cultura sono sempre i primi ad essere tagliati e a queste difficoltà, cui per molto tempo il Centro R.A.T. (Ricerche Audiovisive e Teatrali) ha cercato di sopperire, si aggiunge l’impossibilità di partecipare, in quanto cooperativa, ai bandi Pon Cultura pubblicati dalla stessa Regione Calabria. Le risorse sono dunque terminate, la possibilità si è trasformata in impossibilità e si è stanchi di lottare come il Don Chisciotte contro i mulini a vento; il teatro dell’Acquario sta per chiudere il sipario ed è arrivato il momento di insorgere, di alzare forte la voce perché se con la cultura si riesce ancora a vivere con l’ignoranza si crepa.

I libri, il teatro, le biblioteche, le università, le scuole sono le nostre armi; lucidiamole, affiliamole e usiamole perché armati di cultura diventiamo padroni di noi stessi e schiavi di nessuno.

La parola ad Antonello Antonante, direttore artistico del teatro dell’Acquario, che ha molto da dire e, sicuramente, ancora di più da insegnare.

L’8 Novembre 2012 c’è stata la presentazione del progetto “Isole in rete” a cui, “virtualmente”, ha partecipato anche l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri che ha affermato “Il Centro R.A.T. è una realtà importante e significativa per Cosenza e per la Calabria e, come membro della Giunta, dichiaro che è possibile diventare partner di tutti i progetti che l’Acquario vorrà sperimentare” dove sono finite queste promesse?

Il Centro R.A.T. ha sempre avuto la vocazione di confrontarsi con il resto dell’Italia e dell’Europa e il progetto “Isole in Rete” ne è la riprova. Io penso che l’intervento di Caligiuri sia stato più che una promessa una formula dialettica in “politichese”; è vero che le cooperative non trovano collocazione nei POR e ciò è un’eredità che Caligiuri si è trovato a portare avanti ma, è pur vero, che in tre anni si poteva lavorare per trovare una soluzione adatta.
Dico ciò perché il Centro R.A.T., che gestisce il Teatro dell’Acquario, ha subito un taglio dell’80% da parte della Regione e tutte le limitazioni del Centro vengono subite, di conseguenza, dal teatro stesso. Per ciò che riguarda la protesta cerchiamo di creare una mobilitazione per promuovere un dialogo “vero” sulla situazione culturale della nostra regione e le domande da porsi a riguardo sono tante.

Quali potrebbero essere, secondo lei, le soluzioni da adottare per risollevare le sorti dell’Acquario?

La situazione più semplice è ripristinare i contributi che il Centro R.A.T. riceveva fino a tre anni fa; dopo di che sarebbe auspicabile individuare uno strumento che permetta al Centro e al teatro dell’Acquario di continuare ad essere quel punto di riferimento che è stato fino ad ora.

L’Acquario è diventato una realtà fondamentale per giovani e meno giovani che cercano riparo nella cultura. Il Teatro è sinonimo di partecipazione, di creatività e di condivisione ma nonostante ciò la Regione, che ha il compito di salvaguardavi, vi misconosce come centro propulsore di cultura e sapere. Come spiega questo paradosso?

Il teatro è un progetto completo e complesso che prevede la produzione, la programmazione, la promozione e la formazione. In questi 32 anni (il teatro è stato inaugurato l’8 Marzo 1981) il teatro dell’Acquario ha guadagnato sul campo la sua credibilità artistica, creativa e professionale programmando delle stagioni con le compagnie più importanti del panorama italiano, nazionale, grazie ad ospiti come Dario Fo, Franca Rame e Paola Borboni, e anche internazionale.
Il teatro dell’Acquario sicuramente è diventato un presidio importante per la comunità cittadina e regionale ma anche un punto di riferimento a livello nazionale. Avendo noi la consapevolezza di aver lavorato sempre con passione, dedizione, impegno e professionalità questa tua domanda dovresti girarla ai politici regionali che avrebbero il dovere istituzionale di promuovere e salvaguardare le “eccellenze” della regione; il Centro R.A.T./Acquario è certamente una struttura consolidata, storicizzata e di eccellenza.

Da giorni circola in rete una petizione e molti cittadini sono in continua mobilitazione per salvare un pezzo di storia della città Bruzia. Quanto questo attivismo riesce a rincuorarvi e, soprattutto, quanto riuscirà a smuovere le istituzioni?

Non so quanto tutto questo attivismo riesca a smuovere le istituzioni ma colgo comunque l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci stanno dimostrando affetto e simpatia.

La stagione teatrale non si farà e in bacheca campeggia un foglio bianco, vergine, immacolato. Cosa simboleggia per voi quel foglio?

L’altra mattina affiggendo alla bacheca il manifesto bianco non nego di aver provato un po’ di tristezza ma poi, guardandolo meglio, mi sono reso conto di quanto fosse bianco e mi sono rincuorato perché ho preso coscienza del fatto che su un foglio bianco si può riprendere a scrivere e a raccontare. Il foglio bianco è dunque simbolo di una stagione che non ci sarà ma anche segno di una nuova avventura da cominciare.

Annabella Muraca

Mario Caligiuri e l’iniziativa “Un libro per ogni nato”

Catanzaro –  La Regione Calabria ha realizzato un libro che verrà consegnato a tutti i bambini calabresi appena nati e ciò fa parte dell’iniziativa ”Un libro per ogni nato” presentata dall’Assessore Caligiuri a Lamezia Terme.
”In Italia la lettura e’ un’emergenza sociale – ha affermato Caligiuri – Nel nostro Paese ci sono 2 milioni di analfabeti, 15 milioni di semianalfabeti e 15 milioni di analfabeti di ritorno. Le conseguenze sono devastanti per la democrazia, l’economia e la legalita’. La lettura, dunque, dovrebbe essere una priorita’ politica nazionale”.

Caligiuri ha sottolineato che ”chi legge conosce piu’ parole, chi conosce piu’ parole ha piu’ idee, chi ha piu’ idee riesce ad avere una visione del mondo. Nelle case dove ci sono piu’ libri le prestazioni scolastiche dei bambini sono migliori, e migliore sara’ pure il percorso della loro vita. In Calabria nascono ogni anno 17-18mila bambini. Da marzo, ogni bambino nascera’ metaforicamente con un libro in mano, che verra’ consegnato ai propri genitori, con la collaborazione dei comuni e dei pediatri. La pubblicazione verra’ anche presentata al ‘Salone del libro per bambini” di Bologna, che e’ la manifestazione piu’ importante del settore in Italia”.

Attestato a 5 archeologi che hanno partecipato a “Calabria Jones”

Catanzaro- I quasi 5 mila partecipanti al progetto di educazione all’archeologia promosso dalla Regione Calabria e denominato ”Calabria Jones” riceveranno un attestato di partecipazione al progetto, firmato dal Presidente Scopelliti e dall’Assessore Caligiuri, che li incoronera’ archeologi ”ad honorem”.

La manifestazione si terra’ il 21 dicembre con inizio alle ore 9, alla Fondazione ”Terina” di Lamezia Terme. Ospite d’onore sara’ Umberto Broccoli, Sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma e autore della trasmissione radiofonica ”Conparolemie”, che svolgera’ una lectio magistralis sul tema ”Storia insolita della Calabria”. L’evento si aprira’ con un concerto dell’orchestra della scuola elementare e media di Cerisano che eseguira’ l’inno di ”Calabria Jones”, appositamente creato per l’occasione.

Presentato a Vibo Valentia il “Libro verde della lettura in Calabria”

VIBO VALENTIA  – E’ stato presentato dall’assessore alla cultura Mario Caligiuri il “Libro verde sulla lettura in Calabaria”, nelcorso di una manifestazione, inserita all’interno del premio letterario ”Tropea”, che si e’ svolta nella sede del Polo regionale delle politiche pubbliche sulla lettura, ubicato nel Convento Santa Chiara di Vibo Valentia.

Il testo, con la prefazione di Tullio De Mauro, contiene i contributi degli scrittori calabresi Carmine Abate, Angela Bubba e Mimmo Gangemi e sara’ promosso in diverse localita’ della regione nelle prossime settimane.

”La lettura e’ una vera e propria emergenza sociale. Infatti, il 70 per cento degli italiani ha difficoltà a comprendere un semplice testo scritto. Le conseguenze sono dirette e nefaste per lo sviluppo economico e la partecipazione democratica. Appunto per questo, la Regione Calabria ha posto l’aumento del numero e della qualità dei lettori al centro delle proprie politiche civili e culturali”; questo quanto affermato dall’assessore nel corso della presentazione.

Presentato il gioco “Zagarise Borgo-Game”

Zagarise (Cz), –  Alla presenza del prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, dell’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri, e di altre autorita’, e’ stato presentato il gioco ”Zagarise Borgo-Game”. Si tratta di un’idea innovativa e per la Calabria assolutamente inedita con cui si conciliano finalita’ didattico-culturali e con la sana spensieratezza dei giochi di societa’ che, nell’epoca di sofisticatissimi videogames elettronici e wifi, mantengono inalterato il proprio appeal.

L’iniziativa e’ stata voluta dal sindaco Pietro Raimondo per favorire la conoscenza del territorio ai giovani, affinche’ ne conoscano e ne notino le bellezze ed i luoghi storici e turistici. Il gioco si compone di 64 carte (32 coppie) illustrate, arricchite da un breve testo inerente l’episodio trattato e contenute in un pratico e simpatico raccoglitore cartonato. Il progetto e’ un format che e’ gia’ stato dedicato al Museo Nazionale archeologico di Bologna ed e’ addirittura nato per i 150 anni dell’Unita’ d’Italia.

Adesso la Casa editrice (”Coccole e Caccole”) sposando appieno le idee del primo cittadino calabrese, ritiene che il suddetto progetto editoriale possa diventare un importante strumento didattico per i bambini e i ragazzi, ma anche un metodo facile, comprensibile e divertente per promuovere Zagarise ad un’utenza nazionale.

La Regione Calabria presenta la Carta Regionale della Cultura

CATANZARO – Nasce la Carta di credito della cultura della Regione Calabria. A darne notizia e’ l’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri commentando l’avviso pubblico per l’attivazione dello strumento. Si tratta di una vera e propria carta di credito che la Regione mettera’ a disposizione della comunita’ regionale e nazionale, a partire dai propri dipendenti e che andra’ ad alimentare un fondo che sosterra’ le attivita’ culturali.

Viva Performance Lab presentato al Maxxi di Roma

COSENZA – “Gli artisti sono produttori di luogo. Ospitare nella nostra città artisti tra i più interessanti della scena contemporanea, significa produrre luogo. Il fatto che un festival di portata internazionale venga ospitato a Cosenza conferisce alla nostra città una dimensione di centralità legata all’arte che la proietta ipso facto in una dimensione importante.”

Lo ha affermato l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì che ha partecipato questa mattina a Roma, nella sede del Maxxi (il Museo nazionale delle arti del XXI secolo), in rappresentanza del Sindaco Mario Occhiuto, alla conferenza stampa di presentazione del progetto del Comune di Cosenza VIVA PERFORMANCE LAB dal quale è scaturito il Festival dedicato all’arte performativa, in programma nella città dei Bruzi l’8 e il 9 dicembre prossimi.

La presentazione del “VIVA PERFORMANCE LAB” si è inquadrata nella più complessiva presentazione del Piano regionale sull’arte contemporanea ed ha visto la partecipazione dell’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri, del Direttore generale del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico Alberto Versace, del Direttore di MAXXI Arte Anna Mattirolo, della curatrice di “Viva performance lab” Cristiana Perrella e della Project manager Francesca Conti. In rappresentanza del Comune di Cosenza, oltre all’Assessore Marina Machì, anche Giuliana Misasi, dirigente del settore Cultura.

L’Assessore Caligiuri, nel sottolineare come la Calabria abbia promosso l’investimento pubblico più significativo sull’arte contemporanea, investendo tre milioni e mezzo di euro di fondi europei per finanziare sette progetti, di durata biennale, tra i quali anche quello di cui è capofila il Comune di Cosenza, ha concluso il suo intervento affermando che “attraverso l’arte contemporanea, che ha dato i natali ad artisti di rilievo internazionale come Mimmo Rotella e Angelo Savelli, si intende promuovere lo sviluppo economico e civile di città e territori, mettendo in risalto le realtà e i talenti locali e interagendo con le più importanti istituzioni artistiche internazionali. E’ il modo giusto – ha detto infine – Caligiuri per far diventare la Calabria una terra che esporta cultura.”

Nel corso del suo intervento, l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola del Comune di Cosenza Marina Machì ha inoltre ricordato i tre diversi momenti del Progetto Viva Performance Lab: il Festival vero e proprio, con gli otto ‘big’ dell’arte performativa (Tania Bruguera, Minerva Cuevas, Francesca Grilli, Núria Güell, Aníbal López, Yoshua Okón, Adrian Paci, Cesare Pietroiusti), il workshop con la cubana Tania Bruguera e la fase propedeutica con le scuole. A quest’ultimo proposito la Machì ha sottolineato come “un fatto molto positivo il coinvolgimento non solo degli studenti del Liceo Artistico e del Liceo Classico, ma anche di quelli che frequentano l’Istituto Alberghiero che si occuperanno dell’accoglienza, rileggendo in chiave moderna alcuni piatti della nostra tradizione. L’arte – ha concluso la Machì – ha molto da insegnare, ma in questo caso – ed è qui la diversità – lo fa in modo “non pedagogico” coinvolgendo direttamente i ragazzi e rendendoli parte attiva del Festival”.