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Lorella Cuccarini “strega” il Teatro Rendano: Grandi applausi per il musical Rapunzel

4Sono passati molti anni dai tempi in cui una frizzante e sorridente biondina incantava il pubblico sulle note de“La Notte Vola”. Nessuno di essi, però,  è riuscito minimamente a scalfire il fascino e l’energia che fa di Lorella Cuccarini, un’ icona di professionalità ed eleganza. Alle prese con un ruolo tutt’ altro che consuetudinario, nei giorni scorsi,  ha incantato il Teatro Rendano nei panni inediti di una malefica matrigna.Un personaggio, quello di “Gothel”, protagonista del musical Rapunzel di scena il 29 e il 30 marzo, che di malefico ha rivelato ben poco, assumendo, soprattutto nel finale, tratti familiari e materni in grado di suscitare simpatia persino tra i più piccoli. Sul palco, come ogni classico che si rispetti, il tema dell’amore, quello tra madre e figlia ma anche tra due giovani innamorati, l’amicizia, la semplicità e l’apprezzamento per  le piccole cose.

Uno spettacolo, che oltre a suscitare sorrisi e leggerezza, più di altri  si è reso capace di emozionare, regalando momenti ad alto contenuto sentimentale. Mai melense, mai stucchevole, mai esageratamente banale. Merito di un cast inaspettatamente brioso e moderno, in grado di rendere una vecchia fiaba, come quella dei fratelli Grimm, in un musical dei giorni nostri, fresco e spumeggiante. Giovane nel linguaggio, contemporaneo nelle rivisitazioni musicali dei due bravissimi “flowers (Rosa e Spina)”, accattivante nella recitazione, vera rivelazione dello spettacolo, del giovane Phil, interpretato da Giulio Corso, abile nella resa di un personaggio che, alla prevedibilità  del classico principe azzurro, ha contrapposto fascino e simpatia. Un principe moderno, insomma, reo, quasi certamente,  dell’innamoramento precoce delle tante  bambine presenti a teatro.rapunzel 2

Un sold out meritevole di esser tale, non solo per l’interpretazione dei personaggi e l’originale rifacimento di cui va merito a Davide Magnabosco , Alex Procacci e Paolo Barillari, ma anche per la cura della scenografie, affidata ad Alessandro Chiti, che riproducono fedelmente la selva stregata e la torre in cui è rinchiusa Rapunzel, inserendo, nella narrazione, elementi innovativi. Dalla lunga treccia illuminata, alla riproduzione fumettata, in stile cartoon, passando per il coinvolgimento dal vivo dei bambini presenti in sala chiamati a lanciare le lanterne illuminate. Tutto, nel musical Rapunzel, si  allontana dalla classica interpretazione teatrale per avvicinarsi a nuove forme di sperimentazione e partecipazione che ne consacrano lo straordinario successo.

Lia Giannini

Roberto Vecchioni al Rendano: “Non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro”

vecchioniChiunque abbia ascoltato Roberto Vecchioni almeno una volta nella vita, può dire di aver toccato con mano la vera cultura.

Ospite al Teatro Rendano  per presentare il suo libro “Il mercante di luce”, in occasione dell’avvio della programmazione di attività previste dalla Museion srl che da qualche settimana ha la gestione dei servizi aggiuntivi del Museo dei Brettii e degli Enotri, l’artista, docente, scrittore e cantautore Roberto Vecchioni incanta e affascina come una musica. Di quelle maneggiate con sapienza.

L’opera,  che racconta la storia di un padre, pieno di contraddizioni, burrascoso e infelice, e quella di un figlio, condannato da una brutta malattia a morire giovane, che prima di separarsi per sempre si incontrano in quel lungo viaggio chiamato “senso della vita”, attraverso i sentieri dell’amore e della poesia, è un omaggio alla cultura antica, grande passione dell’autore,  rinvenibile nella modernità e  all’amore che, all’interno della tragedia, si tramuta in lirica della bellezza e musica del cuore.

Il paradosso di una storia che porta a riflettere sul significato del dolore che, a detta di Vecchioni, “è il prezzo che gli uomini hanno scelto di pagare per avere una vita libera, e quindi infelice”.

Nel suo testo che definisce, un “debito lungo circa 60 anni”, emerge preponderante la sua idea di vita, di morte, di felicità dietro la quale l’artista rivela tutto il suo potere di conoscenza. “Sono abituato a gioire ogni giorno pensando a quello che verrà. E per questo mi sento felice sempre. La felicità non è uno stato d’animo che appartiene alle cose già conquistate, semmai è dinamica. L’uomo è nomade e solo cui che prova e riprova, che progetta di fare sempre qualcosa, che non si ferma mai, è davvero felice. “vecchioni 2

Persino il dolore, sentendo parlare Vecchioni, diventa un compagno di merende con cui condividere pezzi della propria esistenza. “Ogni volta che inizio una giornata, sono felice perché so che mi aspetterà qualcosa di nuovo  e di diverso. Anche laddove fosse il dolore, dopo verrebbe comunque una nuova gioia”.

La sua è una lezione tutt’altro che universitaria. Incuriosisce e desta ammirazione come se a parlare fosse un antico profeta proveniente da un passato mitologico e decantato. Mai sazio e vorace di applausi, si congeda solo dopo aver dato ai presenti la possibilità di fare qualche domanda, anticipando, per la gioia dei più, l’uscita tra venti giorni del suo ultimo libro “La vita che si ama”.

 

Lia Giannini

 

 

 

 

Castrovillari e la sua Ferrovia: il nuovo libro di Iannicelli

casCastrovillari e la sua ferrovia” è il titolo del libro di Antonio Iannicelli, per le edizioni Il Coscile, che sarà presentato nel Castello Aragonese del capoluogo del Pollino alle ore 17,30, in memoria di una strada ferrata mai dimenticata e per ciò che rappresenta in termini di trasporto per due regioni limitrofe, collegate dalle ferrovie calabro-lucane.

L’iniziativa , in collaborazione con l’Amministrazione comunale, prevede l’intervento dell’ ispettore ai Beni Culturali di Castrovillari, Gianluigi Trombetti, i contributi del Vice Sindaco e Assessore alla Cultura, Angela Lo Passo, dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, del docente Unical, Vittorio Cappelli,  che ha curato l’introduzione dell’opera e dell’editore, Mimmo Sancineto e dell’autore.

Un’occasione per rimembrare un percorso ferroviario, molto amato, che scorreva dalla zona sud–occidentale della provincia di Potenza, toccando centri come Lauria, Mormanno, Cassano allo Ionio e  Castrovillari.

Proteste contro lo smembramento della Sacal: sciopero a Lamezia Terme

scioperoLamezia Terme- Lunedì 14, a Lamezia Terme, alle ore 10,00, la Usb trasporto Aereo Calabria, scenderà in piazza per manifestare contro lo smembramento della Sacal. I lavoratori continuano a lamentare la mancanza di garanzie e la scarsa attenzione a diritti, da loro definiti, irrinunciabili. Manifesta preoccupazione la mancanza di certezze per i lavoratori stagionali e per altre categorie, quali servizi di pulizia che corrono il rischio dell’esternalizzazione.

Sulle Orme di Gioacchino da Fiore: Home For Creativity

hUn dibattito contemporaneo sull’ abate Gioacchino da Fiore, teologo, esegeta e filosofo calabrese. E’ lui l’oggetto del dibattito contemporaneo che animerà il salotto di Home For Creativity, la neo impresa gestita da Roberta Caruso, giovane filosofa che vuole dare voce alle bellezze del territorio legandole alla conoscenza di nuovi fenomeni abitativi, a Montalto Uffugo, questa sera alle ore 20.00. Al centro della conversazione le meditazioni in Sila, la costituzione dell’ordine florense a San Giovanni in Fiore, il drago a sette teste e i tre cerchi trinitari. Gioacchino scriveva, predicava e si dava penitenze, componeva mosaici e forse faceva miracoli. Di sicuro è con lui che cambia la teologia Medioevale.

Interverranno Massimo IIritano, docente di Filosofia e autore del libro edito nel 2015 da Rubbettino “Gioacchino da Fiore: attualità di un profeta sconfitto” che riproporrà la voce profetica dell’abate calabrese agli uomini e alle donne di oggi, presentandola in relazione con grandi nomi contemporanei come Sergio Quinzio, Karl Lowith, Ernst Bloch e Walter Benjamin.

Fabiola Giancotti, ricercatrice, scrittrice, film maker, art curator ed editor, autrice di saggi e ricerche intorno all’arte russa e a quella europea del Novecento, regista del film “Gioacchino da Fiore e Vassily Kandinsky: lo spirito e l’astrazione”, ripercorrerà le sfumature di significato e le impensabili analogie che intercorrono tra questi due grandi artisti di epoche diverse. Il reading sarà a cura di Enzo de Liguoro, mentre l’architetto e paesaggista Walter Fratto ripercorrerà il cammino dell’abate, sulle immagini di Eugenio Attanasio, regista del docufilm “Il cammino di Gioacchino”. Con Alfredo Granata, artista visivo di Celico, si svelerà l’elogio di una periferia che diede i natali all’abate e che oggi ospiterà comunità di artisti contemporanei. Infine, Domenico Caruso, maestro d’arte e direttore artistico della scuola tappeti Caruso di San Giovanni in Fiore espone due arazzi di inestimabile valore, riproduzioni fedeli delle tavole “Albero Aquila” e “Draco Magnus et rufus” presenti nel Liber Figurarum del profeta calabrese.

Su tutti si alzeranno le note di Suor Grazia Aurora, della Piccola Famiglia dell’Esodo di Decollatura: una delle poche artiste al mondo a saper suonare l’antico e raro strumento medievale cui Gioacchino da Fiore dedicò una delle sue prime opere, “Il Salterio a dieci corde”.

Lia Giannini