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Cineforum LiberalAmente: Il postino di Massimo Troisi

Giovedì 28 febbraio alle ore 21,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano, verrà proiettato il film Il postino (1994), cineappuntamento conclusivo della rassegna cinematografica organizzata dall’Associazione Culturale “LiberalAmente” di Rogliano dedicata a Massimo Troisi.

In un’isola del sud d’Italia, nel 1948, il poeta cileno in esilio Pablo Neruda, si rifugia con la giovane e appassionata consorte Matilde. Al disoccupato Mario, figlio di un pescatore con scarsa vocazione per il mare, non par vero di accettare l’incarico di postino ausiliario dal locale capoufficio, Giorgio, comunista militante. Deve solo consegnare la nutrita corrispondenza del poeta, di cui inizia a leggere il “Canto general”, e col quale a poco a poco, chiedendogli delucidazioni sulla sua “ars poetica”, instaura un rapporto di amicizia. Il poeta riceve per il suo compleanno un messaggio registrato dal Cile e fa incidere sul dittafono un saluto per i suoi amici a Mario che come cosa più bella dell’isola cita Beatrice Russo, la giovane barista di cui si è invaghito e che riesce a conquistare con le “metafore” apprese dal poeta, che ha addirittura accompagnato il giovane all’osteria, dedicandogli pubblicamente una poesia. Beatrice, affascinata, nonostante il divieto della zia di rivederlo, si concede a Mario e alle nozze riparatrici Neruda fa da testimone, nonostante le perplessità del curato. Frattanto l’esilio viene revocato ed il poeta può ritornare in patria. Passano cinque anni e Mario segue le vicende dell’illustre amico sui cinegiornali, e alla radio, ma l’unico segno è la lettera del segretario del poeta che gli chiede i libri e gli oggetti lasciati sull’isola, dove, grazie al deputato della Democrazia Cristiana Di Cosimo, sono finalmente iniziati i lavori dell’acquedotto. Mario, che aspetta un figlio, registra per l’amico lontano i rumori dell’isola, la voce del mare e del vento, ed il battito cardiaco del nascituro. Ma dopo la vittoria della Democrazia Cristiana, i lavori vengono interrotti, e Mario è sempre più impegnato nel partito comunista. Cinque anni dopo, Neruda e la moglie entrano di nuovo nell’osteria di Beatrice, e vi trovano Pablito, il figlio di Mario. Ma quest’ultimo non lo ha nemmeno visto nascere: è morto a Roma durante un comizio in cui doveva leggere di una poesia in onore di Neruda.

 

Cineforum LiberalAmente: Non ci resta che piangere Di Massimo Troisi e Roberto Benigni

Giovedì 21 febbraio alle ore 21,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano, verrà proiettato il film Non ci resta che piangere (1981) diretto da Massimo Troisi e Roberto Benigni, terzo cineappuntamento della rassegna cinematografica organizzata dall’Associazione Culturale “LiberalAmente” di Rogliano.

Saverio, maestro elementare e il bidello Mario, fermi con la macchina a un passaggio a livello eterno, cercano una via d’uscita d’emergenza, vengono sorpresi da un temporale e riparano per la notte in una vecchia locanda, dentro la quale si destano l’indomani inspiegabilmente immersi in un improbabile anno 1492. Tentano goffamente di assumere l’abbigliamento, il linguaggio e le usanze d’epoca e si trovano implicati in farsesche avventure, finché a Saverio spunta l’idea – visto che è l’anno 1492 – di correre in Spagna a fermare Cristoforo Colombo, per impedirgli di scoprire l’America, da cui vengono infiniti mali, a cominciare dal vezzo linguistico dell’ “okey” diffuso fra noi in maniera così pecoreccia. Nel tragitto incorrono in altre avventure, fra le quali l’incontro con un’amazzone di colore e poi con Leonardo Da Vinci, che tentano di erudire sulle novità scientifiche, con la loro saputa ignoranza anni ’80, per cui ritardano e arrivano a Palo dopo che Colombo è già salpato. Mentre, spompati, s’apprestano a ritornare sui propri passi, avvertono lo sbuffare e lo sferragliare di una locomotiva. Speranzosi, si precipitano verso i binari, sicuri di esser riapprodati al secolo XX, se non che dalla locomotiva si sporge compiaciuto Leonardo…che ha imparato la lezione. Veramente “non resta che piangere”.

Cineforum LiberalAmente: Ricomincio da tre di Massimo Troisi

Giovedì 14 febbraio alle ore 21,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano, verrà proiettato il film Ricomincio da tre (1981) diretto da Massimo Troisi, secondo cineappuntamento della rassegna cinematografica organizzata dall’Associazione Culturale “LiberalAmente” di Rogliano.

Gaetano, giovane napoletano timido ed impacciato, si sente estraneo all’ambiente e alla famiglia, tradizionale e rassegnata, con un padre monco in attesa che un miracolo gli faccia ricrescere la mano. Decide di “ricominciare da tre” perché una o due cose buone le ha fatte e non intende buttarle via. Con la speranza che gli viene da questi precedenti si mette sulla strada e giunge a Firenze, in compagnia d’un matto candidato suicida. Nel capoluogo toscano si appoggia da una zia; scoperto che questa convive con un professore, la lascia alla sua libertà e accetta l’ospitalità di un giovane italoamericano, che lo vuole iniziare alla predicazione della “parola” in una setta protestante.

 

 

LiberalAmente: Al via da giovedi a Rogliano la rassegna dedicata a Massimo Troisi

Dopo la rassegna dedicata al cinema Internazionale Indipendente, l’Associazione Culturale LiberalAmente di Rogliano propone quattro nuovi appuntamenti cinematografici che vedono come protagonista Massimo Troisi, uno dei più apprezzati artisti italiani della fine del Novecento. Attore, regista e sceneggiatore teatrale, cinematografico e televisivo, Troisi ha saputo esplorare le consolidate tradizioni napoletane, seguendo le orme linguistiche e gestuali di Eduardo De Filippo e Totò, rinnovandole profondamente con un metodo recitativo del tutto originale. La sua scomparsa prematura per un attacco cardiaco gettò nello sconforto e nel dolore l’intera nazione.

Si parte giovedì 7 febbraio, alle ore 21.30, con Scusate il ritardo di Massimo Troisi con Giuliana De Sio, Lello Arena, Massimo Troisi, Lina Polito.

La storia è imperniata su Vincenzo, un giovane napoletano disoccupato con scarsa voglia di trovarsi un lavoro e praticamente mantenuto dalla madre, dalla sorella sposata e dal fratello attore affermato. L’inerzia e l’apatia di Vincenzo vengono turbate, con scarsa partecipazione, dalle vicissitudini amorose dell’amico Tonino che non riesce ad uscire dal tunnel della disperazione poiché abbandonato dalla fidanzata, e da una ragazza, Anna, anche lei uscita da poco da una sfortunata vicenda sentimentale, in cerca di un altro amore che crede di trovare in Vincenzo. E non sbaglia poiché Vincenzo, anche se nel suo modo ironico e arrendevole, l’ama pure lui; ma alla fine la ragazza, insoddisfatta di questo rapporto, lo lascia. Vincenzo allora piomba nello sconforto dal quale cerca invano, prima la famiglia e poi Tonino, ormai rinfrancato da un nuovo amore, di trarlo fuori. Al termine del film è la stessa Anna che, rassegnata ad accettare il temperamento non certo vivace di Vincenzo, torna da lui.

Il film verrà proiettato presso la Sala Consiliare del Comune di Rogliano.