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Unical, aperte le iscrizioni alla nona edizione del master in intelligence

RENDE (CS) – Le iscrizioni alla nona edizione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria scadranno il prossimo 30 ottobre. Questo prestigioso e innovativo percorso di studi ha rappresentato la prima esperienza in un ateneo pubblico italiano, essendo stato avviato nel 2007 con il sostegno del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Il Direttore del Master è Mario Caligiuri, professore dell’ateneo calabrese.

Le domande vanno presentate esclusivamente On-Line sul sito

https://unical.portaleamministrazionetrasparente.it/archivio22_bandi-di-concorso_0_4620_874_1.html

Le lezioni inizieranno sabato 23 di novembre 2019 con un convegno su “Giulio Andreotti e l’intelligence”. Tutte le attività termineranno entro il mese di dicembre 2020. Possono presentare domande esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4 anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master di II livello. La quota di iscrizione è di € 3.000 (tremila), suddivisibili in due rate. Per gli appartenenti alle forze di polizia è prevista una riduzione del 30% per cui l’importo è € 2.100.

Il master si articolerà in 19 lezioni d’aula, che si svolgeranno di sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30.

È previsto che parte delle lezioni si possano seguire anche via streaming cioè a distanza tramite le piattaforme e-learning interattive dell’ateneo calabrese. Al termine del ciclo delle lezioni, sono previste attività laboratoriali interamente dedicate alla Cyber intelligence e che si svilupperanno in 5 giornate consecutive (da lunedì a venerdì) con lo svolgimento di seminari e laboratori, d’intesa anche con NTT Data e il Dipartimento di Ingegneria Informatica dell’Università della Calabria. Sono anche possibili assenze in una misura massima del 20 per cento e inoltre vanno svolte 300 ore stages in strutture convenzionate che nelle precedenti edizioni si sono svolte presso strutture convenzionate sia da istituzioni pubbliche che da società private, tra le quali ENI, ENEL, Sky ed NTT Data.

Come nelle passate edizioni i docenti saranno professori universitari ed esperti italiani del settore.

Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, ex ministri Paolo Savona, Giulio Tremonti e Marco Minniti; i Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò Pollari; i professori Alberto De Toni, Evgeny Morozov, Roberto Cingolani, Giorgio Galli, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Roberto Baldoni, Derrick De Kerckhove e Antonio Teti; i prefetti Carlo Mosca, Marco Valentini e Luigi Varratta; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa, Massimo Franco e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore, Giuseppe Pignatone, Stefano Dambruoso e Mario Spagnuolo; l’ambasciatore Michele Valensise; i funzionari dello Stato Alessandro Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi.

Per qualunque informazione ci si può rivolgere al Direttore del Master Mario Caligiuri al cellulare 337 980189 oppure mario.caligiuri@unical.it

Costruzione e digitale, comune di Corigliano sarà sede di master Unical

CORIGLIANO ROSSANO  (Cs) – Contribuire a formare professionisti con elevate competenze di progettazione in ambiente BIM (Building information Modelling) e offrire opportunità di aggiornamento professionale a quanti operano nel settore, all’interno della macchina comunale: sono tra gli obiettivi del protocollo d’intesa che l’Amministrazione Comunale ha siglato con il dipartimento di ingegneria civile dell’Università della Calabria.

A darne notizia è il Sindaco Flavio Stasi informando che il Comune sarà tra le sedi che ospiteranno i percorsi di alta formazione professionalizzante nell’ambito del Master dal titolo BIM Manager e Costruzioni Ecosostenibili – Edilizia 4.0.

 Il Comune avrà la possibilità di fruire dei risultati del progetto.

Dalle competenze architettonica, impiantistica, energetica e strutturale, alla gestione dei cantieri e degli edifici, dalla gestione delle problematiche di interoperabilità dei modelli informativi e di progettazione integrata sostenibile, all’acquisizione di capacità di utilizzo reale a razionalizzare e a controllare processi complessi con l’ausilio dei software necessari. Queste dunque le nozioni che il percorso formativo di alternanza scuola-lavoro consentirà di acquisire agli ammessi al Master dell’Unical.

Nuoto, tutto pronto per il II Meeting Master città di Cosenza

COSENZA – La Federazione Italiana Nuoto Calabria in collaborazione con la Sport4life, ha organizzato il secondo Meeting Città di Cosenza. 14 le società partecipanti e 279 atleti gareggeranno domenica 19 maggio nella piscina olimpionica di Campagnano.

L’evento, inserito nel calendario ufficiale delle competizioni di nuoto master, con inizio alle 8:30, non sarà solo una manifestazione agonistica. Di medaglie, così come di campioni, ai blocchi di partenza ce ne saranno tanti. Ma, non solo per sfidarsi in vasca ma, per dare il meglio di sé, fuori.

Non a caso, infatti, la Sport4Life, nell’ambito della stessa giornata, con inizio alle 19, ha organizzato una festa di beneficenza a sostegno dell’Oncomed (con il ricavato, verrà acquistato un ecografo portatile per la diagnosi precoce dei tumori.

 Alle 18, al termine della cerimonia di premiazione, la zona piscina, verrà chiusa e gli ospiti, muniti di biglietto (valido per due persone), potranno accedere dalla zona Garden. Non mancheranno musica e intrattenimento, garantiti da dj set mobile gonfiabile di Radio Sound e dal live dei Mr Peach.

«Siamo onorati ed al tempo stesso pronti ad ospitare tantissimi atleti nella nostra struttura che, come sempre, è all’avanguardia dal punto di vista sportivo e organizzativo – commenta Carmine Manna, presidente Sport4life».

 

Conservazione digitale dei documenti. All’Unical un convegno per valutarne rischi ed opportunità

RENDE (CS) – Si terrà giovedì 9 e venerdì 10 maggio, presso la Sala multimediale del Dipartimento DiCES dell’Università della Calabria, il convegno degli Stati generali della Conservazione dal titolo “La conservazione del Digitale in Italia tra rischi e opportunità”,organizzato dall’Associazione Nazionale Imprese ICT (Assintel) e dal Laboratorio di documentazione dell’Università della Calabria (LabDoc), in collaborazione con AssoConservatori accreditati e con il patrocinio dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID)

PROGRAMMA

In particolare il 9 maggio, alle 18 sarà presentata la Laurea magistrale in Gestione e conservazione dei documenti digitali e del Master in Conservatore dei documenti digitali.
Il 10 maggio, a partire dalle 9,30, è invece prevista la tavola rotonda: La Conservazione del Digitale in Italia tra rischi e opportunità. Nel corso dei lavori interverranno Mattia Fantinati, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Scorza, Team Digitale Presidenza del Consiglio dei Ministri, Teresa Alvaro, Direttore Generale Agenzia per l’Italia Digitale, Giorgio Rapari, Presidente Assintel, Giovanni Martingano, Coordinatore AssoConservatori Accreditati Assintel, Roberto Guarasci, direttore del Dipartimento in Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria.

Modera Biagio Simonetta, giornalista de Il Sole 24 Ore. Nel pomeriggio si terranno tavoli tematici coordinati da AgID.

Unical, gli studi di intelligence diventano un libro grazie agli ex studenti del master

RENDE (CS) – Dall’esperienza scientifica e culturale del master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri e giunto all’ottava edizione, è nato il testo “Studi di intelligence. Una visione per il futuro”, edito da Rubbettino, e presentato ieri nella Sala Stampa dell’Aula Magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria. 

Il volume, che arricchisce la collana della Laboratorio di Intelligence, raccoglie le tesi della VI edizione del Master, discusse nell’anno accademico 2016-17 che, in una visione d’insieme rivolta al futuro, fanno il punto sugli studi di Intelligence in Italia.

Il testo contiene nove saggi che affrontano tematiche di strettissima attualità: dal cyberspazio all’intelligenza artificiale riferiti alla sicurezza dello Stato; dalla sociolinguistica alla guerra dell’informazione; da come internet delle cose stravolge la privacy al radicalismo che si osserva in carcere; dal rapporto tra terrorismo, turismo e intelligence a quello tra sport e intelligence. E ancora: tecnologie ed intelligenza artificiale; comunicazione personale e sociale; fenomeni di attualità quali la radicalizzazione, il turismo e lo sport, tutti affrontati in chiave di interpretazione e di previsione.

Gli autori Studi di intelligence

Alla presentazione del libro, introdotta dai saluti del Magnifico Rettore Gino Mirocle Crisci coordinata da Andreina Morrone, che ha collaborato alla stesura del testo, sono intervenuti il direttore del Mario Caligiuri e gli autori del volume Christian Costantino, Valentina Cuzzocrea, Antonio Sapio, Giuseppe Torchia e Andreina Morrone. In particolare Costantino si è occupato di radicalizzazione violenta e proselitismo in carcere, presentando delle proposte operative in merito all’impiego di esperti ex art. 80 nell’attività di intelligence penitenziaria e nel trattamento e impiego a fini strumentali di soggetti radicalizzati. Il saggio di Cuzzocrea è incentrato sul rapporto fra Intelligence e Sociolinguistica e indaga la parola sia come simbolo supremo di identità che come base non solo della comunicazione quanto della descrizione e interpretazione del mondo. Sapio ha invece parlato dell’’intelligence del III millennio: la Cyber Intelligence, e quindi della crescita incessante della «Cybersfera». Dell’interessante e stringente rapporto fra Intelligenza artificiale e sicurezza dello Stato si è invece occupato Torchia. Infine, Morrone ha illustrato l’importanza rilevante dello sport sul piano politico e quindi della sicurezza nazionale e dell’ordine internazionale: dallo sport come strumento diplomatico e di risoluzione dei conflitti alla sicurezza dell’evento sportivo, fino ai casi di spionaggio nello sport e all’evoluzione dell’analisi dei dati, analizzando come caso pratico l’esperienza del Rende calcio.

Luigi Barberio, Carmelo Idà, Giuseppe Naccarato e Alessandra Speranza sono gli autori dei restanti saggi.

 

Visioni sul futuro, all’Unical la presentazione del libro “Studi di Intelligence”

RENDE (CS) – «Una scommessa scientifica e culturale che fa il punto sulle ricerche relative all’intelligence oggi in Italia». È questo il commento del Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario Caligiuri nel comunicare la presentazione del volume “Studi di intelligence. Una visione sul futuro” edito da Rubbettino.

La presentazione è prevista per venerdì 3 maggio alle ore 11 presso la Sala stampa dell’aula magna “Beniamino Andreatta” dell’ateneo calabrese.

I lavori verranno introdotti dal Rettore Gino Mirocle Crisci e la relazione verrà svolta da Mario Caligiuri che ha curato il volume. La manifestazione sarà coordinata da Andreina Morrone, giornalista e fra gli autori del libro. E’ previsto l’intervento di alcuni degli altri autori del volume, che contiene le sintesi delle tesi realizzate da Luigi Barberio, Cristian Costantino, Valentina Cuzzocrea, Carmelo Idà, Andreina Morrone, Giuseppe Naccarato, Antonio Sapio, Alessandra Speranza e Giuseppe Torchia.

“Studi di intelligence” è inserito nella collana del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria edita da Rubbettino.

Già quindici i titoli pubblicati nella stessa collana. I lavori della presentazione del libro verranno seguiti da Radio Radicale.

Unical, Bruno Pellero al Master in Intelligence

RENDE (CS) – «Il lavoro dell’ intelligence si basa sull’acquisizione mirata di informazioni ciascuna delle quali deve essere opportunamente verificata così come la sicurezza nazionale si persegue con le competenze (che fortunatamente in Italia abbiamo e buone) e i fatti, non con i proclami, neanche quando in gioco c’è l’acquisizione di tecnologie straniere».

Così Bruno Pellero, uno dei massimi esperti europei di sicurezza delle comunicazioni, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria diretto da Mario Caligiuri.

«In base all’articolo 15 della Costituzione italiana, le comunicazioni, sono segrete e possono essere violate solo con motivato provvedimento dell’autorità giudiziaria. Ciò indipendentemente dalla nazionalità degli interlocutori. Non in tutti i paesi, anche tra i più democratici, è così. Possiamo essere fieri di questo esempio di democrazia, tuttavia, il concetto di comunicazione si è evoluto moltissimo da quando i padri fondatori hanno siglato la Costituzione ed occorre rendersi conto dell’esistenza di un mondo virtuale, parallelo al mondo reale, in cui forte si sente il bisogno di sicurezza. In questa epoca cibernetica dove pedofili e criminali trovano facile anonimato, occorrono strumenti nuovi per garantire la sicurezza degli internauti e per l’individuazione dei criminali. Qui, insieme alle norme intervengono le tecnologie».

Pellero ha quindi affrontato il tema dell’analisi del traffico delle comunicazioni dove, «nell’ambito giudiziario è strumento che serve per individuare colpevoli e complici così come per scagionare innocenti, mentre a livello di intelligence può essere utilizzato per comprendere l’insorgere di fenomeni complessi e identificare minacce, cause e responsabili». 

Pellero ha poi detto che «l’odierno processo di intelligence si giova della fusione di molteplici fonti, dalle comunicazioni alle immagini all’analisi delle fonti aperte. Le necessità degli investigatori spaziano dall’intercettazione delle telecomunicazioni, all’analisi del traffico telefonico e telematico. Queste capacità sono fondamentali e devono essere garantite pur nello sviluppo di nuove tecnologie». «Nell’ultimo trentennio, la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni ha creato, a velocità crescente, grossi problemi per gli investigatori».

«Con la creazione di  nuovi modelli di business, la diminuzione dei costi e degli obblighi regolamentari, con le comunicazioni prepagate e anonime i criminali hanno potuto accedere a eccezionali strumenti per la commissione di vecchi e nuovi reati. Per bilanciare tali problemi è occorso e tuttora occorre sviluppare sofisticatissime tecnologie». «La situazione si complica quando si affrontano i vari livelli del web, dalla superficie – ormai familiare a tutti i navigatori – fino al web più “oscuro”. E’ sbagliato criminalizzare gli strati profondi del web, occorre invece fare un distinguo in base alle finalità di utilizzo: il deep web è infatti sia strumento per la sicurezza delle comunicazioni di organizzazioni industriali e governative, sia strumento per il crimine organizzato. Occorrono dunque regole e strumenti che consentano di distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è, a tutela della privacy degli utenti di buona volontà e a garanzia delle funzioni d’istituto delle agenzie di intelligence».

 Per Pellero, gli smartphone e i tablet rappresentano la prima superficie di attacco in quanto sono gli utilizzatori stessi che accordano l’accesso ai loro dati più riservati ai costruttori degli smartphone e del tablet e ai fornitori di sistemi operativi e app. In questo marasma cibernetico gli utilizzatori, che auspicano severe misure a tutela della privacy nei confronti di quegli enti governativi che, al momento opportuno, chiameranno a tutelare la loro sicurezza e incolumità, allo stesso tempo concedono impunemente l’accesso ai propri dati più riservati a soggetti privati, spesso fuori dell’Europa e irraggiungibili dal GDPR, la norma europea a tutela della privacy.

Pellero ha infine affermato che che l’accesso alle tecnologie innovative, il diritto alla riservatezza e il diritto alla sicurezza sono beni fondamentali ma molto difficili da contemperare. Si è quindi soffermato sulle recenti vicende relative alla sottoscrizione di un Memorandum of Understanding tra l’Italia e la Cina, a proposito del quale sono stati paventati rischi tanto grandi quando ingiustificati connessi con l’utilizzo di tecnologie cinesi. I rischi derivanti dall’utilizzo di prodotti cinesi, ha continuato Pellero, «sono identici a quelli che derivano dall’utilizzo delle tecnologie dei Paesi occidentali. Il rischio dunque non è nel paese di provenienza delle tecnologie ma nella nostra capacità di individuare quali siano i settori strategici, di verificare e certificare i prodotti e, quando serve, imporre l’impiego di soli prodotti certificati e personale fidato nelle componenti critiche delle infrastrutture strategiche». «Il nostro Paese, per anni non ha incentivato a sufficienza lo sviluppo e la produzione di sofisticate tecnologie in Italia, tuttavia il nostro paese è dotato di risorse umane di elevatissima competenza, sia nell’industria che nel settore dell’intelligence che saranno capaci di elaborare una adeguata strategia per il nostro paese senza il bisogno di accettare imposizioni dall’estero, né di tipo commerciale né di tipo diplomatico».

 

Intelligence, Mario Caligiuri all’International Master in Security, Intelligence and Strategic Studies dell’Università di Dublino

RENDE (CS) – L’Università della Calabria e l’Università di Dublino si incontrano sulla via dell’Intelligence. Infatti, il prossimo lunedì 25 febbraio 2019, il professor Mario Caligiuri, direttore del Master in Intelligence dell’Ateneo calabrese, terrà una lezione in videoconferenza all’International Master in Security, Intelligence and Strategic Studies dell’Università di Dublino, coordinato dal Giangiuseppe Pili, Assistant professor in Intelligence analysis in theory and practice

L’intervento di Caligiuri, inserito all’interno della più ampia lezione su “Intelligence studies today – Italian and UK-USA perspective in comparison“, avrà come tema “Italian intelligence today”, mentre da Dublino il prof. Pili relazionerà su “Intelligence studies today – USA & UK”. 

L’evento è dunque più di uno scambio culturale ed internazionale, che ha come obiettivo l’interazione e il dibattito tra gli studenti dei percorsi di studi, e mira ad un gemellaggio tra i due master.

Oltre a Caligiuri, dall’ateneo calabrese interverrà inoltre la dott.ssa Valentina Cuzzocrea, ricercatrice del Laboratorio sull’Intelligence, che integrerà e coordinerà la lezione.

Gli interventi di Mario Caligiuri, Valentina Cuzzocrea e degli altri studenti avverranno in lingua inglese ed in diretta video dal Laboratorio sull’Intelligence del’Ateneo calabrese, situato al cubo 18 b (ponte P. Bucci), dalle 12.00 alle 14.00 ore italiane (le ore 11.00 – 13.00 in Irlanda).

«Gli studi sull’Intelligence sviluppati nel nostro ateneo stanno avendo riconoscimenti internazionali evidenziando l’importanza di questo settore sempre più strategico nella società del XXI secolo», ha commentato il Rettore dell’Università della Calabria Gino Crisci .

Campionati Regionali nuoto Master, due nuovi record per la Sport4life

COSENZA – Si sono svolti ieri nella piscina comunale di Cosenza i Campionati Regionali 2019 di nuoto master, il più importante evento regionale dell’anno, dove si sono sfidate 18 società rappresentate da oltre 300 atleti provenienti dal centro sud.

La Sport4life asd, padrona di casa, capitanata da Giuseppe Bisogno, si è classificata al secondo posto con 44944 punti e ben 43 medaglie: 14 oro, 20 argento e 9 bronzo. 

Punta di diamante della squadra Marialuisa Iacoe che ha battuto i record regionali dei 400 e 800 stile libero confermando il trend di prestazioni individuali positive ed in crescita con riscontri di notevole miglioramento dell’attenta e meticolosa metodologia di allenamento

Grande la soddisfazione è stata espressa dal presidente Carmine Manna.

 «Siamo molto contenti per i risultati ottenuti dai nostri atleti al termine di gare molto intense. La soddisfazione è grande sia per le prestazioni individuali, sia per il risultato di squadra che ci vede posizionati al secondo posto nella classifica con una punta di orgoglio per essere cresciuti molto quest’anno. Non pensavamo – aggiunge Manna – di riuscire a costituire un gruppo così numeroso e unito di nuotatori Master e di raggiungere in breve tempo risultati così importanti. Un grazie di cuore ai nostri atleti che quotidianamente trasmettono tutta la loro passione e entusiasmo per questo sport che richiede continui e duri allenamenti. Ma un ringraziamento va soprattutto alle squadre che hanno partecipato e che hanno contribuito a scrivere una bella pagina di sport a Cosenza».

Prossimi appuntamenti: 28 aprile a Reggio Calabria e 25/26 maggio nella piscina olimpionica di Cosenza.

Intelligence, da Toronto il prof. Nicaso, «Investire per contrastare le mafie»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «E’ sbagliato investire sul terrorismo e non sul contrasto alle mafie. Occorre intervenire contemporaneamente in entrambi i settori». E’ quanto ha sostenuto Antonio Nicaso, professore universitario e uno dei massimi esperti mondiali di criminalità organizzata, intervenendo in video conferenza da Toronto al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, introdotto dal Direttore del Master Mario Caligiuri e alla presenza del procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri con il quale ha scritto numerosi volumi, tra i quali il recente “Storia segreta della ‘Ndrangheta”, edito da Mondadori.

«Le mafie – ha argomentato – sono un fenomeno complesso in quanto non esprimono solo una mentalità ma sono anche il frutto di un organizzazione che ha inventato un’ideologia,
creando una potente miscela tra tradizione e innovazione. Senza ampie connivenze ed estese collaborazioni – ha spiegato – non si spiegherebbe il successo delle mafie a livello globale».

In tale quadro, Nicaso ha sottolineato il fondamentale ruolo dell’Intelligence per prevenire e contrastare il fenomeno a livello nazionale e globale, con contatti strutturati ed efficaci. «Per quanto riguarda la sicurezza – ha evidenziato – le istituzioni politiche attendono risultati immediati che non sempre sono possibili. E quando si è in presenza di risorse economiche limitate si compiono delle scelte, privilegiando, come sta accadendo in questo momento, la lotta al terrorismo rispetto a quella contro la criminalità organizzata. Nicaso ha poi detto che «l’Italia è più avanti rispetto agli altri paesi per l’esperienza maturata nel corso degli anni nel contrasto al terrorismo politico e alla criminalità organizzata».

Infine, Nicaso ha espresso la sua disponibilità a coordinare il costituendo Comitato intelligence e contrasto alle mafie globali che si sta organizzando all’interno del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria.