Archivi tag: Matilde spadafora Lanzino

Cosenza, fine anno scolastico, «Bilancio positivo. Servizi eccellenti»

COSENZA – Un bilancio eccellente, frutto di un lavoro certosino dell’Amministrazione Occhiuto che ha garantito servizi innovativi e di supporto alle scuole di competenza, andando ben oltre i compiti d’ufficio.

E’ quello che si registra- secondo una nota del Settore Educazione- alla fine dell’anno scolastico 2018-2019.

«Grazie all’impegno in prima persona del Sindaco Mario Occhiuto – hanno dichiarato l’assessore al ramo, Matilde Spadafora Lanzino e il dirigente del settore, Mario Campanella- abbiamo garantito agli istituti comprensivi un’adeguata mole di servizi di supporto. Sono stati consumati circa 150 mila pasti non escludendo, nemmeno per un giorno, nessun bambino, anche se sprovvisto di ticket ( con l’impegno a portare il relativo tagliando nei giorni successivi ) , rispettando tradizioni etnico-religiose nella somministrazione dei pasti e intolleranze certificate . Il servizio scuolabus è stato ulteriormente potenziato e sono stati ridotti i prezzi degli abbonamenti in sinergia con l’Amaco, individuando nuovi percorsi per i bambini accompagnati. Sono stati avviati e portati a termine progetti di prevenzione per la dipendenza da droghe e per le dipendenze non chimiche che hanno impegnato i ragazzi dell’età più a rischio , mentre altri progetti sul tema sono già in cantiere per il prossimo anno scolastico. Sono stati installati, fatto unico in Italia oggetto di richieste che giungono ogni giorno da Trieste alla Sicilia, i sistemi di videosorveglianza nei tre nidi di pertinenza comunale, a garanzia dei bambini ospitati e della sicurezza del personale impiegato. Le telecamere, tutte di ultima generazione, sono attive dal 6 aprile scorso e sono state realizzate anche grazie all’impegno notevole profuso dal vice Sindaco e vice Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, on. Jole Santelli». 

«Sono stati effettuati- proseguono Spadafora Lanzino e Campanella- di concerto con il settore infrastrutture, continui interventi di manutenzione nei plessi scolastici. Il servizio pre e post scuola ha interessato oltre 100 bambini, consentendo ai genitori una flessibilità nell’orario di lavoro. Un altro punto importante- prosegue la nota- è avere accolto tutte le domande di assistenza alla comunicazione per i bambini portatori di disabilità, spesso supplendo alla vacatio di altri organi istituzionali locali. Confidiamo di poter essere ancora più in alto nella graduatoria nazionale dei servizi che ci vede primi nel Sud- hanno concluso l’assessore Matilde Spadafora e il dirigente Mario Campanella- e desideriamo ringraziare ancora una volta il Sindaco Occhiuto per l’attenzione che presta al settore e tutti i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi per la collaborazione ottenuta». 

Anche a Cosenza si celebra la giornata contro l’omofobia

COSENZA Venerdì 1 marzo, alle ore 10,00, nell’auditorium dell’Istituto Superiore “Da Vinci-Nitti” sarà presentato il libro di Matteo Grimaldi “La famiglia X” (editore Carmelozampa). Interverranno, oltre all’autore, il segretario Eos Arcigay di Cosenza, Silvio Cilento, il dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Da Vinci-Nitti”, Giorgio Clarizio, l’assessore alla Scuola e alle pari opportunità, Matilde Spadafora Lanzino, e il dirigente del settore educazione del Comune, Mario Campanella.

La famiglia X racconta la storia di  Michael che ha solo tredici anni quando rimane solo. Quando i suoi genitori vengono arrestati per traffici illeciti e vengono portati via davanti ai suoi occhi,  Michael dovrà fare i conti con una nuova vita, fatta di incontri con assistenti sociali e nuove persone che si prenderanno cura di lui, fino all’adozione di due papà.

«Cosenza dice no all’omofobia- hanno detto Matilde Spadafora Lanzino e Mario Campanella- e vuole significare il grande impegno di questi anni, del Sindaco Occhiuto, per una città vivibile, aperta, inclusiva e nemica delle stupide ghettizzazioni.Il messaggio che vogliamo inviare alle nuove generazioni- hanno aggiunto l’assessore e il dirigente al ramo- è quello di un rifiuto netto dell’omofobia, del coraggio di denunciarne ogni suo perverso aspetto, della valorizzazione della cultura dell’amore che non ha dogane o barriere .Siamo certi- hanno concluso Spadafora Lanzino e Campanella- che la presenza di Matteo Grimaldi contribuirà a segnare un solco e a generare discussioni scevre da pregiudizi obsoleti e medievali».

Cosenza, individuati i plessi da destinare al progetto “Poli per l’infanzia”

COSENZA – L’Amministrazione comunale di Cosenza avvia il progetto di realizzazione dei Poli per l’Infanzia, istituiti dal Decreto Legislativo 13/2017, quale sistema integrato di educazione ed istruzione dalla nascita ai sei anni di età.

«Accogliamo e diamo seguito a questo orientamento – afferma l’assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino –  che non è formale ma sostanziale. È un nuovo modo di intendere l’asilo, che parte dal dato riconosciuto che quanto assorbito dai bambini nei primi tre anni è fondamentale per tutta la loro vita. Il Polo per l’Infanzia – conclude – è dunque un innovativo progetto educativo che accompagna i bambini dalla nascita fino ai sei anni offrendo loro, in continuità,  esperienze progettate nel quadro di uno stesso percorso educativo, in considerazione dell’età e nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento di ciascuno».

La prima fase è quella dell’adeguamento strutturale. Va in questa direzione la delibera approvata dalla Giunta comunale, presieduta dal Sindaco Mario Occhiuto, su proposta dell’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso e del Dirigente del Settore Infrastrutture Francesco Converso. A seguito di sopralluoghi congiunti – assessorato alla scuola e assessorato ai Lavori Pubblici – sono stati individuati i tre plessi scolastici da riqualificare per poter accogliere i Poli per l’Infanzia, individuando gli spazi interni ed esterni adeguati a realizzare il progetto di un sistema integrato di educazione (nido, utenti da 0 a 3 anni) e istruzione (scuola dell’infanzia, utenti da 3 a 6 anni), con un conseguente incremento numerico dei posti disponibili per il nido. Da sud a nord della città, i plessi sono quelli di via Milelli (IC Zumbini), di via Giulia (IC Gullo) e di via Saverio Albo (IC Don Milani-de Matera).

L’intervento, finanziato per buona parte con fondi della Regione Calabria sulla quale ricade la competenza, sarà inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2019/2021, e prevede che la prima fase, quella relativa all’adeguamento strutturale, venga ultimata entro giugno 2019.

 

 

 

Matilde Spadafora Lanzino: «La violenza di genere è un dramma che appartiene a tutta la società»

COSENZA – Tante e diverse le iniziative programmate per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, così il nome completo. Il 25 novembre è una giornata della memoria collettiva in cui coralmente si rafforza il no alla violenza di genere ma oltre questa data c’è un impegno quotidiano, per le donne vittime di violenza, per i giovani ai quali bisogna parlare del ‘cammino’ delle donne.
L’assessore alle pari opportunità Matilde Spadafora Lanzino vuole inviare «un sentimento di condivisione a quanti, nella città di Cosenza e dovunque – in occasione di una data così importante come il 25 novembre che la comunità internazionale ha dedicato a tre donne della Repubblica dominicana, trucidate per la loro lotta di libertà: Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal – ricordano, con eventi variegati e incisivi, la catena troppo lunga di donne vittime della violenza degli uomini: mariti, compagni, fidanzati, sconosciuti».
«Lo faccio a nome di tutta l’Amministrazione comunale alla quale appartengo come assessore; lo faccio come cittadina; lo faccio come donna e come mamma di una vittima, Roberta, dalla cui morte, è partito nella città di Cosenza e nella Calabria tutta, nel lontano 1988, il primo forte grido contro un crimine così abietto e incivile. Con la stessa forza, però, raccomando a tutti di andare oltre la commemorazione di una data. I nostri giovani, ragazze e ragazzi, hanno il diritto di conoscere la storia delle donne, non riassunta in due misere paginette dal titolo inquietante di questione femminile. Hanno il diritto di sapere come e perché, nell’Occidente e nel mondo, le donne hanno camminato con lentezza e in ritardo, come pure hanno il diritto di conoscere pensieri ed azioni di quelle, che pur ostacolate, hanno trovato lo spiraglio per esserci, presenti e attive, nella Storia. E ciò perché la violenza di genere è dramma strutturale e culturale che appartiene alla società tutta e non solo alle singole donne colpite. Dovunque chiamata a partecipare e a portare il saluto della città, l’Amministrazione in questa importante carrellata della memoria collettiva, è presente. Io personalmente sono presente, testimonianza diretta di un dolore che si è fatto servizio e che vuole guardare al futuro con speranza. A tutte le donne il mio più affettuoso abbraccio».

 

Cosenza, L’Assessore Spadafora Lanzino all’assemblea nazionale di “Crescere al Sud”

assessore-lanzino-allassemblea-di-crescere-al-sud-3COSENZA – L’Assessore alla Scuola, Educazione sentimentale, Formazione della coscienza civica e Città a misura di bambino, Matilde Spadafora Lanzino, ha partecipato all’assemblea sul tema “Bambini e ragazzi al centro: la comunità educante come volàno per il Mezzogiorno”. «Il percorso di sviluppo di un Paese – ha detto l’Assessore Spadafora Lanzino nel suo intervento – è indissolubilmente legato alla crescita formativa e culturale dei nostri ragazzi. Proprio attraverso i giovani la comunità degli “adulti” deve guardare ad una crescita, vera e di senso, del Sud. Una crescita che riguarda tutti e che equivale alla corresponsabilità. “Comunità educante” è una espressione che ci richiama a compartecipazione e coordinamento, perché nonostante i molti esempi di impegno da parte dell’Amministrazione della città, è necessario ancor di più fare comunità per far venir fuori dai nostri ragazzi il massimo delle loro potenzialità. Anche la dispersione non può essere la somma numerica delle assenze, ma è invece l’analfabetismo che si nasconde dietro pagelle vuote di significato. Così come i progetti non devono essere intesi come fiore all’occhiello di questa o quella scuola  o di questo o quell’insegnante, ma come strumento di quella promozione maiuscola di un bambino, di  una classe, di un  contesto; costruzione di percorsi collettivi capaci di sprigionare entusiasmo, voglia di esserci, fantasia, creatività, protagonismo vero, apprendimento».