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La mobilitazione di Coldiretti si spinge fino al Brennero

 

CATANZARO – Continua e si allarga da latte e carne all’ortofrutta la mobilitazione degli agricoltori della Coldiretti alla frontiera del Brennero dove è andato anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina reduce dal Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura a Bruxelles dove sono state varate importanti misure di coldiretti calabriasostegno all’agricoltura. Siamo migliaia gli agricoltori della Coldiretti – comunica Pietro Molinaro – presenti con trattori, bandiere e manifesti che stanno, insieme alle forze dell’ordine, verificando i contenuti dei camion dove sono stati scoperti prodotti stranieri sfacciatamente “spacciati” per italiani o che magicamente lo diventano appena entrano nel territorio nazionale. Un inganno – denuncia – per i consumatori e un danno per gli allevatori italiani impegnati a rispettare rigidi disciplinari di produzione per realizzare ad esempio carne, ma non solo, di altissima qualità.

Una mobilitazione il prossimo 15 settembre ad Expo Milano con la“Giornata Nazionale dell’Agricoltura Italiana” indetta dalla Coldiretti, permetterà un afflusso di migliaia di agricoltori con diversi pullman in partenza dalla Calabria. Alla giornata ha comunicato la partecipazione il premier Matteo Renzi, che ha condiviso la protesta della Coldiretti in difesa del Made in Italy. “A Milano per la nostra regione – annuncia Molinaro – saranno presenti il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, il Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, alcuni assessori e consiglieri regionali. Sicuramente un bel segnale di condivisione che l’agricoltura calabrese apprezza”.

Direzione straordinaria del Pd sul Mezzogiorno: Oliverio sta con Renzi

Mario OliverioDichiarazione del presidente della Regione Mario Oliverio: Bene ha fatto Matteo Renzi a convocare una Direzione straordinaria del Pd sul Mezzogiorno. “Bene ha fatto Matteo Renzi a convocare una riunione straordinaria della Direzione nazionale del Pd per affrontare il problema del Mezzogiorno. Urge definire al più presto una concreta strategia stabilendo un progetto organico da inserire nel contesto europeo e nazionale. In questi anni si è compreso in maniera chiara ed inequivocabile che senza il Sud Il Paese non riparte e che i segnali di ripresa nazionale non acquisteranno mai i caratteri di uno sviluppo stabile e duraturo. E lItalia, quindi, che ha bisogno del Sud anche se spetta alle classi dirigenti meroidionali esprimere tutto il loro potenziale di cultura politica, di forza programmatica, in modo tale da ottenere rispetto e risultati concreti. Per ottenere rispetto occorre definitivamente cancellare i pregiudizi e le descrizioni stereotipate di un Mezzogiorno come luogo delle mafie e del malaffare e valorizzare il positivo che viene da questa parte del Paese in cui ci sono uomini e donne che non si rassegnano, che non vogliono assolutamente consegnarsi al degrado e allemarginazione. La classe dirigente calabrese e meridionale, in questo senso, non può e non deve chiedere sconti a nessuno e di nessun tipo. Essa, per prima, deve avere le carte in regola per essere credibile al tavolo del confronto nazionale. Lho detto e ripetuto spesso in questi mesi: bisogna voltare pagina e mandare definitivamente in soffitta i metodi e le pratiche deleterie che appartengono al passato e che hanno distrutto la Calabria ed il Sud del Paese. Il Mezzogiorno si gioca il proprio futuro sulla legalità, sul rispetto delle regole, sulla credibilità, sulla valorizzazione del merito e sulla concretezza. Avere le carte in regola vuol dire mantenere gli impegni ed attuare i programmi con adeguati strumenti di monitoraggio, controllo, premialità o penalità sugli esiti; vuol dire trasparenza e codici rigorosi di comportamento e nuovo rapporto tra governo e burocrazia; vuol dire rigore nella lotta alla mafia ed alla corruzione. Su questi principi le forze sane di questa terra, che sono di gran lunga la maggioranza, devono stringere un patto solido e forte, capace di emarginare quanti ancora vogliono perpetuare le vecchie logiche e le politiche del clientelismo e del pressappochismo per ridare al Sud e alla nostra gente la fierezza e la dignità di rialzarsi in piedi e rivendicare senza complessi, paure ed esitazioni quanto serve per imboccare definitivamente la strada della crescita e dello sviluppo.

Piano “Sblocca Italia”, Speranza risponde a Renzi

LAMEZIA TERME (CZ) – Il sindaco Gianni Speranza ha risposto alla lettera del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che nei giorni scorsi ha scritto ai sindaci d’Italia per chiedere di individuare e segnalare al Governo “una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare. Sarà poi cura del Governo verificarne lo stato d’attuazione con gli uffici dedicati e se sarà il caso procedere all’interno di un pacchetto di misure denominato “Sblocca Italia””.

Così il sindaco Speranza, come fatto in occasione dell’individuazione dell’edificio scolastico “Maggiore Perri” indicata come scuola da sistemare, ha segnalato due progetti che stanno molto a cuore all’Amministrazione comunale.

Il primo è di grande impatto sia per la possibilità di creare occasioni di lavoro, sia per riqualificare un’area urbana lasciata da anni in abbandono per il mancato completamento degli edifici di edilizia popolare da parte dell’Aterp e offrire nuove opportunità abitative per le famiglie lametine. Da più di due anni l’Amministrazione comunale è assegnataria, in quanto vincitrice di un bando per le città posto in essere dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di un finanziamento pari a 30 milioni di euro per l’attuazione del cosiddetto Piano Città, il programma avviato dal primo decreto sviluppo e dedicato alla rigenerazione delle aree urbane degradate.

Per secondo Speranza ha poi indicato un lavoro pubblico che riguarda la messa in sicurezza del territorio collinare di località Calia-Casturi interessato da una frana che coinvolge l’intero centro abitato.

Per quanto riguarda il primo progetto il sindaco così ha scritto: “Questo finanziamento avrebbe dovuto consentire l’avvio in tempi rapidissimi dei cantieri, ma ad oggi siamo ancora alla firma della convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il motivo che, da ultimo, tiene ancora ferma la firma della convenzione, e quindi l’avvio reale del percorso che porterà all’assegnazione dei lavori e alla partenza dei cantieri, è legato all’incertezza sul grado di incidenza delle somme che ci verranno trasferite sul patto di stabilità. Allo scopo abbiamo interloquito con il Ministero e abbiamo anche posto un quesito scritto, senza aver ancora ricevuto riscontri. Le chiedo, quindi, anche nell’interesse più generale di altre città che hanno problemi analoghi, di voler intervenire per consentirci di chiudere questa prima, lunghissima fase ed avviare i lavori che consentiranno di realizzare 180 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di riqualificare una importante porzione di città e di proporre una norma che faccia sì che i finanziamenti di interventi pubblici, che agiscono da volano per il rilancio dell’economia, non abbiano ricadute sul patto di stabilità”.

Poi ha aggiunto: “Se invece nelle possibilità del Governo c’è anche quella di poter contare sull’aggiunta di risorse economiche per portare a compimento un lavoro pubblico le segnalo una situazione drammatica, che coinvolge diverse famiglie e una parte importante del centro abitato e del centro storico. In una località collinare che sovrasta il centro storico è in atto una frana importante che interessa sia strade che edifici e che, in presenza di condizioni sfavorevoli, potrebbe coinvolgere un’ampia porzione del centro storico nella località Calia-Casturi. In considerazione della gravità della situazione è stato redatto un progetto complessivo di messa in sicurezza per l’importo di 8 milioni di euro”.

La Usb incontra Renzi

REGGIO CALABRIA – La USB P.I. è scesa in piazza in Calabria, a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria.

Lavoratori dei ministeri, delle Agenzie Fiscali, del parastato, dei vigili del fuoco e i precari sono confluiti nei tre appuntamenti regionali, per chiedere con forza lo sblocco dei contratti e la stabilizzazione dei precari nella Pubblica Amministrazione.

Alla fine di lunghe trattative, la USB è riuscita ad avere un breve colloquio con Renzi, al quale sono state rappresentate le difficoltà del pubblico impiego e dei tantissimi precari, concetti successivamente ribaditi nel lungo incontro con il Ministro delle Attività Produttive Poletti.

In particolare è stata evidenziata la gravissima situazione degli oltre 5.000 precari che nel corso degli anni sono divenuti assolutamente indispensabili al funzionamento dei comuni calabresi, per lo svolgimento delle attività essenziali.

Gli incontri si sono conclusi con l’impegno di Renzi a tornare in Calabria fra tre mesi per fare il punto della situazione sui precari e sul lavoro in generale nella nostra regione.

Impegno ‘cabina di regia’ nella visita di Renzi

REGGIO CALABRIA – Matteo Renzi ha incontrato i rappresentanti degli enti locali calabresi.

“Ho garantito che a Palazzo Chigi, con decreto del Presidente del Consiglio, istituiremo una ‘cabina di regia’ per la Calabria e le peculiarità legate a questa regione – le sue parole – L’impegno del Governo è totale ma la partita ce l’avete in mano voi. Nessuno risolverà i problemi della Calabria senza di voi”.

‘Ndrangheta: Brugnano si rivolge a Renzi

CATANZARO – “Abbiamo apprezzato l’iniziativa del presidente Renzi a Scalea e del Partito Democratico, ma chiediamo che la lotta alla ‘ndrangheta non resti solo un proclamo e si concretizzi con iniziative tangibili”. Lo dice il segretario regionale del Coisp, Sindacato indipendente di polizia, Giuseppe Brugnano.

“Esprimiamo un plauso per l’attenzione rivolta alla Calabria – ha aggiunto Brugnano – ma vogliamo ribadire la necessita’ di avere risposte ai tanti temi cruciali nella lotta alla criminalita’ organizzata. A partire dal voto di scambio, dove esiste una ottima base di discussione grazie alla Legge Lazzati, caparbiamente promossa dal giudice Romano De Grazia. Serve poi un impegno concreto del Governo per un territorio difficile, dove e’ radicata la piu’ potente organizzazione criminale”.

Il segretario del Coisp fa riferimento, in particolare, alla “necessita’ di rivolgere maggiore attenzione a quanti operano ogni giorno nella lotta all’anti Stato, senza mezzi e senza le adeguate attenzioni. Per questo chiediamo, dopo i proclami, che si possa vedere la Questura di Catanzaro elevata nei fatti a fascia A. Ed ancora – ha sostenuto Brugnano – che i commissariati in prima linea, come Lamezia, Bovalino e Siderno, possano essere messi nelle condizioni di svolgere i propri compiti. Si tratta di esempi, rispetto ad una situazione paradossale, nella quale lo Stato appare troppe volte arreso rispetto allo strapotere ‘ndranghetista”.

Matteo Renzi a Scalea

SCALEA (CS) – Domani, mercoledì 26 marzo, arriverà in Calabria Matteo Renzi per un incontro con gli studenti dell’istituto comprensivo “Gregorio Caloprese” di Scalea.
Il premier arriverà alle ore 10:00  nella scuola media e si sottoporrà alle domande dei ragazzi che, alla fine, gli doneranno un ricordo sul quale hanno lavorato in questi giorni.

Renzi, alle ore 11:00, si sposterà in Municipio per un incontro con le autorità e le istituzioni locali, al termine del quale terrà una conferenza stampa.
Alle 12:30 circa, infine, il Presidente del Consiglio parteciperà ad una manifestazione pubblica organizzata dal Pd contro la criminalità organizzata.

La Calabria incorona Matteo Renzi

COSENZA – Sono stati circa 80mila i calabresi che ieri hanno votato alle Primarie del Pd. Matteo Renzi trionfa in Calabria con il 58% delle preferenze, seguito da Gianni Cuperlo con quasi il 33% e Pippo Civati che si ferma al 9%.

Cuperlo vince solo a Cosenza e a Vibo Valentia, mentre il sindaco di Firenze registra il 96,8% a Isola Capo Rizzuto e nei sei circoli catanzaresi ottiene il 72% dei consensi. A Rende ottiene circa il 76% delle preferenze.

A Reggio Calabria il neo segretario Pd ottiene il 62%, mentre Cuperlo si ferma sotto il 30% e Civati non arriva al 9%.

Bersani vince ovunque e trionfa in Calabria

COSENZA – Con oltre il 60% delle preferenze Pierluigi Bersani vince le Primarie del centrosinistra, conquistando tutte le regioni d’Italia eccetto la Toscana.

Al Sud la partecipazione è stata piuttosto bassa, ma a parte la scarsa affluenza è proprio il Sud ad aver dato maggiori soddisfazioni al nuovo leader.

Il record spetta proprio alla Calabria dove il segretario è arrivato al 75, 78% contro il 24,22% di Matteo Renzi.

Guida Primarie Centrosinistra 2012

COSENZA – Il 25 novembre, in tutta Italia, si terranno le elezioni primarie della coalizione formata da Pd, Sel e Psi. A meno di una settimana dal giorno in cui si andrà ai seggi ancora molti non sono riusciti a farsi un’idea chiara su come funzioneranno le cose domenica prossima.

I candidati sono cinque: il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il consigliere regionale del Veneto Laura Puppato, il leader di Sel Nichi Vendola e l’assessore al Bilancio del Comune di Milano Bruno Tabacci.

Per partecipare alle elezioni primarie bisogna seguire alcune regole:

– Si vota il 25 novembre dalle ore 8 alle 20 nel seggio collegato al numero della propria sezione elettorale. E’ possibile trovare il proprio seggio sul sito primarieitaliabenecomune.it. Si può votare per un solo candidato. Se nessun candidato ottiene il 50% più uno delle preferenze, il 2 dicembre (sempre dalle 8 alle 20) si terrà il ballottaggio tra i due candidati più votati.

– Possono votare alle primarie: tutte le elettrici e gli elettori in possesso dei requisiti previsti dalla legge; coloro che compiono 18 anni entro il 25 novembre; i cittadini europei residenti in Italia e i cittadini di altri Paesi in possesso di regolare permesso di soggiorno e carta d’identità.

– Per partecipare al voto è necessario iscriversi all’Albo degli elettori della coalizione di centrosinistra «Italia. Bene Comune».Le iscrizioni sono aperte dal 4 al 25 novembre (compreso) nell’ufficio elettorale indicato da ogni coordinamento provinciale. È possibile fare una pre-iscrizione online all’indirizzo primarieitaliabenecomune.it. All’atto dell’iscrizione, dopo aver versato un contributo di 2 euro, si riceve il certificato di elettore del centrosinistra.

– Il giorno delle primarie si devono presentare un documento d’identità, la tessera elettorale e il certificato di elettore del centrosinistra.

Per l’iscrizione all’albo degli elettori alle Primarie del centrosinistra, nella città di Cosenza saranno aperti i seguenti uffici elettorali:

Federazione Provinciale PD viale Trieste, 80 da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00, sabato mattina dalle 10.00 alle 13.00

Sede Provinciale PSI via Adige da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, sabato mattina dalle 09.00 alle 12.00

Sede Provinciale SEL piazza XI Settembre da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00

Sede Cooperativa Sociale M.A.C. (Donnici Inferiore) da lunedì a sabato dalle 09.00 alle 11.00 e dalle 17.30 alle 19.00

Centro De Luca Piazzetta Toscano in Corso Telesio (Centro Storico) martedì e giovedì dalle 18.00 alle 20.00

Dunque per votare è necessario sottoscrivere l’appello “Italia Bene Comune” e iscriversi all’albo degli elettori. Per farlo c’è tempo dal 4 al 25 novembre compreso.

Ma questa operazione può essere eseguita direttamente al seggio poco prima di votare. I garanti infatti hanno stabilito qualche giorno fa che presso ogni seggio elettorale ci sarà anche un ufficio elettorale. In questo modo si formeranno due code, una prima coda per chi deve votare direttamente e una seconda coda per chi deve anche prima registrarsi e poi votare.