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Alessio campione del mondo di Taekwondo, Condipodero: «Scritto un pezzo di storia di questo sport»

COSENZA – Non si placa l’eco per la vittoria del titolo mondiale del catanzarese Simone Alessio, primo italiano a indossare la corona iridata.

L’atleta 19enne ha conquistato l’oro dei 74 kg battendo in finale il Campione olimpico in carica, il giordano Ahmad Abughaush, per 18-11.

E a lui sono arrivate anche le congratulazioni del presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero.

Queste le parole del n. dello sport calabrese: «Un’intensa emozione, una gioia poter vedere quel sorriso del Campione uscire dai tornelli dell’aeroporto di Lamezia Terme, un sorriso atteso dalla mamma, dalle sue professoresse, dal Sindaco di Sellia Marina Francesco Mauro, dallo staff tecnico, dal Presidente della FITA Calabria Giancarlo Mascaro e da tanta altra gente a lui vicina. È arrivato Simone, è lui il Campione del Mondo, atleta dalle lunghe leve, dal viso giovane di un diciannovenne ma dal carattere adulto di chi ha voglia di eccellere. Stanco e nel contempo fortemente motivato nel voler centrare obiettivi importanti nello sport e nella vita, tra bandiere e stendardi, abbraccia tutti, regala a tutti quella vittoria; la grandezza del Campione la si vede dalle piccole cose, da quella voglia di voler condividere, dal voler rendere partecipi tutti, dal voler oltrepassare insieme il traguardo.

Sabato sera si è scritto un pezzo di storia del taekwondo italiano, Simone Alessio ha sconfitto in finale l’atleta giordano Ahmad Abughaush, laureandosi campione nella categoria – 74 Kg, divenendo così, primo campione del mondo senior in Italia. La fierezza è di tutti, la gratitudine è dell’intera Regione Calabria per Simone, ragazzo di Sellia Marina, classe 2000 ed atleta del G.S. Vigilfuoco di Catanzaro del Maestro Francesco Laface che regala emozioni al team manager Carlo Molfetta e al direttore tecnico Claudio Nolano.

Il duro lavoro ha permesso di partecipare all’importante appuntamento di Manchester ad altri 2 atleti calabresi: Antonio Flecca, G.S. Fiamme Rosse di Catanzaro, che ben onorando la competizione, purtroppo non è riuscito a salire sul podio e Bruno Brugnano in veste di ufficiale di gara. Complimenti al Presidente FITA Calabria Giancarlo Mascaro, complimenti all’intero staff tecnico, complimenti alla famiglia e soprattutto a Simone Alessio per rappresentare oggi uno stimolo in più per chi in Calabria ha voglia di sognare attraverso lo Sport»

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A Cetraro ritorna Sport d’aMare, il progetto del Coni Point Cosenza

CETRARO (CS) – Dopo i buoni risultati della prima edizione, il CONI Point di Cosenza guidato dall’avv. Francesca Stancati ripropone il progetto “Sport d’aMare”, a Cetraro (Cs) il 15 e 16 settembre.

Un weekend all’insegna dello sport e della condivisione realizzato grazie alla collaborazione con le associazioni sportive Golf Club S. Michele, Centro Velico Lampetia, Gruppo Subacqueo Paolano e SSUP Sirio Stand up Paddle.

Una manifestazione per valorizzare le particolarità territoriali promuovendo la pratica del golf e degli sport acquatici con la partecipazione di giovani atleti della provincia che si confronteranno con nuove discipline seguendo le direttive dello Staff Tecnico coordinato dalla prof.ssa Elena Cocca.

Le attività inizieranno sabato alle 15.30 presso il Golf Club S. Michele dove, verso le ore 18, si svolgerà la conferenza di benvenuto, durante la quale porgeranno i loro saluti il Presidente Regionale del CONI Calabria Maurizio Condipodero, il Vice Presidente vicario del CONI Calabria Alfredo Porcaro, la Delegata del CONI Point di Cosenza Francesca Stancati e il Sindaco di Cetraro Angelo Aita.

Domenica mattina il gruppo dei partecipanti si sposterà in località Lampetia, dove i giovani atleti si alterneranno nella pratica degli sport in programma seguiti dagli istruttori e dallo Staff Tecnico del CONI.La conclusione delle attività è prevista per le ore 15:00 circa, dopo il pranzo e i saluti di rito.

CONI Calabria, l’ analisi del presidente Condipodero sullo sport

COSENZA –  «Un momento particolare per lo sport – annuncia il presidente Maurizio Condipodero-, forse una delle fasi più delicate, negli ultimi 50 anni, di un processo che sembrava non avere battute d’arresto per la benzina del capitale umano sempre pronto ad alimentare la macchina sportiva, una macchina oggi con qualche problema.

Sono tanti e diversificati gli aspetti che ruotano attorno allo sport; potremmo soffermarci sul ciclone mediatico ancora in corso sul servizio pubblico della RAI che probabilmente lascerà il corso a Mediaset per i Mondiali in Russia che non ci vedranno protagonisti. Potremmo soffermarci sulla politica con il problema dello Ius Soli che anche secondo il Presidente Malagò avrebbe garantito la presenza di circa 4,5 milioni di potenziali atleti tra i 14 e i 19 anni alla corte dello sport italiano. Potremmo soffermarci sulla spettacolarizzazione dell’evento sportivo e tanto altro ancora ma una ricetta miracolosa non servirebbe a nulla.

Programmazione e centralità dell’atleta all’interno del mondo sportivo suppongo siano la più grane scoperta “scontata” che i grandi esperti avrebbero potuto affermare ma in che termini tutto ciò? La mia analisi si sofferma sull’utilità e sui benefici oggettivi dell’intero processo motorio, ovvero di quell’attività che viene tutelata attraverso la progettualità del CONI nei confronti degli uomini e delle donne del domani.

Non è un caso che parli di uomini e non di sportivi poiché la stretta relazione, forse inscindibile un tempo tra l’essere e l’essere sportivo, oggi è fortemente minata dallo scemare di quella cultura sportiva, forse sopita, forse scomparsa, forse de-culturizzata e de – sportivizzata.

È proprio quell’attività motoria che trasformata in cultura sportiva concederebbe nuova linfa tra i valori civici, ovvero tra quei valori che la società dovrebbe tutelare per solidificarsi a tal punto da eccellere in qualsiasi ambito. Ne gioverebbe così il campo da calcio, il campo da basket, da baseball e anche quello della disciplina più importante, la federazione delle federazioni, il campo della vita.

È solo centralizzando l’attività motoria nelle fasce più importanti dell’essere umano, trasformando il processo e lo sport quale volano di positività che il territorio calabrese e italiano ascolterebbe l’eco della rinascita.

Ascolto, guardo, vivo problematiche di ogni genere correlate allo sport e forse nella nostra terra tra le più rinomate rimane quella dell’impiantistica sportiva; un problema più grande del previsto o forse mal posizionato in quella scala delle priorità sulle quali intervenire per permettere allo sport di riacquisire valore. Potremmo costruire impianti sportivi per l’eternità ma senza la giusta semina in termini di cultura sportiva regaleremmo nuovi contesti da vandalizzare e devastare a chi porta la bandiera di questa inciviltà.

Uno sport dalla missione sociale, un’attività per formare atleti della vita, un traguardo da raggiungere sul quel podio della civiltà e del benessere in società, questo il mio pensiero».

Progetto Arcobaleno. Consegnate divise e attrezzature sportive per i bambini del Kenya

progetto arcobalenoCASTROLIBERO (CS) -È stata una bella lezione di vita per gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Castrolibero che ieri hanno assistito alla cerimonia simbolica di consegna delle divise e delle attrezzature sportive destinate ai bambini della diocesi di Machakos, in Kenya, fondata dall’associazione cosentina Stella Cometa e guidata da Don Battista Cimino. L’iniziativa, denominata “Progetto Arcobaleno – Sport for Africa”, è stata promossa dal Consigliere Nazionale del CONI Pino Abate su segnalazione della sig.ra Vittoria Bacher, ex insegnante di scuola elementare che continua a dedicare tempo ed energie ai più piccoli e si è fatta portavoce delle necessità della piccola comunità keniota.Ieri nell’Aula Magna dell’IIS Castrolibero, partner dell’iniziativa, è stata ufficializzata la raccolta del materiale da donare alla diocesi, alla quale hanno dato un contributo, con impegno e sensibilità, il Presidente regionale della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio) Saverio Mirarchi, il Presidente regionale della Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) Mario Calabrese, il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Biologi Giovanni Misasi, il Sindaco del comune di Castrolibero e l’azienda Caffè Aiello, così come gli studenti dell’Istituto ospitante, i quali – come spiegato dalla Dirigente Iolanda Maletta – si sono adoperati per raccogliere una somma di denaro destinata alla spedizione delle attrezzature in Kenya.Un plauso all’iniziativa è giunto durante l’incontro, oltre che dai già citati partner del progetto, anche dal Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, dal Consigliere della Regione Orlandino Greco e dal Presidente del CONI Calabria Maurizio Condipodero: tutti hanno approvato e condiviso il messaggio di solidarietà che, complice lo sport, si propone di dare un’opportunità di gioco e spensieratezza ai bambini di Machakos.L’affollata cerimonia ha visto anche la partecipazione di tre campioni sportivi – il pallanuotista olimpionico Amaurys Perez, il tuffatore cosentino Giovanni Tocci e il pallavolista Davide Marra -, i quali hanno accolto con piacere il ruolo di testimonial del lodevole progetto.Idealmente vicino anche il Presidente del Coni Giovanni Malagò: nella lettera, da lui inviata per l’occasione e letta durante l’incontro, ha sottolineato il linguaggio universale dello sport, veicolo di valori che travalicano ogni confine.