Archivi tag: medicina

“Slow Medicine e Umanizzazione delle Cure”, incontro sui nuovi approcci medici

CACCURI (KR) – L’Accademia dei Caccuriani torna a porre l’accento sulla necessità di un nuovo modo di approcciarsi alla medicina. Lo fa attraverso una nuova iniziativa sociale che coinvolgerà alcuni importanti professionisti del comparto sanitario calabrese. L’appuntamento è per sabato 5 novembre, a partire dalle ore 16,30, presso l’auditorium comunale di Caccuri per un convegno dal titolo “Slow Medicine e Umanizzazione delle Cure”. Dopo il saluto delle autorità presenti, interverranno il dott. Alessandro Bissano, direttore U.O.C. Epidemiologia ASP Crotone, il dott. Antonio D’Antonio, direttore U.O.C. Medicina Nucleare Asl Crotone-Fiduciario condotta slow-food Crotone; la prof.ssa Paola B.Helzel, docente di biogiuridicaUnical. Modererà il dibattito che si terrà a partire dalle ore 18,30, il dott. Vincenzo De Franco, presidente III commissione consiliare sanità e politiche socio-sanitarie del Comune di Crotone. L’iniziativa è promossa con il patrocinio dell’Unione Europea-FSE, della Regione Calabria e del Comune di Caccuri. La stampa è invitata a partecipare.

unnamed

Le Terme Luigiane ospiteranno la giornata medica sugli aggiornamenti dermatologi

ACQUAPPESA (CS) – Si svolgerà sabato 18 giugno la tradizionale Giornata Medica delle Terme Luigiane di Acquappesa – Guardia Piemontese, giunta alla XXXV° edizione, che avrà come tema di discussione: “Aggiornamenti in Dermatologia”, con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza e dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza.

La Giornata Medica, che si svolgerà, a partire dalle ore 15,00, presso la sala convegni del Grand Hotel delle Terme Luigiane, è inserita nel programma di Educazione Continua in Medicina, con l’attribuzione di 6 crediti formativi ECM, e nel programma di Federterme “Terme aperte 2016 … insieme in cammino”.

Il corso è finalizzato all’aggiornamento e all’approfondimento delle più recenti acquisizioni in tema di eziopatogenesi, fisiopatologia e percorsi diagnostico-terapeutici di alcune patologie dermatologiche quali, in particolare, la psoriasi, la dermatite atopica e la dermatite seborroica che hanno un notevole impatto sulla qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti con ovvie conseguenze negative sulla salute pubblica, spesa sanitaria, attività lavorativa, e delle linee guida per l’attuazione di un corretto programma terapeutico che comprenda l’integrazione di presidi terapeutici farmacologici, fisici e crenoterapici con una sguardo rivolto anche a quanto può offrire la dermocosmesi termale nella conservazione dello stato di salute, oltre che di bellezza dell’organo pelle.

 Nella prima parte il Dott. Eugenio Provenzano dell’U.O. di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, il Dott. Domenico D’amico dell’U.O. di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e il Dott. Stefano Dastoli dell’U.O. di Dermatologia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro tratteranno i vari aspetti, clinici e terapeutici, della psoriasi la quale rappresenta circa il 5-7% di tutte le affezioni dermatologiche con una incidenza media nella popolazione di circa il 2% e che può condizionare in maniera significativa la validità psico-fisica del paziente necessitando di un approccio multidisciplinare.

 A seguire interverranno il Dott. Antonio Bonifati di Castrovillari (CS) e la Dott. Giusy Schipani dell’U.O. di Dermatologia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro faranno il punto sulle similitudini e differenza cliniche e terapeutiche nel bambino e nell’adulto rispettivamente della dermatite atopica e della dermatite seborroica.

Mentre la Dott.ssa Stefania De Stefano, Direttore Sanitario delle Terme Luigiane ed anche responsabile del programma formativo per l’ECM, e il Dott. Sergio Mazzulla dell’Università della Calabria concluderanno l’evento relazionando rispettivamente sulla terapia termale, che si integra sinergicamente ai trattamenti tradizionali in schemi sequenziali o di associazione nel trattamento delle patologie cutanee, e sulla dermocosmesi termale che non solo rappresenta un valido sussidio per il raggiungimento della guarigione, ma un mezzo primario per ottenere per ottenere anche l’effetto estetico a conferma di come il termalismo sia un amico per la pelle.    

Moderatore della Giornata Medica sarà la Dott.ssa Filomena Algieri del Presidio Ospedaliero di Cetraro (CS).

Sanità, riunione tra il presidente Bruno e i vertici di ASP e Pugliese-Ciaccio

CATANZARO – I contenuti dell’atto aziendale dell’Azienda provinciale di Catanzaro, la situazione del presidio ospedaliero “Pugliese-Ciaccio”, la riorganizzazione della rete territoriale sanitaria ed un impegno per la modifica del decreto commissariale numero 30 volto ad intervenire sul ridimensionamento delle unità interessate che tenga conto delle esigenze del territorio.  Sono questi alcuni degli argomenti affrontati nel corso del proficuo confronto, sollecitato dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, al commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, Giuseppe Panella, al direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, e al direttore sanitario dell’Asp, Carmine Dell’Isola. Nella riunione che si è tenuta nella sede della Provincia di Catanzaro, nella sua relazione il presidente Bruno ha evidenziato la necessità di mantenere elevata la qualità dei livelli essenziali di assistenza, attraverso riorganizzazione, razionalizzazione e potenziamento delle strutture esistenti sul territorio, senza penalizzare le aree interne, nel quadro della difficile situazione della sanità calabrese determinata dall’attuazione del Piano di rientro.
62b3d3dc-a483-4761-b772-eb0c486d0730
Bruno ha anche suggerito l’opportunità di rilanciare l’assistenza domiciliare nel quadro di una riorganizzazione dei servizi che punti alla deospedalizzazione, attenzionando i territori. In particolare, secondo il presidente della Provincia di Catanzaro, è necessario puntare sulla medicina del territorio, che si articola attraverso strutture fondamentali come le Case della Salute, e garantisce una continuità assistenziale che favorisce i processi di de-ospedalizzazione. «E’ necessario arrivare a al superamento di ricoveri impropri, che possono essere contenuti anche dal buon funzionamento del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica: il 118 nel nostro territorio mantiene lo standard richiesto a livello nazionale – ha detto ancora il presidente Bruno -. Il contenimento della spesa laddove opportuno deve permettere di investire sul mantenimento degli ospedali aziendali come quello di Lamezia Terme, di Soverato e Soveria Mannelli e non già su un ridimensionamento che risulterebbe dannoso per molti territori. Se non si interviene immediatamente si rischia la chiusura di una struttura importante come il punto nascite di Lamezia, e la penalizzazione di un territorio che va dalla Locride alle Preserre, servito dall’ospedale di Soverato: si tratta di realtà su cui investire.».
In merito alla situazione dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, si è preso atto di una riflessione delle istituzioni in atto sul percorso di integrazione in Azienda Unica con il Mater Domini. Da scongiurare la riduzione delle unità operative fondamentali, dei posti letto, e dell’offerta sanitaria dello stesso, portando così alla perdita dei requisiti di Azienda Ospedaliera di II livello. Il commissario straordinario Panella ha ribadito che il percorso dell’integrazione su tre poli sembra essere ormai acquisito, e che comunque nel prossimo Atto Aziendale tali unità operative saranno mantenute all’interno dell’Azienda, nonostante sia in contrasto con il decreto 30 del commissario Scura, a tutela dei servizi e dell’offerta sanitaria che il nosocomio regionale potrà erogare ai cittadini della regione Calabria.
In merito all’atto aziendale dell’Asp di Catanzaro, sulla quale nei giorni scorsi sono state alimentate polemiche che hanno allarmato inutilmente la collettività, il direttore generale Perri e il direttore sanitario Dell’Isola hanno ribadito che non è stata ridotta alcuna attività assistenziale nella città di Catanzaro e che l’unica riduzione è di qualche incarico dirigenziale.
La funzione propria dell’atto aziendale è quella di delineare l’organizzazione ed il funzionamento delle Aziende. L’atto aziendale, infatti, è espressione di autogoverno imprenditoriale, che deve essere inteso secondo i criteri, principi e logica di diritto comune, che delinea il percorso organizzativo e funzionale della stessa azienda, in conformità ai nuovi processi delineati dalle apposite normazioni in materia tutte richiamate nei Decreti del Commissario ad Acta al piano di rientro. Uno dei principi ai la direzione dell’Asp si è attenuta è stato quello della classificazione delle unità operative nel rispetto della corrispondenza nel “peso” che le stesse unità operative hanno nell’organizzazione in termini di attività, di risorse gestite, di valore strategico. “Altro criterio al quale ci si è doverosamente ispirati – hanno ribadito Perri e Dell’Isola – è stato quello di attribuire ad ogni disciplina una autonomia organizzativa e clinico assistenziale evitando, ove possibile, l’istituzione di strutture semplici sotto-ordinate a strutture complesse dirette da dirigenti di diversa disciplina o situate in presidi o distretti diversi”. Perri e Dell’Isola hanno rassicurato il presidente Bruno in merito alla paventata chiusura di servizi ed attività: l’atto aziendale non indica le attività da svolgere nelle diverse sedi aziendali, ma individua le strutture organizzative per le quali è individuato un incarico dirigenziale di struttura semplice o complessa. Non è prevista, ad esempio, alcuna chiusura dell’Umberto I e dei poli sanitari dell’azienda, come veicolato negli ultimi giorni, ma solo una diversa afferenza gerarchica degli stessi a unità operative distrettuali denominate Cure Primarie e che a differenza del precedente assetto sono individuate come strutture complesse. Il presidente Bruno si è dichiarato soddisfatto dell’esito del confronto, rimarcando il proprio sostegno all’azione dei vertici delle due Aziende.

Medicina all’Unical? Per Aiello “questione priva di contenuti”

RENDE (CS) – “La polemica tra Catanzaro e Cosenza sull’istituzione di un nuovo corso di laurea di Medicina nella città dei bruzi è una discussione vuota di contenuti”. È quanto afferma il Prof. Francesco Aiello dell’UNICAL, che in un saggio breve pubblicato su OpenCalabria.com ha studiato la dinamica degli iscritti e delle immatricolazioni a Medicina e Chirurgia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro tra il 2010 e il 2015. Lo studio evidenzia che chi vuole immatricolarsi a Catanzaro può farlo senza alcuna restrizione, poiché il numero di posti messi a bando è sempre maggiore delle immatricolazioni. Peraltro, gli studenti calabresi che hanno superato il test di ammissione possono, in fase di mobilità, optare per studiare a Germaneto. Dal saggio pubblicato su OpenCalabria risulta che all’UniCZ sono iscritti 1004 studenti calabresi, ossia il 34,7% dei calabresi che intendono svolgere la professione medico-chirurgica. Ben 516 studenti (il 18% del totale) frequentano l’Università di Messina, mentre La Sapienza di Roma, con 416 iscrizioni totali, è la terza destinazione preferita dai calabresi. “È importante ricordare – continua Aiello – che il numero di studenti calabresi iscritti a Medicina nel seguente anno accademico in un’Università italiana è molto più basso del numero di posti disponibili a Catanzaro”. Pertanto secondo Aiello  “si può concludere che l’ipotesi di istituire un Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia all’UNICAL non ha alcun fondamento empirico, se essa si basa sull’idea di soddisfare la domanda di formazione su base locale. Sarebbe, invece, più appropriato comprendere le ragioni della scelta di studiare altrove.”

Da una proteina delle cozze un collante con applicazioni industriali e sanitarie

cnrRENDE (CS) – Le cozze hanno poteri straordinari, che potrebbero rivelarsi molto utili. In medicina e non solo. La loro “bava appiccicosa” è una colla potente. Lo rivela una ricerca pubblicata su “Nature Communication” e condotta dall’Istituto di nanotecnologia del Cnr di Rende e dal Nanyang Technological University di Singapore che hanno scoperto comne questa peculiarità sia basata su una proteina che rimuove le molecole d’acqua e si lega fortemente al substrato. Un risultato di grande rilevanza per realizzare adesivi efficaci in acqua, da applicare nel settore navale e in campo medico. Era già noto da tempo che la cozza fosse fonte preziosa di principi antiossidanti, proteine nobili, vitamine e sali minerali, potente antinfiammatorio naturale e cibo afrodisiaco, ed era già altrettanto noto che la sua bava fosse una colla dotata di superpoteri. Nessuno però aveva misurato la portata dell’appiccicosità né il meccanismo su cui si basa, come invece hanno fatto i ricercatori del Cnr-Nanotec di Rende, in collaborazione con gli scienziati dell’università della Calabria e con il gruppo di ricerca di Ali Miserez di Singapore. “Si tratta di un risultato di grande rilevanza applicativa, perché anche i più tenaci tra i moderni adesivi sintetici si rivelano inefficaci nel generare adesione in presenza di molecole d’acqua – spiega Bruno Zappone di Cnr-Nanotec – Il nostro studio ha rivelato che le cozze verdi asiatiche producono varie proteine secondo una sequenza di secrezione ben orchestrata. Dapprima la cozza produce una proteina “asciugatrice” che rimuove le molecole d’acqua e successivamente si lega fortemente al substrato. Su questo primo strato superficiale di proteine viene progressivamente costruito un complesso tessuto proteico in cui ogni proteina svolge una funzione specifica. Lo studio è determinante per chiarire la relazione tra l’ordine di secrezione e le proprietà adesive delle proteine, aprendo nuove prospettive nello sviluppo di adesivi sintetici biomimetici, biocompatibili e biodegradabili ispirati a molecole biologiche. Una colla subacquea potrebbe avere importanti applicazioni nel settore navale, ma senza dubbio straordinarie risulterebbero le applicazioni in campo medico, finalizzate ad esempio ad evitare inestetiche suture chirurgiche, a ricostruire tessuti danneggiati oppure ossa fratturate, a riparare i distacchi di retina o ad integrare materiali biomedicali in presenza di liquidi biologici”.

Nuovi orizzonti per la Professione: infermieri a Confronto

CATANZARO (CZ) Dalle ore 15, domani 25 Settembre, l’Università Magna Graecia di Catanzaro, ospiterà tutti gli infermieri calabresi chiamati a confrontarsi sulle vicende sanitarie della Calabria. L’appuntamento, organizzato dal Coordinamento regionale Collegi Ipasvi Calabria, sarà l’occasione per mettere al centro delle discussioni “i nuovi orizzonti professionali”, come recita il titolo dell’iniziativa.

download (1)

Ricco e articolato il programma previsto nell’aula Magna dell’Università. Subito dopo l’iscrizione dei partecipanti, spazio al saluto delle autorità invitate: Concetta Genovese, presidente Collegio Ipasvi Catanzaro; Mario Oliverio,presidente della Regione Calabria;Massimo Scura, Commissario per il Piano di rientro; Aldo Quattrone, Rettore Università Catanzaro; Rosario Maselli, presidente Scuola di Medicina e Chirurgia Università Catanzaro; Patrizia Doldo, professore ordinario Med/45; Sergio Abramo,sindaco della città; Enzo Bruno, presidente della Provincia e diversi consiglieri regionali e deputati invitati. La relazione introduttiva poi sarà appannaggio di Fausto Sposato, presidente del Coordinamento regionale Ipasvi. Nelle ore successive invece previsti gli interventi di Ubaldo Comite, docente di Diritto e management sanitario che approfondirà le responsabilità nell’esercizio delle professioni; Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale dell’Ipasvi e la senatrice Annalisa Silvestro, già presidente nazionale ed oggi impegnata nella Commissione Sanità del Senato. Alla chiusura dell’evento e dopo il dibattito con i relatori, saranno consegnati gli attestati partecipativi. La sanità e gli infermieri, dunque.

PreVieni Cosenza: Più di 200 prestazioni mediche nella prima giornata

assessore bozzo con i volontari di previeni a cosenza
Assessore Bozzo

Sono state più di 200 le prestazioni mediche rese dai volontari della Misericordia di Cosenza (tra medici e personale infermieristico) durante la prima giornata di “PreVieni a Cosenza”, la campagna di sensibilizzazione alla prevenzione promossa dall’Assessorato alla sanità, alla qualità della vita e alla salute pubblica, guidato da Massimo Bozzo, in collaborazione con la Misericordia di Cosenza e  l’A.V.A.S. Presila e svoltasi ieri nel primo tratto di Corso Mazzini sull’isola pedonale. La prima giornata della campagna è stata dedicata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Tra le oltre 200 prestazioni offerte ieri ai cittadini dai volontari della Misericordia, nelle apposite postazioni collocate su Corso Mazzini, molte consulenze mediche, il controllo della pressione arteriosa, della glicemia e della saturazione dell’ossigeno. Diversi anche gli elettrocardiogrammi effettuati. Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore Massimo Bozzo che ha partecipato personalmente alla prima giornata di prevenzione. Il prossimo appuntamento con “PreVieni a Cosenza” è per sabato 23 maggio, sempre su Corso Mazzini. L’iniziativa sarà ospitata all’interno di “Tremenda day”, la manifestazione organizzata da “Exodus”. Le visite mediche gratuite saranno possibili a partire dalle ore 10,00. “PreVieni a Cosenza” raggiungerà poi il 31 maggio il quartiere di Via Popilia, il 14 giugno Sant’Antonio dell’Orto e Gergeri e il 21 giugno via degli Stadi. Altre due date, ancora da decidere, porteranno i mezzi mobili della campagna di prevenzione anche nella frazione di S.Ippolito e a Portapiana.

Alcmeone, filosofo e medico del VI secolo a.C. Colui che pose il cervello al di sopra di tutto.

Conosciuto come Alcmeone di Crotone, nacque nella suddetta città nel 560 a.C. In greco Ἀλκμαίων,è stato un medico e filosofo greco antico ed è considerato il padre fondatore della medicina antica dando origine al metodo della ricerca scientifica basato sull’analisi reale delle cose, operata con la selezione dei corpi umani, fondamentale per il suo studio sull’anatomia. Scoprì che il cervello è il centro motore delle attività umane, mentre fino ad allora si era creduto che l’organo fondamentale fosse il fegato o il cuore. Studiò attentamente i nervi e il sistema nervoso, intendendone le funzioni motorie, fu lui che probabilmente scoprì le trombe di Eustachio e il nervo ottico. Aveva una concezione democratica del sapere e non classista come Pitagora. Studiò attentamente il corpo umano e lo interpretò in analogia con il funzionamento della politica : per lui, infatti, malattia e salute corrispondevano a due situazioni politiche. La salute corrispondeva alla democrazia, la malattia alla monarchia. Come nel corpo si ha salute quando c’è equilibrio tra gli organi, così nella politica c’è democrazia quando tutte le parti sono in equilibrio. E dati recenti studi americani che affermano che la predisposizione politica derivi dal cervello, comprendiamo come Alcmeone avesse visto, già allora, molto lontano.

Continua la lettura di Alcmeone, filosofo e medico del VI secolo a.C. Colui che pose il cervello al di sopra di tutto.