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Mendicino, eletti i rappresentanti dei comitati di quartiere

MENDICINO (CS) – Un’ assoluta novità per Mendicino chiamata ad eleggere i rappresentanti dei comitati di quartiere. Uno strumento di partecipazione alla vita politica e sociale pensato per i cittadini affinché con atteggiamento propositivo e costruttivo possano farsi portavoce dei bisogni e delle proposte della popolazione attraverso progetti ed iniziative atte ad assicurare ai cittadini e all’ amministrazione gli strumenti più idonei a realizzare un rapporto costante e diretto fra comunità e  rappresentanza elettiva. Organismi territoriali apartitici e privi di scopi di lucro, i comitati di quartiere promuovono la partecipazione dei cittadini alla gestione del territorio e costituiscono il punto di raccordo tra i cittadini del quartiere e l’ amministrazione comunale, analizzano le problematiche e le proposte di miglioramento delle condizioni di vita del quartiere; promuovono campagne informative mirate alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica attraverso incontri; partecipano ad eventi culturali e di salvaguardia delle tradizioni e collaborano con il sistema di protezione civile. Chiamati a votare dalle 8 alle 20 nei seggi di appartenenza, ogni cittadino è stato chiamato ad esprimere due preferenze di sesso opposto, pena l’ annullamento della scheda. Sono state 1835 le persone recatisi alle urne per votare i candidati afferenti ai cinque quartieri:

Quartiere 1 (Rizzuto- centro storico):

Aiello Rosaria (150 voti)

Filippelli Silvana (80 voti)

Greco Francesco (30 voti)

La Carbonara Francesco (92 voti)

Noviello Angela (45 voti)

Salerno Andrea ( 68 voti)

Toteda Pierfrancesco (143 voti) ;

Quartiere 2 ( Basso la Motta – Candelisi) :

Arena Anna Francesca ( 24 voti)

Caputo Stefania ( 46 voti)

De Cicco Enrico ( 120 voti)

Filippelli Rossella ( 76 voti)

Greco Giuseppe (49 voti)

Scigliano Stefania ( 124 voti)

Trombino Francesco ( 53 voti) ;

Quartiere 3 (San Bartolo- San Paolo ):

Barone Robertino (129 voti)

Cardamone Antonio ( 5 voti)

Del Vecchio Giada ( 36 voti)

De Maria Erminia ( 38 voti)

Fuoco Aldo ( 22 voti)

Lanzillotti Angela (52 voti)

Peluso Luigi ( 68 voti)

Reda Francesco ( 113 voti)

Romano Giovanni ( 15 voti)

Stanizzo Francesco ( 12 voti);

Quartiere 4 (Pasquali):

Barbieri Monika ( 53 voti)

Bossio Pierfrancesco ( 151 voti)

Carbone Federica ( 93 voti)

Ciciarelli Valentina ( 103 voti)

Fancellu Patrizia ( 50 voti)

Filice Gianpaolo ( 53 voti)

Giordano Assunta ( 16 voti)

Mancini Davide ( 42voti)

Pescatore Daniele ( 13 voti)

Mazzuca Domenico ( 139 voti)

Roberto Serafino ( 55 voti);

Quartiere 5 ( Rosario):

Calà Roberta (76 voti)

Carbone Valeria ( 91 voti)

D’Amico Gianfranco ( 38 voti)

Filice Massimo ( 194 voti)

Imbrogno Vanessa ( 28 voti)

Nigro Anna ( 39 voti)

Ruffolo Massimo ( 28 voti).

Al termine dello scrutinio, presso il municipio si è svolta la proclamazione degli eletti e dei presidenti di ognuno dei quartieri:

Quartiere 1 : presidente Aiello Rosaria;

Quartiere 2 : presidente Scigliano Stefania;

Quartiere 3 : presidente Barone Robertino;

Quartiere 4 : presidente Bossio Pierfrancesco;

Quartiere 5 : Filice Massimo.

Soddisfatto del risultato il sindaco Antonio Palermo:« Ringrazio i cittadini che si sono recati alle urne per scegliere i propri rappresentanti alle elezioni dei comitati di quartiere. Auguri a tutti gli eletti e le elette e buon lavoro a servizio della nostra comunità ». comitati di quartiere2Si conclude con le foto di rito in piazza una giornata vissuta all’insegna dell’entusiasmo e della partecipazione che ha visto la comunità di Mendicino ancora una volta protagonista.

Rita Pellicori

Mendicino, domani le elezioni dei comitati di quartiere

MENDICINO (CS) – Domani a Mendicino sarà una giornata storica di democrazia e partecipazione attiva. Dalle ore 8 alle ore 20 in tutti i tradizionali seggi i cittadini sono chiamati a votare per le elezioni dei comitati di quartiere e scegliere i rappresentanti di ogni contrada. Il sindaco di Mendicino Antonio Palermo e l’intera amministrazione comunale invitano la cittadinanza a partecipare a questo evento così importante per la Città.

Quando la realtà supera la fantasia, sold out per il cantautore Gaspare Tancredi

MENDICINO (CS) – Un concerto sorprendente, ironico e coinvolgente. Non ti aspetti di trovare ironia e autoironia in un ragazzo dal sorriso timido che scalda il cuore. È stato tutto questo e altro il concerto del cantautore Gaspare Tancredi andato ieri sera in scena presso il teatro comunale di Mendicino. Un incontro magico e inaspettato con il cantautore cosentino che conferma il fermento di giovani artisti dell’aspra terra calabra. Una voce calda impastata di visioni, viaggi, ricordi, pezzi di letteratura e storie di vita quotidiana si fonde con le note raffinate de “La banda degli onesti”, giovani musicisti che hanno impreziosito il viaggio musicale di un sognatore. «Faccio il clown, scarpe larghe e giacca in tweed e ripago la realtà con numeri di varietà»: nasce dall’ossimorica realtà del clown, di quel viso truccato esposto allo sberletto del pubblico, l’album “Le donne di un clown” che scaturisce dalla lettura de “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll. Una variegata umanità femminile popola il mondo del clown Gaspare: “Vera” «ballerina non tanto bambina che beve troppo caffè» che «ogni giorno sfugge allo specchio maledicendo un corpo imperfetto»; “L’uva di Marta” emblema della modernità coi suoi amori sbocciati sui social;”Rozilda forme d’argilla”. Da bravo poeta, Gaspare canta storie diverse intessute di letteratura: “Andrè”che parla coi pesci e le anguille, l’inno di un uomo solitario alle prese con le battaglie quotidiane, il viaggio personale e fantastico di Gaspare ne “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway; “Chicchi di riso e fiori d’arancio” con le suggestioni di“Caramelo” di Sandra Cisneros. 20170518_221425Poi “Dario Dario” personaggio folle tra filosofia e anarchia che sogna l’amore, la storia di chi sfiora la vita di qualcuno e decide di viverlo e conviverlo seppur solo nelle proprie fantasie visto che manca il coraggio di compiere il passo in avanti per dichiarare i propri sentimenti; “Canzoni d’autunno” fatto di sonorità brasiliane e cartoline segnate da un bacio; “Pezzi da mille lire” , un effluvio di parole che sgorgano inaspettate , «parole sconsolate, un po’ invecchiate nelle tasche» dedicato al nonno; “ Una fulgida luna” « brano finalista del premio Bertoli, nato su commissione- precisa Gaspare Tancredi- per presentare il romanzo di Eliana Iorfida vincitore del premio Rai “ La giara” , “Sette paia di scarpe”» , «per averti ho consumato sette paia di scarpe, ho confuso le parole nella torre di Babele» canta Gaspare accompagnato solo dalla fisarmonica di Paolo Presta e “ Mr Sam balla la polka” il viaggio immaginario del cantautore nel campo di concentramento di Ferramonti, la memoria storica di un luogo di tristezza in cui ha trovato posto la musica e la cultura, il ballo frenetico e liberatorio di Mr Sam che con la sua «polka incalza come il vento nel Ferramonti». Gaspare e la “ banda degli onesti “ regalano emozioni e attimi di ilarità al pubblico in sala, tra una gag e un racconto fanno sì che un concerto si tramuti in una serata tra amici. Il pubblico applaude e chiede il bis generosamente concesso. La magia della sua voce e la raffinatezza della musica hanno fatto breccia nel cuore dei presenti, sentiremo parlare di questo giovane artista perché quando si coniugano bravura e sensibilità si è destinati a lunga vita.

Rita Pellicori

Gaspare Tancredi, un clown cantastorie

MENDICINO (CS) – Mi accoglie con un caldo sorriso  e si racconta a cuore aperto, senza filtri, con la semplicità e la caparbietà di chi sa lottare e attendere. Un incontro piacevole quello con Gaspare Tancredi, cantautore cosentino che domani sera salirà sul palco del teatro comunale di Mendicino per un  concerto dal titolo “Le donne di un clown”.

D – Chi è Gaspare Tancredi?

R- Gaspare Tancredi è un cantautore, uno scrittore di canzoni, uno scrittore di racconti.

D – Quando e perché hai deciso di diventare un clown?

R- La figura del clown è molto presente nell’album anche per via del titolo. Provo ad essere un clown, ho utilizzato questo personaggio, questa figura per scrivere l’album proprio perché il clown a mio avviso ha questa capacità di rimanere su quella linea sottile che è la capacità in qualche modo di far divertire le persone, portarle alla risata però, anche allo stesso tempo, avere una profonda umanità e vivere questa vita del donare agli altri un momento di sorriso, di speranza nonostante le vicende personali.

D – Domani sera in scena al teatro di Mendicino in un concerto dal titolo “Le donne di un clown”, come sono le donne di un clown?

R – le donne di un clown sono donne che combattono per avere una vita dignitosa, di speranza. Ci sono diverse figure al femminile nell’album: Rosilda forme d’argilla, Vera, Marta, sono tutte donne che raccontano i propri vissuti. In Rosilda per esempio tocco il delicato tema della vendita delle bambine, un fenomeno frequente in Italia e ancor di più all’estero, il brano nasce dalla fascinazione che ho avuto da un libro di Jorge Amado e non è l’unico brano che viene fuori dalla bellezza di alcuni romanzi. L’uva di marta è sempre un personaggio al femminile, racconta del suo spaccato e di quello che è oggi la vita attraverso i social, lo scegliere un amore per corrispondenza o attraverso un mondo virtuale; altro personaggio femminile è Vera ed è forse uno dei testi che mi tocca più di persona perché riguarda l’estrema esigenza di apparire ed essere perfetti.

D – Ne “Le donne di un clown” scrivi : «Rifuggo la realtà che venera la falsità», tu da cosa fuggi?

R – Più che rifuggire, sto nella realtà. Tramite la scrittura mi piace indossare occhi diversi, maschere diverse per poter dare un punto di vista che non è solo il mio ma anche quello di altre persone reali o inventate; come uomo provo a rifuggire dall’essere falso per essere una persona autentica.

D – Domani sera sul palco non sarai da solo, chi ti accompagna?

R – Mi accompagnerà quella che abbiamo battezzato “La banda degli onesti” anche per citare un film di Totò visto che quest’anno ricorre il cinquantenario della morte, mi accompagna Federico mari al basso elettrico e al contrabbasso, Alessio Sisca alla batteria, Alessandro la neve ai sassofoni, Giuseppe santelli pianoforte e tastiere, responsabile del suono Paolo Scarpino e poi ci saranno degli ospiti speciali che citeremo dal palco.

D – Quali sono i progetti per il futuro?

R – Un album già in scrittura e poi stiamo scegliendo  delle date per una serie di concerti estivi e autunnali.

Rita Pellicori

Mendicino sul podio, Giuseppe Barone medaglia di bronzo ai Campionati Italiani Assoluti

RICCIONE – Il 6 e 7 maggio  si sono svolti i Campionati Italiani Assoluti e il Trofeo Italia con bel 1500 Atleti da tutta Italia Isole comprese presso il Playhall di Riccione. Gli atleti parteciparti di Prima Serie qualificatisi già nel Campionato Criterium, hanno disputato il Campionato Italiano Assoluti che, da quest’anno,  si è svolto con la formula dei gironi all’italiana che conferisce non solo il titolo di Campione d’Italia assoluto ma anche il posto in Nazionale come “Azzurro 2017” al primo Classificato, lo stesso per il secondo classificato mentre al terzo classificato viene conferito il titolo di  Riserva Azzurra Nazionale Italiana Kickboxing FIKBMS. Nella splendida cornice di Riccione, grazie ad una meticolosa organizzazione, la manifestazione ha accolto numerose squadre provenienti da tutta Italia compresa anche la “ASD Royal Fitness Club” di Mendicino che ha visto trionfare il giovane campione Barone Giuseppe, 14 anni già cintura nera e qualificatosi nel torneo Criterium 2017; questa sua prima esperienza a livello Nazionale, lo porta sul Podio permettendogli di conquistare la medaglia di bronzo ed il titolo di riserva azzurra Nazionale Italiana Kickboxing FIKBMS Categoria Cadetti – 47 KG Light Contact. Le competizioni, oltra a Barone hanno visto partecipare Daniele Filice nella categoria Light Contact -70 KG., che si è qualificato per il Trofeo Italia, seconda e terza serie.

Il cantautore Gaspare Tancredi in scena a Mendicino

MENDICINO (CS) – Giovedì 18 maggio alle ore 21 al teatro comunale di Mendicino è di scena Gaspare Tancredi con le sue canzoni. Innamorato della musica dall’età di dodici anni, Gaspare scrive canzoni che sono espressioni di una ricerca musicale nitida e consapevole che guarda alla tradizione cantautorale italiana degli anni sessanta e settanta, ma che ne ha acquisito la lezione per trasportarla in un impianto musicale solido ed essenziale, equidistante sia dagli strizzamenti d’occhio alle tendenze del momento che dagli scivoloni nel vintage. I testi aprono invece ad una dimensione intima, a volte alla sfera brumosa e incerta del ricordo personale, come il brano “Pezzi da mille lire” dedicata al nonno, oppure un tuffo nel passato, che affiora la mente di ricordi e di emozioni è “Mister Sam balla la polka”, canzone che narra la vicenda del campo di concentramento di Ferramonti-Tarsia. Le altre composizioni ancora aprono allo spazio di vite possibili, per le quali passa il riconoscimento degli umori e degli atteggiamenti irriflessi di una generazione. Nello spettacolo  dal titolo “Le Donne di un Clown” troveranno posto le canzoni del suo primo omonimo album. Ad accompagnare Gaspare Tancredi sarà “La Banda degli onesti”, un gruppo formato da Alessio SIsca alla batteria, Giuseppe Santelli Pianoforte e Tastiere, Alessandro La Neve Sassofoni, Federico Mari Basso e Contrabbasso, Paolo Scarpino Tecnico del suono. Ospiti speciali saranno il fisarmonicista Paolo Presta e Giampaolo Lavorata alla viola.

 

Mendicino, mostra permanente a palazzo Campagna

MENDICINO (CS) – Si svolgerà domani alle ore 18 a Palazzo Campagna l’inaugurazione della mostra permanente con le opere realizzate durante il laboratorio tenuto a Radicamenti – Festa della Seta nel settembre 2016 in collaborazione con il Festival del Fumetto “Le Strade del Paesaggio” curato da fumettista Giulio Rincione. Le opere sono state realizzate durante il laboratorio da Cristina D’Alberto, Daniele Cellini, Elena Artese, Francesca Caio Greco, Franciele Morrone, Giuseppe Lo Prete, Ivan Pezzullo, Luigi Greco, Maria Chiara Buccieri, Martina Le Fosse, Mirko Cozza, Pamela Cozza, Gaia Landri. «Il laboratorio è stata una delle innovazioni culturali del festival culturale organizzato dall’Amministrazione comunale di Mendicino, con la contaminazione di diverse esperienze artistiche all’interno del borgo storico. La nostra amministrazione rivolge particolare attenzione alla promozione culturale – dichiara il sindaco di Mendicino Antonio Palermo – convinti che solo la cultura può incidere sulla rigenerazione del tessuto sociale ed economico dei nostri centri storici. La residenza artistica di Giulio Rincione durante l’edizione 2016 di Radicamenti e il laboratorio realizzato in collaborazione con gli organizzatori del Festival del Fumetto sono tasselli fondamentali di questo processo. L’entusiasmo dei partecipanti al laboratorio, la curiosità e l’interazione dei cittadini con l’artista e con gli ospiti ci confermano che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Con l’apertura della mostra – continua Palermo – facciamo un altro significativo passo in avanti nel nostro percorso di arricchimento culturale della nostra città, che da oggi ospiterà all’interno del bellissimo Palazzo Campagna oltre all’opera di Rincione i lavori dei tredici artisti che hanno partecipato al laboratorio con l’artista. Con questo progetto siamo riusciti ad andare oltre l’evento, apportando il patrimonio artistico mendicinese». «Non conoscevo Mendicino – afferma Giulio Rincione, mi sono innamorato del luogo, della sua storia. È stata un’esperienza particolare, qualcosa di nuovo e impegnativo. Volevo realizzare un’opera partendo dallo schema che avevo in mente e che poi ho abbandonato lasciandomi rapire dalle suggestioni del posto. L’opera che ho realizzato si divide in tre parti. La parte inferiore l’ho fatta per me, ho fissato luoghi del centro storico che mi hanno colpito. L’altra parte è il Duomo di Mendicino, nell’ultima- quella superiore- ho realizzato la Torre dell’orologio perché è il luogo attorno a cui ruota la vita sociale. Ho poi sintetizzato un telaio evanescente che fa da sfondo all’opera, e fili di seta che incorniciano il disegno».

Primarie PD, presunte irregolarità a Mendicino, l’assessore Gervasi smentisce

MENDICINO (CS) – «Leggiamo con stupore di presunte irregolarità nel nostro seggio di Mendicino. Precisiamo, a tale proposito, che solo per mantenere un clima sereno non abbiamo denunciato il tentativo perpetrato 3 giorni fa da parte dei sostenitori di Orlando di indicare un Presidente di seggio diverso quello formalmente indicato dal circolo». Esordisce così l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Mendicino Francesco Gervasi, circa alcune voci circolate da qualche ora che metterebbero in evidenza alcune, presunte, irregolarità durante le operazioni di voto nella giornata odierna in occasione delle primarie del PD.
«In ogni caso – prosegue – ribadiamo che le operazioni di voto si stanno svolgendo regolarmente, i rappresentanti della mozione Orlando stanno presenziando dall’apertura dei seggi e, soprattutto, non hanno eccepito alcuna irregolarità né Presidente di seggio, né tantomeno ai Carabinieri che transitavano nei pressi del seggio e constatavano un clima assolutamente sereno. Il circolo pd di Mendicino si è sempre distinto per correttezza e trasparenza e anche oggi, in questa giornata di democrazia, farà altrettanto».

Mendicino, fulmineo e sinestetico “La mia idea. Memoria di Joe Zangara” di Ernesto Orrico

MENDICINO (CS) – Avete presente quando una storia vi entra dentro e non vuole più uscire? Succede di rimuginare, cercare alternative, soluzioni plausibili e meno dolorose. Questo è quello che si sente dopo aver assistito a “La mia idea. Memoria di Joe Zangara”, lo spettacolo di e con Ernesto Orrico andato in scena ieri sera presso il teatro comunale di Mendicino. Povertà, curiosità, emigrazione, avversione per un governo capitalista, un dolore fisico pari a spine che macinano lo stomaco e l’anima. L’eterna ricerca di qualcosa colora la vita di Giuseppe Zangara, l’uomo originario di Ferruzzano sbarcato negli Stati Uniti per vivere quel sogno americano come avevano fatto il padre e le migliaia di migranti prima di lui. Giuseppe, divenuto Joe negli Stati Uniti, è figlio della povertà, di un padre-padrone che lo riempie di botte e lo considera né più né meno che un animale da soma; una “capo tosta” che impara a leggere una parola al giorno, un uomo che cerca di cambiare il sistema il 15 febbraio del 1933 quando attenta alla vita del presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt. Vittima e carnefice di uno Stato capitalista che assicura il benessere e l’istruzione solo ai ricchi- come più volte ricorda-, la vita di un uomo che avrebbe potuto cambiare la storia si spegne sulla sedia elettrica il 20 marzo del 1933. Ispirato a “L’uomo che avrebbe voluto uccidere FDR” curato da Blaise Picchi, Ernesto Orrico porta in scena una storia dolente, la vita di un uomo alla ricerca di un riscatto e di un amore che sfuggono inesorabilmente e conducono a un esito tragico. Ernesto è discreto, passionale, fulmineo, tesse una trama sinestetica di una lingua italiana ibridata da intercalari americani facendoci entrare nella vita dei migranti e visitare luoghi a noi sconosciuti. joe zangara2Poi c’è la musica, una musica che non stanca e si intreccia in modo perfetto con la storia grazie alla performance di Massimo Garritano. Una perfetta sinergia tra musica e interpretazione che si è guadagnata a pieno titolo lo scrosciante applauso del pubblico. Si può soffrire per quello che è stato? Forse sì.

Rita Pellicori