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Il Cosenza cala il tris al Messina

COSENZA – Il Cosenza fa valere il fattore casa e si impone sul Messina con il punteggio di 3 a 1. La gara è stata condizionata dal fallo da ultimo uomo, dopo appena 7 minuti di gioco, da parte di un calciatore giallorosso. Le formazioni in scena quest’oggi al Marulla sognano un posto in zona play-off. I silani sono a quota 34 punti e disputano il primo dei due confronti tra le mura amiche. I peloritani, invece, arrivano in riva al Crati con 29 punti all’attivo. Ex del match Fornito, che parte titolare con il Messina, e Zanini: entrambi hanno militato nella formazione rossoblù lo scorso anno. I padroni di casa si schierano sul terreno di gioco con il 4-4-2, ospiti con un 4-3-3. Antonio Vutov, nonostante il problema fisico al tendine, parte dal primo minuto.

Arrighini ruba il pallone a ridosso dell’area peloritana ma viene steso Cosenza - Messinadal difensore messinese: al minuto 7 Martinelli lascia il Messina in inferiorità numerica. Dopo 5 minuti arriva il primo cambio ospite: esce Salvemini ed entra Russo. Al quarto d’ora di gioco il Cosenza passa in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio piazzato Arrigoni si impossessa della sfera e sfodera un tiro dai 30 metri che si insacca alle spalle di Berardi: il “Marulla” fa festa. Al minuto 19 Vutov colpisce di testa alto sopra la traversa. Dopo la mezz’ora di gioco i peloritani trovano la via del pareggio: Burzigotti svetta più in alto di tutti e spedisce il pallone in fondo al sacco. Al 33′ Fornito impegna l’estremo difensore Perina con un tiro da fuori. Dopo quattro giri di lancette Cosenza - Messina 2il Messina rischia di fare il pasticciaccio con un rinvio, da parte della difesa, alquanto sbilenco. Al minuto 40 Vutov colpisce debolmente la sfera che termina nelle braccia dell’estremo difensore Berardi. Al 44′ il protagonista è ancora il bulgaro che fallisce da distanza ravvicinata una rete praticamente fatta: occasionissima per il Cosenza Calcio. Nei sessanta secondi di recupero Arrigoni colpisce il palo dopo aver calciato una punizione dal lato sinistro del rettangolo di gioco.

Si parte per la seconda frazione di gioco. Al minuto 50 Arrighini salva sulla linea un tiro ospite. Dopo 120 cosenza - messinasecondi Cavallaro colpisce il legno destro della porta. Secondo cambio peloritano al 55′: esce Vagenin ed entra Barisic. Anche il Cosenza opta per la sostituzione: esce Vutov ed entra La Mantia. Per i rossoblù il cambio non modifica lo scacchiere in campo: si resta al 4-4-2. Al 62′ il Cosenza ripassa in vantaggio con un colpo di testa di Blondett. La Mantia, con un preciso colpo di testa, fa il 3 a 1: tutto questo quando al “San Vito – Gigi Marulla” l’orologio segna il 68′. Dopo due minuti secondo cambio per il Cosenza: esce Arrighini, causa infortunio, ed entra Statella. Terzo cambio messinese al 74′: esce Baccolo ed entra Scardina. Statella calcia abbondantemente alto al 80′. La Mantia prova il poker: a dirgli no è il portiere Berardi che manda in corner. Ultimo cambio per il Messina: esce Corsi ed entra Di Nunzio. Strippoli di Bari assegna l’extra-time: 3 i minuti di recupero. Il risultato non cambia ed il Cosenza porta a casa la vittoria.

Alessandro Artuso

Ph. Francesco Farina

 

COSENZA – MESSINA     3 – 1

COSENZA (4-4-2): Perina 6; Corsi 6 (44’st Di Nunzio SV), Tedeschi 6,5, Blondett 7, Pinna 6,5; Criaco 6,5, Arrigoni 7, Fiordilino 6,5, Cavallaro 6,5; Arrighini 6 (25′ st Statella 6), Vutov 6 (11′ pt La Mantia 6,5). In panchina: Saracco, Di Somma, Ventre, Caccetta, Minardi, Parigi. Allenatore: Roselli 7

MESSINA (4-3-3): Berardi 6; Barilaro 6, Burzigotti 6,5, Martinelli 4, De Vito 6; Giorgione 6,5, Baccolo 5,5 (29′ st Scardina SV), Fornito 6,5; Vagenin 5,5 (10′ st Barisic 6), Tavares 5,5, Salvemini SV (12′ pt Russo Genny 6). In panchina: Addario, Mileto, Fusca, Russo Giuseppe, Masocco, Zanini, Biondo. Allenatore: Di Napoli 6

ARBITRO: Giuseppe Strippoli di Bari (Luigi Lanotte di Barletta,  Salvatore Marco Dibenedetto di Barletta)

MARCATORI: 14′ pt Arrigoni (C), 28′ pt Burzigotti (M), 16′ st Blondett (C), 23′ st La Mantia (C)

NOTE: 2293 spettatori. 242 i tifosi provenienti da Messina. Al 7′ espulso Martinelli (M) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Baccolo (M), Corsi (C), Burzigotti (M), Arrigoni (C), Genny Russo (M), Criaco (C), Blondett (C). Angoli: 11 a 3 per il Cosenza. Recupero: 1′ pt, 3′ st

Malore per un tifoso durante Cosenza-Messina. E’ in rianimazione

COSENZA – Momenti di apprensione sulle tribune dello stadio San Vito Marulla dove si sta giocando il match tra Cosenza e Messina. Un tifoso rossoblù ha improvvisamente accusato un malore e si è accasciato, probabilmente a causa di un infarto. Immediato l’intervento del personale sanitario presente nell’impianto sportivo. L’uomo è stato condotto in codice rosso all’ospedale dell’annunziata dove sarebbe stato ricoverato in rianimazione.

Roselli: dopo il KO di Agrigento è l’ora di rialzarsi

COSENZA – Giornata di rifinitura in casa rossoblù. Il tecnico Roselli ha fatto allenare i suoi uomini concetrandosi principalmente sulle situazioni di gioco che potrebbero verificarsi dagli sviluppi su calcio piazzato o dal corner. Dopo la seduta pomeridiana, in riva al Crati è tempo di bilanci in chiave formazione. Salteranno il match di domani, contro il Messina, Giuseppe Statella e Simone Ciancio. Il difensore rossoblù ha accusato, durante tutta la settimana, dei problemi all’alluce. Sottoposto ad alcuni accertamenti, l’esito non è stato dei più confortanti: una microfrattura gli farà saltare sicuramente il doppio turno casalingo. Un grosso punto interrogativo sarà anche la sua presenza nella prossima trasferta, in programma sabato 20 febbraio alle 20:30, contro la Casertana dell’ex De Angelis. Il tecnico Giorgio Roselli, nel corso della conferenza stampa della vigilia, ha parlato delle condizioni di Ciancio: “Dispiace molto per l’infortunio capitato a Simone, speriamo di recuperarlo il prima possibile. Sono comunque contento per il rientro di Caccetta che sarà con tutti i suoi compagni in panchina”. Con l’infortunio di Simone Ciancio, Giorgio Roselli proporrà al suo posto Paride Pinna che ricoprirà il suo ruolo naturale ovvero quello di terzino sinistro. In merito al match di Agrigento sono molti i rimpianti del tecnico: “Ho già parlato della partita con l’Akragas dicendo ai ragazzi che bisogna essere più incisivi sotto porta. Abbiamo sprecato veramente tanto e non siamo riusciti a raccogliere punti”. Domani al “Marulla” arriverà il Messina: “Ritengo che la squadra siciliana abbia un ottimo organico. In avanti, in particolar modo, hanno calciatori pericolosi sui quali bisognerà stare attenti. Sono sicuro che il Cosenza, essendo un ottimo gruppo, saprà fare buon uso di questa unità costruita all’interno dello spogliatoio”.

Al termine della seduta di allenamento di questo pomeriggio il tecnico Giorgio Roselli ha diramato la seguente lista dei convocati per la gara con il Messina:

PORTIERI: Perina, Saracco

DIFENSORI: Blondett, Corsi, Di Nunzio, Di Somma, Pinna, Tedeschi,

CENTROCAMPISTI: Arrigoni, Caccetta, Criaco, Fiordilino, Minardi

ATTACCANTI: Arrighini, Cavallaro, La Mantia, Parigi, Ventre, Vutov

Probabile formazione (4-4-2): Perina; Corsi, Tedeschi, Blondett, Pinna; Criaco, Arrigoni, Fiordilino, Cavallaro; Arrighini, Vutov (La Mantia)

 

Ph. Pagina Facebook del Cosenza Calcio

Cosenza: concentrazione massima in casa rossoblù. Lavoro di recupero per Caccetta, Ciancio e Statella

COSENZA – Procede senza sosta il percorso di allenamento settimanale per il Cosenza di Giorgio Roselli. La squadra si è allenata nella giornata odierna presso il Centro Sportivo Popilbianco. Il tecnico rossoblù si è soffermato attentamente sui movimenti da proporre durante il match di domenica con il Messina: tanto lavoro con il pallone in riva al Crati. La seduta si è sviluppata attraverso una lunga fase tattica, per poi passare, ripetutamente, alla realizzazione di alcune ipotetiche situazioni di gioco. Il tecnico rossoblù non lascia niente al caso e continua gli allenamenti mirati agli schemi offensivi in ottica finalizzativa. Mentre Statella, Caccetta e Ciancio proseguono con il loro percorso di recupero, da segnalare i miglioramenti da parte dell’attaccante Andrea La Mantia: per ora il tandem d’attacco dovrebbe essere composto da Vutov e Arrighini, anche se non è da escludere l’inserimento del centravanti romano già dal primo minuto nella partita con i peloritani.

Per domani è prevista la rifinitura alle ore 14:45.

In merito all’organizzazione del prossimo incontro con il Messina, programmato per domenica 7 febbraio alle ore 15, la Società rossoblù raccomanda ai propri tifosi di arrivare con il dovuto anticipo al Marulla, onde evitare lunghe code nelle zone di pre-filtraggio e filtraggio. Questa la nota ufficale: “La Società Cosenza Calcio informa i propri sostenitori che in occasione della gara con il Messina del 7 febbraio 2016 alle ore 15:00, su disposizione dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive, saranno implementati i servizi di controllo, nelle attività di prefiltraggio e filtraggio, con particolare riferimento alla corrispondenza delle generalità indicate sul biglietto e quelle dell’utilizzatore. Ciò comporterà inevitabilmente un rallentamento nelle operazioni di ingresso allo Stadio “San Vito – Gigi Marulla”, per tanto si raccomanda – conclude la nota – di arrivare presso l’impianto sportivo in largo anticipo rispetto all’orario di inizio della gara. L’apertura dei tornelli è prevista per le ore 13:30″.

Ph. Pagina Facebook del Cosenza Calcio

Cosenza – Messina: parte la prevendita

COSENZA –  Dopo la chiusura del calciomercato è tempo di concentrarsi al prossimo appuntamento calcistico in riva al Crati. Domenica 7 febbraio, alle ore 15, la formazione silana riceverà al “San Vito – Gigi Marulla” la compagine del Messina. Da oggi, martedì 2 febbraio, parte la prevendita per il prossimo impegno casalingo del Cosenza. Ecco il comunicato ufficiale: “la Società Cosenza Calcio – attraverso una nota – comunica che è attiva dalle ore 16, di martedì 2 febbraio, la prevendita dei tagliandi per la gara Cosenza – Messina, valida per la quarta giornata del girone di ritorno del Campionato di Lega Pro Unica 2015/2016, in programma allo Stadio San Vito Gigi Marulla alle ore 15:00 di domenica 7 febbraio 2016.Stadio_San_Vito_Cosenza

“Si ribadisce – continua la nota – che l’acquisto del tagliando e l’ingresso allo Stadio sono consentiti esclusivamente previa esibizione di un documento di identità valido (non sono utili le patenti prive di indicazione della residenza). Si informano gli utenti che la presentazione del tesserino sanitario unitamente al documento renderà più agevole e veloce da parte degli operatori dello Store/botteghino l’inserimento dei dati personali”.

Di seguito gli orari d’apertura dello Store, gli indirizzi dei punti vendita esterni e il costo dei tagliandi per settore.

 

STORE:

Martedì 16:00/19:00

Mercoledì 10:00/13:00, 16:00/19:00

Giovedì 10:00/13:00, 16:00/19:00

Venerdì 10:00/13:00, 16:00/19:00

Sabato 10:00/13:00, 16:00/19:00

 

BOTTEGHINI:

Domenica 10:00/15:45

 

PUNTI VENDITA ESTERNI:

Bar Dello Stadio, Via degli Stadi 133/135 – Cosenza

Bar Giò – Sogem S.r.l., Piazza Fausto Gullo – Cosenza

All-in Point, Via Piave 54 – Cosenza

Antica Caffetteria Del Centro – Sogem Srl , Via G. Caloprese 44 – Cosenza

Edicola Perri Patrizia – Via Sant’Antonio dell’Orto 30/32 – Cosenza

In Prima Fila – Viale Marconi 140 – Cosenza

Punto Snai Black Gold Cafè Contrada Cavoni n.100 – Luzzi

Multiservice Tirreno, Via Nazionale 45/47 – Fiumefreddo Bruzio

Effedue Point di Mancuso Francesco, Via S. Paolo 48 – Cariati

 

PREZZI BIGLIETTI:

CURVA EURO 10,00 (NO RIDOTTO)

TRIBUNA A EURO 12,00 – (NO RIDOTTO)

TRIBUNA RAO: EURO 18,00 – RIDOTTO 12,00

TRIBUNA ROSSA: EURO 24,00 – RIDOTTO 18,00

TRIBUNA CENTRALE: EURO 50,00 – RIDOTTO 40,00

BIGLIETTO “LUPACCHIOTTO” UNDER 14 (TUTTI I SETTORI): EURO 1,00

Autorità portuale Calabria-Sicilia. Dure reazioni alle critiche di Crocetta

Rosario CrocettaREGGIO CALABRIA – L’accorpamento delle autorità portuali di Messina e Gioia Tauro deciso dal governo, divide le istituzioni siciliane e calabresi. Perentorio il presidente dell’isola, Rosario Crocetta. Non ha mandato giù il fatto che Gioia Tauro sia indicata come capofila. Teme Crocetta, le infiltrazioni della ‘ndrangheta  e l’estensione dell’organizzazione criminale anche allo scalo peloritano. “Una cosa era mettere capofila Messina – dichiara – un’altra è mettere Gioia Tauro. Ho già espresso il mio dissenso scritto e credo che un decreto fatto senza il pronunciamento della Regione sarebbe anticostituzionale perché noi non siamo stati invitati formalmente, quindi per noi questo accorpamento non ha nessun valore e lo sa bene anche il governo. Tra l’altro questa situazione è totalmente invisa agli operatori economici di Messina che sono preoccupati anche per il peso rilevante che ha la ‘ndrangheta nel controllo del porto di Gioia Tauro. Noi abbiamo fatto una grande battaglia per liberarci dalla mafia mentre lì ancora sono all’inizio di un’azione e temiamo le infiltrazioni mafiose della ‘ndrangheta che potrebbero estendersi a Messina”. Le parole di Crocetta hanno scatenato una serie di reazioni. Dura quella del presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa: “Nessuno ha attribuito al presidente della Regione Siciliana l’autorità morale di assegnare patenti di mafiosità. L’attacco volgare di Rosario Crocetta contro il porto di Gioia Tauro offende tutti i cittadini della provincia di Reggio Calabria ed è espressione di una grettezza intellettuale che non ci saremmo mai aspettati dall’ex sindaco di Gela. Noi non siamo stati sostenitori dell’integrazione dei sistemi portuali per ragioni di carattere amministrativo e politico e continuiamo a essere convinti che non sarà questa la panacea dei mali di Gioia Tauro. Ma la sede della Port Authority in Calabria era una scelta logica e scontata perché stiamo parlando del più importante porto di transhipment d’Italia e uno dei più importanti del mondo”. Critico nei confronti di Il porto di Gioia TauroCrocetta anche il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone: “Da messinese e da siciliano, che si sente leso ogni qual volta si parla della nostra isola come terra dove è impossibile fare investimenti a causa della mafia, voglio chiedere scusa ai cittadini calabresi per le improvvide e inopportune dichiarazioni del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta sull’accorpamento dei porti di Messina e Gioia Tauro. E lo farò personalmente, incontrando a Reggio Calabria il sindaco, Giuseppe Falcomatà, e il delegato per l’Area dello Stretto del Consiglio regionale calabro, Domenico Battaglia. Evidentemente al presidente Crocetta sfugge che la creazione dell’autorità di Sistema Portuale dello Stretto, la più grande del Sud Italia, deliberata dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso, rappresenta un volano per il  rilancio dell’economia a Messina. La politica, nelle proprie scelte, deve propendere verso gli interessi della collettività e non dei singoli, anche se legittimi. Ecco perché Crocetta sbaglia, sia nel bocciare l’accorpamento, sia e soprattutto sostenendo che in questo modo si dà la possibilità alla ndrangheta di mettere le mani sul porto di Messina. Il presidente della Regione, evidentemente, sottovaluta che si tratta di una grande occasione per avviare un progetto condiviso, che possa rilanciare l’Area dello Stretto quale territorio di grande potenzialità”. Ha commentato le parole di Crocetta, anche il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà: “L’Autorità portuale dello Stretto è una sfida per lo sviluppo delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina, una grande occasione per dare seguito all’irrinunciabile necessità di integrazione tra le due sponde. Opporsi a questo progetto significa far perdere al nostro territorio un treno che probabilmente non passerà mai più. L’ipotesi di una gestione unitaria della portualità dello Stretto, attraverso la creazione di un’unica Port Authority a Gioia Tauro,è un’idea condivisa da entrambe le sponde dello Stretto. Negli ultimi decenni lo Stretto è sempre stato considerato un elemento di divisione. Oggi abbiamo ribaltato questa logica. Il mare unisce le nostre città – ha concluso Falcomatà – e la creazione di un’unica Autorità Portuale non può che rilanciare concretamente quest’idea progettuale”.

Ora è serie D : Vigor Lamezia, non c’è pace

Tifosi e appassionati biancoverdi ancora in balìa di appelli e sentenze: così muore il calcio.

“Responsabilità diretta e oggettiva per le violazioni ascritte al proprio presidente munito di poteri di legale rappresentanza Sig. Arpaia e del proprio direttore sportivo Sig. Maglia”. Ecco perchè la Vigor Lamezia, retrocessa dalla Corte d’Appello Federale dopo il ricorso della Procura, dovrà ricominciare dalla Serie D.

Nel 2015 2016 si ripartirà dunque dal vecchio torneo Interregionale con tanto di ammenda a carico di 30000 Euro.

Inibizione per 5 anni e 6 mesi con ammenda di 80000 Euro a carico di Arpaia e inibizione per 4 anni e 6 mesi con ammenda di 80000 Euro per Maglia.

In due settimane è successo di tutto: le richieste severissime di Palazzi, la condanna alla sola penalizzazione di 5 punti del Tribunale e il ricorso della stessa Procura. Poi, ieri, il giudizio della Corte d’Appello a destabilizzare nuovamente un ambiente che a stento cercava di ripartire con i primi colpi di mercato di Pagni.

Il presidente Torcasio è già pronto a dare battaglia e afferma che “in attesa del ripristino della realtà dei fatti sarà portato avanti ogni adempimento per l’iscrizione al campionato attualmente di competenza”. Facile intuire che si ricorrerà al successivo grado della giustizia sportiva.

Oggi Lamezia è totalmente in preda allo sconforto, e l’incertezza, che a dire il vero regnava già nonostante la sentenza di primo grado, è accompagnata anche da rabbiosa rassegnazione. Monta infatti nuovamente l’insofferenza dei vigorini nei confronti di chi ha portato la Vigor Lamezia, almeno secondo la Corte, in tale situazione. Lega Pro o serie D che sia, niente e nessuno verrà danneggiato quanto e come il tifoso lametino.

MORELLI GIACINTO

Ufficiale: Reggina play out col Messina

logo-regginaClamorosa sentenza in Lega Pro. Il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni ha accolto il ricorso della Reggina, riducendo la penalizzazione da 6 a 4 punti. In questo modo, gli amaranto salgono a quota 29 punti in classifica scavalcando il Savoia fermo a 28 e, quindi, a due giorni dall’inizio dei playout, sarà di nuovo Derby dello Stretto. La gara di andata martedi 26 maggio alle ore 17 al Granillo, il ritorno allo stadio San Filippo alle ore 15 di sabato 30 maggio.

Vigor, amaro stop a Messina

In una partita equilibrata, decide Corona su rigore.

Corona spiazza Piacenti

MESSINA – La Vigor Lamezia di mister Erra non riesce nell’intento di prolungare  la strepitosa striscia positiva che durava dalla quarta giornata di campionato, quando a sconfiggere la compagine bianco verde  fu la Salernitana di Lotito. Lo stop arriva questa volta per mano del Messina, che fa sua la tipica partita da zero a zero approfittando di un’ingenuità di Battaglia e trasformando il penalty derivante dalla stessa.

E’ il trentaduesimo minuto infatti quando Battaglia atterra Damonte in area con una vistosa trattenuta. Mainardi di Bergamo non esita a fischiare la massima punizione e Re Giorgio Corona è, come sempre, implacabile dal dischetto. Veramente pochissime emozioni nel prosieguo del match con le squadre che si equivalgono e non riescono a incidere e a rendersi pericolose nelle trequarti avversarie. L’unica azione degna di nota è quella che potrebbe regalare alla Vigor un insperato pareggio al  minuto 95, con Rapisarda che a botta sicura schiaccia troppo di testa e non quadra lo specchio della porta.

Sconfitta forse immeritata dunque per il Lamezia, che meritava di portare a casa il punticino.  Sconfitta che però, per come è arrivata, non desta allarmismi nell’ambiente vigorino. Gli uomini di Erra si prepareranno in settimana in vista dell’ennesimo Derby regionale con la Reggina di mister Cozza.

Messina-Vigor Lamezia 1 a 0 (Corona al 32 p.t.)

ACR MESSINA: Iuliano;Silvestri,Donnarumma,Bucolo,Altobello,Stefani, Orlando(74° Gaeta), Pepe V., Corona, Izzillo (68°Bortoli ), Damonte (83° Cane ). In panchina: Lagomarsini, Marin, De Bode, Bonanno. Allenatore : G.Grassadonia

VIGOR LAMEZIA: Piacenti; Rapisarda, Filosa, Gattari, Malerba, Puccio, Battaglia (61º Giampà), Scarsella (88º Voltasio),Montella, Del Sante, Improta (77º Held). In panchina: Rosti, Kostadinovic, Spirito, Catalano. Allenatore: A. Erra.

ARBITRO: Mainardi di Bergamo.

ASSISTENTI: Menicacci di Viterno e Veronica Vettorel di Latina.

AMMONITI:  BATTAGLIA , FILOSA (VL) , SILVESTRI, IULIANO, DAMONTE (M)

ANGOLI: 9-5 per la Vigor.

RECUPERO: 5′ (0′ PT + 5′ ST).

Nuova Gioiese ancora corsara: Celeste espugnato

La strigliata del presidente Rombolà ha dato i suoi frutti e la Nuova Gioiese va ad espugnare il “Celeste” di Messina affermandosi con un  4 a 1 che non ammette replica. Il patron dei viola voleva dare la scossa ai suoi calciatori dopo la prova in sordina della scorsa giornata contro il Due Torri ed una prima risposta era arrivata già in settimana in coppa Italia, quando i metaurini contro l’Akragas avevano offerto una prestazione gagliarda e si sono visti sconfitti più per colpa della sfortuna e di una direzione arbitrale non perfetta che per demeriti propri. L’exploit di oggi a Messina ha il sapore di storico considerata l’antica rivalità tra le due tifoserie che ha anche portato le autorità a vietare la trasferta ai tifosi viola, con una decisione alquanto rivedibile. Il match odierno si è messo subito in discesa per i pianigiani, quando i siciliani sono rimasti in dieci uomini per l’espulsione di Munafò al 30′. Quattro minuti più tardi Pascu firma lo 0 a 1 e le squadre sono andate a riposo col vantaggio della Gioiese. Nella ripresa i calabresi hanno preso il largo segnando ancora con Iannelli, prima del gol della bandiera di Camarda su calcio di rigore. Nel finale di gara il Messina si è sbilanciato alla ricerca del pareggio prestando il fianco agli attacchi dei viola che hanno segnato  ancora, nuovamente con Pascu e con Crucitti fissando il risultato finale sul 4 a 1.

Domenico Barone