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Cosenza, la mediazione di Iacucci fa partire la metro

COSENZA – Su iniziativa del presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, si è tenuto questo pomeriggio in Comune un incontro relativo al progetto sulla Metrotranvia, ovvero sull’accordo di programma per la “realizzazione di un sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e Università della Calabria”. Oltre al sindaco Mario Occhiuto e allo stesso Iacucci, erano presenti il vice sindaco Jole Santelli, il capo di gabinetto Antonio Molinari, il capo della segreteria del Sindaco, Roberto Albano, l’assessore Francesco Caruso, i dirigenti Giovanni De Rose e Giuseppe Nardi, il capo del II dipartimento tecnico di palazzo dei Bruzi Carlo Pecoraro, l’ingegnere della Regione Calabria, Luigi Zinno, e gli avvocati dei rispettivi enti, Vittorio Cavalcanti e Giuseppe Leporace. Nel corso del confronto si è giunti a una condivisione che nella sostanza è unanime in merito alle condizioni per l’attuazione dell’opera. Il percorso che si sta portando avanti, e che attraversa una fase distensiva di intenti costruttivi, è adesso al vaglio degli esperti legali al fine di raggiungere tecnicamente i giusti presupposti giuridici a garanzia delle parti interessate. Solo dopo la stesura degli elementi così come discussi oggi, sarà possibile siglare l’Accordo Quadro.

 

Metrotramvia, Oliverio all’attacco. Riunione operativa con rappresentanti politici e delle parti sociali

COSENZA – Ci prova Oliverio a trovare sponda nel corpo intermedio della società civile e della politica, per sostenere la realizzazione dela metrotramvia. E’ in corso a Cosenza nella sede dell’ex INAPLI un confronto tra il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e le parti sociali della città in merito alla nota vicenda della metrotramvia e degli attriti tra l’amministrazione regionale ed il sindaco di Cosenza Occhiuto sulla realizzazione dell’opera. Sono presenti al tavolo l’ingegner Luigi Zinno, responsabile del procedimento, il presidente della provincia di Cosenza Franco Iacucci, i consiglieri regionali Franco Sergio e Orlandino Greco, il direttore delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo,  il vicepresidente del consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi Francesca Cassano, il direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Oliverio ha riassunto brevemente le tappe che hanno condotto all’appalto della metrotramvia aggiungendo che le richieste avanzate dal comune di Cosenza era state interamente accolte, con una previsione di spesa aggiuntiva di circa 35 milioni di euro da destinare tra l’altro, alla realizzazione dell’ovovia di collegamento tra l’area dello Spirito Santo ed il Castello Svevo, ad una bretella di collegamento tra lo svincolo autostradale e l’ospedale dell’Annunziata, per decongestionare Viale della Repubblica, ad una serie di percorsi ciclabili da realizzare nel centro del capoluogo bruzio.  «Alla metrotramvia è legato l’intero asse della rete infrastrutturale di mobilità dell’area urbana – ha detto tra l’altro Oliverio – Se poi il comune di Cosenza non intende procedere lo dica adottando gli strumenti formali di legge e se ne assuma la responsabilità davanti ai cittadini».

Metro Cosenza-Rende-Unical, Oliverio: «Grave atto di Occhiuto»

CATANZARO – «È estremamente grave l’atto di diserzione da parte del  sindaco di Cosenza dell’incontro istituzionale con il Presidente della Provincia di Cosenza e il sindaco di Rende, dopo averlo, peraltro, concordato». E’ quanto afferma il Presidente della Regione, Mario Oliverio nel suo ultimo intervento sulla metro ch dovrebbe collegare Cosenza, Rende e l’Ateneo di Arcavacata.

«Dovrà essere chiara a tutti – prosegue Oliverio – la verità sulla metropolitana di Cosenza. A questo fine ritengo giusto e opportuno un confronto con le forze sociali della città. Martedì prossimo incontrerò tutte le componenti presenti al tavolo del partenariato sociale. Non è possibile cambiare le carte in tavola assumendo posizioni ambigue e alterando volutamente la verità. Ancora peggio quando, pur non dichiarando la contrarietà alla realizzazione della metro leggera, si motiva la non sottoscrizione dell’accordo istituzionale già condiviso con i comuni di Cosenza, Rende e l’Amministrazione Provinciale, con ragioni che nulla hanno a che fare con il merito e la validità delle opere concordate.Infatti, se ci fosse stata una contrarietà alla metro, non avrebbe avuto ragion d’essere neanche il confronto e l’accordo a cui si è pervenuti anche sulla base delle proposte avanzate dallo stesso Occhiuto. È un dato di fatto che la non sottoscrizione dell’accordo determinerà la perdita di importanti opere di modernizzazione e riqualificazione della città. A conferma di ciò è bene ricordare che, nelle settimane scorse, è stato prima di ogni altro il Sindaco di Cosenza a presentare pubblicamente e con enfasi le modifiche al progetto e le altre opere contenute nell’accordo condiviso, illustrando le ragioni della sua adesione.

«Per quanto mi riguarda –conclude il Presidente della Giunta regionale- non penso di dover procedere ad ogni costo: ho sempre considerato, com’è noto, decisivo il parere dei comuni interessati. In tal senso coerenza e correttezza istituzionale imporrebbero una motivata assunzione di conseguenti atti amministrativi per giustificare la modifica delle decisioni già assunte dai consigli comunali».

 

Forza Italia Cosenza: «Oliverio fa politica sulla pelle di Cosenza. Metrotramvia salti»

COSENZA – «Se Oliverio pensa di fare politica sulla pelle dei cosentini si sbaglia. La sua dichiarazione e gli inviti imperativi  rivolti al Sindaco di Cosenza sono inaccettabili». Lo si legge in una nota diffusa dal consigliere comunale e coordinatore cittadino di Forza Italia Carmelo Salerno. «Mario  Occhiuto non ha espresso posizioni ideologiche sulla metropolitana leggera ma ha chiesto semplicemente garanzie  sulle opere  di investimento che dovranno essere fatte  a Cosenza. Non prevederle in un accordo di programma significa non volerle realizzare. Cosenza ha bisogno di  infrastrutture indispensabile dentro cui può essere collocata la metropolitana leggera.  Altrimenti si tratterà di un’opera inutile che rispecchierà  un’idea di città sbagliata. Qualcuno della Regione dovrebbe rendersene conto. Sarebbe importante, se si vuole realizzare insieme una serie di opere strategiche, programmare un incontro  con toni moderati.  Il Sindaco chiede infrastrutture per Cosenza, non certo favori personali. Altrimenti la Regione mandi tutto all’aria e se ne assuma ogni tipo di responsabilità politica ed erariale».

Metro al capolinea, Oliverio: «impossibile procedere agli investimenti»

CATANZARO – Forse non si tratta del capolinea, ma sicuramente la mancata partecipazione di Mario Occhiuto al nuovo incontro istituzionale organizzato da Mario Oliverio, infligge una lunga, e forse definitiva, fermata al progetto della metro tramvia. Il presidente della Regione ha inviato una nuova missiva al sindaco di Cosenza esprimendo il proprio «profondo rammarico» per l’assenza di Occhiuto, per la seconda volta consecutiva, alla riunione alla quale invece hanno preso parte il presidente della provincia ed il sindaco di Rende. «Detto incontro – precisa Oliverio – la cui data era stata tra l’altro anche da lei condivisa, avrebbe rappresentato l’occasione per approfondire e, se del caso, superare le sue riserve sul perfezionamento dell’Accordo di Programma relativo alla metro tramvia e alle opere connesse riguardanti le città di Cosenza e di Rende. Del resto – prosegue il presidente della Regione – la bozza dell’Accordo di Programma, sottoposta ai Comuni e alla Provincia per la sottoscrizione, ha recepito le indicazioni suggerite dagli stessi Enti. Comunque, considerato che gli inviti agli incontri istituzionali, a cui pur dichiara ogni volta di essere disponibile, vengono da Lei puntualmente disertati, non rimanendo altre possibilità, sono costretto a malincuore a costatare l’impossibilità di poter procedere alla realizzazione di investimenti e di interventi di notevole portata ed importanza per la città di Cosenza e l’area urbana. Si è, invece, nuovamente registrata la condivisione dell’Accordo di Programma da parte del Sindaco di Rende e del Presidente della Provincia di Cosenza, ai quali va il nostro ringraziamento per il senso di responsabilità manifestato, a salvaguardia dell’interesse collettivo. Avremo modo nei prossimi giorni di illustrare nei dettagli le implicazioni negative che, a nostro giudizio, si determineranno per i cittadini e che ci hanno indotto a ricercare in ogni modo soluzioni positive senza farci condizionare da valutazioni politiche e interessi di parte».

Metrotramvia a Cosenza, comune e regione litigano. Soluzione ancora lontana

COSENZA – Sulla metrotramvia di Cosenza un accordo è possibile, ma solo alle condizioni dettate da Palazzo dei Bruzi. Lo scrive Mario Occhiuto a chiare lettere, rispondendo alla missiva ricevuta nei giorni scorsi dal presidente della Regione Oliverio. Il sindaco mette subito le cose in chiare: il comune amministrazione non ha assunto alcun obbligo in merito alla realizzazione dell’opera, pertanto sotto il profilo giuridico, non è in difetto né con l’amministrazione di Germaneto, né con la ditta vincitrice dell’appalto. Al contrario, secondo il primo cittadino del capoluogo bruzio, aver proceduto ad aggiudicare l’esecuzione dell’opera costituisce un grave vulnus normativo, in mancanza della sottoscrizione dell’accordo di programma quadro. Occhiuto non esclude a priori la possibilità di giungere ad un’intesa. Al contrario, sottolinea che un accordo era stato trovato. Ma le modifiche concordate verbalmente non sono state ancora messe nero su bianco. «Si ribadisce la disponibilità di questo comune – sottolinea Occhiuto – ad addivenire ad un accordo che sia, però, rispettoso di tutte quelle condizioni rappresentate dall’ente municipale, durante le precedenti interlocuzioni, come irrinunciabili». La Regione si trova così nella scomoda posizione di non poter dare corso ad un appalto, quello della metrotramvia, già aggiudicato senza le necessarie autorizzazioni rilasciate dall’amministrazione comunale di Cosenza e di non poter adottare formalmente le modifiche al percorso della metrotramvia stessa richieste da Palazzo dei Bruzi senza esporsi al rischio di contenziosi con le ditte partecipanti alla gara. Un cul de sac da cui sarà difficile venire fuori.  In calce il testo integrale della lettera indirizzata da Occhiuto alla Regione Calabria.

Preliminarmente non si comprende la logicità tecnica di una tale missiva, contenente una mal celata minaccia nei confronti di un soggetto (il Comune di Cosenza) che non ha avuto alcun ruolo su una procedura portata avanti esclusivamente da Regione Calabria, in maniera autonoma ed in spregio a tutte quelle norme che prevedono il necessario coinvolgimento degli enti territoriali interessati dall’intervento. Ed anzi numerose sono state le diffide inviate dallo scrivente a Regione Calabria, nelle quali rappresentavo il grave vulnus alle norme procedurali che si stava compiendo da parte di Regione Calabria, la quale agiva senza la preventiva sottoscrizione dell’APQ. Solo successivamente Regione Calabria comprendeva la necessità giuridica di convenire con il Comune di Cosenza – comune nel quale l’intervento ricade –  le condizioni che regolassero l’impatto dell’opera pubblica, nell’ambito di un più complessivo progetto di interventi, ispirati alla sostenibilità urbana. In tal senso si svolgevano molteplici incontri durante i quali sembrava di essere addivenuti ad una bozza condivisa di APQ. Epperò tale apparenza si rivelava infondata. Non ho, difatti, inteso partecipare all’incontro dello scorso 27 febbraio –  che tra l’altro si era convenuto dovesse svolgersi nel Comune di Cosenza –  atteso che la ultima versione pervenuta dell’accordo presentava evidenti difformità rispetto a tutte quelle condizioni dallo scrivente sempre poste per il rispetto dell’assetto di urbanistica sostenibile del territorio bruzio e sulle quali i rappresentanti regionali, nelle pregresse interlocuzioni, parevano in origine concordi, salvo, in ultimo,  ritrovarsi – per lo scrivente – davanti alle citate difformità. Circa la necessità di pervenire ad un completamento della procedura, si precisa che su questo Comune non ricade alcun obbligo con la ditta aggiudicataria, e pertanto nessun impegno di natura giuridica, da cui far discendere paventate responsabilità, grava sul Comune stesso, senza tacere le già citate numerose diffide dello scrivente con le quali invitava la Regione Calabria a verificare la sussistenza di tutti gli atti autorizzativi necessari prima di procedere ad aggiudicazioni potenzialmente viziate. Ciò detto, si ribadisce la disponibilità di questo Comune ad addivenire ad un accordo che sia, però, rispettoso di tutte quelle condizioni rappresentate dall’ente municipale – durante le precedenti interlocuzioni – come irrinunciabili.

Metrotramvia, Mancini avverte: «L’Ati potrebbe rinunciare all’appalto»

COSENZA – Sulla questione della metrotramvia a Cosenza torna a parlare Giacomo Mancini, che da assessore della Regione Calabria ottenne l’allocazione sul Por dei 160 milioni di euro per realizzare l’opera. «Rumors sempre più insistenti riferiscono dell’intenzione dell’ATI aggiudicataria dei lavori della realizzazione della metrotranvia di Cosenza di rinunciare all’appalto. In effetti – continua Mancini- la Regione ha aggiudicato la gara da più di un’anno, nel febbraio 2016, ma dopo di allora le differenti visioni sul progetto con il comune di Cosenza hanno di fatto interrotto l’iter. Anche per scongiurare questo rischio – conclude Mancini- sarebbe auspicabile che si arrivasse in tempi rapidi ad un accordo tra le parti per portare a realizzazione un’insieme di opere che miglioreranno i collegamenti dell’area urbana e insieme avranno una ricaduta positiva sull’economia cosentina».

Crisci: «Metro occasione unica per i collegamenti con l’Unical»

RENDE (CS) – «La metro leggera rappresenta un’occasione unica per offrire un servizio di trasporto indispensabile da e per l’Università della Calabria». Lo afferma il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, intervenendo nel dibattito sulla realizzazione dell’opera di mobilità urbana tra Cosenza e Rende. «Per la nostra università la possibilità di poter usufruire di un mezzo veloce, non inquinante e comodo significherebbe liberare il campus dalle 7.000 automobili che quotidianamente vi transitano. Per questo motivo trovo ottima l’idea proposta dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di potenziare la vocazione verde di viale Mancini, per come dallo stesso illustrato in un recente incontro con i cittadini, con un enorme parco verde lineare attrezzato, che diventerebbe il polmone verde della città. In tale contesto si inserirebbero i mezzi di trasporto pubblici elettrici e non inquinanti, come la metropolitana di superficie che, concepita in tal modo, apparirebbe migliorata sia in termini di sostenibilità ambientale che di possibilità di collegamento con il centro storico. L’università non è un’isola e i nostri studenti potrebbero alloggiare anche in sedi diverse dal campus: sto pensando al centro storico di Cosenza. In passato ci sono stati timidi tentativi di inserimento, ma proprio la mancanza di un collegamento rapido verso Arcavacata ha reso vano il tentativo. Credo sia importante, in questa prospettiva, dare seguito anche alle idee esposte da Occhiuto in merito al sistema di accessibilità del centro storico, con parcheggi ed impianti di risalita per l’accessibilità pedonale al Castello. In questa nuova prospettiva – spiega il rettore – le condizioni di accessibilità verso il centro storico sarebbero radicalmente diverse e  potremmo, con più facilità, operare una scelta di residenzialità in tale direzione. «La speranza – conclude Crisci – è che si riesca a trovare un accordo al più presto tra i sindaci di Cosenza e Rende e la Regione Calabria, superando qualche ostacolo e guardando al bene comune del territorio e dei cittadini».

Metrotramvia, Cassano: «Se Occhiuto non la vuole lo comunichi formalmente»

COSENZA – «Prendo atto che il sindaco, come del resto aveva già preannunciato, ha disertato l’incontro alla Regione per la firma dell’accordo di programma sulla realizzazione della metro tramvia». Lo afferma Francesca Cassano, vicepresidente del consiglio comunale di Cosenza. «Non comprendo questa improvvisa chiusura al dialogo, giunta dopo una serie di proficui incontri di natura tecnica che avevano prodotto un accordo condiviso. Credo che il modo migliore per giungere ad una soluzione sia quello di discutere nelle sedi preposte senza mettere in dubbio la buona fede delle parti che rivestono un ruolo istituzionale prima che politico. Leggendo l’accordo di programma con il comune, disponibile sul sito ufficiale della Regione, risulta chiara l’intenzione del governo Oliverio di dare il via in tempi brevi alla progettazione esecutiva di un’opera innovativa, destinata a proiettare Cosenza sugli standard di mobilità europea, elevando il livello di qualità delle nostre vite. Dall’altra parte la Regione non si esime dal recuperare quei finanziamenti perduti dal comune sui contratti di quartiere, come quello di Santa Lucia. Il sindaco è passato dal promuovere l’intesa sulle modifiche della metro tramvia, presentandolo ai cittadini come un suo personale successo, al rimettere di nuovo tutto in discussione. Adesso deve dirci con chiarezza e una volta per tutte se è o meno favorevole alla costruzione della infrastruttura. Né può giustificarsi parlando di inaffidabilità di Oliverio che non si è mai sottratto al confronto rendendosi pubblicamente disponibile a ratificare le modifiche proposte da Occhiuto. Le contese politiche vanno accantonate per concentrarsi su quest’opera di notevole interesse per l’intera area urbana cosentina. Il tempo dei toni aspri della campagna elettorale sono passati da un pezzo, adesso è il momento dell’assunzione delle responsabilità. Per questo se Occhiuto non è più d’accordo sulla realizzazione della metro tramvia lo comunichi formalmente alla Regione, assumendosene tutte le responsabilità. Ma se invece non intende far perdere alla città questa formidabile opportunità di sviluppo, lo dimostri con i fatti, sottoscrivendo l’accordo di programma per dare il via alla realizzazione dell’opera».