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Imbarcazione con 53 migranti a bordo a largo della Calabria

CROTONE – Due unità navali della Guardia di Finanza, una del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia e una del Gruppo Aeronavale di Taranto, sono intervenute al largo di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, per soccorrere un natante, un monoalbero di una quindicina di metri, con a bordo un gruppo di 53 migranti di nazionalità pachistana, tra cui dieci minori.

L’imbarcazione è stata scortata fino al porto di Crotone, dov’è approdata questa mattina.

Arrestate due persone, di nazionalità ucraina, identificate come scafisti. Le condizioni dei 53 migranti, che erano partiti alcuni giorni fa da un porto della Turchia, sono buone. Sono stati portati nel centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto.

A Roccella nave con 60 migranti a bordo

ROCCELLA JONICA (RC) – Una barca a vela con a bordo 60 migranti – tra i quali 6 donne e 13 minori – è stata intercettata dai finanzieri del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia che hanno arrestato i presunti scafisti, due cittadini ucraini.

L’imbarcazione era stata avvistata nel pomeriggio di ieri da un velivolo del Comando operativo aeronavale di Pomezia mentre si trovava a 35 miglia dalle acque italiane diretta verso le coste ioniche calabresi.

Due vedette della Finanza, una di Vibo e una del Gruppo aeronavale di Taranto, in serata hanno intercettato la barca, un monoalbero di 15 metri, a una decina di miglia da Caulonia.

Dalle prime ricostruzioni il gruppo sarebbe partito alcuni giorni fa da Smirne, in Turchia e la navigazione era finalizzata a raggiungere l’Italia di notte, nel fine settimana.

I migranti, di provenienza iraniana, irachena e siriana, erano stipati sottocoperta. La barca è stata quindi nel porto di Roccella Jonica per l’identificazione e l’assistenza sanitaria dei migranti. 

Un centinaio di migranti sbarcano sulle coste cosentine

CALOPEZZATI (CS) – Sono circa cento i migranti sbarcati all’alba sulle coste ioniche cosentine nel comune di Calopezzati. Tra loro, tutti di origini iraniane e irachene anche dei bambini.

I migranti sono giunti sulla costa calabrese a bordo di una barca a vela.

Dopo lo sbarco trenta di loro si sono dati alla fuga. Immediato sul posto l’intervento della forze dell’ordine, dei sanitari del 118, degli uomini della associazioni di volontariato presenti sul territorio.

Immagini di repertorio

Gruppo di migranti sulla statale 106, scafisti fuggiti via mare

CROPANI (CZ) – Un gruppo di 52 migranti, tutti uomini, tra i quali 12 minori, è giunto all’alba sulla costa ionica catanzarese, a Cropani Marina.

I migranti sono stati visti camminare sulla strada statale 106 da alcuni passanti che hanno avvertito le forze dell’ordine. Secondo le prime notizie raccolte dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, intervenuti insieme a poliziotti e finanzieri, i migranti sono di nazionalità pakistana e sono giunti sulla costa calabrese a bordo di una barca a vela e di un gommone trovati arenati sulla spiaggia.

I due scafisti, sempre secondo le prime notizie, dopo lo sbarco si sono nuovamente allontanati via mare con un altro gommone. Una volta individuati, i migranti sono stati assistiti e rifocillati e condotti in una struttura comunale per essere sentiti sulle modalità del viaggio ed in attesa di essere trasferiti. Le loro condizioni sono buone.

Fonte Ansa, immagine di repertorio

Accoglienza, plauso al progetto di Acquaformosa all’Università di Valencia

ACQUAFORMOSA (CS) – Un nuovo, prestigioso, rinoscimento per l’esperienza di accoglienza e integrazione di Acquaformosa che è stata selezionata dalla Regione Calabria per essere presentata nell’ambito di “Migration and Inclusion in the European Unión”, conference che ha avuto luogo negli scorsi giorni a Valencia.

Una nuova tappa europea, dunque, per il progetto Sprar realizzato nel corso del tempo dal Comune e dall’Associazione “Don Vincenzo Matrangolo”: «Siamo orgogliosi-dichiarano l’assessore all’Accoglienza, Giovanni Manoccio e il Presidente dell’Associazione, Vincenzo De Angelis- che il nostro lavoro sia stato selezionato per questo importante incontro che si è tenuto a Valencia dove si è posto l’accento sull’esperienza dei ragazzi del centro minori “Roberta Lanzino».

Un progetto, questo, grazie a cui si è potuto dare una mano a minori scappati dalla guerra che proprio ad Acquaformosa hanno trovato un’opportunità per il loro futuro. Grazie alle varie partenership, infatti, è stato possibile realizzare diversi laboratori con la finalità di insegnare a questi ragazzi un mestiere. L’esperienza spagnola, concludono Manoccio e De Angelis, è per noi motivo ulteriore a continuare il nostro lavoro volto a costruire  un mondo migliore fatto di pace e rispetto tra i popoli.

Rilanciare il “modello Riace”, nasce la fondazione per accogliere i migranti

CAULONIA (RC) – Un progetto inclusivo che ha come obiettivo quello di rilanciare il “modello Riace” e per permettere la partecipazione anche di Mimmo Lucano, sindaco sospeso, ancora sottoposto al divieto di dimora nel comune da lui amministrato.

Una conferenza stampa per presentare il nuovo modello di accoglienza tenutasi a Caulonia che ha visto, contestualmente, l’insediamento del nuovo comitato afferente alla neonata fondazione che sarà prsieduta da Peppino Lavorato, ex primo cittadino di Rosarno, amico del suo predecessore alla guida del comune reggino Giuseppe Valarioti, assassinato dalla ‘ndrangheta nel 1980

I dettagli e i princìpi fondanti del nuovo soggetto sono stati illustrati dall’avvocato Gianfranco Schiavone, presidente Asgi, dal giudice Emilio Sirianni di Magistratura democratica e dalla coordinatrice di Recosol, Chiara Sasso. 

«Andremo ad accogliere anche i migranti esclusi dal decreto Salvini – ha annunciato Schiavone e chiederemo alla gente di partecipare al fine di contribuire alla rinascita di Riace».

Il giudice Siriannim nel corso del suo intervento ha lanciato un monito contro il vicepremier Salvini, «se lo Stato italiano e l’Europa vogliono chiudersi, erigere muri e dichiarare la guerra santa contro questa umanità disperata, noi siamo dall’altra parte della barricata. Abbiamo cominciato a pensare a come fare a meno dello Stato Italiano che vuole fare a meno di noi». «Se anche gli Sprar verranno chiusi, – ha aggiunto ancora Sirianni – se lo Stato italiano intende non spendere neanche più un euro per accogliere questi uomini e queste donne, noi vorremmo dimostrare che è possibile accoglierli lo stesso a dispetto dello Stato Italiano e del suo ministro degli Interni».

Foto di repertorio

 

 

Soccorsi 51 migranti al largo delle coste crotonesi

CROTONE –  Cinquantuno migranti di etnia curda sono stati soccorsi lungo la costa nella frazione Torre del comune di Melissa, nel crotonese, dove sono giunti all’alba a bordo di una imbarcazione a vela. La barca si è incagliata a pochi metri dalla spiaggia nei pressi di un hotel.

Le urla dei migranti hanno svegliato alcuni dei residenti della zona. Il sindaco di Melissa Gino Murgi e diversi cittadini si sono immediatamente prodigati per trarre in salvo le persone. E’ stata anche utilizzata l’imbarcazione di salvataggio in dotazione all’hotel per il periodo estivo per portare al sicuro le sei donne ed i quattro bambini, tra i quali un neonato, che erano a bordo.

L’hotel ha poi messo a disposizione la sua struttura per soccorrere le persone e permettere loro di potersi asciugare e cambiarsi usando stufe, phon e coperte. Sul posto sono giunte le forze di polizia per gli adempimenti di rito. I migranti saranno trasferiti al Centro di accoglienza di Sant’Anna per le procedure di identificazione.

Fonte e foto Ansa

Dl sicurezza, 24 emigranti allontanati da Cara di Isola Capo Rizzuto

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – A seguito di un provvedimento emesso dalla Prefettura di Crotone in ottemperanza al Decreto Sicurezza, hanno dovuto lasciare il Cara di Isola Capo Rizzuto 24 migranti in possesso del permesso umanitario. Quattro di loro, tra cui una coppia con una bambina di cinque mesi, saranno ospitati a Crotone in una struttura della Croce rossa.

I migranti, che avevano inscenato una protesta pacifica per non abbandonare il centro, sono stati poi fatti salire su un pullman che li ha condotti nella stazione ferroviaria di Crotone, dove hanno ricevuto assistenza da parte delle associazioni di volontariato.

I 24, secondo quanto stabilisce il Dl Sicurezza, pur avendo diritto a stare in Italia, non possono beneficiare del diritto all’accoglienza nel sistema Sprar e neppure restare nel sistema di prima accoglienza.

Secondo Pino De Lucia, responsabile immigrazione di Legacoop Calabria, “i costi per eventuali casi speciali che riguardano migranti minori, malati e disabili, sono a carico dei Comuni ospitanti”.

Crotone, sbarcati 69 migranti a bordo di un veliero

 

Riace, la revoca del Viminale. Migranti: «Non vogliamo andare via»

RIACE (RC) – Arriva la prima reazione dei migranti accolti nei centri di Riace dopo che ieri, con una circolare, il Viminale ha disposto il loro trasferimento e chiesto all’amministrazione comunale la rendicontazione di tutte le spese sostenute, sollecitando «ad inviare la relativa documentazione secondo le modalità previste dal manuale di rendicontazione Sprar».

L’azione del Viminale

Secondo quanto si apprende infatti, già dalla scorsa estate il Viminale aveva bloccato alcuni pagamenti per anomalie nella documentazione presentata dall’amministrazione di Riace. Nel 2018, il Comune calabrese non ha ricevuto fondi e il 30 luglio scorso il sindaco Mimmo Lucano – agli arresti domiciliari per una inchiesta che riguarda proprio la gestione del ‘modello’ Riace – era stato avvisato della revoca dei finanziamenti diventata ufficiale all’inizio di questa settimana.

Preoccupati i migranti   

Un gruppo di giovani migranti che vivono da tempo nel centro del reggino ha voluto la loro preoccupazione direttamente al sindaco, Domenico Lucano, andando a trovarlo nella casa in cui dal 2 ottobre si trova agli arresti domiciliari. «Non vogliamo andare via da Riace ò hanno detto -. Qui c’é la nostra nuova vita». «”Vogliono soltanto distruggerci. Nei nostri confronti é in atto ormai un vero e proprio tiro incrociato. I nostri legali, comunque, stanno già predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione del Viminale», avevo detto ieri Lucano.