Archivi tag: minacce

Cosenza, minacce e persecuzioni alla ex moglie, arrestato stalker

COSENZA – Gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Volante U.P.G.S.P. nella serata di ieri, hanno tratto in arresto, C.D. di anni 40 di Cosenza perché resosi responsabile del reato di atti persecutori aggravati ex art.612 bis c.1 e 2 del C.P.In particolare, nel pomeriggio di ieri la Sala Operativa della Questura inviava equipaggi della Squadra Volante su un intervento a seguito di una segnalazione pervenuta al 113 riguardante una violenta lite in famiglia. Giunti sul posto, individuato l’appartamento del palazzo ove si stava verificando quanto segnalato, il personale della Polizia di Stato trovava C.D. di anni 40 addossato al portone d’ingresso che infieriva contro il manufatto con calci e pugni. Inoltre proferiva frasi minacciose e ingiuriose all’indirizzo della sua ex moglie abitante nell’appartamento citato. Solo la segnalazione al 113 ed il tempestivo intervento hanno evitato lo sfondamento del portone da parte di C.D., che veniva invitato a desistere dalla sua condotta violenta ed a recarsi presso questi uffici per gli adempimenti del caso. Dalle ulteriori verifiche si accertava che a carico del C.D. era già pendente un divieto di avvicinamento alla ex moglie, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza, allo stesso notificato, in sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Giunta negli uffici della Questura anche la ex moglie, questa immediatamente denunciava di essere stanca e traumatizzata dalle persecuzioni del suo ex che, da circa un mese stava riprovando, anche attraverso numerose telefonate e messaggi contenenti anche minacce, a costringerla a riprendere la convivenza. La ex moglie, risultava ancor di più terrorizzata perché madre affidataria di due figli minori avuti dall’unione con l’arrestato. Informato il P.M. di turno, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Cosenza diretta dal dott. Mario Spagnuolo, questi ne disponeva l’immediato arresto. Il repentino intervento del personale della Polizia di Stato, che ha evitato un possibile più tragico epilogo visto le ripetute e sistematiche brutalità subite dai familiari dell’arrestato, è stato reso possibile grazie alle segnalazioni di altri cittadini giunte al 113. Quotidianamente fra le mura domestiche di molte famiglie si consumano violenze come quella descritta. Tali tragedie si prolungano anche per anni grazie al “muro del silenzio” ed all’indifferenza di chi circonda le vittime. Non denunciare soprusi ed angherie  potrebbe portare a violenze ancora più gravi, e vittime inconsapevoli potrebbero essere minori che subiscono violenza psicologica, essendo segnati indelebilmente per la vita. Per tali motivi le donne e gli uomini della Polizia di Stato giornalmente sono impegnati in prima linea contro la violenza di genere, non solo in campagne informative, promosse negli istituti scolastici, nelle piazze e per le strade, (vedi il Camper della Polizia di Stato relativamente alla campagna voluta dal Dipartimento della P.S. “…. Questo non è amore”) ma anche con il personale operativo che prontamente interviene ad ogni richiesta di aiuto. Il Questore della provincia di Cosenza dr. Giancarlo Conticchio, invita le donne ed i figli che subiscono violenze di qualunque genere, non solo all’interno del nucleo familiare, a denunciare all’Autorità Giudiziaria ed alle Forze dell’Ordine i maltrattamenti subiti. Anche solo una telefonata alle Forze di Polizia, seppur fatta in forma anonima, può interrompere “il cammino” della violenza, impedendo  che maltrattamenti si tramutino in reati ancora più gravi.

E’ di Torano Castello l’autore del post di minacce alla Boldrini su Facebook (AUDIO)

COSENZA – Si chiama Gianfranco Corsi, ha 58 anni ed è l’autore del post di minacce su Facebook contro il presidente della Camera Laura Boldrini. Stamane la conferenza stampa in Procura a Cosenza alla presenza del procuratore Mario Spagnuolo e del questore Giancarlo Conticchio. Di seguito le dichiarazioni di Spagnuolo al termine della conferenza

 

Facebook, minacce alla Boldrini, è della provincia di Cosenza l’autore del post

COSENZA – La polizia postale ha individuato il responsabile del post contenente le minacce alla presidente della Camera Laura Boldrini pubblicato ieri su facebook. Si tratta di Gianfranco Corsi, residente a Torano, 58 anni, fratello di Roberto Corsi, già noto alle cronache per le sue eclatanti proteste contro il fisco culminate, nel febbraio 2017, nel tentare il suicidio in diretta sui social. «Sgozzata da un nigeriano inferocito, questa è la fine che deve fare così per apprezzare le usanze dei suoi amici». Questa la didascalia che accompagnava il fotomontaggio con la testa di Laura Boldrini insanguinata e poggiata su di un tavolo. Il post è stato segnalato dalla pagina facebook “Sentinelli di Milano”. In poche ore gli agenti della polizia postale del CNAIPC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) hanno trovato le tracce informatiche del responsabile del post. Grazie alla collaborazione con facebook i poliziotti hanno recuperato i dati necessari per l’individuazione fisica dell’autore, Gianfranco Corsi. Il suo profilo facebook è caratterizzato da immagini violente, minacce e personaggi armati. È stato portato in questura e denunciato. Da Milano, dove è intervenuta all’apertura della campagna elettorale di Liberi e Uguali nella regione in cui è candidata alla Camera, Laura Boldrini torna sulle minacce ricevute. «Io pago con la mia pelle ogni giorno il mio impegno contro le destre. Non solo quando fanno un falò a Busto Arsizio, non solo quando i sindaci della Lega dicono che gli stupratori devono venire a casa mia “così mi torna il sorriso”. Pago anche quando la mia testa decapitata viene fatta circolare sulla rete, anche davanti agli occhi di mia figlia. Io lo pago ma non ho paura e non indietreggerò di un millimetro».

Si introducono in casa e minacciano una coppia, due arresti a Catanzaro

CATANZARO – È di due giorni fa la telefonata disperata di  una donna al 112 in cui riferiva che due uomini  erano riusciti a sfondare la porta d’ingresso e si stavano introducendo nel suo appartamento. Giunti sul posto, i carabinieri hanno accertato nell’appartamento la presenza di due uomini, Khalid Ezzahraoui e Walter Nisticò, rispettivamente marocchino di 42 anni e catanzarese di 47 anni, già noti alle forze dell’ordine che, sotto minaccia e violenza, avevano obbligato la donna ad interrompere qualsiasi comunicazione e avevano sottomesso fisicamente il compagno della stessa, minacciato di morte.  I due uomini sono stati tratti in arresto per sequestro di persona e violazione di domicilio con violenza sulle cose in concorso e condotti presso la casa circondariale di Catanzaro Siano. In sede di convalida, il Tribunale di Catanzaro – Sezione GIP/GUP, oltre a convalidare l’arresto in flagranza dei due uomini, ha disposto  l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. (Immagine di repertorio)

 

Minacce e percosse alla compagna e ai genitori. Arrestato dai carabinieri

ROSARNO (RC) – I carabinieri della tenenza di Rosarno, hanno arrestato un uomo di 35 anni, Gesuele Manno, con l’accusa di avere ripetutamente minacciato e picchiato i genitori e la convivente ventisettenne, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Palmi su richiesta della Procura. Le indagini che hanno portato al provvedimento restrittivo erano state avviate dopo la denuncia presentata dai genitori di Manno, che avevano rivelato le minacce e le percosse messe in atto dal figlio ai loro danni e della compagna convivente. I carabinieri hanno accertato, tra l’altro, che le percosse ed i maltrattamenti venivano messi in atto in presenza della figlia minorenne di Manno e della compagna. Manno, inoltre, avrebbe messo in atto i suoi comportamenti sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Il reato che gli viene contestato è maltrattamenti in famiglia continuati ed aggravati.

Convivenza forzata con minacce e percosse. Un arresto

LAMEZIA TERME (CZ) – Avrebbe costretto la compagnia incinta ad una convivenza, di fatto, forzata con minacce, percosse ed umiliazioni. Una storia andata avanti sino a quando la donna ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Lamezia Terme che hanno arrestato e posto ai domiciliari Antonio La Polla, di 28 anni, già sottoposto a sorveglianza speciale di ps. Alla donna, secondo l’accusa, non era stato permesso neanche di recarsi in ospedale dopo le ultime percosse. Approfittando di un momento di sonnolenza del compagno è uscita di casa per farsi controllare una ferita all’occhio e si è rivolta ai carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase. Gli investigatori hanno ricostruito gli ultimi mesi della vittima caratterizzati, secondo l’accusa, da insulti, minacce, litigi e aggressioni. La donna aveva cercato di interrompere la relazione ma sarebbe stata costretta a riprenderla. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti, lesioni personali ed atti persecutori in esecuzione di un provvedimento del gip.

Allontanato da casa per maltrattamenti e minacce a moglie e figli

TORANO CASTELLO (CS) – I carabinieri hanno eseguito la misura cautelare di “allontanamento dalla casa familiare” nei confronti di un 51enne di nazionalità rumena. I militari hanno avuto modo di accertare che l’uomo, dallo scorso mese di novembre, maltrattava la moglie e i due figli minorenni con continue vessazioni, minacce e percosse.

Reggio Calabria, denunciati 16 migranti per minacce e danneggiamenti

REGGIO CALABRIA – Sedici cittadini stranieri, di cui 12 minori non accompagnati, sono stati denunciati in stato di libertà dal questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi perché ritenuti responsabili di minaccia, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e manifestazione non autorizzata. Inoltre, sono stati irrogati 18 avvisi orali nei confronti di altrettante persone 12 delle quali minori non accompagnati. I destinatari dei provvedimenti sono alcuni ospiti della struttura sportiva conosciuta come lo “Scatolone”. La decisione fa seguito ai comportamenti tenuti dagli ospiti della struttura in diverse circostanze, due nel mese di gennaio e una a dicembre, quando vennero inscenate proteste, danneggiati gli interni della struttura e minacciati gli operatori presenti. Dalle indagini è emerso che un gruppo di migranti ha assunto, nel tempo, una sorta di leadership attuando minacce e condizionamenti anche sulla distribuzione dei pasti e l’arrivo di nuovi ospiti.

Minaccia e maltratta la moglie, allontanato quarantenne reggino

LAUREANA DI BORRELLO (RC) – Avrebbe più volte minacciato e maltrattato la moglie e per questo è stato allontanato dalla casa e dai luoghi frequentati dalla donna. Destinatario del provvedimento, eseguito dai carabinieri di Laureana di Borrello su autorizzazione della Procura di Palmi, è un quarantunenne del luogo. Il provvedimento adottato fa riferimento alla denuncia presentata dalla vittima che nottetempo, e con evidenti segni di maltrattamenti, si è presentata in caserma. I militari, raccolte le dichiarazioni della donna, hanno subito avviato le indagini del caso ricostruendo uno scenario fatto di lesioni, minacce e soprusi che sarebbero stati consumati negli anni dal quarantunenne ai danni della consorte.