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Catanzaro, minaccia autista autobus. Arrestato extracomunitario

CATANZARO – Un giovane extracomunitario di 20 anni, originario della Repubblica islamica del Gambia, è stato arrestato oggi dagli agenti della Squadra volante della Questura di Catanzaro con l’accusa di minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, infatti, salito su un autobus dell’azienda municipale dei trasporti di Catanzaro, alla richiesta di esibizione del biglietto da parte dell’autista lo avrebbe minacciato proferendo frasi in arabo e mimando il gesto di tagliargli la gola. I poliziotti sono stati chiamati dall’autista del mezzo che aveva desistito dal controllo per difendere la propria incolumità e quella dei passeggeri. Gli agenti sono stati in grado di rintracciare il giovane che, alla richiesta di esibire il passaporto, ha detto di non avere il documento, asserendo di chiamarsi Fabio Capello. Accompagnato poi negli uffici della Questura per essere identificato, F. L., ha perseverato nel non fornire le proprie generalità per poi spintonare uno degli agenti nel tentativo di darsi alla fuga. Dagli accertamenti condotti è infine emerso che sul giovane già gravava un provvedimento di rimpatrio con foglio di via.

 

Minacciato Ugo Vetere, solidarietà del sottosegretario Dorina Bianchi

ROMA – Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo nonchè deputato calabrese del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc), ha voluto esprimere la propria vicinanza nei confronti Ugo Vetere, Sindaco di Santa Maria del Cedro, dopo le minacce subite: «Esprimo piena vicinanza e solidarietà al sindaco di Santa Maria del Cedro per le minacce subite. Di recente, in una mia visita proprio nel parco archeologico di Laos, ho potuto apprezzare le qualità umane e le doti amministrative di Ugo Vetere che con caparbietà è riuscito a far rifiorire un luogo ricco di storia e di cultura rimasto nell’ombra per troppo tempo. Lo Stato e la comunità tutta di Santa Maria del Cedro sono al suo fianco».

Covello esprime la sua Solidarietà al sindaco di Longobucco

COSENZA – “Vicinanza, solidarietà e stima al sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, che ha ricevuto lettere anonime contenenti minacce di morte.
Non è la prima volta che il sindaco Stasi riceve minacce di morte.
È evidente che le sue  battaglie per la difesa della legalità in un territorio difficile, spaventino qualcuno. Sin dal primo momento il sindaco di Longobucco lotta per fermare ogni tentativo di sfuggire alle regole civili e ai principi della legalità.
Ho provveduto a segnalare alle istituzioni competenti il caso, affinché Luigi Stasi venga seguito con cura e attenzione nel suo lavoro.”

Minacce a Stasi, la solidarietà di Dorina Bianchi

ROMA – Dopo le minacce al Sindaco di Longobucco Luigi Stasi, molte sono state le reazioni di vicinanza dal mondo politico. Tra queste, quella di Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e deputato calabrese del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc). “Profonda vicinanza – ha detto la Bianchi – al sindaco di Longobucco Luigi Stasi per le lettere intimidatorie ricevute che scuotono nel profondo la piccola comunità nel cuore della Sila. Il primo cittadino Stasi è persona perbene e saprà reagire fermamente a chi vuole minare la tranquillità della sua azione politica e  della comunità longobucchese. Abbiamo piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti. Ci auguriamo che riescano a fare piena luce su quanto accaduto”.

Minacce e botte alla compagna, denunciato in stato di libertà

ROSSANO (CS) – Nel primo pomeriggio di ieri il personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà V.V., di 48 anni, con l’accusa di minacce, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali nel confronti della convivente. La denuncia ha fatto seguito a una segnalazione secondo la quale la donna, nella propria abitazione, sarebbe stata aggredita con calci e pugni e minacciata con un fucile dal convivente stesso. Immediatamente, il personale del Commissariato della Polizia di Stato di Rossano era intervenuto. Secondo i testimoni, l’arma era custodita all’interno di un armadio blindato e, secondo quanto emerso dai primi rilevamenti, l’arma in questione, seppur regolarmente denunciata, era detenuta in un luogo diverso da quello dichiarato. La donna, con evidente ematomi ed ecchimosi sul corpo, ha rifiutato le cure presso il nosocomio, mentre l’uomo è stato allontanato dall’abitazione, con il divieto di recarsi nei luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa. A V.V. sono state, inoltre, ritirate le armi in possesso e le licenze di detenzione, in attesa di ulteriori riscontri.

 

 

Lettere con minacce di morte a sindaco del cosentino

LONGOBUCCO (CS) – Due lettere anonime contenenti minacce di morte sono state recapitate al sindaco di Longobucco, Luigi Stasi. Le lettere sono state indirizzate rispettivamente a casa dell’amministratore e al Municipio del Comune del cosentino. Stasi insospettito dai due plichi, contenenti frasi intimidatorie anche sulle buste, non li ha aperti e li ha consegnati direttamente ai carabinieri. Il sindaco Stasi ha dato notizia dell’intimidazione ieri nel corso della seduta del Consiglio comunale.

Violenze e minacce alla convivente, arrestato 29enne

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Un giovane allevatore, G.G., di 29 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Isola Capo Rizzuto per molestie, atti persecutori, incendio, minacce e lesioni nei confronti della compagna. Al ventinovenne è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
G.G. conviveva con una donna che da diversi mesi subiva continue percosse e minacce. All’origine dei maltrattamenti c’era la convinzione dell’uomo che la compagna non voleva staccarsi dalla sua famiglia d’origine.
Nei giorni scorsi l’uomo aveva tentato d’incendiare per due volte l’abitazione dei familiari della compagna. Successivamente G.G. aveva tentato di soffocare la donna, oltre a rivolgere minacce di morte ai suoi familiari.
La vittima è riuscita a fuggire ed a raggiungere alcuni parenti nel nord Italia. I carabinieri hanno raccolto la testimonianza della donna ed hanno informato la Procura, che ha ottenuto l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo.

(ANSA)

Minacce a Barbanti, i messaggi di solidarietà di Bruno e Magorno

Di seguito i messaggi di solidarietà giunti all’On. Barbanti, a seguito delle minacce e delle ingiurie ricevute sui social, in particolare sulla sua pagina pubblica e sul suo profilo privato di Facebook:

Enzo Bruno – Segretario Provinciale Pd Catanzaro: “Siamo veramente indignati per quanto accade in queste ore Sebastiano Barbanti, preso violentemente di mira da simpatizzanti e militanti del Movimento Cinque Stelle che hanno mal digerito la sua scelta di aderire al Partito democratico. Una decisione che ci ha riempito di orgoglio perché Sebastiano rappresenta un valore aggiunto per la nostra Federazione e l’intero Partito Calabrese”. E’ quanto afferma Enzo Bruno, segretario provinciale del Partito democratico della Federazione di Catanzaro nell’apprendere che gli attacchi di cui è stato oggetto il deputato Sebastiano Barbanti, in seguito alla scelta di aderire al Pd. “La sua passione, il suo spessore intellettuale e il suo impegno politico a sostegno della Calabria rappresentano un contributo importante all’azione programmatica del governo nazionale e regionale – afferma ancora Bruno -. Sebastiano era consapevole della possibilità concreta di essere preso di mira da attacchi violenti e strumentali. Ma ha motivato in maniera chiara da decisione e l’impegno di svolgere il proprio ruolo da cittadino che intende dare voce ai cittadini e non più come ‘cavaliere solitario’, come egli stesso ha avuto modo di affermare nel corso della conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro alla presenza del sottosegretario Luca Lotti e del segretario regionale, Ernesto Magorno. Barbanti – conclude Bruno – ha scelto il Pd convinto di poter proseguire l’attività di deputato con gli strumenti giusti. E il Partito democratico gli sarà a fianco in questo intento, facendogli scudo dei vili e insensati attacchi che non sminuiranno il valore di una scelta politica chiara e disinteressata”.

Ernesto Magorno – Segretario Regionale Pd- “Sebastiano Barbanti è una persona di grande spessore politico ed intellettuale, che ha manifestato capacità, intelligenza e spirito critico positivo. La sua adesione al Partito democratico rappresenta un arricchimento per il nostro gruppo dirigente. I vili attacchi personali di cui è oggetto in queste ore nulla hanno a che fare con la libera manifestazione del pensiero”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Pd Calabrese, on. Ernesto Magorno, che esprime la propria solidarietà al deputato Sebastiano Barbanti, violentemente attaccato sui social network in seguito alla scelta di aderire al Pd. “Minacce e insulti – dice ancora Magorno – che indignano il popolo democratico e quanti si impegnano con la propria azione quotidiana nella difesa della democrazia in tutte le sue espressioni. Tutto il Pd calabrese è vicino a Sebastiano che con il proprio impegno e la propria passione si sta mettendo in gioco per portare il proprio contributo al rilancio sociale e culturale della nostra terra, facendo la differenza”.

 

 

Barbanti minacciato sul web “fai venire voglia di scannarti come un maiale”

Roma ( Rm) Dopo la sua dichiarazione aperta di approdare al PD, lasciando il Movimento Cinque Stelle, l’On. Sebastiano Barbanti è stato vittima, sui social di ingiurie e minacce. I commenti contro il deputato parlamentare si sprecano, molti dei quali rivolti alla sua persona e alla famiglia.  Gli attacchi sono giunti non solo sulla sua pagina pubblica, ma anche sul profilo privato del deputato, dove qualche giorno fa annunciava la nascita del figlio Paolo. “Non spergiurare mai su tuo figlio – scrive Carmelo – non lo merita e non merita un padre incoerente come te. Auguri alla nuova vita. Vergogna a te”. “Povero figlio –  replica un certo Gianni – certo che stai contribuendo a fargli trovare un bel paese. Vergognati”.

 

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Raffaella Aquino

 

Minaccia soldati e carabinieri. Arrestato

VIBO VALENTIA – I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 57 anni, Savatore Roseto, già noto alle forze dell’ordine, per minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello. La notte scorsa, infatti, l’uomo è stato visto aggirarsi in maniera furtiva in piazza Luigi Razza da due militari dell’esercito impegnati nel servizio “Strade sicure”. I due uomini del 24/mo Reggimento artiglieria di Messina si sono avvicinati a lui per identificarlo ma Roseto, in evidente stato di alterazione da alcol, dopo aver tentato invano di avvicinarsi, ha estratto un coltello dalla tasca dei pantaloni, minacciando i soldati. Questi ultimi hanno così chiamato i Carabinieri, nei confronti dei quali l’uomo ha continuato più volte a inveire urlando “Lasciatemi andare se no vi ammazzo tutti, faccio una strage”. A questo punto, i Carabinieri hanno bloccato e disarmato Roseto, conducendolo in caserma.