Archivi tag: minacce

Sindaco Ferrari minacciato durante il carnevale, fermato un giovane

PAOLA (Cs) – Denunciato un ragazzo di vent’anni (I.A), accusato di aver minacciato il Sindaco Basilio Ferrari. Secondo gli inquirenti, il giovane è uno dei due ragazzi travestiti che domenica 15 febbraio, in occasione del carnevale, sono stati protagonisti di minacce di violenza nei confronti di Ferrari. Altri due ragazzi sono stati denunciati con l’accusa di favoreggiamento, in quanto avrebbero cercato di nascondere gli abiti dei principali accusati. I carabinieri continuano a indagare sulla questione e cercare i moventi del gesto offensivo.

Accusato di rapina ed estorsione, minaccia parti offese.

VIBO VALENTIA – Antonio Vacatello, 51 anni, imputato di rapina ed estorsione aggravata, è stato oggi posto agli arresti domiciliari poiché accusato di aver minacciato le parti offese del processo allo scopo di intimorirle. Vacatello dopo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria era in stato di libertà. Il gip, su richiesta della Dda, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico dell’imputato.

La ‘ndrangheta minaccia il pm Lombardo: 200 kg di tritolo pronti ad esplodere

Il pm della Dda di Reggio calabria Giuseppe Lombardo, titolare di controverse inchieste contro le più grandi cosche calabresi, ha ricevuto minacce pervenute in una telefonata ai centralini della Guardia di Finanza giorni fa. Nella chiamata si faceva allusione a 200 kg di tritolo pronti ad essere fatti esplodere contro Lombardo. La notizia è stata ripresa dal Quotidiano del Sud e La Repubblica, secondo cui l’anonima voce al telefono avrebbe detto “dite a Beppe Lombardo che se non la smette lo ammazziamo” , specificando addirittura alcune aree in cui l’attentato verrebbe posto in essere. La vicenda è stata confermata stamani all’ANSA da ambienti della Procura di Catanzaro.

Arrestato allevatore per lesioni e minacce

FRANCICA (VV) – Vincenzo Lavecchia, allevatore di 36 anni, ritenuto contiguo alle cosche del vibonese, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di lesioni e minacce. L’arresto di Lavecchia, che attualmente è affidato ai servizi sociali, è stato fatto in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dal giudice di sorveglianza di Catanzaro. Le indagini hanno permesso di acclarare le responsabilità di Lavecchia in una lite scoppiata per futili motivi.

Lo Polito: “l’interesse principale è la salute dei cittadini”

 

 
 “Non è concepibile alcuna fuga in avanti da parte di chiunque per affermare questa o quella esigenza di collocare una unità operativa in una struttura piuttosto che in un’altra, perché qualsiasi determinazione non può prescindere da una valutazione più complessiva che abbia come riferimento l’intero territorio ed il Tavolo Permanente della Sanità .

Un’esigenza per rispondere adeguatamente alle reali necessità dei cittadini e per vedere soddisfatto il proprio bisogno di salute.
Ecco perché dopo il 15 agosto l’organismo territoriale, composto dalla Conferenza dei Sindaci del Pollino e della Valle dell’Esaro, dal Comitato Territoriale delle Associazioni, dalle Rappresentanze Politico – Istituzionali, e dalle organizzazioni sindacali, discuterà di queste ed altre urgenze, consapevole dell’unitarietà con cui è necessario affrontarle per dare giusti contenuti anche alle strutture riconosciute sul territorio e rispondere ai diritti sacrosanti delle popolazioni.
L’integrazione dell’organico del Pronto Soccorso; l’immediato potenziamento dell’organico nella divisione di Ortopedia ; l’attivazione immediata dell’osservazione breve intensiva in Pronto soccorso; l’aumento dell’organico di Broncopneumologia; l’apertura della seconda ala del reparto di Medicina Generale; l’attivazione dei 30 posti letto previsti di Chirurgia generale;rendere pienamente operante il reparto di Emodinamica ed attivare il tournover del personale di tutte le qualifiche con tutte le altre esigenze, poi, hanno bisogno, come abbiano affermato, di un coinvolgimento attento e costante di tutti i soggetti, quale condizione irrinunciabile di crescita dell’intera offerta sanitaria per il Territorio.
Per queste motivazioni ribadiamo l’importanza di una concertazione sinergica continua nell’interesse della salute per tutti che deve vederci uniti in questo percorso di riconoscimento di esigenze e priorità.”

Nuove minacce di morte per il sindaco Antonio Barile

SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA)  – Nuove minacce di morte sono state fatte al sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile. Nella sede del municipio e’ stata recapitata una lettera indirizzata al sindaco all’interno della quale c’erano le minacce. Barile ha denunciato l’episodio ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Sin dal suo insediamento il primo cittadino sta subendo intimidazioni.

Calabria: Di Martino (Sel) esprime solidarietà ai candidati minacciati

Andrea di Martino, coordinatore Sel Calabria proclama tutto il suo appoggio verso quei candidati che hanno subito strane minacce: ”voglio esprimere tutta la mia solidarieta’ personale e del Partito Calabrese ai candidati Aiello e Mazzuca, al consigliere Sacco e al segretario di Sel di Cosenza, Antonio Curcio, che in questi giorni sono stati oggetto di strani ed inquietanti messaggi minatori”.
”Abbiamo investito in questi giorni la Digos a cui abbiamo segnalato gli episodi. In queste ore Sel nazionale – dice Di Martino – ha provveduto a tutelare il partito ed i suoi aderenti. Mi auguro che sin da subito si possano ripristinare le condizioni per poter svolgere in modo sereno e tranquillo il confronto elettorale e i nostri aderenti vengano messi in condizioni di sicurezza per svolgere pienamente le iniziative politiche”.

Minacce ad Agenti Nel Carcere di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Questa mattina sono pervenute delle minacce ad alcuni agenti impegnati nella sorveglianza della sezione speciale del carcere di Reggio Calabria tramite un modulo utilizzato per le richieste quotidiane dei detenuti alla direzione e distribuito regolarmente dal personale del penitenziari.

Gli agenti minacciati si occupano dei detenuti imputati in alcuni processi contro la ‘ndrangheta.

Nel foglio, privo di firma, vi erano scritte frasi minacciose con cui si chiedeva l’allontanamento degli agenti della sezione nella quale sono ristretti i detenuti ad alta pericolosità e sottoposti quindi a sorveglianza “livello 3” secondo i codici dell’amministrazione penitenziaria. Alcune delle minacce, scritte sul foglio, sono rivolte ad un agente “di origine messinese” ed invitano la direzione al trasferimento degli agenti con minacce dirette (“altrimenti finisce a cazzotti”).

Un ispettore ancora in servizio nel carcere reggino ha ricevuto, nei mesi scorsi, altre minacce simili.