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Roma, promosso dalla regione Calabria l’ incontro sulla rimodulazione delle economie

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ROMA – Promosso dalla Regione, si è tenuto stamattina, nella sede del Ministero della Salute, un incontro sulla rimodulazione delle economie rinvenienti dall’ex art. 20 Legge 67/88 prima fase. La Regione era rappresentata dal delegato alla sanità del Presidente Oliverio, Franco Pacenza, dal Dirigente generale del dipartimento Tutela della salute Riccardo Fatarella e da Franco Dattola del settore edilizia sanitaria. Il Ministero della salute era rappresentato dal presidente del nucleo di valutazione degli investimenti sanitari Marco Spizzichini. La Regione, ha ricostruito le economie prodottosi negli anni e riguardante il primo triennio di investimenti, programmati nella seconda metà degli anni novanta. Dalla ricognizione fattasi ne è scaturito un residuo pari a poco più di 24 milioni di euro, di cui 4,5 milioni di euro a carico della Regione per attività svolte negli anni in eccedenze rispetto alle somme originariamente impegnate. Nella riunione di oggi, la Regione ha esposto al  Ministero della Salute le linee strategiche su cui intende rimodulare tali risorse, che sono: potenziamento delle dotazioni tecnologiche dei servizi territoriali e ospedalieri; intervento stralcio sul Pronto Soccorso per il presidio ospedaliero di Crotone; acquisto degli arredi del Centro protesi di Lamezia, il potenziamento della rete delle emergenze-urgenze. Il rappresentante del Ministero ha fortemente condiviso l’impostazione della Regione che punta a colmare, sia pure parzialmente, una sofferenza antica che è rappresentata dalle disponibilità tecnologiche nel sistema sanitario calabrese. Già nei prossimi giorni, la Regione trasmetterà formalmente al Ministero della Salute, al Ministero dell’Economia e delle Finanze la proposta di rimodulazione con la specifica degli obiettivi condivisi supportati dalla ricognizione economica effettuata con cassa depositi e prestiti. «È questo – a parere del Presidente Oliverio –  un buon esempio di lavoro interistituzionale condiviso e fecondo che, per il lavoro svolto dalla Regione, ci permette di attivare risorse da troppi anni né censite né tanto meno impegnate e che consentono in tempi brevi di rafforzare le dotazioni tecnologiche della sanità calabrese e di rispondere a necessità vere, quali il PS di Crotone e il Centro Protesi di Lamezia, la PET e l’Acceleratore Lineare presso l’Annunziata di Cosenza, la ristrutturazione e il potenziamento tecnologico degli ospedali di zone svantaggiate. Tutto ciò anche in continuità con gli obiettivi previsti, sempre in materia di edilizia sanitaria dall’APQ del 2007 e dal Patto per la Calabria, sottoscritto il trenta aprile scorso con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Attivare con determinazione, come stiamo facendo in questi mesi, tutte le possibilità di investimenti in sanità è la prima leva per costruire un efficiente sistema sanitario»

Domani caldo da “bollino rosso”

caldoSecondo l’ultimo bollettino delle ondate di calore, pubblicato on line dal ministero della Salute, domani l’allerta di “livello 3”, il più elevato, riguarderà Reggio Calabria, Messina, Palermo, Bolzano, Latina, Perugia e Roma.
In ulteriore, costante aumento anche le temperature. Domani quelle effettive toccheranno i 37 gradi a Firenze e i 36 a Latina e Perugia mentre quelle percepite raggiungeranno i 39 ancora a Firenze, i 38 a Latina, Messina, Palermo e Reggio Calabria e i 37 a Bolzano, Brescia, Roma e Viterbo. Dopodomani le temperature percepite toccheranno quota 39 a Bolzano, Firenze, Latina, Messina e Palermo e quota 38 a Milano, Napoli, Reggio Calabria, Trieste e Verona.

Federazione Nazionale Associazioni Giovani Farmacisti al Ministero della Salute

8ROMA – Lo scorso 7 luglio, al tavolo tecnico indetto dal Ministero della Salute  sull’attività farmaceutica e la valorizzazione del farmacista era presente anche la Federazione Nazionale Associazioni Giovani Farmacisti . “È stato un grande riconoscimento all’attività della Federazione di questi ultimi anni ed è stato importante portare all’attenzione del Ministro tutte le nostre perplessità e dubbi su come la nostra professione si sia ultimamente sviluppata. Per noi è stata una conferma scoprire che il ruolo del farmacista risulta ancora oggi essere considerato di primaria importanza per la sua funzione di tutela della salute del cittadino e come possa essere di grande sostegno per il SSN sul territorio.” È dal 2005 che la Farmacia italiana è stata interessata da tutta una serie di provvedimenti, come il Decreto Bersani, e i Decreti “Salva Italia” e “Cresci Italia” del Governo Monti che, a distanza di 10 anni, hanno prodotto questo: farmacie e parafarmacie (Bersani) e un Concorso Straordinario (Monti) che doveva essere svolto in un anno per l’apertura di nuove farmacie e nuove possibilità lavorative e che dopo quattro è ancora di fatto fermo. “A noi non sembra una situazione normale e soprattutto di sviluppo. Ricordiamo inoltre che ad oggi ci sono Concorsi Ordinari non ancora completati. Non si è mai voluto ragionare su un Sistema ad ampio respiro, che ponesse al centro il farmacista, con le sue aspirazioni e competenze professionali, e il luogo deputato nel quale svolgere la propria opera, ovvero la Farmacia. Noi rimaniamo convinti del fatto che la Farmacia nasca a tutela della Salute del Cittadino con una vocazione a prevalenza professionale su quella commerciale. Liberalizzazione in questo senso significherebbe ammodernare un Sistema nel quale ci possa essere libertà di impresa, tenendo però come elementi fondanti la garanzia della capillarità del Sistema stesso e la qualità del servizio erogato. Possiamo condividere gli argomenti a sostegno del sistema portati da Federfarma, ma devono accelerare sull’innovazione. Possiamo comprendere certe frustrazioni manifestate dalle Parafarmacie, ma non ne condividiamo le scelte di indirizzo. È stato comunque importante prendere parte con tutte le sigle presenti al tavolo di concertazione in modo da poter apportare ognuno per il proprio ruolo un contributo che si rifletta in un risultato condiviso da tutti. Siamo sulle buona strada e possiamo pensare che sia arrivato il momento in cui l’innovazione entrerà nella nostra professione con un cambiamento di organizzazione a più ampio respiro.”

Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni punto di riferimento nazionale

Catanzaro – Il Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni dell’ASP di Catanzaro è diventato il punto di riferimento nazionale per quanto riguarda il controllo e la sorveglianza delle malattie infettive nei Centri di accoglienza per immigrati. Il Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni dell’Asp, che ha sede nell’area del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme ha presentato a Roma, alla presenza dei referenti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, in un convegno organizzato da Agenas, il modello messo a punto dall’Asp catanzarese e che rappresenta uno degli obiettivi previsti nel Progetto CCM-Agenas sul tema della Salute nella popolazione immigrata e il monitoraggio da parte dei Sistemi Sanitari Regionali.

Alla manifestazione romana ha partecipato il direttore generale dell’Asp Dott. Mancuso, il quale ha introdotto i lavori mettendo in evidenza gli sforzi profusi dall’Azienda in tema di politiche per l’immigrazione nonostante il periodo di ristrettezze economiche in cui versa la Sanità. La Dott.ssa Morandi, Referente del Progetto per conto di Agenas, ha presentato l’iniziativa mettendo in risalto gli aspetti attuali ed emergenti della  problematica relativa alla tutela della salute degli immigrati, puntando l’attenzione sugli aspetti economici che impongono  strategie efficaci per garantire a tutti gli stranieri l’assistenza sanitaria, auspicando procedure uniformi su tutto il territorio nazionale  e sistemi organizzativi validi.

Gli operatori del Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni, il Dott. Surace  e l’Infermiera Latella, nelle loro relazioni, hanno messo in risalto gli obiettivi  del progetto, l’insieme delle attività progettuali finalizzate al controllo delle malattie infettive nei Centri di identificazione ed espulsione della Regione Calabria e le buone pratiche finalizzate all’integrazione degli immigrati, spesso ostacolata dalle barriere linguistiche e dalla scarsa conoscenza delle normative che tutelano la salute dei cittadini stranieri.

Le  relazioni tenute dal Dott. De Filippis operatore dello SPRAR,  e dal Prof. Torti, Direttore dell’U.O. di Malattie Infettive del Policlinico Universitario di Germaneto, hanno affrontato rispettivamente gli aspetti della prevenzione, della diagnostica e terapia delle malattie infettive ad elevato impatto sociale quali Epatiti, AIDS, Tubercolosi, Malaria e Malattie Sessualmente Trasmesse.
L’insorgenza di tali malattie risulta spesso correlata ad una serie di fattori  quali il sovraffollamento, le condizioni  igienico-sanitarie precarie, la promiscuità  e l’assistenza sanitaria carente, a cui si aggiunge il fatto che alcune delle suddette malattie sono endemiche nei Paesi di provenienza dei cittadini stranieri.
Il Modello predisposto dal Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni costituisce uno strumento da adottare nelle varie realtà italiane per l’ottimizzazione delle prestazioni sanitarie all’interno dei Centri di accoglienza per l’immigrazione, e tale prospettiva è stata anche auspicata dal Ministro della Salute Prof. Balduzzi il quale, non potendo presenziare ai lavori per impegni istituzionali, ha fatto pervenire un video-messaggio in cui ha avanzato la richiesta di voler conoscere nel dettaglio il prodotto finale realizzato dal Centro di Medicina del Viaggiatore e delle Migrazioni.