Archivi tag: minniti

Marco Minniti presenta a Cosenza “Sicurezza è libertà. Terrorismo e immigrazione: contro la fabbrica della paura”

COSENZA – Sabato 24 novembre prossimo, alle ore 18,00, il Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia, ospiterà la presentazione del libro di Marco Minniti “Sicurezza è libertà. Terrorismo e immigrazione: contro la fabbrica della paura’, edito da Rizzoli.

Un manifesto politico nel senso nobile del termine, perché l’ex Ministro dell’Interno – partendo dalla propria esperienza al Viminale – può sdoganare il tema della sicurezza all’interno dell’area riformista italiana riconoscendole una importanza primaria e propedeutica al reale esercizio di qualsiasi forma di libertà.

«Si parla di sentimenti. Di percorsi umani condivisi con tanti amici e con tantissimi compagni che hanno fatto la strada insieme a noi. I sentimenti non dividono ma uniscono» ha dichiarato Marco Minniti a proposito del suo libro.

La presentazione di Iacucci

«Il titolo è già un programma: non è banale che ci sia l’accento su quella e. Perché non può esserci libertà se non c’è sicurezza. Il primo nemico della libertà e della sicurezza è la paura. Chi costruisce paura ci rende meno liberi ma anche meno sicuri.  Questo libro è un racconto intenso dei sedici mesi al Viminale in cui Marco Minniti si è trovato ad affrontare eventi epocali, un’analisi delle paure degli italiani e su come gestirle e anche su come gestire i flussi migratori e il rapporto con l’Africa» – ha commentato Franco Iacucci, che sarà presente all’evento portando i saluti istituzionali. Un libro importante, secondo il Presidente della Provincia, «che ha il merito di tracciare un percorso per la sinistra del futuro, che per vincere la sfida contro i populisti dovrà essere in grado di coniugare il tema della sicurezza con la libertà, l’umanità, la solidarietà e l’integrazione».

L’incontro sarà moderato dal Caporedattore della Gazzetta del Sud, Arcangelo Badolati. A dialogare con l’autore, l’Arcivescovo Emerito di Cosenza Mons. Salvatore Nunnari e il Governatore della Calabria, Mario Oliverio. 

libro Minniti

Festa del Lavoro, controlli intensificati negli scali reggini

REGGIO CALABRIA – In occasione della ricorrenza della Festa del Lavoro, il questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi ha disposto l’intensificazione di tutti i servizi info-investigativi e di controllo del territorio. Sono state pianificate misure per garantire la sicurezza, il rispetto della legalità e vanificare tentativi di strumentalizzazione ad opera di gruppi estremisti. In quest’ottica è stato dato impulso all’attività della Digos per individuare eventuali gruppi pericolosi per l’ordine pubblico. Grassi ha emanato un’ordinanza a tutti i componenti delle forze di polizia richiamando gli aspetti principali del dispositivo. Incrementata l’attività di controllo del territorio, specie nelle aree più affollate, per il contrasto di furti e rapine in abitazioni o negli esercizi commerciali. Controlli anche all’aeroporto, alle stazioni ferroviarie e ai porti. Per Intensificati i controlli degli obiettivi istituzionali e di Governo, delle strutture giudiziarie, dei musei e dei luoghi di interesse turistico.

Sciolti per mafia i comuni di Limbadi e Platì

ROMA –  Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha sciolto per infiltrazioni mafiose i Consigli comunali di Limbadi e Platì.

A Limbadi lo scoppio di una bomba che ha ucciso Matteo Vinci

Limbadi era stato al centro dell’attenzione nelle settimane scorse dopo che il 4 aprile era morto un uomo di 42 anni, Matteo Vinci, ed era rimasto gravemente ferito il padre Francesco, di 70, a causa dello scoppio di una bomba collocata sotto l’automobile sulla quale viaggiavano i due. Mentre il Comune di Platì é stato sciolto più volte per mafia in passato, per Limbadi è la prima volta. L’unico precedente risale al 1983, quando il Consiglio comunale appena eletto non si potéinsediare per l’annullamento della elezioni comunali per la presenza tra gli eletti di persone ritenute legate alla ‘ndrangheta.

Il sindaco di Limbadi, «un atto ingiusto»

L’attuale sindaco di Limbadi, Pino Morello, ha contestato fortemente la decisione del Consiglio dei Ministri. «Noi la ‘ndrangheta – ha detto – l’abbiamo sempre combattuta con i fatti e non con le parole. Faremo subito ricorso al Tar e vinceremo».

Foto (http://www.lametino.it/Cronaca/disposto-accesso-antimafia-al-comune-di-limbadi.html)

Fantoccio e cartelli offensivi su Minniti davanti alla sede del Pd a Rho

COSENZA – Una foto del ministro dell’interno Marco Minniti, sistemata sopra una giacca con al collo una giacca, è stato lasciato davanti alla sede del Pd a Rho, che è a poca distanza da quella della Lega, dove ne è stato trovato uno simile ma con il volto del segretario della Lega Matteo Salvini. Accanto ai due fantocci (foto Ansa.it) è stato lasciato un cartello firmato da ‘Brigate Moleste’ e la scritta “Ma vuoi la sovranità per diventare Sovrano d’Italia?”.

Vicino al fantoccio di Minniti sono state lasciate anche scritte offensive. 

Solidarietà di Enza Bruno Bossio

Dopo il ritrovamento del fantoccio, al ministro calabrese Minniti ha espresso la propria solidarietà anche la deputata del Partito democratico Enza Bruno Bossio. «Il fantoccio – dichiara la deputata calabrese – apposto all’ingresso del circolo  PD a Rho è la dimostrazione di come il populismo possa scatenare forme di violenza che facilmente potrebbero degenerare in azioni inquietanti. Quella di Rho è la reazione di chi tenta di opporsi all’attività di un ministro che sta facendo della integrazione nella sicurezza un principio fondativo di una coesione sociale ispirata innanzitutto ai valori della libertà e della inclusione. La minaccia rivolta al ministro dell’interno è un tentativo, maldestro, per infondere paura alla comunità intera. Ma la forza delle idee prevale sempre sull’oscurantismo».

SPRAR e il sistema di accoglienza virtuoso. Oliverio all’incontro con Minniti

Un sistema di accoglienza virtuoso, regole da rispettare e cooperazione con gli enti locali per assicurare a tutti una convivenza sostenibile”. Con questi obiettivi 190 Comuni calabresi hanno sottoscritto a Taverna, nel “Centro Natura”, all’interno del Parco nazionale della Sila, il protocollo d’intesa per aderire al sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati  (Sprar), alla presenza del Ministro degli Interni Marco Minniti, del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, dei prefetti calabresi e del Presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo. Un’intesa che si inserisce all’interno del percorso delineato dal “Piano Anci”, dopo mesi di intenso lavoro in sinergia col Viminale e le Prefetture, al fine di assicurare un’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti protezione internazionale. «Al ministro Minniti – ha detto il Presidente Oliverio – va un ringraziamento sentito e non di circostanza per come sta affrontando il difficile tema dell’immigrazione in Italia. Un problema gigantesco con cui dovremo fare i conti per i prossimi anni. Per questo l’iniziativa del Viminale e del Governo è lungimirante e insita di prospettive perché coniuga sicurezza e accoglienza, allontanando fenomeni speculativi riguardo alle paure delle popolazioni. In particolare – la Calabria appare in questa fase come una terra di frontiera, un approdo naturale nel Mediterraneo. Ma soprattutto è una terra d’accoglienza. Il fatto che già 140 Comuni abbiano deliberato l’adesione al sistema del Governo Sprar dimostra ancora una volta che nel dna della Calabria c’è il carattere dell’accoglienza. Noi come Regione siamo in prima fila per raccordarci con lo Stato e con i Comuni». Per il ministro Marco Minniti «La Calabria conferma l’approccio nazionale e una visione d’insieme ai problemi. Spesso succede nelle regione più esposte, quelle che hanno sofferto maggiormente. Ma se oggi 190 Comuni calabresi aderiscono al nostro piano, tra cui 140 hanno già deliberato nei propri Consigli, significa che qui stiamo andando davvero oltre. Sono cifre importanti, incoraggianti per il Viminale e ci spingono ad andare avanti in questa strada imboccata con grande determinazione».  L’adesione dei Comuni, è stato spiegato, avviene su base volontaria, con l’impegno che i centri che aderiscono all’intesa vengano salvaguardati da ulteriori invii. L’accordo per la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale prevede degli incentivi economici per chi vi aderisce. Il riparto equo seguirà dei criteri con alcune clausole di salvaguardia: 2,5 migranti ogni mille abitanti, con una serie di correttivi per i Comuni più piccoli, i capoluoghi di città metropolitane e le zone terremotate. Attraverso un progetto pilota poi, finanziato con fondi europei, sarà costituita anche una task force di esperti a supporto degli Enti locali nella predisposizione dei bandi per l’adesione alla rete Sprar, e nella gestione delle problematiche sociali ed amministrative connesse alla presenza dei richiedenti asilo sul territorio. Il Prefetto di Catanzaro Luisa Latella, che ha coordinato l’importante lavoro di raccordo con i Comuni aderenti allo Sprar, ha evidenziato il successo di una sinergia tra Regione, Anci, Prefetture e Comuni che ha condotto a questo brillante risultato. «L’intesa di oggi – ha anche sottolineato il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo – conclude un importante percorso ispirato alla massima collaborazione tra ministero, Prefetture e l’associazione dei Comuni. Soprattutto con la Regione e con il Presidente Oliverio si stanno creando le condizioni di un dialogo moltoproficuo. Ne è testimonianza il Tavolo da poco messo in campo per risolvere i problemi legati alle tariffe sui rifiuti. Per quanto riguarda invece l’adesione allo Sprar – ha concluso – significa mettersi al sicuro da invii indiscriminati, potendo contare su qualificati servizi di accompagnamento all’integrazione degli immigrati».

 

Sprar, anche il sindaco Manna all’incontro con Marco Minniti

RENDE (CS) – Anche il comune di Rende, che ha aderito con delibera di giunta dello scorso lunedì alla rete Sprar, parteciperà all’incontro di sabato mattina con il ministro Marco Minniti a Taverna nel centro natura di Villaggio Mancuso. In tale occasione sarà sottoscritto il protocollo d’intesa con i comuni che hanno deciso di aderire alla rete di accoglienza per i richiedenti asilo e rifugiati. «Il sistema Sprar -ha affermato Marina Pasqua- è fondamentale per le nostre comunità: promuovere un’accoglienza integrata e finalizzata all’inserimento sociale ed economico dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale vuol dire pensare una società multiculturale dove la diversità sia valore aggiunto».

«Gli Sprar -ha dichiarato il sindaco Manna- sono un’ opportunità concreta di crescita per il territorio. Per questo riteniamo che questa rete di accoglienza, che non risponde a criteri di emergenza, sia fondamentale per far sì che si riesca a parlare di coesione sociale proponendo un modello d’integrazione che trasforma i tratti dell’accoglienza in opportunità di convivenza e di arricchimento reciproco».

Minniti chiude la kermesse Cantiere Calabria

RENDE (CS) – Non solo un passerella, come sottolineato da Oliverio, ma una tre giorni di lavori intensi, di progetti, di prospettive. Per regalare ai calabresi uno sviluppo concreto in tempi rapidi. All’Università di Arcavacata si è chiusa la kermesse Cantiere Calabria, con l’intervento di Marco Minniti. Il titolare del Viminale è in rapida ascesa all’interno del proprio partito e le sue politiche sull’immigrazione raccolgono consensi anche al di fuori del Pd. Potrebbe essere la carta giusta per rafforzare l’intesa con Alternativa Popolare in vista del voto parlamentare del 2018. Si vedrà. Nella tre giorni arrivano per Oliverio anche risultati importanti: dalla costruzione del nuovo svincolo autostradale per l’area industriale di Rende allo stanziamento di cospicue risorse per le infrastrutture sportive, alla Zes di Gioia Tauro ai fondi promessi dal ministro Martina per rifondere gli agricoltori dai danni provocati da siccità e incendi. «Abbiamo rimesso in moto la Calabria dopo anni di malgoverno – ha detto Oliverio – Lo dicono le cifre. Questa estate la stagione turistica ha portato nove milioni di presenze. Cresce il Pil della regione, stiamo colmando il gap infrastrutturale con la costruzione della nuova rete ferroviaria jonica». Dopo la semina Oliverio si prepara al raccolto. Puntando dritto alla riconferma.  

Minniti a convegno Unical: «Maturi i tempi per un corso di laurea in Intelligence»

RENDE (CS) – Si è svolto nell’Aula Magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria la giornata di studi “Intelligence: a dieci anni dalla riforma. Risultati, questioni aperte, prospettive”, organizzato dal Centro Studi in Intelligence dell’ateneo calabrese, diretto dal Mario Caligiuri, che ha moderato l’evento.

È intervenuto il ministro dell’Interno Marco Minniti per che ha introdotto l’intervento sostenendo che possono essere considerati maturi i tempi per l’avvio di corsi di intelliegnce nelle università italiane, dando atto al lavoro svolto nell’ateneo calabrese per lo sviluppo della cultura dell’intelligence in Italia. Entrando nel merito del convegno, il Ministro ha sostenuto che «L’intelligence italiana e’ diventata una struttura competitiva e professionale anche se a volte non è possibile prevedere poiché a volte dal momento in cui viene concepito e poi realizzato un attacco terroristico passano pochi minuti: prevedibilità zero. Basti pensare a quello che e’ avvenuto, recentemente a Stoccolma dove un fondamentalista ha rubato un camion e si è abbattuto sulla folla. In questo casi, non c’e’ possibilita’ di prevederlo ma di contenerlo». Minniti ha poi affrontato il tema della minaccia cibernetica, dichiarando che è «un tema cruciale per l’intelligence italiana dove – e’ bene ribadirlo – c’e’ un legame strettissimo tra intelligence e forze di polizia. Tutto e’ condiviso poiché c’è uno scambio di informazioni costante». Minniti ha poi illustrato i temi principali dell Riforma della legge sui servizi: «Nel 2007 quando in Parlamento si discuteva della riforma dell’intelligence sapevamo tutti che c’erano delle criticita’. Era come se avessimo dovuto cambiare le ruote della macchina senza fermare la macchina. Sembrava un’impresa impossibile eppure oggi possiamo dire che l’Italia ci e’ riuscita. Cio’ dimostra che in Italia quando si lavora insieme sui problemi dimostriamo di essere un grande Paese e la sicurezza nazionale è un argomento che riguarda tutte le forze politiche e non dev’essere motivo di divisione.Voglio lasciarvi con un augurio che sia anche un monito fortissimo per tutti noi: la sicurezza nazionale non deve essere mai elemento di scontro politico». Al termine dell’intervento di Minniti, il rettore Gino Mirocle Crisci lo ha omaggiato di una targa sottolineando l’impegno e lo sforzo dell’ ateneo rendese nella formazione dell’intelligence.

Ad inaugurare i lavori della sessione mattutina era stato appunto il rettore Crisci, il quale ha auspicato la nascita di un corso di laurea in Intelligence. È quindi intervenuto il direttore del dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione Roberto Guarasci, che ha sottolineato l’importanza del convegno sia per il tema che per i relatori.

Ha tenuto la prima introduzione ai lavori Marco Valentini, prefetto e componente del Comitato Scientifico del Master, che ha  inquadrato il tema della sicurezza nell’ambito dei diritti di libertà, precisandone lo sviluppo nell’ambito dell’intelligence nel corso del tempo.

È quindi intervenuto Mario Caligiuri che ha illustrato le varie attività svolte sull’Intelligence dell’ateneo calabrese, iniziate alle fine degli anni Novanta. Caligiuri ha ripercorso le tappe di questo percorso scandito dall’inquadramento della disciplina, dai saggi sulle riviste specializzate, da collane editoriali, dall’organizzazione del primo master in intelligence nelle università pubbliche italiane con il sostegno di Francesco Cossiga, dall’istituzione di un centro studi accademico, da pubblicazioni e ricerche, da seminari alla CRUI, da siti internet specializzati. Ha infine ricordato i principali docenti che si sono susseguiti nelle varie edizioni del Master, i libri pubblicati  dalla Collana del Centro Studi in Intelligence e il convegno “Aldo Moro e l’intelligence. Il senso dello Stato e le responsabilità del potere” svoltosi nel mese scorso. Ha concluso illustrando le varie iniziative in cantiere per il 2017.

C’è stato poi l’intervento del Ministro Minniti, dopo il quale si è registrata la relazione del direttore della Scuola del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza, Paolo Scotto di Castelbianco, che ha ripercorso le tappe della diffusione della cultura dell’Intelligence nel nostro Paese, frutto appunto della riforma del 2007.

La seconda sessione è stata avviata dalla relazione del prefetto Carlo Mosca, che ha rimarcato il rapporto tra intelligence e diritto, evidenziando i progressi avvenuti negli ultimi quarant’anni, cioè dalla prima legge del 2007 fino ad oggi, passando per la riforma avvevuta nel 2007 e le successive modificazioni.

Si è proseguito con l’intervento di Roberto Baldoni, Direttore del Consorzio Interuniversitario Nazionale sull’informatica e docente dell’Università “La Sapienza” di Roma, che focalizzato l’attenzione sul cyberspace, evidenziando come la sicurezza informatica oggi rappresenti una condizione essenziale della sicurezza nazionale.

La sessione pomeridiana è ripresa con la relazione di Lorenzo Vidino, della George Washington University, che ha trattato il radicalismo islamico, effettuando anche una comparazione tra quanto avviene in Europa e in Italia. In particolare, si è soffermato sul ruolo di internet nello sviluppo del fondamentalismo islamico.

C’è poi stato l’intervento del generale Carlo Jean, dell’Università LUISS “Guido Carli” di Roma, che ha riletto il rapporto strutturale fra intelligence e geopolitica nell’epoca della globalizzazione. Ha quindi evidenziato il possibile ruolo del nostro Paese alla luce della nuova via della Seta promossa dalla Cina. Singolare la circostanza evidenziata dal generale riguardo ai collegamenti che ogni settimana avvengono via treno tra Shangai e l’Europa, con arrivo nella stazione ferroviaria tedesca di Duisburg.

Ha concluso le relazioni Antonio Maria Rinaldi, dell’Università Gabriele D’Annunzio di Pescara, ha parlato del ruolo dell’intelligence nelle guerre economiche, mettendo in luce i processi di privatizzazione delle aziende pubbliche nel nostro Paese, le nostre relazioni gli Stati Uniti e la Cina, il peso della Germania nelle attuali politiche europee.

Ha concluso la giornata di studi Mario Caligiuri che ha riepilogato i contenuti del convegno, ribadendo che la cultura della sicurezza va diffusa nella società perché l’intelligence rappresenta una dimensione fondamentale del futuro.

Le relazioni verranno implementate e confluiranno in una pubblicazione a cura del Centro Studi sull’Intelligence dell’Università della Calabria. I lavori sono stati registrati da Radio Radicale e trasmessi in diretta streeming sulla pagina Facebook “Intelligence Lab”. Tante relazioni dunque per un unico, rilevante, leitmotiv: l’importanza dell’Intelligence nella vita di tutti i giorni dal ’77, anno della prima legge sui servizi che le ha permesso di trovare una prima legittimazione nello stato di diritto, alla riforma del 2007. Il futuro non bisogna aspettarlo, ma prepararlo attraverso l’Intelligence!

Momenti di tensione all’Unical. Contestazione per il ministro Minniti

COSENZA – Contestazioni all’Università della Calabria, dove il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha partecipato ad un convegno dal tema “Intelligence: a dieci anni dalla riforma – Risultati, questione aperte, prospettive”. All’esterno dell’area in cui si è svolto il seminario si è radunato un gruppo di manifestanti che hanno protestato contro i recenti decreti varati in materia di immigrazione e che sarebbero, secondo i dimostranti, fortemente restrittivi per le libertà personali garantite dalla Costituzione. Molti i cartelli e gli striscioni che inneggiano al diritto all’accoglienza e contro la discriminazione razziale. Imponente lo schieramento di forze dell’ordine predisposto per l’arrivo del ministro. Marco Minniti non ha rilasciato alcuna dichiarazione alla stampa.

Minniti è stato contestato anche all’interno dell’aula magna dell’ateneo, dove stava partecipando al convegno. Un docente precario, che aveva in mano un documento che voleva essere “un foglio di via” simbolico per il ministro, è entrato all’improvviso, bloccato subito dalle forze dell’ordine. Minniti, dopo aver tenuto una breve lectio magistralis, ha lasciato subito l’ateneo. All’esterno, la Polizia ha anche bloccato un gruppo di contestatori che stavano tentando di appendere uno striscione.

Intelligence, domani il ministro Minniti all’Unical

RENDE (CS) – Sarà il Ministro dell’Interno Marco Minniti a intervenire nella giornata di studi “Intelligence: a dieci anni dalla riforma. Risultati, questione aperte, prospettive”, che si svolgerà all’Università della Calabria a Rende lunedì 19 giugno 2017, dalle ore 9.30 alle 17.30presso l’Aula magna “Beniamino Andreatta”. L’evento è stato promosso dal Centro di Documentazione Scientifica sull’Intelligence dell’Università della Calabria, in collaborazione con il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Repubblica, il Laboratorio Nazionale CINI di Cybersecurity e la rivista di geopolitica LIMES. Dopo i saluti del Magnifico Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci e del Direttore Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione Roberto Guarasci, sono previste le introduzioni Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario Caligiuri e del Prefetto, Docente e Componente del Comitato Scientifico del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Marco Valentini. È quindi previsto l’intervento del Ministro dell’Interno Marco Minniti, che nel novembre del 2016 aveva inaugurato con una lezione l’ultima edizione del Master in Intelligence promosso dall’ateneo calabrese. Dopo le relazioni del Vice Presidente del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica Giuseppe Esposito e del Direttore della Scuola del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Presidenza del Consiglio Paolo Scotto di Castelbianco, in rappresentanza del Direttore del DIS Alessandro Pansa, si aprirà la prima Sessione del convegno dal titolo: “I 10 anni trascorsi: quello che è stato”. La prima relazione sarà svolta dal Prefetto e Consigliere di Stato Carlo Mosca: “Il percorso legislativo delle riforme del sistema d’intelligence” alla quale seguirà quella del Direttore del Laboratorio Nazionale CINI di Cybersecurity Roberto Baldoni: “Cybersecurity e Big Data per l’interesse nazionale”. Alle 15 riprenderanno i lavori con la seconda Sessione dal titolo “I prossimi 10 anni: quello che potrà essere” con le relazioni del professore della George Washington University Lorenzo Vidino: “La radicalizzazione in Italia e in Europa”; del generale Carlo Jean dell’Università Luiss “Guido Carli” di Roma: “Intelligence e geopolitica: l’interesse nazionale”; e del professore dell’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara Antonio Maria Rinaldi: “Le guerre economiche: il ruolo dell’intelligence”. I lavori saranno seguiti da Radio Radicale e in diretta streeming nella pagina Facebook “intelligence lab”. Le relazioni verranno inserite in un volume che verrà pubblicato nella collana editoriale del Centro di Documentazione Scientifica sull’Intelligence dell’Università della Calabria.