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Violenze e abusi in una scuola materna, insegnate finisce in manette

LAMEZIA TERME (CZ) – Un insegnante di una scuola materna, di 64 anni, è stato arrestato a Lamezia Terme con l’accusa di violenza sessuale su minori.

L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura.

E’ scattata dopo la denuncia di una madre che aveva ricevuto le confidenze della propria bambina l’indagine del personale del commissariato di Ps di Lamezia Terme, coordinata dalla Procura lametina, che ha portato all’arresto dell’insegnante di scuola dell’infanzia. Le dichiarazioni della donna sono state successivamente confermate da altre madri che, sentite a sommarie informazioni, hanno dichiarato di aver appreso fatti simili dalle rispettive figlie, anche loro allieve dello stesso plesso scolastico.

Fonte Ansa

Bullismo, violenza sessuale, adescamento minori, sei persone finiscono in comunità

REGGIO CALABRIA -Sei ragazzi, oggi maggiorenni ma all’epoca dei fatti minorenni, sono stati posti in comunità dalla squadra mobile di Reggio Calabria in esecuzione di un’ordinanza del Tribunale dei minorenni. Sono accusati di bullismo, violenza sessuale, adescamento di minori, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile, ai danni di 4 ragazze di cui una, all’epoca dei fatti, aveva meno di 13 anni. Le indagini sono partite da una segnalazione di Telefono azzurro.

Nella segnalazione si informava la squadra mobile di una presunta aggressione a sfondo sessuale nonché di numerosi episodi di molestie, anche telefoniche, subite da una ragazza minorenne da parte di un suo coetaneo. Dal suo racconto sono poi venuti alla luce diversi episodi di molestie nei suoi confronti e di altre minorenni. L’aggressione a sfondo sessuale ha poi trovato riscontro dalle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza e dall’analisi delle utenze dei ragazzi.

Fonte Ansa

Spacciavano droga a scuola, due minori finiscono in comunità

COSENZA – Alle prime ore di oggi, la Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari (collocamento in comunità) emessa dal G.I.P. presso il Tribunale dei Minorenni di Catanzaro su richiesta di quella Procura della Repubblica, a carico di 2 minori ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e anche (uno solo dei due) di estorsione.

La presente attività ha preso spunto dal rinvenimento, avvenuto lo scorso mese di ottobre, di una cospicua quantità di sostanza stupefacente di tipo marijuana all’interno di una scuola cittadina nel corso di un controllo antidroga della Polizia di Stato.

Le successivi indagini, personalmente coordinate dal Procuratore della Repubblica dei Minorenni e condotte dalla Squadra Mobile bruzia, hanno consentito di individuare e ricostruire con esattezza diversi episodi di cessione di stupefacenti a giovanissimi avvenuti quasi sempre in prossimità di alcune scuole e circoli ricreativi frequentati da minori.

Le vicende ricostruite si sono snodate in un vasto arco temporale di riferimento dimostrativo delle condotte illecite stabilmente assunte rispetto alle quali la competente A.G. ha colto elementi sintomatici della gravità delle condotte degli indagati.I due giovanissimi dopo le formalità di rito sono stati collocati in una comunità per minori.

Anche la figlia minorenne spacciava la droga, sei arresti nel crotonese

CROTONE – Sono 22 in tutto le persone coinvolte nell’operazione “Sommelier” scattata a Crotone dalle prime ore dell’alba. Droga e traffico di stupefacenti, queste le accuse che hanno portato all’arresto di sei delle persone indagate e alla denuncia, con obbligo di firma, delle restanti sedici. Un’indagine durata diversi mesi dalla quale è emerso che alcuni degli arrestati impiegassero minori nello spaccio della droga. Secondo le prime indiscrezione, pare che uno di essi, avrebbe utilizzato anche la figlia, di soli 13 anni, per il confezionamento e la successiva cessione della cocaina.

 

 

A Vibo protesta di migranti minori non accompagnati

VIBO VALENTIA – Stamane una trentina di migranti minorenni non accompagnati e richiedenti asilo, ospitati in un centro di accoglienza a Bivona, frazione di Vibo Valentia, ha dato vita a una protesta, attuando un blocco stradale, contro i ritardi nel pagamento del pocket money.

Migranti ricevuti in Prefettura

I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia e della Stazione di Vibo Marina sono intervenuti, sedando la protesta e consentendo la rimozione del blocco. Una delegazione dei minori, con l’assistenza di un mediatore culturale, é stata poi ricevuta nella Prefettura di Vibo Valentia.

Estorsione aggravata e lesioni, arrestati cinque minori extracomunitari

ROSSANO (CS) – Personale della Polizia di Stato in servizio al Commissariato di P.S. di Rossano, diretto dal Commissario Capo dr. Giuseppe Massaro, nel primo pomeriggio di oggi ha tratto in arresto in flagranza di reato 5 minori extracomunitari per tentata estorsione aggravata, danneggiamento e lesioni. Tutti e 5 gli arrestati erano ospiti di una casa famiglia, gestita da un’associazione ed ubicati in un appartamento nel centro della cittadina Jonica. Le donne e gli uomini dell’Ufficio Anticrimine e della Squadra Volante del Commissariato di P.S. hanno proceduto all’arresto dei minori dopo che le responsabili della struttura ospitante avevano richiesto sull’utenza 113 un intervento urgente del personale della Polizia di Stato perché minacciate dagli ospiti. Già nel recente passato gli uomini del dr. Massaro avevano attenzionato la casa famiglia, per altri episodi, ma non della gravità odierna. Immediatamente giunto sul posto il personale della Polizia di Stato evitava che le gravi minacce sfociassero in più gravi conseguenze, a riprova, le richiedenti aiuto erano visibilmente terrorizzate, raccontavano che erano state buttate fuori dalla struttura dai cinque giovani dietro insistenti minacce di morte. Esponevano altresì, che i cinque le avevano strattonate ed anche ferite nel cacciarle fuori con la minaccia che se non davano loro soldi e ricariche per i telefonini le avrebbero ammazzate. Le avrebbero ammazzate se solo avessero tentato di entrare all’interno. Si aveva modo di rilevare altresì che la porta della struttura era chiusa dall’interno, da dove provenivano grida e rumori di qualcosa che si stava danneggiando e/o rompendo. Dopo ripetuti inviti il portone veniva aperto ed all’interno venivano da subito individuati i cinque giovani che venivano immediatamente bloccati, visto che continuavano a manifestare un chiaro atteggiamento arrogante, sfrontato e di noncuranza per quanto stava avvenendo. Un chiaro atteggiamento di sfida e minaccia verso le due donne ospitanti con grida ed urla, sfiorando anche il contatto fisico interrotto dagli operatori che si frapponevano impedendo conseguenze ulteriori. I cinque che parlavano in arabo, non comprensibile a parte la parola alcune parole note, che venivano da loro pronunciate ripetutamente e continuavano, nonostante la presenza dei poliziotti, ad avere un atteggiamento visibilmente ostile. Le donne dell’associazione, dichiaravano già oralmente la loro volontà punitiva ed attesa la flagranza del reato di tentata estorsione, danneggiamento aggravato e percosse, i cinque venivano dichiarati in stato di arresto e portati presso i locali del Commissariato. Una delle ospitanti, per le lesioni riportate ricorreva alle cure del P.S. dell’Ospedale civile di Rossano. Nella successiva ispezione allo stabile, il personale della Polizia Scientifica intervenuto sul posto ha constatato danneggiamenti all’interno della struttura provocati dagli arrestati. Informata l’A.G. di turno presso il Tribunale dei minorenni di Catanzaro, Dott.ssa Tartaglia, questi disponeva l’accompagnamento dei cinque arrestati presso il centro di prima accoglienza per minorenni di Catanzaro sedente in quella via Paglia.

 

Bus vacanze con bambini a bordo fermato perché senza assicurazione

TARANTO- Un autobus da turismo con a bordo ventisei fra bambini e ragazzi e due accompagnatori diretti in vacanza in parte a Castellaneta Marina e in parte a Crotone è stato fermato per un controllo sulla autostrada A14 e poi sottoposto a sequestro amministrativo dalla Polizia stradale perchè privo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Vista la temperatura esterna particolarmente elevata, circa 37 °C i passeggeri sono stati accompagnati nella vicina caserma in attesa di un bus sostitutivo chiesto tramite il tour operator. I minori sono stati fatti accomodare nei locali della sottosezione, in ambienti climatizzati. Al conducente del veicolo è stata contestata la violazione prevista dall’art. 193 del codice delle strada con sequestro amministrativo del pullman. Dopo una paziente attesa è giunto l’autobus sostitutivo che è risultato in regola. Così tutti i passeggeri hanno preso posto sul mezzo per il prosieguo del viaggio in condizioni di sicurezza

Minori non accompagnati, domani mattina incontro al comune di Corigliano

CORIGLIANO (CS) – Vertice operativo domani mattina, martedì 4 luglio, al comune di Corigliano, per affrontare la drammatica emergenza dei minori non accompagnati sbarcati giovedì (complessivamente sono 215 quelli arrivati) e alloggiati nel Palazzetto dello sport.

Il numero (dopo il completamento dello sbarco) è aumentato. Sono infatti attualmente 166 i minori sistemati nella struttura sportiva.

Inizialmente erano 156. Altri 25 sono ospitati in una scuola sempre di Corigliano. Sono 24, invece, quelli che si è riusciti ad alloggiare in altri comuni.

Resta dunque da affrontare subito, con assoluta urgenza e soluzioni dignitose e definitive, la drammatica emergenza dei 166 minori del Palazzetto dello sport.

All’incontro operativo, che inizierà alle ore 10, parteciperanno i due delegati della Regione, per l’immigrazione e i diritti umani, Giovanni Manoccio e Franco Corbelli, il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci e l’assessore alle politiche sociali e all’immigrazione, Marisa Chiurco, per la Prefettura di Cosenza, il viceprefetto vicario Emanuele Saveria Greco.

Subito dopo l’incontro i protagonisti della riunione operativa si sposteranno al Palazzetto dello sport dove si trovano i giovani migranti. Venerdì Corbelli e Manoccio, per affrontare questa emergenza, si erano recati al porto di Corigliano e da lì, insieme all’assessore Chiurco, al Palazzetto dello sport.

«La situazione continua purtroppo a distanza di giorni ad essere assai difficile e ad aggravarsi. Per questo – affermano in una nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta Corbelli e Manoccio – è stato organizzato questo incontro operativo, per cercare di trovare una soluzione a questa drammatica emergenza.

Domani avanzeremo una proposta concreta che può sbloccare la situazione e scongiurare per il futuro che si possa verificare un altro caso simile, di centinaia di minori tutti lasciati nel porto di approdo.

Questo – rimarcano – non dovrà mai più verificarsi, sia a Corigliano che nelle altre città dove sbarcano i minori non accompagnati. Il comune di Corigliano, che si sta letteralmente sacrificando, da solo non ce la può fare.

E’ umanamente impossibile. Da considerare che oltre ai 166 minori alloggiati nel Palazzetto dello sport ce ne sono attualmente nel territorio comunale di Corigliano un’altra settantina, arrivati con gli sbarchi precedenti. Una situazione insostenibile che – concludono Corbelli e Manoccio – stiamo cercando di affrontare restando in continuo contatto con il comune di Corigliano e chiedendo l’intervento del Ministero degli Interni».

Rossano, importante convegno dell’osservatorio nazionale sul diritto alla famiglia

 Rossano (CS) – Continua il lavoro della sezione Rossano/Castrovillari dell’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, associazione forense, che da anni si distingue per la formazione e aggiornamento professionale.

L’associazione, presieduta dall’Avv. Dora Mauro, l’8 giugno c.a. ha organizzato un convegno sul tema della  “conflittualità familiare tra mediazione e negoziazione assistita- il ruolo dell’avvocato”.

L’evento formativo, accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, ha trattato, con la partecipazione di esperti in materia, il tema della mediazione familiare, quale occasione di confronto tra quanti quotidianamente aiutano le famiglie che decidono di affrontare i propri conflitti, percorrendo la via dell’ascolto.

La mediazione familiare permette ai coniugi di riconoscere i propri bisogni per giungere ad un accordo stabile, anche nell’interesse dei figli. Non semplicemente una negoziazione al fine di raggiungere un compromesso, ma un vero e proprio cammino che conduce al recupero del sentire e della dignità di ciascuno. In questo percorso, il ruolo dell’avvocato e del mediatore hanno una funzione fondamentale.

I lavori sono iniziati con i saluti di rito, in particolare l’intervento dell’Avv. Michele Marincolo, fondatore della sezione Rossano / Castrovillari dell’osservatorio e attuale coordinatore regionale di tutte le sezioni calabresi, ha posto l’attenzione sul prossimo importante appuntamento  del 24 giugno 2017 in occasione del primo Forum Regionale ove si tratterà il tema della “tutela del minore: profili sostanziali e processuali ” che si svolgerà in due sessioni con una tavola rotonda sul tema ” il tribunale della famiglia nel progetto della riforma ” .

Nutriti e molto interessanti sono stati gli interventi dell’avv. Icilio Martire ,  della dottoressa Ilaria De Vanna, del Presidente  della sezione civile del Tribunale di Castrovillari dott. Di Vincenzo Pede e dell’Avv. Anna Bonifiglio. L’occasione è servita da spunto e da stimolo  per lavorare su un progetto al fine di concretizzare un servizio di mediazione familiare all’interno del Tribunale  e fornire un aiuto alle famiglie “disgregate “.

Approvata la legge sui minori non accompagnati, Roccisano: «Giorno positivo»

CATANZARO – L’assessore regionale al welfare Federica Roccisano interviene nel merito della nuova legge sui minori stranieri non accompagnati e parla di «un giorno positivo per i minori e per chi di minori si occupa». E aggiunge: «La Camera dei deputati ha, infatti, oggi approvato la proposta di legge sulle ‘Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati’ che va a riformare il sistema di accoglienza e protezione per i minori stranieri non accompagnati. Si tratta di una legge altamente positiva e che colloca l’Italia quale primo Paese in Europa che sceglie di pensare ai minori stranieri non accompagnati non più come emergenze, ma prima di tutto e sopra ogni cosa quali bambini e adolescenti. È positiva questa legge perché va oltre la mera fotografia della realtà e di chi vorrebbe limitarsi a fornire solo l’immagine dell’emergenza dei flussi umani che sbarcano quotidianamente sulle nostre coste. È positiva perché mette l’umanità al centro scegliendo di occuparsi di quei bambini che necessitano di cure e affetto e non solo di supporto emergenziale, ma anche di chi, come le famiglie, le associazioni, gli esperti del settore, si possono occupare di loro.

Grazie alla spinta propulsiva e propositiva di realtà come Save the Children, la Camera oggi approva un testo che prevede un forte coinvolgimento del mondo del sociale oltre che delle istituzioni, cambiandone gli asset e mutando anche le tempistiche e che interesserà anche il sistema esistente oggi in Calabria e che grava pesantemente sulle prefetture e sui Comuni. La prima accoglienza avrà durata limitata a 30 giorni, in modo da evitare fughe di giovani e inutili parcheggi. I tribunali dei minori avranno un ruolo centrale: essi dovranno aprire un albo di tutori volontari, affinché ciascun minore abbia un tutore e gli albi si potranno costruire a partire anche da gruppi di cittadini, formatisi appropriatamente, che decidono di diventare “adulti di riferimento” dei nuovi giovani cittadini.

Infine, l’aspetto più importante è quello che coinvolge e attiva le famiglie che potenzialmente possono diventare affidatarie dei minori. In tal senso, concordemente con il Garante dell’Infanzia della Regione Calabria, Antonio Marziale, intendiamo convocare a breve il tavolo degli affidi per ragionare insieme ai componenti del tavolo sulle modalità di collaborazione sui territori, al fine di attivare gli albi e gli elenchi delle famiglie presso i Comuni, con la certezza che al futuro migliore dei minori stranieri non accompagnati potrà contribuire ognuno di noi».