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[#GraffidiPrimavera] Intervista alla cosplayer Miriel Montague

Durante l’evento Graffi di Primavera abbiamo avuto il piacere di parlare con Raffaela Di Napoli, in arte Miriel Montague, giovane e talentuosa cosplayer, artista e truccatrice di origini partenopee.

Nel corso dell’intervista abbiamo scoperto qualche curiosità sul mondo di Miriel, sulla creazione dei suoi costumi e delle sue nostalgie d’infanzia. Buona visione!

Chi è Miriel Montague?

Il nome d’arte che utilizzo nasce da una “nerdata”, chiamiamola così. Con i miei amici, giocando a Dungeons & Dragons, avevo come personaggio un mago di nome Miriel e da quel momento hanno cominciato a chiamarmi in questo modo anche fuori dal gioco. Montague, invece, deriva dalla mia passione per Shakespeare, infatti è il cognome di Romeo. Mi sono sempre vista più come un Romeo che come una Giulietta.
Nella realtà quotidiana sono una truccatrice cinematografica e teatrale.

Come ti sei approcciata al mondo del cosplay?

Nel lontano 2007, mio fratello si preparava per andare alla fiera del fumetto con il cosplay di GTO. Mi portò con lui e rimasi totalmente affascinata da questo mondo e pian piano ho cominciato a fare i primi cosplay.

Come realizzi i tuoi costumi?

Per la parte sartoriale mi faccio aiutare molto da mia madre, mentre per quanto riguarda le armature le faccio totalmente io, mi piace costruire e fare ricerche sui materiali da utilizzare.

Parlaci del tuo costume per questo evento, da Barbie, e la nostalgia per la bambola bionda.

Barbie per me è molto importante, sono una collezionista da quando ero bambina, tanto da averle conservate in ottimo stato. Ho scelto “Barbie la principessa e la povera” perché mi ha segnata nell’infanzia. Ho atteso il pretesto giusto per poterlo fare, data la presenza di Barbie Magazine a questo evento.

Quali cosplay hai in mente per il futuro?

Wonder Woman da “Batman Vs Superman”, Belle de “La bella e la Bestia”, la versione classica del cartone animato per quest’ultimo e poi qualcosa preso dal mondo dell’illustrazione giapponese con spunti di barocco nei disegni.

 

Miriam Caruso
Riprese ed Editing Daniele Ferullo