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Al via la due giorni del POL Meeting al Castello Svevo di Cosenza

COSENZA – Il Meeting della Polizia Locale, uno degli eventi nazionali più attesi dagli operatori del settore, prevede un ricco programma di interventi tenuti da relatori tra i maggiori esperti del settore che affronteranno tematiche che investono l’operatore della polizia locale, chiamato ad applicare nuove normative sulla sicurezza urbana e non solo.

All’inaugurazione sarà presente anche il fratello dell’Ispettore Licari che prenderà parte alla cerimonia di consegna del premio POL 2017 dedicato agli operatori della polizia locale che si sono distinti durante il loro operato.

L’ispettore Licari, vittima di una violenza di gruppo durante il suo servizio a Catania, è stato in coma per diverso tempo ed ora, uscito dalla rianimazione, ha bisogno ancora di cure per la sua sopravvivenza.

Il programma dell’edizione POL 2017 è stato anche arricchito da una sezione dedicata ai tributi per la quale è atteso l’intervento di Sergio Trovato – Professore, Avvocato Tributarista, già collaboratore delle testate Il Sole 24 Ore ed Italia Oggi, consulente Anci, Legautonomie e consulente scientifico Leggi D’Italia – e da una serie di eventi collaterali che perseguono scopi differenti ma non slegati dalla manifestazione, come quello sociale e culturale.

Il programma di giovedi 12: moda e fotografia al POL Meeting 

Giovedì mattina al Castello Svevo anche la moda e la fotografia abbracceranno le importanti tematiche del POL Meeting 2017 con la perfomance creativa a cura della fotografa concettuale e giornalista Stefania Sammarro, in collaborazione con l’Accademia New Style di Cosenza diretta da Franca Trozzo. 

Durante la mattinata verranno, infatti, esposti alcuni bozzetti stilistici su come sarà la divisa della Polizia tra 100 anni, realizzati dagli allievi dell’Accademia e sarà indossata una divisa in un’installazione vivente per una non posa fotografica.

L’abito creato prenderà vita nelle fotografie di Stefania Sammarro, in un progetto fotografico che sarà esposto insieme ai bozzetti dell’Accademia. Le foto esposte sono ambientate in una futuristica Cosenza, in una sorta di visioni introspettive dal sapore minimal tra linee futuristiche e surrealismo.

Il soggetto, all’interno del contesto cittadino, ricorda nella postura la figura del poliziotto, sicuramente in un’epoca diversa e cangiante, in cui l’atteggiamento varierà forma, con un’autorevolezza immutata all’interno della società. 

Venerdì mattina invece ampio spazio alle scuole che porteranno circa trecento studenti al Castello Svevo.

Attraverso la collaborazione delle Associazioni i giovani provenienti dalle scuole medie superiori assisteranno alla testimonianza del padre di Sara Frangella, una delle giovanissime ragazze strappate alla vita in seguito ad un drammatico incidente stradale avvenuto nell’aprile del 2016 a San Lucido, che condividerà, con gli studenti presenti in Sala, la sua dolorosa esperienza. Lo scopo non sarà quello di trasmettere un messaggio di dolore bensì quello di rivolgere un invito ad amare e rispettare la propria vita.

Dopo una fase teorica iniziale dedicata agli studenti in cui verranno trattate tematiche relative a multitasking, distrazione e alcol, tutti elementi che costituiscono un grave rischio durante la guida, si passerà a quella esperienziale aperta a tutti: un percorso a ostacoli con il quale sperimentarsi indossando degli speciali occhiali che simulano lo stato di ebbrezza. Questa attività permette di divertirsi ma allo stesso tempo di riflettere, visto che la maggior parte delle persone che si cimentano nella prova, a malapena riesce a mettere un piede davanti all’altro. Condizione che spesso viene sottovalutata e non viene capita dopo aver bevuto a una festa o un aperitivo ma che si comprende alla perfezione quando si effettua la prova da sobri.

La mattinata si concluderà con la cerimonia di consegna del premio “Coscienza Civica ed educazione alla convivenza”, progetto che premia il più incisivo messaggio di coscienza civica che gli studenti hanno pensato rivolto alla propria città, al termine del quel è prevista la consegna di una borsa di studio del valore di € 1000,00 destinato all’Istituto scolastico selezionato.

La manifestazione nasce da una idea di Ottavio Chiappetta, della Beta Professional Consulting che ha affidato ad un eccellente comitato scientifico le scelte dei temi e dei relatori.

 

Radicando, a Crosia il festival dedicato alla moda e all’arte

 CROSIA (CS) – – Radicando, moda e fashion sotto le stelle. Crosia apre le porte della sua promenade marina, Bandiera Verde per la quarta volta consecutiva all’alta moda e all’arte, per una serata glamour dedicata all’ulivo, alle sue forme e al suo fascino arcano.

Una manifestazione dalle corde sottili e dai toni alti, durante la quale sarà presentato per la prima volta in Calabria l’abito realizzato interamente con foglie e rami della prestigiosa cultivar “La Dolce di Rossano” provenienti proprio dai fondi olivicoli della cittadina traentina prodotto dal couturier Tiziano Guardini.

Tante le griffe e gli ospiti che animeranno la kermesse, organizzata da Fabio Zumpano, direttore artistico, allestitore e creatore di alcuni dei più importanti format di moda promossi in Calabria, in programma sul Lungomare Centofontane la prossima Domenica 30 Luglio.

L’iniziativa rientra nel contenitore artistico dello Jonio Summer Feast 2017, promosso dall’Amministrazione comunale di Crosia – Assessorato al Turismo ed inserito nel quarto cartellone socio-culturale Crosia d’Estate 2017.

Radicando – dice l’art director Fabio Zumpano – sarà un evento unico nel suo genere che chiuderà il magnifico ciclo di promozione territoriale avviato dal Comune di Crosia e dalla Valle del Trionto con Expo Milano 2015.

Unico, sì ma che ha grandi potenzialità per diventare un evento storicizzato per il territorio del basso Jonio e del comprensorio traentino.

Con questo spettacolo, che alternerà le forme e i colori della moda alle note e ai valori della tradizione autoctona, portiamo in quest’area della Calabria il format di Estate in Moda, già ampiamente sperimento e che in quindici anni ha accresciuto il suo successo e la sua fama.

Ma Radicando – aggiunge – per volere anche dell’Amministrazione comunale di Crosia e del Sindaco Russo, sarà un’occasione per promuovere le eccellenze nell’ambito della moda, del makeup e dell’arte che quotidianamente, operano nel nostro territorio e particolarmente nel comprensorio di Mirto-Crosia.

Insomma, Radicando è una manifestazione a Km0 nella quale si inserisce il valore e l’esperienza di ospiti importanti nel mondo della moda.

Come Tiziano Guardini, stilista e couturier della natura che farà sfilare proprio sul palco di Radicando il suo abito d’ulivo, già presentato a Milano come a New York, Ginevra e Singapore, nei più importanti contest di alta moda al mondo, insieme – conclude Zumpano – al gioiello a tema realizzato dal maestro orafo traentino Domenica Tordo.

Sette modelle professioniste, che hanno indossato per i grandi atelier internazionali, sfileranno le collezioni autunno-inverno delle boutique Galleria della Sposa, Just Collection, GigaStore, GoldenPoint e Gentleman, e poi ancora le montature del Centro Ottico Pugliese e i gioielli di Kreusa e Domenico Tordo.

Uno spazio speciale sarà dedicato, inoltre, agli abiti realizzati dai ragazzi dell’Itas-Itc di Rossano – corso di Moda e Fashion.

Durante la serata, presentata dallo speaker e conduttore radiofonico di RLB, Italo Palermo, alla passerella si alterneranno i ritmi della New Euro Dance di Sandra Galatie le voci del soprano Marilù Brunetti e del poliedrico attore Alessandro Castriota Scanderbeg.

Le acconciature di modelli e artisti saranno curate dai coiffeur Antonio Russo e da The Barber mentre il makeup sarà a cura di Lise Tavernise edElegance.

Regione, Magno: «Un premio alla carriera per Anton Giulio Grande»

CATANZARO – «Anton Giulio Grande è un’eccellenza della nostra Regione. La Calabria è onorata di avere lo stilista lametino tra i suoi figli illustri». E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno che in un ordine del giorno presentato a Palazzo Campanella impegna «il Presidente della Giunta e l’intero esecutivo regionale, in occasione dei primi 20 anni di attività nel campo della moda e di successi internazionali, a consegnare un premio alla carriera, in apposita manifestazione pubblica, da svolgersi nella Città di Lamezia Terme che gli ha dato i natali, allo stilista Anton Giulio Grande, vero interprete e divulgatore in tutto il mondo dell’estro e della genialità calabrese attraverso la creazione di abiti di alta moda che coniugano qualità, tradizione e innovazione. Anton Giulio Grande – aggiunge il consigliere regionale – è uno degli stilisti haute couture più apprezzati dal pubblico e dai numerosi personaggi in vista, della tv e dello spettacolo, che indossano i suoi abiti, diffondendo il made in Calabria nei circuiti nazionali ed internazionali. Ha partecipato a prestigiosi eventi internazionali e ricevuto diversi riconoscimenti che anno certificato l’indiscussa qualità delle sue creazioni di alta moda.  Non bisogna, infatti, dimenticare che Anton Giulio Grande e la famiglia Versace costituiscono le più alte e significative espressioni della moda calabrese e sono collocati ai vertici del panorama internazionale dimostrando un legame autentico e viscerale con la nostra Regione. Il successo delle collezioni di Anton Giulio Grande – osserva l’On. Magno – è legato a capi di alta moda elaborati nell’atelier di Lamezia Terme e realizzati completamente a mano da sarte di Calabria, abili artigiane e preziose custodi di antichi rituali tessili e di particolari tecniche di ricamo. La valorizzazione delle maestranze locali è, quindi, un altro aspetto che ha caratterizzato i successi dello stilista lametino, quasi a voler rimarcare un legame inscindibile con la terra d’origine. Recentemente – prosegue Magno – è stato consegnato, durante la manifestazione “Passerella da sogno”, il premio alla carriera allo stilista Anton Giulio Grande dall’onorevole Adriano Palozzi, consigliere della Regione Lazio e dalla dottoressa Sara Plateroti responsabile pari opportunità Roma e provincia. E’ giunto il momento – conclude Magno – che anche la Regione attribuisca un doveroso riconoscimento ad uno dei suoi figli illustri: un premio alla carriera sigillerebbe un legame profondo e indissolubile con la nostra Regione».

 

Cosenza Fashion Week, defilé di Haute Couture su Piazza Bilotti

COSENZA-  Importante chiusura per la prima edizione di Cosenza Fashion Week

Dopo l’evento clou tenutosi nel Castello Svevo-Normanno di Cosenza, con il défilé del famoso stilista Gianni Molaro, toccherà a Michele Gaudiomonte concludere con la sua collezione di abiti la serie delle sfilate di moda previste nel ricco programma di Cosenza Fashion Week.

L’evento, previsto per le ore 21 di domenica 28 maggio, si svolgerà all’aperto nella suggestiva cornice di Piazza Bilotti, per la prima volta colorata di moda e attraversata in passerella da bellissime modelle.

Prima dello stilista pugliese, ai piedi delle statue di Giuseppe Gallo, mentre i flash dei fotografi illumineranno la lunga passerella che attraverserà la piazza, sfileranno le creazioni di Valentino Votino e di giovani emergenti fashion designer:Giovanna Ercolano, Arianna Laterza, Nunzia Mortati, Simona Gentile e Marina Vespa.

Un vero spettacolo, giusta conclusione di un’edizione spettacolare che ha animato la città con le forme e i colori della moda.

Un insieme di eventi, un’occasione di incontro e confronto tra stili e tendenze diverse, frutto di vera maestria e di creatività provenienti da molte regioni d’Italia, che hanno mostrato la capacità di un Made in Italy in continua evoluzione.

L’ultima giornata in programma prenderà il via con due sessioni fotografiche di model sharing con Vito Sinagra e un workshop su “Il veicolo della moda: la fotografia”, che si terrà con le associazioni culturali Ladri di Luce e Nice, dalleore 10 alle ore 18, presso il Caffè Letterario di Piazza Matteotti.

Un altro appuntamento si terrà in contemporanea, dalle ore 11 alle ore 13, presso il Fashion Point di Corso Mazzini: si tratta del workshop “In Corso…taglio e su misura” con l’azienda calabrese di produzione abbigliamento Francy Gi.

Pomeriggio intenso con due eventi collaterali in contemporanea, previsti tra il Caffè Letterario, con una tavola rotonda tra esperti del settore, e il Fashion Point, dove si parlerà di “Fashion Wedding: #erikaconsiglia”.

Cosenza Fashion Week ha mostrato la capacità di promozione e la forza attrattiva che può avere un simile evento per un territorio – ha detto la sua ideatrice, Giada Falcone –. Ringrazio l’amministrazione comunale di Cosenza per il sostegno offerto in ogni aspetto organizzativo alla kermesse, insieme a quanti hanno patrocinato l’evento e hanno collaborato alla buona riuscita di questa prima edizione”.

Moda, slitta l’apertura del Cosenza Fashion Week

COSENZA – Cambio di programma in casa Cosenza Fashion Week. L’evento, programmato nel prossimo fine settimana, è stato posticipato per la fine del mese odierno. Ciò si è reso necessario per poter inserire le richieste di partecipazione pervenute da giovani e affermati stilisti, fashion maker, make-up artist e fotografi del mondo della moda. Prende così nuova forma l’evento moda creato da Giada Falcone che, dal 25 al 28 maggio, presenterà a Cosenza i principali brand dello stile italiano.

«Già da mesi avevamo la sensazione che, nonostante si fosse già chiusa da parte nostra la fase di reclutamento e selezione di brand e stilisti indipendenti, quanto ci appariva subito una certezza di successo sarebbe presto diventata una sorprendente realtà. E così è stato – afferma Giada Falcone – tanto da richiedere altre due settimane di tempo. Ciò si è reso necessario per rispondere alle sopravvenute necessità organizzative. L’obiettivo principale è quello di puntare l’attenzione su quelle realtà creative di eccellenza che costituiscono un nuovo mercato».

Quattro giorni no stop per immergersi nel mondo fashion, con molti “eventi collaterali” e workshop. Tutto questo con l’obiettivo di raccontare ed esprimere il carattere dei brand selezionati. Grande attenzione sarà rivolta allo stile e alla lavorazione artigianale prettamente Made in Italy tanto apprezzata nel mondo. A giorni la presentazione del programma di Cosenza Fashion Week.

Goel, anche per gli abiti da sposa è tempo di “Cangiari”

ROMA – Lo strascico dell’abito da sposa diventa uno scialle, un perfetto accessorio di stile e una tintura di colore biologico completa la metamorfosi di un abito che riscopre nuova vita. Un messaggio solidale quello di Cangiari (in dialetto calabrese “cambiare”) primo marchio di moda eco-etica di alta di gamma in Italia, che passa attraverso tutte le sue creazioni, non solo quelle da sposa. Uno sguardo diverso al tema dell’etica e della sostenibilita’ ambientale, con un originale approccio sul riciclo e sulla trasformazione. Il marchio calabrese ha fatto dei temi dell’eticità e della sostenibilità ambientale la propria mission. «Etica ed Estetica sono inseparabili – dichiara Vincenzo Linarello, presidente di Goel, Gruppo Cooperativo, cui fa capo Cangiari. – I nostri capi contengono un messaggio di cambiamento e rappresentano una bellezza autentica, che non è solo estetica ma anche di valore e di rispetto sia per le persone che per l’ambiente. La nostra proposta per il Fashion Revolution racconta una trasformazione che riguarda l’abito, ma anche il sistema moda che deve ripensarsi e rinnovarsi nel rispetto di questi valori». Fashion Revolution è un movimento presente in 83 paesi nel mondo che ha preso vita dopo la tragedia del Rana Plaza in Bangladesh del 2013 dove una palazzina con laboratori tessili è crollata uccidendo 1134 persone. Un fatto che ha posto all’attenzione del mondo i retroscena di una gran parte dell’industria della moda: scenari di sfruttamento delle povertà e di violazione dei diritti umani. Un movimento che si sta rafforzando anche in Italia, dove la Fashion Revolution Week, promossa da Marina Spadafora e Country Coordinator Fashion Revolution Italia, s’interroga su un quesito: #WhoMadeMyClothes? Chi paga i costi della moda irresponsabile verso persone ed ambiente. Tre i principi base di Cangiari: Artigianalità con tessuti prodotti al telaio con l’antica tradizione della tessitura calabrese di origine greco-bizantina; sostenibilità ambientale con materiali e colorazioni bio; Etica con la produzione made in Italy formata dalle cooperative sociali del Gruppo Cooperativo Goel

“Festival della Moda”, al via la quarta edizione

RENDE (CS) –  E’ tutto pronto per la quarta edizione del Festival della Moda, la kermesse che vedrà in passerella grandi protagonisti, da giovani stilisti emergenti a boutique di prestigio che per l’occasione, andranno a presentare al pubblico le collezioni più originali. Per l’evento, organizzato dall’agenzia ADV di Emanuela Cozza e presentato da Andrea De Iacovo, sfileranno abiti pret a porter, abiti da sposa, da cerimonia e di alta moda. Non mancheranno poi le linee casual e i gioielli. L’appuntamento è per mercoledì 1° marzo all’Hotel Europa di Rende. Ospite della serata, il giovane ed eclettico stilista cosentino Giuseppe Cupelli, che porterà in passerella alcune tra le sue creazioni più belle ed estrose. La sua collezione sarà poi impreziosita dai gioielli di “Scintille”. Una serata straordinaria all’insegna dell’eleganza, del fascino e del buon gusto dove ci sarà spazio anche per la buona musica e per altre sorprese che saranno svelate nel corso della serata.

 

Raffaella Aquino

“Interazioni Creative” apre le porte al vintage, all’artigianato e a storie di passioni

COSENZA – Talento, fiducia, idee innovative. Condividere esperienze e crescere insieme in uno spazio non solo virtuale ma anche e soprattutto sociale e integrativo. Il progetto è di quelli ambiziosi, ma sta già incassando molti apprezzamenti e alttrettante adesioni. Si chiama “Interazioni Creative be yourself”, uno spazio condiviso, fisico e virtuale all’interno del quale creativi di ogni sorte, desiderosi di apprendere nuovi percorsi e interessati ad accrescere le proprie conoscenze, avranno la possibilità di confrontarsi e condividere le proprie passioni e i propri saperi. I prossimi 26 e 27 Novembre Interazioni Creative apre le porte al mondo del vintage, dell’artigianato e del market design, dove sei “creativi” esporranno le proprie collezioni e i propri lavori. “Cose Belle, Design & Market, Storie di Passioni”, questo l’evento che si terrà negli spazi di Via Don Gaetano Mauro, dove sarà possibile, tra l’altro gustare anche un ottimo aperitivo biologico, grazie alla collaborazione di Naturium, prezioso partner che da sempre sostiene il leit motiv di Interazioni Creative e della sua grintosa fondatrice Deborah De Rose. E tra le tante storie di passione e amore  per la moda e il design c’è  quella di Giuseppe Cupelli, giovane fashion stylist, con una importante esperienza nei più rinomati showroom dell’alta moda milanese ( Armani e Ferrè, solo per fare qualche accenno). Dopo anni alla corte delle più prestigiose case di moda italiane, Giuseppe ritorna a Cosenza, la sua città, dove ha realizzato un grande sogno, un suo un atelier di alta artigianalità tradizionale, un luogo all’interno del quale hanno trovato terreno fertile anche quella sua vena stilistica internazionale e innovativa, giovane e al passo coi tempi, in grado di soddisfare le più svariate esigenze, e sempre attenta alla ricercatezza e al buon gusto. Anche l’estroso stilista cosentino il prossimo week-end sarà tra gli ospiti di “Interazioni Creative”, perchè insieme si interagisce e si plasmano quelle idee e quei progetti in grando di offrire nuove opportunità di crescita e, realizzare, come nel caso di Giuseppe, un gran bel sogno. Intanto, in attesa della due giorni, è possibile avere maggiori informazioni su altri espositori e sulle molteplici iniziative in programma, visitando il sito internet interazionicreative.com –

Raffaella Aquino

“Canto pagano” dei Moda, Perle dagli anni Ottanta

Alla fine degli anni Settanta nella musica comincia a manifestarsi un certo malessere esistenziale, complici i cambiamenti del mondo, che non prende più solo forma in canzoni d’impegno politico ma (anche) in un genere chiamato new wave. Sebbene il genere nasca in Inghilterra, ci sono molti esempi di ottimi risultati anche in Italia. Oggi infatti vi parliamo di Canto pagano dei Moda (1987). No. Niente accento sulla a.

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Il gruppo fiorentino presenta un sound molto più vicino al glam di Bowie, dei Japan o dei Duran Duran, come ci ricorda la voce calda e carismatica di Andrea Chimenti, ed erano quindi contrapposti al filone più dark rappresentato dai Diaframma di Federico Fiumani e Miro Sassolini. Questa opera seconda dei Moda è composta da un tessuto di tastiere che si intrecciano, dando così modo alla voce e alle chitarre di entrare in scena sotto diverse vesti.
Gran parte dei testi – a dir la verità, forse non sempre all’altezza – cantano l’emarginazione, la sconfitta di qualcuno davanti alla società, o alla vita, o all’amore, e solo nei brani in coda sembra esserci un riscatto. L’urlo di aiuto che diventa rabbia di Malato, l’angoscia di chi ha subito e vuole reagire fuggendo (magari proprio dalla vita) di Uomo dei sogni, la rassegnazione davanti a un amore finito in Addio a te. Questi primi tre brani riescono a conciliare sonorità rock non immediate a una certa orecchiabilità, che ritroviamo anche in Se fossi. Da qui in poi i testi abbandonano quella resa di cui parlavamo prima e la svolta è segnata dal guanto di sfida lanciato con Spara. Janine, invece, dipingeva quadri e cercava firme per strada ed è bastato un flirt con un doppiopetto a farle allontanare lo sguardo da quadri e firme… tanto “annoiati, poi, ti getteranno via”, quindi poco male.

La vera perla arriva alla fine – seppur dopo vari brani validi – con L’America, che scardina le pose della società borghese, l’adorazione del denaro e il conformismo dilagante già allora. Questo forse è il brano più bowiano e più punk di cui il disco sentiva il giusto bisogno. Canto pagano vede la partecipazione di Gianni Maroccolo al basso e la produzione del compianto Carlo Ubaldo Rossi.

Un disco di poco meno di 40 minuti che vale la pena di ascoltare, se non altro per rivivere un periodo d’oro e poco conosciuto della musica italiana. Vi pare poco?

Gianluca De Serio

La Grotta dei desideri: trionfa la sensualità di Ileana Colavitto

gdd 2AMANTEA (CS) – Ci sono linguaggi che solo la moda riesce a veicolare. La sua capacità di generare messaggi, mistici e differenti,  talvolta spiazzanti, talvolta misteriosi, a volte persino nostalgici, è ciò che fa del fashion, un patrimonio nazional popolare. Chiunque, uomo o donna che sia, professionista del settore o meno, di fronte ad un abito, ad una collezione, sembra ammutolire e cedere all’emozione che finisce col tradursi in successo quando ci si trova al cospetto di eventi come quello de”La grotta dei desideri”.

Lo scorso 4 Agosto, tra le stelle del Parco La Grotta, la suggestiva cornice amanteana che da anni racchiude i sogni di giovani stilisti di tutta Italia, si è conclusa la dodicesima edizione del suddetto concorso. Una serata che, nonostante la durata, ha visto la partecipazione attenta ed entusiasta di un’ inaspettata folla, durante la quale alla consueta bellezza delle creazioni, si sono alternati momenti comici ed interviste. Madrine dell’evento,  le attrici Milena Miconi e Anna Falchi, entrambe particolarmente amichevoli e alla mano, che si sono lasciate andare a confidenze e racconti della propria vita, privata e professionale. Proprio la Falchi, ultimamente poco presente nella tv di servizio, ha anticipato l’avvento di un programma, nel prossimo autunno, che la vedrà, sul digitale, alle prese con il mondo delle donne e delle spose. Donne che, ancora una volta, hanno finito con l’essere protagoniste assolute dell’ intero concorso. A loro e alle loro versatili capacità di adattamento, alle mille condizioni quotidiane, alle sfaccettature proprie del mondo femminile alla luce della società multietnica in cui viviamo, si sono ispirati Ma Shè, Maria Ambroggio, Elena Vommaro e Sara Neglia, Benedetto Talarico, Carmelo Mazzuca, Angela Pia Caterino e Angela Rago, Immacolata Greco, Enrica Benedetta Vadalà, Tiziana Pansino, Francesco Lorenti, Ilenia Barone, Maria Mineo, Maria Gaeta, Alessandra Rossi, Clorinda Toscano, Rossella Isoldi, Ina Bordonaro, Stefano Montarone, Rocco Fusillo, Giovanni Cirillo, Ilaria Blanda, Ileana Colavitto, Rossana Pane, Alessandro Torti e Sara Nicolucci. gddgdd 4

In un crescendo di collezioni talvolta esageratamente eccentriche e di sicuro non proprio usuali, a spuntarla, in cima agli altri, tre giovanissime designers: Ilenia Barone, terza classificata, vincitrice di 300 euro, Immacolata Greco, arrivata seconda a cui è toccata una borsa di studio di 700 euro e Ileana Colavito, vincitrice assoluta, a cui è andato un premio in denaro, finanziato da Banca Mediolanum, pari a 1500 euro. I suoi abiti, eleganti ma mai troppo sui generis, hanno fatto innamorare la giuria, che ne ha premiato, probabilmente, la ricercatezza dei tessuti, la pregiatezza dei tagli, la creatività e la sartorialità. Una mini capsule dedicata alle donne arabe, concepite secondo un’ ideale libertà di espressione che le vede lontane da qualsivoglia forma di sottomissione e capaci di coniugare una sensualità, mai volgare, ad una  femminilità spesso repressa. Una collezione, intrisa di fascino e seduzione, almeno quanto quella presentata in apertura da Graziano Amadori, i cui abiti in pizzo, tra il nero e l’oro, hanno estasiato la platea. Abiti intrisi di stile e di passione, carichi di una trasgressione mai esagerata, tra un vedo-non vedo che piace tanto al popolo femminile. A completare il quadro di una piacevole serata, il trio comico, direttamente da Colorado, composto da Enzo Polidoro, Claudia Borroni e Didi Mazzilli, che, soprattutto nel finale, è riuscito  a coinvolgere il pubblico, nonostante la tarda ora, smuovendo risate a crepapelle da vero mal di pancia. Un’organizzazione, in definitiva,  curata nel dettaglio, precisa a dispetto dei tanti eventi di ben più ampia fama , degna dimostrazione di una volontà e di un talento, anche quello, che spesso poco ha a che fare con le dinamiche economiche. Del resto i sogni son desideri, ce lo insegna  Cenerentola.gdd 5

Ph: Settimio Martire

Lia Giannini