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Donne di stile: la moda, la vita, i sogni di Outfitspertutte

unnamed-2L’abbiamo conosciuta la scorsa settimana in un’intervista dal sapore agrodolce, in cui ci ha svelato i suoi “inizi”, i suoi difetti, le sue ambizioni. Alessandra Crinzi, Outfitspertutte, terrona di nascita, genovese di adozione ha una personalità tutt’altro che scontata. E’ grintosa, istintiva, diretta e coinvolgente. Almeno quanto romantica e sensibile. E’ una di quelle che non le manda a dire, che anche se contasse fino a cento, probabilmente, finirebbe ugualmente con il dire la sua. E’ una delle più amate dai social network per i suoi consigli di moda, o forse, ancor di più, per quelle “perle”, gettate così a mezz’asta, in giornate in cui ci si sente irrimediabilmente empatiche con lei, quasi come se a parlare non fosse un’altra persona ma quella parte di noi stessi a cui vorremmo dare vita. Vi avevamo promesso una lunga intervista esclusiva ed oggi, nel giorno dedicato alle donne, soprattutto a quelle che sanno valorizzare il loro cervello più del loro corpo, abbiamo deciso di farvi i nostri auguri così, regalandovi le confessioni, non troppo segrete, di una che tra una maglietta e un mini dress, riesce ancora a ricordare qual è il vero senso della vita.
Tra le soddisfazioni, milioni di seguaci e soprattutto una rubrica su “Il corriere della città”. Cosa significa per te questa nuova esperienza, questo nuovo impegno? Puoi dirci qualcosa in più nel dettaglio del tuo ruolo in questa rubrica?
Quando sono stata contattata dalla direttrice di questo piccolo quotidiano non potevo crederci. Da qualche parte bisogna pur iniziare e questo per me è un bel “lancio”. Mensilmente comparirò su cartaceo, com’ è già accaduto questo mese e giornalmente sarò online, con una rubrica che rispecchia perfettamente il mio spirito e quello di Outfitspertutte; moda, vita, ironia e provocazioni con un collegamento diretto a tutti i miei social. Insomma, non potrei chiedere di più visto che ho aperto la pagina Instagram poco più di un anno fa.
Famosa per non avere peli sulla lingua ma soprattutto per gli aforismi senza “se” e senza “ma”. Quale credi che sia la tua arma vincente e il segreto di tanta ammirazione nei tuoi riguardi?
Sinceramente non lo so, ma in questi mesi ho compreso che le donne e gli uomini – ci sono anche loro, nascosti ma ci sono – che hanno deciso di seguirmi in questo cammino, l’hanno fatto nella consapevolezza che davanti a loro c’era una ragazza “normale” con un miliardo di cose da dire e molto spesso le stesse che tutti pensano ma che nessuno ha il coraggio di esporre. Io me ne frego. Non ho nulla da perdere, non sto sotto contratto con alcuna agenzia, non temo il giudizio altrui né tantomeno le critiche che, se costruttive, mi danno modo di migliorare nonché di arricchire la mia persona. Mi nutro delle opinioni altrui e le elaboro, questo è il pane per i miei denti.
Non hai paura a dire ciò che pensi e soprattutto non hai paura di mostrare agli altri le tue debolezze. Se dovessi dare un consiglio a chi oggi si trova nella tua stessa posizione e magari non ha voglia di andare avanti, cosa gli diresti?
Gli direi che smettere di lottare davanti alla malattia, a un sogno che sembra irrealizzabile, o a qualsiasi altro ostacolo che ci si pone davanti, non è da perdenti, ma è estremamente stupido. Ogni giorno dev’essere il “nostro”, dobbiamo cercare di essere padroni della nostra vita e non fermarci. Inoltre, chiedere aiuto nel momento del bisogno non dev’essere visto come un segnale di debolezza, ma come esplicita manifestazione di coraggio. Parlare delle proprie debolezze rende più forti, ometterle logora.

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E’ un mondo complicato, il lavoro manca, i giovani perdono le speranze e stanno a spasso. Secondo te, alla tua maniera, che cosa bisognerebbe fare per cambiare qualcosa in questa situazione?
Smettere di scappare. Ingegnarsi, reinventarsi, mai cessare di combattere. La società, la politica ci vuole afflitti e senza speranza e noi dobbiamo sollevare la testa ed essere l’opposto. Non dobbiamo mai smettere di sognare di intraprendere la carriera desiderata. I tempi sono cambiati, ma io credo che in un modo o nell’altro, nel mondo ci sia spazio per tutti. Vogliono farci credere che non sia così, in modo da farci abbandonare la voglia di fare e questo prima di poter intraprendere la nostra strada, quella giusta. E’ un circolo vizioso; la società ci demoralizza e noi sottostiamo, facendo sì che siano sempre i soliti ad andare avanti. Non dev’essere così. Bisogna smettere di piangersi addosso cercando di portare avanti le proprie idee, affrontando i sacrifici necessari e abbandonando la convinzione che raggiungere gli obiettivi preposti sia facile, perché non è così, tutt’altro.
Diamo i voti: Barbara D’urso/Belen Rodriguez/Maria De Filippi/ Raoul Bova/ Oriana Fallaci. Un mito al quale vorresti assomigliare e uno che vorresti volentieri far crollare.
Barbara D’Urso. Questo è un tranello perché se mi segui sai benissimo che non provo simpatia estrema nei suoi confronti, anzi. Comunque le assegno un bel N.C, perché a parer mio una persona che sfrutta il dolore altrui per intrattenere il suo pubblico non può essere classificata in alcun modo se non con degli aggettivi non ripetibili in un intervista carina e seria come questa.
Belen, 7 e 1/2. È bellissima, questo è un dato oggettivo. Pare simpatica e credo che stia sfruttando il momento come farebbe qualsiasi altra sua coetanea. Le rimprovero la continua esposizione mediatica alla quale sottopone il suo bambino, come rimprovero gli imbecilli che giornalmente la insultano sui social. Per il resto non saprei, ma solo perché non la seguo con costanza.
Maria De Filippi 8. Ammiro il fatto che sia una stacanovista e la trovo un’ottima comunicatrice. I suoi programmi non mi garbano, ma questo è un altro discorso. Adoro la serietà e la professionalità, lei mi trasmette entrambe le cose.
Raoul Bova. Beh, 6 politico per la bellezza. Il giorno che smetterà di recitare gli darò un bel 10.
Oriana Fallaci, 10 e lode. LA giornalista, LA scrittrice. LA donna che ha avuto le palle di scrivere quello che pensava su argomenti delicatissimi a livello politico e sociale, senza mai preoccuparsi delle conseguenze.
Il mito al quale vorrei assomigliare è mia madre. Lei è una donna meravigliosa, colta, intelligente, forte nonostante la vita abbia cercato di renderla più fragile. E’ stata una madre stupenda e insomma, non posso idealizzare altre donne, perché conosco lei e lei per me è la perfezione.Un mito che vorrei far crollare. Hai tempo? Perché ne ho più di un paio.
Ultima domanda. Un sogno, un progetto, un pensiero, un consiglio. In esclusiva, ai lettori di 8@30.
Un sogno: scrivere ed essere letta da centinaia di migliaia di persone.Un progetto? Outfitspertutte. Desidero portare avanti l’esperienza social ampliandola.
Un pensiero: quello che mi porta a riflettere che mai nella mia vita avrei pensato di rispondere alle domande di un’intervista.
Un consiglio: sollevate lo sguardo da terra e camminate a testa alta, solo così potrete rendervi conto di quale sia la vostra strada.
E noi, di 8@30style, auguriamo ad Alessandra di continuare dritta per la sua, certi che il tempo le darà “le paillettes” che merita. Buona festa della Donna a tutte!

Lia Giannini

Memorie olfattive… in Frak

COSENZA – Giovedì 30 ottobre dalle 19, al Frak di Rende, dove moda, profumi e design sono di casa, una serata magica dedicata alla degustazione olfattiva. Partner d’eccezione i vini della cantina Colacino

Cosenza ha naso. Ha naso perché a volte anticipa le mode. Ha naso perché qui c’è un inizio. Ha naso per tutte le sue belle profumerie artistiche. Ha naso per gusto, idee, fashion, profumi e vini. E proprio dalle fragranze si muovono le “Memorie olfattive di una sera d’autunno”, un viaggio tra storie e contaminazioni in cui perdersi ma da cui imparare. Declinare il senso più potente, l’unico dal quale è impossibile difendersi, perché ognuno possa ritrovare nell’ olfatto ricordi, emozioni, immagini. Frak e Colacino Wines insieme per un’esperienza tutta da annusare e per dimostrare al mondo intero che profumi e vini possono andare d’accordo, sprigionare sensazioni inebrianti, generare arte. La location per questo meeting sorprendente è quella del Frak di Rende, un “luogo da visitare a occhi chiusi così da assaporare meglio il potere seduttivo delle essenze”. Al vino ci pensa l’azienda Colacino, arcinota per la produzione del mitico Britto, un Savuto dal profumo intenso di amarena speziata. Una serata diversa quella del 30 ottobre, una passeggiata nel magico mondo dell’Olfattorio per scoprire come lasciarsi avvolgere da profumi artistici, fragranze d’autore e dai toni decisi dei vini Colacino. L’abboccamento è un attimo. Lo sguardo verso quella vetrina accattivante. La voglia di entrare. La curiosità. C’è solo una soglia da attraversare. Giovedì sera al Frak senza indugi. E che il mix di fragranze vi guidi…

Mafalda Meduri

Settimana della Moda Milanese:5 designers calabresi tra sfilate e miti del fashion

Quest’anno la fashion week Milanese ha visto la partecipazione di 5 giovani allievi dell’Accademia della Moda di Cosenza: Asia Capoccia, Sara Neglia, Elena Vommaro, Francesco Lorenti e Chiara Fondacaro. I giovani designers ,oltre ad assistere alle sfilate dei più importanti marchi internazionali, hanno avuto modo di entrare in contatto con alcune tra le più eminenti personalità del mondo della moda, tra cui Anna Wintour, Franca Sozzani e Anna dello Russo, e conoscere famosi fashion bloggers. Moschino, inoltre, ha coinvolto due delle designers in alcune riprese che verranno probabilmente usate per uno spot pubblicitario dello stesso brand. Un’esperienza formativa impagabile per i cinque creativi calabresi, che hanno avuto la possibilità di interfacciarsi con l’epigone della moda internazionale.

Miss Kreusa 2014: l’evento glamour dell’estate

CROSIA (Cs) – Fervono i preparativi per la terza edizione di Miss Kreusa-Miss Calabria nel Cuore, l’evento più glamour dell’estate crosiota, che sarà il lungomare Centofontane di Crosia ad ospitare.

Ovviamente entusiasta l’amministratrice di Gioielleria Kreusa Srl, Immacolata Salerno, promotrice della kermesse mondana, tra le più attese dell’estate ionica, che si terrà il prossimo Mercoledì 13 Agosto 2014, alle ore 21.00.

“Quest’anno – dichiara Immacolata Salerno – abbiamo voluto mettere in cantiere una serata dai toni superlativi, confezionando quello che sarà un vero e proprio spettacolo attorno alla moda e alle tendenze stilistiche del momento, considerate in ogni loro declinazione.”

A termine della serata finale del 13 Agosto saranno incoronate Miss Kreusa 2014 che vincerà un diamante confezionato in un gioiello, e Miss Calabria nel Cuore 2014. Inoltre, sono previsti premi e riconoscimenti alle prime tre classificate e saranno individuate dodici ragazze che saranno le modelle del calendario Kreusa 2015.

Al via dal 26 luglio le iscrizioni al concorso Miss Kreusa 2014. Le venti ragazze che parteciperanno alla serata finale saranno scelte nel corso del meeting di preselezione in programma per domenica 10 Agosto 2014, a partire dalle ore 18, presso il Bagdad Cafè di Mirto-Crosia.

Possono partecipare alle selezioni le aspiranti miss che al 13 Agosto 2014 abbiano compiuto il 17esimo anno di età e non oltrepassato il 30esimo e che non siano in stato di gravidanza. Per le minorenni è necessaria esplicita autorizzazione scritta di un genitore. Le domande di iscrizione al Concorso (Modello A – Modello B se minorenni – Modello C),  per accedere alle preselezioni, che possono essere ritirate presso Gioielleria Kreusa, Viale della Scienza Mirto Crosia (Cs) o scaricate dalla pagina facebook ufficiale di Kreusa Srl (https://www.facebook.com/kreusa1999?fref=ts), dovranno essere compilate, sottoscritte in ogni campo richiesto e inoltrate entro e non oltre Sabato 9 Agosto 2014 – Ore 12.00 via Fax allo 0983.480575, oppure via mail a kreusa.gioielleria@gmail.com.

I Cosplay arrivano anche a Cosenza

 

Per la prima volta Cosenza ha avuto l’occasione di ospitare un vero e proprio concorso a premi a tema Cosplay. Lo staff del Cosenza ComiCs, il venti giugno,  ha organizzato “La notte degli eroi”, una serata dedicata a questa passione che ha già preso piede ormai in tutta Italia.

Ma andiamo con ordine, che cos’è un Cosplay?
La parola “Cosplay” etimologicamente deriva  dalla contrazione di due vocaboli inglesi  “costume” e “play” (costume e rappresentare o interpretare qualcosa). Per scoprire la relazione tra i due termini inglesi che formano la parola Cospaly bisogna analizzare l’espressione giapponese “kosupure” che indica la pratica di indossare i costumi di un personaggio riconoscibile in un determinato ambito ed interpretare il suo modo di agire.
Questa pratica, proprio in Giappone agli inizi degli anni ottanta, è diventata un hobby che radunava migliaia di appassionati intenti ad impersonare i propri idoli appartenenti al mondo del fumetto (dal giapponese “manga”) o a quello dei cartoni animati (dal giapponese “anime”). Il passo da hobby a vera e propria forma d’arte è stato breve, i cosplayer di tutto il mondo si danno da fare per creare da soli le vesti dei propri eroi lavorando per mesi e mesi nel tentativo di ricreare il costume perfetto quindi più verosimile a quello del proprio idolo. Velocemente le varie sfilate di cosplay si trasformano in concorsi che vanno a premiare il duro lavoro dei cosplayer ed in tutto il mondo iniziano a nascere delle vere e proprie fiere dedicate.
Tornando al panorama calabrese, lo staff del Cosenza comiCs ha deciso di raggruppare i vari cosplayer sparsi in tutta la provincia di Cosenza in questo primo concorso da loro organizzato. Ospiti di un noto pub della città, hanno sfilato sotto gli occhi severi della giuria composta da membri dello staff, i partecipanti che impersonavano gli eroi provenienti dal mondo degli anime, dei videogiochi, da quello cinematografico ed addirittura da quello Disney.  Oltre a valutare la complessità e la verosimiglianza del costume realizzato dai concorrenti, la giuria ha dato un voto anche all’interpretazione, infatti i partecipanti si sono dovuti esibire recitando la parte dell’eroe scelto in delle piccole scene teatrali (alcune delle quali davvero esilaranti) che hanno entusiasmato il pubblico presente.
Hanno sfilato ben sedici costumi diversi, alcuni dei quali hanno già partecipato ai maggiori concorsi e festival italiani come il Lucca Comics, il Romics ed il Comicon di Napoli, che hanno reso difficilissimo il compito della giuria che alla fine di una lunga consultazione ha premiato:

Vittoria Aiello (Lulu del videogame “Final Fantasy X”) come miglior costume Femminile
Antonio Granata (Dr.Male dal film “Austin Powers”) come miglior costume Maschile
Sara Morrone (Elsa dal film Disney “Frozen”) come miglior interpretazione.

Tra la simpatia del presentatore e le divertenti irruzioni in “scena” di alcuni membri del Cosenza ComiCs opportunamente travestiti, il pubblico non ha nemmeno fatto troppo caso alla figuraccia fatta dalla nostra Nazionale sconfitta dal Costa Rica.

Dopo la premiazione dei tre vincitori il Cosenza ComiCs ci regala il concerto dei G.O.P.S. (Game Over Press Start), una band calabro-lucana che rivisita le sigle dei cartoni animati più famosi, la perfetta chiusura di una giornata deidcata ai cosplay.
A detta di tutti, pubblico e concorrenti, in Calabria si sentiva fortemente la mancanza di uno staff pronto ad organizzare eventi simili dando risonanza ad un fenomeno culturale come quello dei cosplay che attrae milioni di persone in tutto il mondo. Finalmente, meglio tardi che mai!
Oscar Mari

fotografie di Oscar Mari e Francesco Tenuta

Condivisi: Moda, foto e teatro raccontano le maschere

LAMEZIA TERME (CZ) –  “Il romanzo meraviglioso nasce dalla capacità del romanziere di interpretare le maschere degli uomini attraverso la sua maschera-psiche per farne i volti dei suoi personaggi.” Con queste parole, di Aldo Busi nel Manuale del perfetto Papà, è possibile spiegare in breve la mostra di arte organizzata dall’associazione lametina inoper@, con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme, che Sabato 15 e Domenica 16 Marzo ha animato la splendida location di Palazzo Nicotera.

Un mix di arte che va dalla fotografia alla pittura, passando per la moda, la scultura, il teatro. Artisti calabresi che hanno voluto mettersi in gioco per esprimere la loro visione della “Maschera”, il tema centrale della mostra espositiva “Condivisi”.

Già dai primi gradini del palazzo si respira un’aria di mistero e di farsa, tipica del periodo carnevalesco terminato pochi giorni fa. Ad accogliere il pubblico, Ilaria e Alfonsina, alcune modelle mascherate con il trucco, che camminano e sfilano tra sale del palazzo e tra le persone, accompagnandole e indossando gli abiti della celebre stilista lametina Elena Vera Stella, l’artista che crea capi per modelle, ma anche per persone comuni che vogliono un abito d’ Alta Moda, perché “la moda va sfruttata per esprimere se stessi e comunicare quell’Io che spesso si vuole nascondere dietro una maschera.”



Nella prima sala risalta subito all’occhio l’idea originale e innovativa di Riccardo Altieri e Antonio Renda, fotografi, che per la mostra scelgono uno shooting fotografico formato da location cittadine in bianco e nero, su ciascuna delle quali è impressa, con un eccellente lavoro di grafica, una maschera differente, tratta da celebri film del passato (tra cui The Mask, Batman, Hannibal Lecter, Pinocchio). Ma il nesso non è casuale, ha un senso ben definito (la maschera di V per Vendetta sul parco Peppino Impastato, come lotta alla criminalità ne è un esempio) ed è reso più comprensibile dalle citazioni che accompagnano ogni fotografia. La stanza scura è illuminata solo da luci colorate che danno una prospettiva camaleontica alle foto, donando un effetto molteplice ed assumendo quasi un significato diverso ad ogni colore.

Franz Mazza, fotografo, opta per uno shooting classico: la figura umana. E sopratutto il volto, “perché ogni volto, in sé, è una maschera; ossia, ogni individuo si rapporta alla “massa” nel modo in cui questa lo descrive. Ma ogni individuo ha più caratteri e più sfaccettature. Ci consideriamo “uno”, mentre la società ci considera “nessuno” o “centomila” a seconda della maschera che indossiamo.”

 

Damiano Cerra, fotografo, sceglie l’identità femminile: “la donna costretta dalla cultura e dalla società in cui vivono, a recitare il ruolo che gli viene assegnato.” E allora, nei suoi scatti la maschera è intesa come vestito che, una volta indossato, costringerà la donna a mettere in atto comportamenti a ruoli definiti: la donna forte e combattente come una guerriera amazzone; la donna sensuale a tutti i costi, ammaliatrice di uomini; la donna di casa, colonna portante della famiglia.

 

Ferdinando Cimorelli, pittore e scultore, guarda il contenuto della maschera: le sue sculture in arte pop, ritraggono soprattutto dei teschi. In particolare, da un ceppo di quercia (nella foto, in alto a sinistra), l’artista scava all’interno per mettere in risalto una metà di cranio, a voler indicare che ” anche se tutti indossiamo una maschera, scavando scavando, siamo tutti uguali.”

 

 

 


Riccardo Tropea
, pittore, indaga e spazia tra varie culture. Le sue opere, infatti, richiamano da un lato la mitologia greca (Pan, Zeus e Apollo), e quindi quel teatro greco dove le maschere servivano a caratterizzare il personaggio e dare un suono più udibile alla platea, fino a raggiungere i confini della Terra con i Maori ed il loro Moko: il tradizionale tatuaggio con cui questa popolazione dipinge i propri volti. “La maschera si fa identità. Una maschera che non cela, ma rivela; una non-maschera capace di raccontare la storia di un uomo. I segni vengono aggiunti man mano che l’uomo cresce e descrivono la sua vita, il suo lavoro, la discendenza e il clan di appartenenza.”

Conclude la mostra, Achille Iera, giovane attore lametino, impegnato in una eccezionale interpretazione di un monologo tratto dall’opera “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello. Interpretazione resa ancora più affascinante da un blackout tecnico. E allora, l’ombra proiettata su un muro da una luce artificiale, impressiona: un uomo che parla, racconta qualcosa; un uomo che non è nessuno, perché ad eccezione del contorno, della forma, è tutto nero, senza dettagli; ma è anche centomila, perché ciascuno degli ascoltatori, in quell’ombra, può vederci se stesso.

L’associazione inoper@ ringrazia il Comune di Lamezia Terme, gli artisti che hanno partecipato, Igers Lamezia Terme e quanti hanno contribuito con qualche offerta e con la propria presenza a questa mostra culturale.
All’evento hanno partecipato gli assessori Giusi Crimi e Rosario Piccioni, oltre che al Sindaco Gianni Speranza.

 


Roberto Tarzia  

Omaggio alle donne africane e all’handmade

CASTROVILLARI (CS) – Un omaggio al continente africano ma, soprattutto, alla straordinaria volontà delle donne di voler crescere nell’interesse della loro condizione è la mostra dell’associazione culturale Mystica Calabria “Mamma Africa. La forza delle donne” in programma a Castrovillari nella Sala Museale del Castello Aragonese dal 7 al 9 marzo con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

L’esposizione, che presenta gioielli ed accessori interamente realizzati a mano e ispirati alla moda femminile africana, è corredata da otto pannelli fotografici ed arricchita da oggetti, tessuti ed abiti tipici di quella cultura.

Gli allestimenti sono firmati da Sonia Marrone e Filomena Furiato, note come promoter dell’handmade nel territorio del Pollino e appassionate di stile etnico.

L’appuntamento offrirà ai visitatori pure l’opportunità di partecipare all’estrazione di un gioiello acquistando i biglietti, il cui ricavato verrà interamente devoluto all’organizzazione internazionale Save the Children, per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini.

 

Moda, Drink e Music: Cosenza celebra “l’arte totale”

In barba a quanti ritengono che Cosenza non sia città d’arte e di moda, un nuovo evento si appresta al suo esordio. Figlio del progetto “Arte totale”, nato lo scorso novembre per opera dell’architetto Fernanda Stanelli,  il 28 febbraio a partire dalle 22.00 nello spazio del Sit Down in via Alberto Serra, 34 si terrà l’evento Moda, Drink & Music. Ospite d’eccezione la nostra stilista Vincenza Salvino e le sue originali creazioni il cui valore consiste nell’innovazione e nella condivisione di valori di cui lei stessa si fa portavoce. Durante la serata sfileranno alcune tra i suoi capi più belli e intorno alle 23.30 uno di questi verrà estratto a sorte per omaggiare qualche fortunato tra il pubblico.

L’evento chiude il programma di Arte Totale “Contaminazione Natura” che ha avuto ospiti di prestigio internazionale come Edison Vieytes e si propone ancora una volta come un’occasione di incontro e fusione tra punti di vista differenti. L’unione di arte, musica e moda, al centro del  progetto nato da qualche mese, ha come scopo quello di propagandare un’idea di arte che non sia fine a sé stessa e che sia ispirata dal continuo interscambio culturale tra le varie discipline in un più allargato progetto comune: quello che vede realizzato nel modo più completo il rapporto arte/vita.  Inevitabile, in un progetto che guarda al futuro e si lascia ispirare artisticamente da esso, la presenza di una stilista, che ha fatto dell’innovazione e del riutilizzo il suo must, come Vincenza Salvino, la quale dichiara “ sento e vedo cose che sostenevo già vent’anni fa. Difficilmente butto qualcosa, per me tutto ha un’anima e una voce.”

Siamo ansiosi di ammirare quali creazioni saranno emerse da questa nuova sfida. Nell’attesa, vi invitiamo a partecipare numerosi.

 

Lia Giannini

Consegna delle borse di studio ‘Grotta dei Desideri’

AMANTEA (Cs) – Nella sala consiliare del comune di Amantea si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio degli stilisti che hanno vinto la nona edizione della ‘Grotta dei Desideri’, l’evento di arte, moda e cultura che accoglie giovani fashion designer provenienti da ogni angolo d’Italia.

Il sindaco, Michele Vadacchino, ed il consigliere delegato alle politiche giovanili, Vincenzo Pugliano, hanno ringraziato pubblicamente gli organizzatori dell’evento che ”in assenza di contributi pubblici hanno consentito alla città di farsi conoscere e apprezzare in uno dei comparti economici più importanti dell’economia nazionale: la moda”.

Miss Klichè Italia parte da San Fili (Cs)

SAN FILI (CS) – Inizia da San Fili, nei pressi di Cosenza, la prima delle serate di Miss Klichè Italia organizzate dalla Big Agency Management.

Tina e Antonio Lucibello, i presentatori, non hanno dubbi: chi assisterà alla serata sarà travolto da un turbinio di emozioni! “Non solo bellezza, ma tanta voglia di proporre uno spettacolo innovativo in cui il fascino sarà coprotagonista del talento e della voglia di divertire ed entusiasmare”, riferisce Tina, stando attenta a non svelare troppi contenuti, “per Miss Kliché Italia sorprendere è fondamentale: ogni spettacolo sarà unico e solo chi ci sarà potrà vivere questa esperienza! Sul palco si alterneranno esibizioni di danza, interpretazioni canore, momenti di divertimento e piccole gag”.

L’evento che toccherà le maggiori piazze della Calabria e dell’Italia è al suo debutto, quindi: tutto pronto per la serata del 27 luglio a San Fili. L’adrenalina degli artisti che si esibiranno non fa che salire così come la positiva ansia delle ragazze che prenderanno parte a questa prima selezione.

Le vincitrici di questa prima serata riceveranno una corona e una fascia e proseguiranno nel percorso che porterà alla proclamazione di Miss Klichè Italia 2013.

Top secret i nomi dei giurati, questo per assicurare il massimo rispetto e la trasparenza delle votazioni che si svolgeranno con un sistema limpido e semplice, ispirato a quello utilizzato nei maggiori concorsi di bellezza.

Dopo San Fili sarà la volta, il 4 agosto, di Marano Marchesato (presso Bar del Carmine), il 6 di San Lucido (presso il lido Miami Beach), 12 agosto, di Cerva (Cz) (presso l’anfiteatro comunale), il 25 agosto di Paola (presso il Lido Beach Story).