Archivi tag: molinari

Referendum, Molinari «In Calabria clamorosa perdita di consenso del Pd. Oliverio e i suoi si dimettano»

COSENZA – Nel giorno del post-Referendum, continuano a susseguirsi dichiarazioni, commenti e punti di vista dei vari esponenti politici calabresi. Sulla vittoria del No al referendum confermativo per la riforma costituzionale dice la sua anche il senatore Idv Francesco Molinai che legge i risultati del voto come una chiara perdita di consenso del partito democratico in Calabria. «Il risultato restituito dal Referendum costituzionale – dichiara Molinari – rappresenta la conferma di un Pd, ormai, irrimediabilmente in caduta libera, in particolare in Calabria. Una conferma, percio’ dei numeri negativi venuti fuori gia’ dalle scorse amministrative in tutta la Calabria e che  hanno messo a fuoco il malcontento verso il partito di governo alla Regione. Insomma,  una lettura del referendum che non solo ha bocciato il Partito Democratico, ma che non puo’ essere bypassato dal Governatore della Regione Calabria e dai suoi. Non ci sono alternative. E’ giunto il momento che Oliverio  tiri fuori un briciolo di dignita’ e amor proprio e si faccia da parte. Ammetta il totale fallimento di una Giunta che, in due anni di attivita’, ha prodotto solo il nulla. Non risultano pervenuti interventi concreti per risollevare le sorti di una regione allo sbando e in piena colata a picco. Ci chiediamo che senso ha la permanenza di Oliverio & co tra gli scranni  di Palazzo Campanella, se la produttivita’ di questa amministrazione e’ pari allo zero. Non ci illudiamo, certo, che il Governatore abbia, necessariamente,  a cuore il destino del suo partito, ma quanto meno quello  della Calabria. Per cui,  prenda atto della sua fallimentarare gestione, espressione di una  coalizione che va dagli Adamo ai Morrone, proiezione in  Calabria di Verdini, e senza dimenticare  scelte  scelleratr come la nomina in Giunta di Nino De Gaetano. Oliverio e questo Consiglio, dunque,  è giusto  che  lascino, oggi stesso,  i posti di comando. La Calabria ed i calabresi meritano molto di più».

Acri, si dimette il dg Molinari

ACRI (CS) – Nuovo colpo di scena in casa Acri. Se la nuova guida tecnica e la conquista della semifinale di Coppa avevano riportato entusiasmo e serenità nell’ambiente e fra i giocatori, una nuova tegola si abbatte sull’assetto dirigenziale. Il direttore generale dei rossoneri Angelo Molinari si è infatti dimesso dal suo incarico. Raggiunto telefonicamente Molinari ha spiegato con poche, ma pesanti parole, il motivo delle sue dimissioni: «Io sono una persona che non si nasconde e vorrei altrettanto dagli altri. A chi mi riferisco? A chi ha in mano l’Acri». Alla domanda se possano sussistere le condizioni per un eventuale ripensamento ha infine risposto lapidario: «Nessun ripensamento». Ci saranno nuovi aggiornamenti?

Molinari (Idv), ritardi nel pagamento di Garanzia Giovani

COSENZA – «Il programma per la lotta alla disoccupazione giovanile è partito ufficialmente un anno e mezzo fa. In Calabria più di 4 mila ragazzi dai 15 ai 29 anni avrebbero completato i tirocini presso le aziende. Ma dopo mesi di attese, solo 300 avrebbero ricevuto il rimborso complessivo di tremila euro per 6 mesi di tirocinio». Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore Francesco Molinari, di Italia dei valori. «Pare che tutto questo – aggiunge Molinari – sia imputabile all’incapacità gestionale della Regione Calabria, ma se cosi’ non fosse si aspettano smentite roboanti. Ora, allo stato attuale, vogliamo dare risposte a questi nostri giovani o ancora una volta nascondere la polvere sotto il tappeto? La domanda viene rivolta al presidente della Regione, Mario Oliverio, che ormai interpreta tutto come lesa maestà. Per il pagamento delle indennità dei tirocinanti di Garanzia Giovani, il Ministero del Lavoro ha stanziato un importo complessivo di 150 milioni di euro su scala nazionale, di cui 125 milioni già erogati. Alla Calabria sono stati assegnati complessivamente oltre 67 milioni di euro, per attuare il piano regionale a sostegno dell’occupazione giovanile. Eppure, ad ascoltare le migliaia di giovani che hanno già terminato i sei mesi di tirocinio, dei soldi non c’èancora traccia”.

Individuazione risorse autonome, anche Molinari a Bruxelles

COSENZA – Anche il Senatore di IdV, Francesco Molinari, in qualita’ di componente delle Commissioni Finanze e Tesoro e Politiche dell’Unione Europea, ha raggiunto Bruxelles assieme al Presidente della Commissione Bilancio, Giorgio Tonini,  al deputato Paolo Guerrieri Paoletti e alla Dott.ssa Cristina Piccardi, consigliere parlamentare,  per una importante mission che servira’ ad aprire occasioni di confronto sul futuro dell’UE. Una due giorni, quella del 7 e 8 Settembre, organizzata secondo un preciso programma di incontri con i massimi livelli istituzionali e politici. L’obiettivo- spiega il senatore Molinari – e’ quello di generare un confronto produttivo con Bruxelles , come rappresentanti del Parlamento italiano,  sulla  capacita’ di individuazione di risorse autonome, obiettivo che rappresenta la condizionale essenziale per un rilancio degli investimenti. Una discussione, dunque, cruciale, considerata la necessita’ di rinvenimento di risorse “proprie” come futuro del “progetto  Europa” dei popoli.

Il senatore Molinari aderisce all’iniziativa “Io sto con De Raho”

COSENZA – «Anche all’indomani dell’operazione “ Reghion”, ho ribadito una  posizione ben precisa e chiara : massimo sostegno all’azione portata avanti dal procuratore Federico Cafiero De Raho, per come  riportato da alcune testate  regionali e  nazionali. Da cittadino calabrese ho risposto “presente” all’appello di altri cittadini. L’adesione alla manifestazione “io sto con De Raho”, che si svolgerà lunedì pomeriggio  nella cità’ dello Stretto,  rappresenta la mia volontà di metterci la faccia concretamente, offrendo il mio contributo anche attraverso il ruolo istituzionale  che ricopro».Lo afferma in una nota il senatore di Italia dei Valori Francesco Molinari. «Una volontà – aggiunge Molinari –  chiara già da tempo, come dimostra la battaglia che sto conducendo da anni, per l’approvazione della Legge Lazzati nella sua stesura originaria. Una Legge che rappresenta l’unico strumento legislativo in grado di arginare il rischio di influenza mafiosa, nel corso della campagna elettorale, ed in particolare,  nella fase cruciale della formazione del consenso. E’ giunto il momento di decidere da che parte stare, senza se e senza ma. Non si può più fare finta che la collussione  e le connivenze politico- mafiose siano frutto della fantasia.  Non lo si poteva dire prima e oggi, alla luce dei riscontri  giunti dalle indagini da cui sono scaturiti gli arresti eseguiti nell’ambito delle operazioni “Reghion”, “Mammasantissima”, “ Alchimia” e “Frontiera” non si hanno più scuse. La Calabria è una terra ostaggio del  malaffare e imbrigliata nelle maglie delle infiltrazioni mafiose nelle Istituzioni, quelle stesse proiezioni  dello Stato che devono essere le prime a scendere in campo per liberarsi da una cappa che impedisce il pieno sviluppo  della regione. E allora, dai calabresi e, soprattutto dalla politica,  ci si aspetta un colpo di reni, un sussulto di dignità, in primis operando una  pulizia al proprio interno, realizzando le concrete condizioni per campagne elettorali pulite e all’insegna della legalità e poi, scegliendo di stare dalla parte giusta, ovvero, lo Stato, la legalità e dunque, dalla parte degli operatori  della giustizia onesti e coraggiosi. E’ questa la parte dalla quale io ho scelto di stare. A sostegno del Dott.Federico Cafiero De Raho e della importante attività di pulizia che sta attuando sul nostro territorio. La Calabria ne ha bisogno».

Molinari a Oliverio: «La Calabria cambi passo»

COSENZA – Dopo le dichiarazioni del Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che aveva affermato che «In Calabria dipendenti pubblici più pericolosi della ‘ndrangheta», giungono oggi le parole del senatore dell’Idv Francesco Molinari rivolte al presidente della Regione Oliverio:

«Dopo le dichiarazioni di Gratteri che impongono a tutti una riflessione,  è necessario che il presidente Oliverio ( a cui ricordiamo che sono, ormai, trascorsi due anni dal suo insediamento che doveva essere di “cambiamento” rispetto alla gestione Scopelliti) che, tra l’altro da quanto si legge, ammette che via sia un sistema da “scardinare” come asserisce il procuratore Gratteri, dimostri che questa è una regione che sa volare. E’ giunto il momento di mettere mano alle questioni più urgenti. Allo stato, abbiamo contezza di dirigenti a cui,  non solo hanno doppia competenza come nel caso del settore Ambiente e Lavori Pubblici, ma sono fermi lì da non poche legislature  e che, non sarà un caso, sono quelli che presentano piu difficoltà. Occorre forse evidenziare come, anche quest’anno, si rischia di non assicurare il godimento pieno delle coste a turisti e cittadini e, con la male augurata conseguenza,  che anche questa stagione turistica sia un fallimento ? Di chi e’ la colpa se i depuratori, evidentemente, non funzionanti restituiscono un mare tutt’altro che cristallino ai turisti? E’ proprio il buon senso che  chiediamo ad Oliverio di tirare fuori dal cassetto e di dare una svolta all’azione amministrativa. La Calabria e’ dei cittadini , pertanto, lo sollecitiamo a dare vita ad azioni incisive ed urgenti in nome di un “onere” e non solo un “onore” rappresentato dal mandato che i calabresi  hanno conferito a chi guida la Regione. Si trovi la quadratura del cerchio in molti e nevralgici settori. La Calabria ha bisogno di tanto ma di tempo ne ha poco».

Molinari nell’Italia dei Valori

COSENZA – Il senatore del gruppo misto Francesco Molinari aderisce all’ Italia dei Valori. Le ragioni di questa scelta, che Molinari definisce  «ragionata e ponderata, oltre che coerente con i principi che hanno, da sempre, guidato la sua azione politica»,  saranno illustrate nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà, venerdì 8 luglio alle ore 11:30 nella sala conferenze del Coni di Cosenza, alla presenza del segretario nazionale Ignazio Messina, del portavoce nazionale Daniela Caprino e del segretario regionale, Mario Caligiuri, oltre che dei dirigenti provinciali e cittadini.

L’adesione di Molinari all’ IdV coincide con l’avvio di una azione di riorganizzazione e rilancio del partito, in tutta Italia,  come deliberato dall’esecutivo nazionale dello scorso 1 luglio, e che vivrà  lo svolgimento di una fase congressuale, in programma per novembre, con il rinnovo di tutte le cariche e l’elezione, dunque, di un nuovo gruppo dirigente. «L’adesione del senatore Molinari – dice il segretario nazionale Ignazio Messina-  dimostra la qualità politica della proposta dell’Italia dei Valori. Siamo orgogliosi – continua il leader Idv – di averlo in squadra e anche con lui potremo fare un importante lavoro di proposta politica e di controllo, in tutta Italia e in Calabria, come sempre nell’interesse dei cittadini e per la tutela del bene comune».

Molinari chiede a Oliverio soluzioni e chiarezza sulla sanità calabrese

CATANZARO -Il senatore Francesco Molinari si è espresso cirac l’annoso problema sanità in Calabria, ribadendo la necessità, da parte della Giunta Regionale, di trovare soluzioni concrete. Un settore, quello sanitario, già in crisi, cui, secondo Molinari, «il piano di rientro di firma scopellittiana ha inferto il colpo di grazia». Molinari si rivolge in particolare al Governatore Oliverio e alle sue promesse non mantenute della campagna elettorale: «Qui ci sembra che di sanità se ne parli, ma  solo in termini di guerra di gestione,  e che i risultati ottenuti siano solo peggiorativi.  Senza contare l’ impossibilità di adeguamento delle strutture alla nuova normativa europea,  per mancanza di un numero accettabile di risorse umane. Ci chiediamo che tipo di servizi si pretende di offrire agli utenti, senza una organizzazione di una macchina sanitaria che sia quanto meno capace di lavorare in maniera sufficiente». Il senatore continua: «Non ci si lamenti, allora,  dei costi della migrazioni sanitaria. Non si può pretendere che i calabresi si accontentino di ricevere cure e assistenza risicata  e, perciò,  rischiosa per la salute. Tempi e liste d’ attesa infiniti. In mezzo, un tira e molla tra Commissario e strutture private, con il primo che dispone misure  secondo cui aumentano le tariffe, ma il budget 2016 resta invaritato.  Le seconde che vogliono di più,  minacciando licenziamenti. Il nostro timore è che qui la lotta sia finalizzata a lucrare sulla salute dei cittadini. Basta speculazioni sulla pelle dei calabresi. Se questo è l’obiettivo non si può restare a guardare. Noi vogliamo vederci chiaro, lo dobbiamo ai cittadini».

Molinari (Terra Libera) chiede a Occhiuto di risolvere l’annoso problema randagismo a Cosenza

COSENZA – Il Senatore Francesco Molinari, presidente dell’associazione politico-culturale “Terra Libera”, ha sollevato l’attenzione sulla questione del randagismo persistente su Viale Mancini a Cosenza, una questione che «urta la comune sensibilità oltre a costituire un rischio – diretto ed indiretto – per il cittadino». In particolare, Molinari chiede che a interessarsi e intervenire sul problema sia il neosindaco Mario Occhiuto, affinchè, a fronte delle diverse segnalazioni, assuma «provvedimenti ad hoc».

«E sarebbe anche il caso, con l’occasione, di fare una ricognizione sui canili circostanti – ad iniziare da quello di Donnici – al fine di assicurarne la concreta operatività per la sterilizzazione ed impedire che si trasformino in lager per animali, interessando al contempo le associazioni che si occupano specificamente del problema» ha proseguito Molinari. Tali provvedimenti, del resto, non sono urgenti solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per proteggere gli stessi animali, i quali rischiano di venire investiti dalle auto che transitano su Viale Mancini.

Francesco Molinari presenta un’interrogazione sul caso di padre Fedele

COSENZA – Francesco Molinari ha presentato al Ministero della Giustizia un’interrogazione Parlamentare in merito al caso che ha coinvolto padre Fedele Bisceglia. Il problema dell’interrogativo riguarda anzitutto “l’ingiusta giustizia” che ha visto l’annullamento della vita del frate, nonostante sia stata già chiarita la sua posizione. Nella premessa dell’interrogazione vengono ripercorse le tappe del processo in cui il francescano, accusato di violenza sessuale ai danni di una suora, è stato, successivamente,  pienamente assolto per la palese falsità delle accuse. Non prima però che una prima sentenza , del 2011, confermata in Appello, lo avesse condannato a 9 anni e 3 mesi di reclusione. La sentenza nel 2015 è stata annullata dopo che la presunta vittima venne considerata inattendibile.

Padre-Fedele

E’ su quest’aspetto che si sofferma il senatore Molinari, sul rinvenimento da parte della difesa, presso l’archivio del Tribunale di Cosenza, di un fascicolo contenente l’archiviazione non lusinghiera di procedimenti penali che avevano visto la stessa suora al centro di episodi analoghi a quelli che avevano visto condannato il frate. Fascicolo archiviato dal gip Luigi Branda dopo essere passato al vaglio del titolare delle indagini, Claudio Curreli, senza essere mai stato acquisito, nonostante l’evidente legame con il troncone principale del processo che avrebbe visto condannato Bisceglia, e da cui emergeva con chiarezza l’inattendibilità della parte lesa, posta a sostegno della decisione della Cassazione.

Il 12 marzo 2015  il Giudice per le indagini preliminari di Salerno, in ordine alla notizia di reato aperta per indagare l’operato dei due magistrati, pur disponendo  l’archiviazione degli atti per infondatezza della notizia di reato, ha comunque espresso significative perplessità sull’operato dei magistrati.

Ciò che ci si chiede  è se il Ministro non ritenga necessario intervenire con i suoi poteri ispettivi e disciplinari nei confronti dei magistrati citati per dare sostanza a quei motivi di perplessità oggettivamente accennati dal Giudice per le indagini preliminari di Salerno nel suo decreto di archiviazione.

Ricordando che Padre Francesco Bisceglia è stato assolto da tutti i reati a lui ascritti per  «l’incongruenza e l’illogicità di ogni episodio, caratterizzato da tratti anche fantasiosi e per  il contenuto delle denunce senza riscontro delle violenze presentate», nonostante la gogna mediatica a cui è stato sottoposto per tutti questi anni, ci si chiede se il gioco delle parti in un processo debba essere porto franco di comportamenti il cui valore etico sia altamente discutibile.

Per maggiori informazioni si può visualizzare l’interrogazione di Francesco Molinari:

Interrogazione Padre Fedele (2)