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Valentina Farinaccio a Cosenza per il suo “La strada del ritorno è sempre più corta”

FARINACCIO

COSENZA – L’esordio narrativo di Valentina Farinaccio, La strada del ritorno è sempre più corta (Mondadori) ha stupefatto i lettori e la critica più esigente. Giornalista de Il Venerdì di Repubblica e critico musicale, Valentina Farinaccio presenterà il suo romanzo a Cosenza, presso la libreria Mondadori di piazza XI settembre, martedì 17 gennaio alle ore 18. Dialogheranno con l’autrice Pino Sassano (Libreria Mondadori) e Carlo Minervini (giornalista e scrittore). Live set a cura di Erica Mou.

Valentina Farinaccio, trentaseienne di Campobasso adottata da Roma, è giornalista e critico musicale. Lavora per Auditorium TV, la web tv dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, e collabora con “Il Venerdì di Repubblica”. È autrice del libro-intervista La sindrome di Bollani (2009), e di Yesterday. Storia di una canzone (2015). Della pizza mangia prima la crosta, beve troppo caffè ed è del segno dei Pesci. Questo è il suo primo romanzo.

Seconda edizione del Gran Concerto d’estate con la Giovane Orchestra “Giuseppe Verdi”

ROSSANO (CS) – Sarà il suggestivo cortile di stile spagnolo dell’antico casale del ‘600 della masseria del Giardino d’Iti, situato nella campagna rossanese in C.da Iti, luogo in cui suoni, cultura e natura s’intrecciano in una spirale celestiale, che accompagnerà l’ospite in un viaggio tra sogni, pensiero e percezione, ad ospitare la seconda edizione del Gran Concerto d’Estate tenuto dalla Giovane Orchestra “Giuseppe Verdi” di Rossano, diretta dal M° Giuseppe Campana, direttore del Centro Studi Musicali.

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Il concerto gode della collaborazione della Pro Loco Rossano “La Bizantina”, con la partnership del periodico “LA VOCE”, della Mondadori bookstore di Rossano e della prestigiosa azienda Gallo di Corigliano.

La manifestazione, inserita nel calendario eventi dell’Estate Rossanese 2016, è patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Rossano Assessorato alla Cultura.

Per gli amanti della buona musica l’iniziativa è in programma il prossimo venerdì 29 luglio 2016, alle ore 20.00, con ingresso gratuito.

L’appuntamento orchestrale sarà condotto dalla giornalista Stefania Schiavelli. E’ previsto, durante la serata, un excursus storico sulla location a cura della proprietaria Baronessa Bebè Cherubini.

Domani presentazione di “Cenere di mandorlo”, il nuovo libro di Manuela Stefani

COSENZA – Sarà presentato domani alle ore 18, al Chiostro di San Domenico, il libro di Manuela Stefani “Cenere di mandorlo”, edito da Mondadori.

L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione “Gàrdia 1561” ONLUS in collaborazione con l’ente culturale “Cosenza Autentica” e la Mondadori di Cosenza, è patrocinata dall’Amministrazione Comunale e alla presentazione del volume parteciperà l’Assessore alla Comunicazione e agli eventi Rosaria Succurro, che introdurrà insieme a Salvatore Oliverio.

«Riprendiamo nella bella cornice del Chiostro di San Domenico i nostri bei pomeriggi dedicati alla presentazione di libri – commenta Rosaria Succurro – . L’estate, stagione che invita particolarmente alla lettura, è per noi il momento ideale per lanciare produzioni editoriali importanti così come per lanciare giovani scrittori. Farlo in strutture architettoniche di pregio è il nostro contributo e l’invito a fare del libro un fedele compagno di viaggio delle nostra quotidianità».

Alla presentazione del romanzo di Manuela Stefani, parteciperà Alba Battista, che dialogherà con l’autrice.

Manuela Stefani, nata a Milano, traduttrice e giornalista di lungo corso presso la redazione della rivista “Airone” – Cairo Editore, ha esordito in narrativa dieci anni fa con “La casa degli ulivi” (Mondadori, 2006). Nel 2010 ha pubblicato il suo secondo romanzo, “La stanza del pianoforte” (Mondadori, 2010).  Questo suo terzo romanzo, “Cenere di Mandorlo”  è il momento in cui una donna fa il bilancio della propria esistenza e i conti non tornano.   Vicky, la protagonista,   nel riscoprire la terra delle sue origini, la Sicilia, scopre anche una nuovo forza per ricominciare.

Domani la fondazione Premio Sila presenta “Il Fatto personale” di Antonio Padellaro

COSENZA – Domani mercoledì 6 luglio, ore 18, nella libreria Mondadori in piazza 11 Settembre a Cosenza, la fondazione Premio Sila presenta l’ultima fatica letteraria di Antonio Padellaro “Il Fatto personale”.
Padellaro si racconta in una autobiografia politicamente scorretta e ironica. Oltre quarant’anni di giornalismo e cronaca del Paese ricostruiti attraIl Fatto di Padellaroverso le sue esperienze editoriali: da notista parlamentare al Corriere della Sera – negli anni dell’omicidio Pasolini e degli scontri con Oriana Fallaci allo scandalo P2 fino a Tangentopoli – passando per la vicedirezione dell’Espresso e la guida, prima, dell’Unità – in cui i dissapori con i vertici dei Democratici sono all’ordine del giorno – e, poi, del Fatto Quotidiano, di cui è stato anche fondatore nel 2009. 
“Durerete due o tre mesi”, sarà il lapidario giudizio di Gianroberto Casaleggio di fronte al folle progetto di Padellaro di dar vita a un nuovo quotidiano cartaceo nell’era del web e invece…

Cosenza: il liceo Fermi a tu per tu con l’Autore

22467996La Mondadori e il Liceo E. Fermi di Cosenza, il 6 maggio prossimo alle ore 9,00 in aula Magna, hanno organizzato l’incontro con l’autore, Antonio Dikele Di Stefano, autore di “Fuori piove dentro pure. Passo a prenderti?” Interventi di Michela Bilotta, dirigente scolastico, Silverio Curti, responsabile della Mondadori di Cosenza, Antonietta Cozza, responsabile della Biblioteca del liceo scientifico E. Fermi. Si legge in quarta di Copertina: Non è un romanzo vero è proprio. Un insieme di racconti di vite vissute, di sagome normali finite per errore in una società che non le accoglie. La storia di Linda e di Antonio due ragazzi innamorati che non possono stare insieme a causa della madre . ” Quando tua madre mi disse ” Voi due siete troppo diversi per stare insieme ” pensai ” Diversi da te”.

                                                                                                                                                                                  Lucia De Cicco

L’Intervista: Per l’Expo arte Milano 2015 La Catanzarese Rosa Spina

di Lucia De Cicco

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cover del catalogo Mondadori

L’artista Rosa Spina, (arterosaspina.com Rosa Spina Fiber Arte Official ) siciliana di nascita e catanzarese di adozione, Fiber’s Artist partecipa all’evento Expo. Arte Milano. 2015 con quattro opere dal titolo: Grano e melograno, simboli di vita, descritte nella poesia della poetessa Carmen Costanzo  Ode alla terra/ turgide spighe/ti donano il pane/e dolci frutti/Ti bagnano le labbra…/E fiori meravigliosi, danno gioia ai tuoi occhi…/Madre terra/offri ancora i tuoi doni/all’uomo irriverente! Da nota della stessa artista apprendiamo: Rosa Spina dal 1964 s’inserisce nel flusso creativo della Fiber Art, pioniera in Italia di questa corrente d’arte contemporanea, nata negli Stati Uniti intorno agli anni sessanta, fa acquisire al prodotto tessile una nuova valenza espressiva, sviluppa un’indagine, approfondendo il legame tra materia ed espressione. L’artista implementa la tecnica del Dèfilage per trasmutazioni di forme, reti, fili, colori, effettivi di trama e di sfondo, intuizione del simbolico e del reale. Le sue creazioni prevalentemente realizzate in grandi dimensioni Si basano sulla fascinazione degli antichi tessuti arcaici del Mediterraneo che interpreta attraverso la tessitura, la sovrapposizione, la de-tessitura, la sfilacciatura, la manipolazione, l’assemblaggio, il gesto pittorico. La sua ricerca espressiva e la sensibilità artistica sono pervase dalla cultura dalla storia della Magna Grecia. Incontra, nel suo percorso artistico, il Maestro Mimmo Rotella. A Milano conosce Pierre Restany, che apprezza il suo lavoro e la stimola a proseguire nella sperimentazione. L’evento artistico Italiarts è ospitato presso Fabbrica Pensante Factory Loft di Moreno Panozzo, Milano dal 16 al 31 maggio 2015. L’evento è una mostra-installazione, con le opere, che sono presentate come un mega schermo, uniti in un immenso puzzle: “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” Visione artistica, culturale e sociale di artisti Italiani contemporanei, con lo sguardo rivolto al mondo e al futuro. Una valorizzazione e contribuire al patrimonio artistico, che il paese Italia può dare al mondo. Opere per artista: 4 Dimensioni dell’opere: 22x22x5/8 inserite nel Catalogo Mondadori (non ancora in libreria) in lingua italiano-inglese con la prefazione a cura del Prof. Mario Guderzo. Totali pagine per artista: quattro con biografia. Cover con sei opere selezionate già in visione sulla rivista Arte. Il nostro Quotidiano, attraverso la mia penna, ha intervistato l’artista.

rosa spinaNelle creazioni dell’artista Rosa Spina che cosa vede l’occhio dell’osservatore?

Nelle mie creazioni si trova lo studio e l’esperienze di molti anni di vita, esse rappresentano l’ideale interpretativo tecnico che ho sviluppato, modificato e perfezionato, un lavoro d’indagine sulla materia  e sulla memoria intesa come rimembranza,  vocazione, interpretazione estetica di un passato antico. Una ricerca  intesa  come superamento dei confini imposti dell’uomo e confronto con l’icona della tradizione però trasmessa con un linguaggio contemporaneo.

Tuttavia il passato attraversa come mano d’opera la sua arte, e diventa modernità…

Attraverso l’uso di uno strumento ancestrale,  come il telaio di legno, rielaboro  il passato sul piano della ricerca e della  produzione artistica e  trasformo l’intreccio tessile in un oggetto/strumento, proiettato al futuro.

Questa passione nasce da lontano e fa di lei la pioniera Italiana…

Sono stata una sperimentatrice in Italia di questo percorso,  tant’è che recentemente mi è stato attribuito dalla critica del settore il titolo appunto di pioniera Italiana della Fiber Art, una corrente artistica. Ne sono divenuta il medium creativo privilegiato.

Quali sono i materiali che lei usa per questo tipo di arte?

I materiali sono il repertorio decorativo che utilizzo, normalmente e che fa da imprimitura del tema  di questa ricerca tra passato e presente, soprattutto, enfatizzando il mio rapporto con l’ambiente, con l’uso di materiali tessili come cotone, lino, seta grezza, ma anche la ginestra, l’agave e altre fibre naturali e artificiali.  

Quali sono le sue muse ispiratrici?

Per gli intrecci tessili  mi ispiro agli antichi  motivi della Grecia e soprattutto della nostra Magna Grecia, che affondano radici ricercati nell’Ars Bizantina.

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Opere Expo di Rosa Spina

 

 

 

Premio Tropea 2014: vince “La Lucina” di Antonio Moresco

È Antonio Moresco, con La lucina, a conquistare l’ottava edizione del “Premio Letterario Tropea”. Tra i finalisti presenti alle serate del 26 e del 27 Luglio, il suo libro, edito nella collana “Le libellule” per i tipi di Mondadori, è stato preferito ad altri due ottimi romanzi, totalmente diversi per genere, cioè Almanacco del giorno prima (Einaudi 2013) di Chiara Valerio, e Marguerite (Neri Pozza 2014) di Sandra Petrignani.

“Sono venuto qui per sparire, in questo borgo abbandonato e deserto di cui sono l’unico abitante”. È questo l’incipit con cui si apre La lucina, di Antonio Moresco. Una storia dalla trama originale, che sovverte la normale concezione del tempo e dello spazio, fino a capovolgere la percezione che si ha della realtà. Quello che l’autore mantovano ha definito “un libricino”, presentandolo al proprio editore, è invece un romanzo che conquista il Premio Tropea ed entrerà di diritto tra i più bei libri italiani di questo periodo.

In un vecchio borgo abbandonato, tra i boschi e lontano da tutto, un uomo sceglie di vivere in solitudine. La sua quotidianità è però turbata da un mistero: una lucina che, distante, si accende ogni sera alla stessa ora. La curiosità lo spinge a dare una risposta al suo interrogativo. Parte alla ricerca e dapprima si imbatte in un personaggio, anch’egli alla ricerca di qualcosa, che è convinto di essere di fronte a fenomeni alieni. Ma questa risposta non soddisfa l’uomo, che si spinge fino a trovare il punto esatto da cui proviene la lucina. Trova una casa, in mezzo al bosco, con dentro un bambino che vive in solitudine, come lui, ma che  sembra provenire da un tempo ormai passato. La risposta apre quindi la strada ad altre domande: chi è il bimbo? da dove viene?  Ha inizio un rapporto tra i due che giungerà ad un epilogo per niente scontato.