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La Commissione Cultura Ospita la Poetessa Monica D’Alessandro

COSENZA – La poesia vissuta come un bisogno, quasi un’urgenza insopprimibile e come mezzo privilegiato attraverso il quale comunicare le pulsioni dell’animo.

Si può dire che Monica D’Alessandro, docente di Italiano e Storia all’Istituto Tecnico Agrario “Tommasi” di Cosenza, ha avuto da sempre la passione per la poesia, se è vero come è vero che i primi versi li scrisse all’età di dieci anni.

Nella missione salvifica della poesia e nella sua veridicità ha sempre creduto. Due i libri di versi al suo attivo: con “La verità poetica”, pubblicato nel 2007, si è aggiudicata il secondo premio al prestigioso premio “Alfonso Gatto” di Salerno; con il secondo, “Divenire”, pubblicato da “Pellegrini Editore” e presentato ufficialmente qualche mese fa, i suoi versi raggiungono una inaspettata maturità.

E questa seconda raccolta di versi ha conosciuto anche l’approdo della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro che ha presentato la poetessa cosentina che con la poesia dal titolo “X” ha avuto il merito di essere pubblicata sull’antologia del premio letterario “Marguerite Yourcenar”, edita da Montedit.

Relatrice della proposta di ospitare la D’Alessandro all’interno dell’iniziativa dedicata ai giovani talenti cosentini della scrittura e della poesia è stata, invece, la Vice Presidente Maria Lucente per la quale “la poesia di Monica D’Alessandro ti conquista immediatamente, ma ti lascia qualcosa di irrisolto, facendoti nascere la necessità di ricorrere ad una seconda lettura del verso, quasi che per appagarti fosse necessario un supplemento di analisi. E quando ti immergi nuovamente nella lettura, scopri sempre qualcosa di nuovo che prima ti era sfuggito e che alimenta dentro di te un’ulteriore curiosità, spingendoti ad un supplemento di riflessione.”

Nel corso dell’incontro, presenti anche i consiglieri comunali Mimmo Frammartino, Pierluigi Caputo, Cataldo Savastano, Francesco Spadafora e Michelangelo Spataro, è intervenuto anche il consigliere Giovanni Quintieri. “Nei versi di Monica D’Alessandro – ha detto Quintieri – è come se si realizzasse la compiutezza di un’anima. Attraverso la parola la poetessa cosentina riesce a restituire bellezza alla vita, anche quando è attraversata dal dolore, senza infingimenti e pudore, animata com’è da una forte capacità di continuare, sempre e comunque, con l’aiuto dei suoi versi, la ricerca dell’amore.”

L’eclettismo è uno dei tratti distintivi di Monica D’Alessandro e si esplica a più livelli, tanto da farle esclamare: “amo l’arte a 360 gradi”. Vero, verissimo. Non si spiegherebbe altrimenti il suo impegno nell’attività di catalogazione e riordino dei beni storico-artistici e dell’archivio della Curia Arcivescovile di S.Marco Argentano, ma anche la sua parallela attività di pittrice. E l’amore per la musica misto a quello per la poesia le fa dire, inoltre, che “la poesia è come il pentagramma del cielo e le note sono le parole.”

Passando in rassegna i versi racchiusi nel libro “Divenire” è come se la poesia di Monica D’Alessandro traesse linfa dalla contemplazione dell’infinito e da tutto quel che lo compone : il cielo, l’aria, le nuvole, la luna, i campi, gli alberi, il fluire delle stagioni e dei giorni. Una contemplazione che incrocia i ricordi e il passaggio del tempo inarrestabile e che si fa specchio delle pulsioni esistenziali e del mistero della vita, indagando i sentieri del cuore, con le sue solitudini, le sue gioie e i suoi dolori.

Prima di congedarsi dalla commissione cultura e di ritirare la consueta targa consegnatale dall’organismo consiliare, ancora un pensiero rivolto all’esaltazione del ruolo della parola: “la parola indica il cammino che è dentro di noi. Ti fa rinascere e ti fa cogliere la vita in tutte le sue sfumature”.