Archivi tag: more young

Il Duo Messinese Carullo-Minasi chiude in grande stile il More Young

COSENZA – Ieri sera il teatro Morelli ha chiuso il sipario sull’ultima rappresentazione in programma per More Young, rassegna dedicata ai giovani artisti emergenti under 35.

Sul palco il duo messinese Carullo-Minasi con la loro “De Revolutionibus. Sulla miseria del genere umano”, con cui hanno vinto il premio Teatri del Sacro 2015. L’opera riprende due delle Operette Morali di Giacomo Leopardi: “Il Copernico” e “Galantuomo e Mondo”, portando in scena i testi originali e regalando al proprio pubblico uno spunto di riflessione sulla natura umana, usando raffinatezza nel proporre le parole dell’autore.

De Revolutionibus. Sulla miseria del genere umano

Amara ironia, una scenografia semplice, due figure sul palco, questi gli ingredienti che fanno di questa rappresentazione un progetto magnetico, in cui gli attori si rimbeccano, punzecchiano e interagiscono in maniera incalzante e mai noiosa.

Altro punto focale è l’amore per il teatro che nei tempi moderni, afflitti da una cultura che ci impone i 16:9 e le risate da poltrona, la società pian piano dimentica. Luci spente nei teatri e poltrone rotte abbandonate a loro stesse. Una prospettiva da arrestare, incentivando i movimenti culturali validi, come quelli emergenti che il More porta avanti con orgoglio.

Miriam Caruso
ph. Joe Santelli

Ultimo spettacolo per la rassegna More Young con Leopardi “in scena”

COSENZA – Si chiude il sipario su “MoreYoung”, la rassegna del “Progetto More” dedicata a giovani artisti emergenti e under 35. E’ ancora uno spettacolo, vincitore del premio Teatri del Sacro 2015, a calcare il palcoscenico di via Oberdan:  “De Revolutionibus. Sulla miseria del genere umano”, su testi originali di Giacomo Leopardi, dalle due Operette Morali: Il Copernico e Galantuomo e Mondo, diretto e interpretato da Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi. L’appuntamento è venerdì 18 marzo alle ore 21.00.

Dopo il successo di Due passi sono, presentato al More nel 2013, ecco il nuovo lavoro del duo messinese. Uno spettacolo di grande semplicità formale, una partitura raffinata di gesti e parole, un’amara e ironica riflessione sulla natura dell’uomo. I due autori-attori, in scena con un improbabile Carro di Tespi, quasi due funamboli, artisti di strada d’altri tempi, raccontano e recitano intorno a una tematica “difficile” trasformandola, seppure con grande rispetto, in un’occasione ironica e divertente di riflessione. Un Leopardi ‘inedito’, in due atti unici definiti dagli autori “operetta infelice e per questo morale” e “operetta immorale e per questo felice.”

«Rivoluzione e miseria sono parole che riempiamo d’una natura ambigua e paradossale, nell’unica certezza di volerci aggrappare al teatro, fatto di piccole e povere cose, ma capace di grandissime riflessioni sul potere dell’uomo di ribellarsi e dunque ritrovarsi – affermano Carullo e Minasi. Passeggiando con il Maestro della più amara e saggia ironia, ci disperdiamo giocando con scenari che danno largo all’immaginazione, sperando di far scivolare il pubblico nella finestra di questo “oltre” che ancora in vita ci rimane e che può, con i suoi scherzi, renderci partecipi rivoluzionari del Sentimento del Sublime.»

Per Obbedienza, la storia del santo Giuseppe da Copertino per More Young

COSENZA – “Per obbedienza“, opera teatrale andata in scena venerdì sera al teatro Morelli di Cosenza per il penultimo appuntamento con la rassegna More Young, racconta la storia di un piccolo uomo in uno scenario semplice. La storia di un Santo, un uomo martoriato che sopravvive ad una vita difficile e piena di ostacoli. Il Giuseppe da Copertino, interpretato dall’autore e regista Fabrizio Pugliese e dalla sua compagnia “Ura Teatro“, emoziona e colpisce il suo pubblico, mostrando le fasi estatiche del protagonista in una dimensione in cui il corpo e lo spirito si esprimono su di un umile sgabello, senza separarsi.
per obbedienza1
Una storia picaresca, comica, commovente e al tempo stesso raccapricciante: una vita complicata, un padre sciocco e truffato dagli amici, quattro fratelli morti, una madre indurita dalla fatica e da una fede arida. Lo scenario è ambientato nel primo Seicento, in un’età sfarzosa e sudicia, dove trionfano malattie gravi, infezioni, una giustizia ingiusta, una Chiesa onnipotente, ma soprattutto una vocazione sublime, l’amore bellissimo e assoluto di un giovanetto al limite dell’autismo che si innamora perdutamente della mamma sua: la Madonna.
Una storia che ha spinto gli autori Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno a perseguire una ricerca attenta sulla vita del santo, che potesse portare una rappresentazione godibile, da un lato comica e pittoresca e dall’altro grottesca. Viene rappresento un mondo che Giuseppe stesso non comprende, ma che ci lascia un punto forte di riflessione: il soffermarsi a guardare realmente ciò che abbiamo intorno.

Un’opera che si conferma degna della vittoria del premio I Teatri del Sacro 2015,  festival biennale che prevede il debutto in anteprima nazionale di spettacoli incentrati sui temi del sacro e dell’inquietudine contemporanea.

Miriam Caruso

Rassegna More Young, penultimo appuntamento al Morelli con “Per Obbedienza”

Cosenza ( Cs) – Alle battute finali “More Young”, la rassegna inserita nell’ambito del “Progetto More” dedicata agli artisti emergenti e under 35, sostenuta dal Mibact, dalla Regione Calabria e dal Comune di Cosenza. Il penultimo appuntamento, venerdì 11 marzo (ore 21) al Morelli, è con lo spettacolo “Per Obbedienza” di Ura Teatro (ura, dall’albanese “ponte”), compagnia che nasce come continuazione del  sodalizio artistico tra Fabrizio Saccomanno  e Fabrizio Pugliese i quali, dopo anni di lavoro in un Teatro Stabile per l’Innovazione, hanno attivato diverse collaborazioni con artisti e strutture pugliesi, approfondendo contemporaneamente il loro percorso artistico iniziato quindici anni fa con gli spettacoli “Gramsci, Antonio detto Nino” di Saccomanno e “Per Obbedienza” di Pugliese. Oggi, il lavoro della compagnia sul territorio è costante e coinvolge progetti di teatro comunità in alcuni paesi del Salento. Lo spettacolo di Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno, che ne firmano regia e drammaturgia, è vincitore de I Teatri del Sacro 2015.  “Per obbedienza” è la  grande storia di un piccolo uomo fuori dall’ordinario: Giuseppe da Copertino, santo (in scena Fabrizio Pugliese). Una storia picaresca, comica, commovente e al tempo stesso raccapricciante: una vita complicata, un padre sciocco e truffato dagli amici, quattro fratelli morti, una madre indurita dalla fatica e da una fede arida. Una storia che si dipana dal primo Seicento, in un’età sfarzosa e sudicia, dove trionfano malattie gravi, infezioni, una giustizia ingiusta, una Chiesa onnipotente, ma – sopra a tutto – una vocazione sublime, l’amore bellissimo e assoluto di un giovanetto al limite dell’autismo che si innamora perdutamente della mamma sua: la Madonna.   Nell’estasi, più che vedere, il soggetto diventa lui stesso madonna, divinità, demone, a seconda. Giuseppe va in estasi con una facilità incredibile: l’unica differenza rispetto ad altre estasi, dove lo spirito abbandona un corpo immobile, sta nel fatto che lui il corpo se lo porta con sé, in volo; quel corpo martoriato da digiuni e flagellazioni diventa una pagina dove è disegnato tutto il suo amore verso la Madonna, tutta la sofferenza di quel mondo che lui non comprende, non da sveglio, certo, e non secondo un pensare quotidiano, ma che sente dentro di sé. Senza saperlo, quel santo “idiota” mostra la nostra di inadeguatezza, il nostro bisogno di dare sempre un ordine razionale alle cose, l’incapacità, o paura, di perderci magari davanti ad un affresco, riconducendo  alla “potenza simbolica del figurativo” le emozioni che il racconto segreto di quelle immagini ci suscita… Tutto il lavoro di ricerca, di fonti storiche, di leggende popolari  porta nel nostro lavoro all’elaborazione di un testo per attore unico; un narratore all’interno di una struttura scenografica semplice, fatta di pochi segni e uno sgabello malfermo su cui siede, in bilico anche lui, in procinto di cadere, o di volare, forse.

More Young si apre con Amleto del CollettivO CineticO

COSENZA – Entra nel vivo la programmazione di More, il progetto teatrale diretto dalla compagnia Scena Verticale, in partenariato con il Comune di Cosenza nella prestigiosa cornice del teatr Morelli. Dopo i due appuntamenti precedenti, quasi un prologo, si apre la fase più intensa della stagione con “More Young” che in ottemperanza alle linee guida del bando ministeriale che consente l’esperienza della residenza artistica More, fa spazio alle compagnie emergenti under 35, in piena affermazione sulla scena teatrale contemporanea. CollettivO CineticO

Il primo appuntamento è previsto per il prossimo 5 febbraio alle ore 21 con l’Amleto del ColletivO CineticO, una compagnia nata nel 2007 come ambiente di sperimentazione perfomativa a metà strada tra teatro e arte visiva, che discute e indaga lo statuto ontologico del concetto di performance. In Amleto, attori professionisti, dilettanti, intellettuali timidi, sostituti dell’ultimo minuto, critici, sfigati e danzatori si contendono il titolo di protagonista dello spettacolo ma, lasciati in balìa di un’istruzione e senza la possibilità di controllare le proprie competenze, precipitano nella condizione amletica per eccellenza: reali candidati non sanno quello che li attende in scena e il loro solo riferimento è un manuale d’istruzioni inviato due settimane prima, per cui ognuno si prepara da solo e arriva a teatro direttamente per salire sul palcoscenico. Guidati da una voce fuori campo, i candidati si sfidano in prove e saranno gli spettatori, attraverso un applausometro, a eleggere il vincitore: Amleto. Nulla di premeditato in uno spettacolo fondato solo sul rapporto col pubblico. Il concept, così come la regia e la drammaturgia (in coppia, quest’ultima, con Angelo Pedroni) è di Francesca Pennini.

Per quanto riguarda i biglietti, c’è la possibilità, oltre alla tariffa intera (€ 10,00), di acquistarne a tariffa ridotta (€ 8,00 per under 26 e over 60), oltre che alle agevolazioni previste per gli studenti dell’Unical (€ 5,00).