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Supercoppa Calabria al Corigliano

CORIGLIANO (CS) – Si è disputata al Città di Corigliano la 23ª Supercoppa della Regione: naturalmente in campo la squadra locale vincitrice del torneo di Eccellenza e le due vincenti dei gironi di Promozione, Morrone per il Girone A e San Luca per il girone B.

LE GARE

Morrone – San Luca 1-4 dcr (1-1 a fine partita)

Nella prima gara del triangolare si impongono ai calci di rigore i campioni di Promozione del girone B. I 45 minuti regolamentari si erano infatti chiusi sull’1-1: Morrone in vantaggio al 17′ grazie alla rete di capitan Granata che ha festeggiato le 100 presenze con la maglia dei cosentini; pareggio del San Luca al 38′ con Carbone che batte De Angelis dagli 11 metri dopo che il direttore di gara Aureliano di Rossano aveva comandato il penalty per il fallo in area su Romeo. Poi la lotteria dei rigori che sorridono al San Luca per 4-1 (fatali per la Morrone gli errori dal dischetto di Marchio e di Cordua).           

Corigliano – Morrone 53- dcr (2-2 a fine partita)   

Nel secondo match scende naturalmente il Corigliano ma è la Morrone ad andare sul doppio vantaggio con le reti di Keitè e Ferraro. La reazione del Corigliano non si fa attendere: Isgrò e Giovanni Foderaro riportano i biancoazzurri in parità che poi provano anche a vincerla. Ai rigori vincono i campioni dell’Eccellenza: dal dischetto per la Morrone ha dovuto rincorrere dopo il primo errore di Maio al terzo tiro.                      

Corigliano – San Luca 1-0  

Nella terza gara decisiva per i padroni di casa la rete di Isgrò al 21′. Poco saltano gli schemi agli ospiti anche per l’espulsione del portiere Gallego per il San Luca.

Il Corigliano alza al cielo il terzo trofeo della stagione, dopo campionato e Coppa Italia.

CLASSIFICA

Corigliano 5; Morrone 2; San Luca 1.

Morrone, Granata spinge i suoi: «90’ per dimostrare il nostro valore e la nostra forza»

COSENZA – Nella Morrone lanciata per la vittoria del campionato di Promozione l’arma in più si chiama Roberto Granata che ha fin qui scodellato in mezzo alle aree di rigore avversarie 17 assist vincenti. Calci di punizione e angoli taglienti per la testa delle torri, sono state nel corso della stagione delle armi non convenzionali di cui Stranges si è dotato. Per un terzino invece sono numeri incredibili, che si aggiungono al gol realizzato contro la Juvenilia. «Al di là delle statistiche – evidenzia – sono molto soddisfatto a livello personale per aver dato al collettivo un certo tipo di contributo e di essere stato utile alla causa».

Granata è il capitano della Morrone con cui ha giocato 98 partite ufficiali e vinto tre campionati dal giorno della sua rinascita.

Il momento più bello, però, a sentirlo deve ancora arrivare. «Ci sono molti ricordi che mi legano a questo club e che custodisco gelosamente. Ogni anno è sempre più difficile arrivare primi, farlo di nuovo sarebbe un sogno e lo sarebbe anche toccare quota 100 nella post-season».

Nella sua carriera ha sfiorato l’esordio in Serie B, proprio contro il Cosenza, nel 2003 quando era un giovane rampante della Primavera del Genoa. Le dinamiche del calcio poi lo hanno portato altrove. «Nel mondo del pallone non dipende soltanto dal valore del calciatore e se certi meccanismi non si incastrano tra loro, diventa dura. Io, ad ogni modo, sono contento di quanto ho dato e ricevuto» racconta senza malinconia.

Granata è prodigo di consigli per i suoi compagni e nello spogliatoio è il punto di riferimento per i più giovani.

«Mi piace parlare con gli under e confrontarmi loro – racconta – Sono del parere che per metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio vanno creati i giusti presupposti fuori dal rettangolo di gioco. Con gli elementi più grandi, invece, cerco sempre di fare gruppo per serrare le fila».

E’ iniziata la settimana che porterà Granata (e i granata) a dare l’assalto alla promozione sul campo della Vigor Lamezia. La doppia sosta è ormai alle spalle e nessuno può permettersi distrazioni di alcuna sorta perché un pareggio non servirebbe a niente. «Per tutta la famiglia della Morrone è l’occasione per dimostrare che ciò che stanno cercando di toglierci e che abbiamo meritato sul campo ci appartiene. Saranno 90’ in cui dobbiamo dimostrare il nostro valore e la nostra forza».

Verso l’epilogo

Granata per chiudere lancia un monito alla Morrone e indica quella che a suo avviso è la strada giusta per vivere l’ennesimo pomeriggio di gloria. «Parlare di organizzazione societaria sarebbe ridondante: è stato sottolineato tante volte. Dopo il ko con il Sambiase abbiamo pensato soltanto a noi stessi, certi che il lavoro avrebbe ripagato gli sforzi profusi. Con che approccio arriveremo al D’Ippolito? Non c’è bisogno di caricare ulteriormente l’appuntamento: ci giochiamo un’intera stagione di sacrifici in una sola gara, chiunque troverà dentro di sé gli stimoli giusti». 

Ferraro: «Vigor Lamezia – Morrone la nostra finale»

COSENZA – Luca Ferraro è stato definito dal tecnico Stranges il simbolo della Morrone per ciò che rappresenta: un calciatore giovane che il club ha valorizzato e su cui puntare anche in futuro. Complimento migliore non poteva rivolgergli. «E’ un attestato di stima molto importante per me, lo ringrazio, parole migliori non poteva dedicarmi – dice il centravanti – Colgo l’occasione per congratularmi con lui e con il direttore Roberto Principe per il rinnovo fino al 2020. Se lo meritano, ma il segnale lanciato dai nostri dirigenti è chiaro: queste cose avvengono a campionato in corso soltanto tra i professionisti».

La Morrone nel frattempo è tornata in vetta alla classifica a margine di una rincorsa incredibile

11 punti “mangiati” al Sambiase in appena un mese. Ferraro è onesto e ammette che la cosa ha sorpreso perfino lui. «Ma ci speravamo – ribatte – Quando i giallorossi hanno commesso dei passi falsi noi ne abbiamo sempre approfittato: è stata la mossa vincente e siamo stati abili a darci un’altra opportunità domenica dopo domenica».

La partita conclusiva della regular season riporterà l’intero collettivo a Lamezia Terme, città in cui il bomber granata ha mosso i primi passi e dove ha gli affetti più cari.

«Tornerò per la prima volta al D’Ippolito da avversario – svela – ma cercherò di viverla nel modo più sereno possibile. La posta in palio è troppo alta e non ci sarà spazio per sentimentalismi: quel pomeriggio si deciderà l’esito di un intero torneo».

La Vigor rappresenta l’ultimo ostacolo, ma anche l’osso più duro che la Morrone potesse trovare sul proprio cammino nei residui 90’.

«I biancoverdi annoverano in organico elementi di categoria superiore e molto esperti – aggiunge – Sarà un match maschio. Loro si difendono molto bene, ma noi non possiamo pensare ad altro che ai tre punti: significherebbe ciò che tutto sappiamo. Abbiamo tre settimane per preparare al meglio una sfida che si è tramutata in una vera e propria finale».

Ferraro ha toccato quota 20 gol in stagione domenica scorsa contro la Rossanese e la società ha deciso di celebrare il traguardo dedicandogli un video molto apprezzato sui social. «E’ stata una clip bella e sono grato a tutti. Se ho segnato così tanto, tuttavia, il merito va diviso con il mister e con i compagni, anche con quelli che giocano di meno. Pur di centrare la promozione in Eccellenza, però, firmerei adesso per barattare il titolo di capocannoniere con la vittoria del campionato».

Morrone, tutto in 90′!

COSENZA – Per Lorenzo Stranges saranno i 90’ più lunghi della carriera. Il tecnico della Morrone, ad una sola partita dalla fine del campionato, è in vetta alla classifica di Promozione. Per capire cosa succederà, però, è necessaria un’attesa di tre settimane. «E’ un periodo molto lungo – ammette – Quando fu pubblicato il calendario pensavamo che questo confronto fosse sì importante, ma non con le proporzioni che assumerà al D’Ippolito».

La gara contro la Rossanese è stata un partita vera, in cui i rossoblù hanno onorato lo sport fino all’ultimo minuto di recupero.

I granata hanno stretto i denti e protetto a dovere Gallo, chiamato giusto a qualche intervento di normale amministrazione. «Siamo stati bravi ad indirizzare la contesa sui binari giusti andando subito a segno, ma, non riuscendo a chiuderla, il tutto si è complicato dal punto di vista emotivo. La mente è volata allo Schiavonea, sebbene il nostro portiere sia stato chiamato poco in causa».

Stranges ha premiato la generosità di Magarò, un giovane classe 2001 che si è messo in mostra nel corso dell’ultimo mese di allenamento e a cui il tecnico ha deciso di dare fiducia in una sfida così importante come quella di domenica. «Il suo esordio è figlio delle prestazioni effettuate con la Juniores – svela – Avevo notato che stava crescendo e la risposta sul rettangolo verde è stata ottima. Mi è piaciuto, sembrava stesse davvero a proprio agio anche con la palla tra i piedi. Prima del fischio d’inizio era emozionatissimo, quando negli spogliatoi ho comunicato la formazione non voleva crederci».

Una parola viene spesa anche per Ferraro, attaccante a cui la società ha inteso dedicare un video celebrativo in occasione del suo 20esimo centro.

«L’ho fortemente voluto in estate perché mi piaceva il dinamismo espresso l’anno scorso. Giocava esterno, qui mi ha dato più di quanto pensassi: è stata la sorpresa del campionato, ora deve confermarsi a questi livelli».

All’orizzonte c’è la partita con la Vigor Lamezia. All’andata sorprese la Morrone in quello che resta l’unico ko interno in quattro stagioni. Sono passate 15 giornate da quel pomeriggio uggioso di dicembre, ma Stranges non ha dimenticato niente. «Offrimmo la nostra migliore performance sotto il profilo del gioco, ma gli episodi girarono male. Rimane per noi una lezione che spero i miei abbiano imparato. I biancoverdi riescono ad arrivare al risultato tramite il rendimento dei singoli, con il Sambiase dispongono infatti di un organico di altissimo livello. Nonostante tutto, abbiamo dato battaglia e siamo pronti a preparare l’ultima. Sarà una di quelle gare che nessuno dei miei ragazzi dimenticherà mai e che segnerà inesorabilmente le loro carriere».

A prescindere dai verdetti conclusivi, la Morrone resterà la compagine che sul campo ha totalizzato più punti.

Ciò è stato possibile grazie ad un connubio di intenti raro in uno spogliatoio e al supporto logistico del club. «La cosa mi riempie d’orgoglio – chiude Stranges – ma contestualmente mi fa male. Quanto ci siamo guadagnati sul campo, vale a dire la vittoria, possiamo perderlo in 90’. Ci giochiamo tutto in una partita secca, ma chi è che non vorrebbe prendere a calci il pallone quel pomeriggio?».

Morrone, ufficializzati i rinnovi dell’allenatore Stranges e del ds Principe

COSENZA – I ruoli di direttore sportivo e di allenatore della Morrone per la stagione 2019-2020 saranno ancora ricoperti da Roberto Principe e Lorenzo Stranges.

Il Presidente è la società esprimono grande soddisfazione per il lavoro svolto da Stranges e da Principe.

Il presidente Riccardo Quintieri e la società tutta hanno apprezzato il lavoro svolto nel torneo in essere, che si spera possa concludersi nel migliore dei modi possibili. La dirigenza intende dare continuità al progetto tecnico iniziato nello scorso luglio e proseguito secondo le linee guida del club, valorizzando i giovani di proprietà e proponendo in prima squadra gli elementi più validi del vivaio.

Così il direttore generale Marco Chiappetta.

«E’ una scelta condivisa da tutti i soci – ha detto subito dopo la stretta di mano – I risultati arrivati dal campo vanno anche oltre le aspettative e, a prescindere dalla categoria in cui militeremo nel prossimo campionato, siamo intenzionati a viaggiare lungo il percorso già tracciato. Principe e Stranges meritavano di ricevere un segno tangibile della nostra soddisfazione adesso, prima della fine della stagione, a testimonianza che i criteri di valutazione dell’A. C. Morrone sono molteplici. Il loro modo di operare e di comportarsi è pienamente in sintonia con i vertici del club, è per questo che siamo lieti di comunicare con largo anticipo la nuova partnership per il futuro».

Morrone, parla la “colonna” Roberto Bacilieri

COSENZA – Roberto Bacilieri è una delle colonne della Morrone. Difensore elegante e concreto, è tornato ad indossare gli scarpini in occasione della gara di San Marco dopo circa due mesi di assenza per infortunio. «Sono relativamente contento della mia stagione – ha spiegato – Durante la sosta ai box non sono riuscito a dare il mio contributo in una fase importante del campionato. Spero di rifarmi da qui in avanti, anche se l’organico vanta tanti elementi affidabili». Il riferimento ai vari compagni di reparto (Scarnato, Granata, Marchio, Villella, ndr) è chiaro. «Questo aspetto dà maggiore sicurezza a tutti, perché sai che anche quando commetti un errore c’è chi può rimediare per conto tuo. Sono gli effetti di avere una rosa lunga».

La classifica è intrigante, impone massima concentrazione e di restare sul pezzo.

«Per noi c’è stata una piacevole sorpresa di recente – aggiunge – Un mese fa dopo il ko in casa del Sambiase i giochi sembravano fatti, invece adesso la Morrone si ritrova a -2 dalla vetta e siamo intenzionati a non mollare di un centimetro. Guardare avanti o blindare la seconda piazza in vista dei playoff? Non ci cambia nulla: le distanze sono così ridotte da spingerci a vincere tutte le restanti partite».La prossima porterà i granata sul temibile campo dell’Amantea. «Sarà molto dura, lo sappiamo – evidenzia Bacilieri – I blucerchiati sono motivati per la situazione di classifica, ma noi lo siamo altrettanto per ragioni facilmente immaginabili. Ipotizzo un confronto fisco, agonistico e per nulla semplice. Abbiamo tuttavia l’obbligo di provarci e non ci tireremo indietro».

Come al solito Stranges preparerà nel dettaglio i 90’, soffermandosi in settimana su ogni particolare.

«Ho un ottimo rapporto con il mister, fatto di sincerità e di confronto – aggiunge il difensore – Ci sta che abbia come punti di riferimento nello spogliatoio i calciatori più esperti. In Promozione c’è stato un salto di qualità, ma è chiaro che più si scalano le categorie e più si avverta. In estate la società ha deciso di voltare pagina, cambiando la guida tecnica e gran parte dell’organico. E’ servito a tutti un periodo fisiologico per conoscerci meglio e per fare gruppo».Bacilieri chiude parlando delle peculiarità della Morrone. «E’ impeccabile nell’organizzazione. Il club non ci fa mancare nulla e ci fa stare sereni. Nel mondo dilettantistico è qualcosa che fa la differenza».

Le dichiarazioni di Stranges dopo la vittoria sul San Marco

COSENZA – Il tecnico della Morrone, Lorenzo Stranges rilascia le sue dichiarazioni dopo la partita vinta contro il San Marco. Una vittoria per sperare ancora e per consolidare una posizione di classifica importantissima. La Morrone è venuta a capo di una partita complicata a San Marco Argentano, rifilando tre gol ai padroni di casa e mostrando al proprio allenatore di saper serrare le fila quando serve.

«I ragazzi hanno trasmesso un messaggio chiaro – ha detto Stranges – tutti hanno voglia di combattere e ci credono. Stanno ragionando veramente da squadra, a prescindere da chi poi compare nell’undici titolare. Con il recupero degli infortunati sanno che le scelte verranno effettuate settimana dopo settimana, ma a prevalere per fortuna non è mica l’interesse personale».
Il trainer granata ha sistemato in campo una formazione con un assetto tattico diverso rispetto al solito, con due esterni offensivi a sostegno di una coppia di centravanti. «La decisione è scaturita pensando al campo – svela – C’era bisogno di maggiore agonismo e di lottare sulle seconde palle. I singoli? Bacilieri è rientrato bene, hanno disputato una bella gara Piromallo e Casella in mezzo al campo e Mazzei è andato come un treno sulla corsia laterale».


E’ tornato al gol Ferraro dopo qualche giornata, ora il capocannoniere è soltanto ad una marcatura dal ventesimo centro stagionale. «E’ il nostro simbolo, incarna l’idea del progetto del club – sentenzia Stranges – Quando si punta su giovani della sua età, si deve mettere in conto la crescita del ragazzo. Io sono orgoglioso di averlo scelto e di averlo in gruppo. L’anno prossimo, vedrete, sarà ancora più forte. L’altra faccia della medaglia, però, racconta di un 22enne che ha bisogno di imparare a gestire le sue emozioni».
Domenica, nel frattempo, il calendario riserverà al tecnico la seconda trasferta consecutiva. Sul campo dell’Amantea Marchio e compagni dovranno confrontarsi con la voglia dei blucerchiati di conquistare la salvezza partendo da una posizione difficile. «Ci aspetta una partita durissima, contro un avversario blasonato che già all’andata ci ha messo in grande difficoltà – chiude – Dobbiamo avere rispetto assoluto, così come ce l’ho io da sempre, per una delle piazze più ambite della Calabria che si sta giocando tantissimo. Saranno 90’ diversi da quella di San Marco, i nostri prossimi avversari sono molto agguerriti».

Morrone, Danilo Mazzei: «Non vogliamo arrivare secondi al traguardo»

COSENZA – Danilo Mazzei, una freccia sulla fascia. L’esterno della Morrone sta vivendo una stagione da protagonista, condita da cinque gol e una decina di assist che lo pongono al livello dei calciatori più importanti del campionato. «Ho giocato tutte le partite cercando di fornire sempre il mio contributo – dice – adesso però è arrivato il momento di dare ancora di più per non arrivare secondi al traguardo».

La prima posizione dista appena due lunghezze, ma Mazzei non fa proclami consapevole di come la strada sia ancora tortuosa e piena di insidie.

«La cosa più importante riguarda l’obiettivo comune, va messo davanti a tutto – aggiunge – La Promozione è molto combattuta e ci ha visto protagonisti per larghi tratti almeno fino alla partita col Sambiase. Quella battuta d’arresto, poi, ci ha un po’ demoralizzato, ma nelle ultime gare i giochi si sono riaperti perché questa categoria insegna che nulla è scontato».

Nonostante abbia 24 anni, vanta già una grande esperienza. L’aver cambiato diverse casacche lo pone nelle condizioni di poter fare dei paragoni. «La Morrone è ormai una società apprezzata, il cui cavallo di battaglia è l’organizzazione. Il club non ci fa mancare niente fuori e dentro dal campo e questo è il vero segreto della compagine granata».

Mazzei parla anche delle sue caratteristiche e del rapportocon il tecnico.

«Il mio ruolo? Ritengo di essere un esterno di centrocampo, un calciatore di gamba, ma sono a disposizione e mi adatto sia da terzino che da ala quando mi viene richiesto. E’ grazie a Stranges, del resto, se milito nella Morrone: mi ha voluto qui sebbene non mi avesse mai allenato. Quando mi chiamò in estate espresse stima nei miei confronti ed oggi posso affermare di essere cresciuto grazie a lui sotto ogni aspetto, specialmente dal punto di vista tattico e umano».

Sui prossimi avversari

«A San Marco sarà un’altra gara dove i tre punti andranno sudati. Noi cerchiamo di prepararci al meglio di settimana in settimana e siamo entrati nell’ottica di idee che ogni match è da considerarsi una finale. Noi dobbiamo vincerle tutte, tutte fino alla fine».

Morrone, Cordua carica l’ambiente: «Faremo grande rush finale»

COSENZA – Edoardo Cordua è una delle piacevoli sorprese della Morrone.

Classe 1999, è andato a segno già in cinque occasioni e sa di essere attenzionato per le qualità espresse nel corso del campionato.

«E’ qualcosa che mi fa piacere – dice – ma sono consapevole di dover crescere ancora dal punto di vista caratteriale. Ho appena 19 anni, ogni tanto commetto degli errori, ma migliorare sotto ogni aspetto è l’obiettivo che mi sono prefissato».

L’ala granata tesse le lodi del suo allenatore, a cui riconosce il merito di averlo lanciato nella mischia. «Ho firmato con la Morrone sapendo di dovermi ritagliare uno spazio e credo di essere riuscito nell’intento grazie al lavoro e al mister che ha molta fiducia in me. Stranges mi dà tanti suggerimenti e mi chiede di aiutare maggiormente i compagni. Mi reputa un calciatore molto offensivo, pertanto vanno limati gli aspetti della fase di non possesso. Se giocherò alla prossima? Tocca al mister scegliere».

La Morrone è attesa da due mesi intensi, pieni di impegni.

«Stiamo disputando una grande stagione e non ci si può imputare niente – evidenzia l’esterno – Mi aspetto un grande rush finale, perché nel gruppo c’è la consapevolezza di essere forti e nessuno ha mai smesso di crederci».

Per chiudere, Cordua parla del fattore ambientale. «Questa è una famiglia, mi sono sentito subito a mio agio e trattato benissimo dalla società. Quando il direttore Chiappetta in estate mi prospettò l’idea del trasferimento, non ho avuto esitazioni. Nello spogliatoio ho legato molto con Ferraro e De Luca, ma il rapporto è splendido con tutti i compagni».

Morrone, Stranges rilancia in ottica playoff

COSENZA – La sconfitta della Morrone in casa del Sambiase ha indirizzato verso i giallorossi la prima piazza della classifica, distante ormai 10 punti per gli uomini di Stranges.

Il tecnico, tuttavia, non si abbatte e rilancia in ottica playoff 

«Ripartiamo con nuovi obiettivi – dice – Siamo tutti consapevoli che dobbiamo ritrovare l’entusiasmo delle prime giornate di campionato e renderci conto che questa squadra sta disputando un campionato fantastico. E’ chiaro che il rammarico è tanto, ma nulla è perduto».

La Morrone è uscita a testa alta dal big-match, su cui pesa come un macigno la decisione dell’arbitro di mandare anzitempo sotto la doccia Scarnato. «La partita è stata affrontata bene e con lo spirito propositivo che ci contraddistingue – aggiunge – Noi cerchiamo sempre di fare la partita e abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno. La risposta è stata quella che mi aspettavo e sono contento, anzi fino all’espulsione sono del parere che la Morrone abbia fatto qualcosa in più. Quel cartellino rosso ha cambiato le carte in tavola».

L’analisi di Stranges

«Alla squadra ho detto che dobbiamo ripartire dalle certezze acquisite ed essere più cinici perché sprechiamo troppo. C’è un dato che non mi va bene e basta guardare il primo tempo di Sambiase-Morrone per rendersene conto. Abbiamo avuto sei nitide palle-gol ed abbiamo chiuso il primo tempo sullo 0-0. La lezione da imparare è che non si può perdere dopo aver creato così tante occasioni. Era già accaduto con la Vigor e nelle due gare con lo Schiavonea: inutile giocare meglio se poi non si strappa l’intera posta in palio».

Sui prossimi avversari

Sabato la Morrone ospiterà il Cassano e Stranges dovrà fare i conti le pesanti squalifiche di Ferraro e Scarnato. «E’ una sfida da vincere a tutti i costi – chiude – Tocca a noi scovare degli stimoli nuovi, l’impegno che ci riserva il calendario può però essere la scintilla giusta sebbene non sia per nulla agevole».