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Lamezia, la furia del torrente inghiottisce madre e due figli, un disperso

LAMEZIA TERME (CZ) – E’ tragico il bilancio del maltempo che in queste ore sta imperversando sulla nostra regione. Nel lametino una donna di 30 anni Stefania Signore è morta inghiottita dalla furia del torrente Cantagalli. Con lei è stato ritrovato, in un primo momento, anche il corpo del figlio più grande di sette anni. Sono ancora in corso, intanto, le ricerche relative al piccolo di due anni.

Della donna e dei suoi due bambini non si avevano notizie da ieri sera dopo che il marito aveva lanciato l’allarme. La sua vettura è stata ritrovata vuota e con le quattro frecce ancora accese sul cavalcavia tra San Pietro a Maida a San Pietro Lametino. Già nella notte una nutrita squadra di Vigili del Fuoco si era messa a lavoro per cercare le tre vittime. Sul posto anche squadre di soccorso provenienti da Salerno e Catania.

 

 

 

Frascineto, scontro in A2, sale a due il bilancio delle vittime

FRASCINETO (CS) – E’ grave il bilancio del terribile scontro dove ieri mattina ha perso la vita un giovane di Rende che procedeva in direzione Sud nei pressi di Frascineto quando una vettura, una Fiat Panda con alla guida una 73enne di Civita, ha imboccato l’autostrada contromano a Firmo. Per il giovane nonostante i soccorsi immediati sul posto non c’è stato nulla da fare. La donna, le cui condizioni sono apparse subito gravi, è stata trasportata all’ospedale di Cosenza con l’elisoccorso, ma a causa delle gravi ferite riportate è deceduta nel pomeriggio di ieri.

 

 

 

Tragedia del Raganello, sette persone finiscono nel registro degli indagati

CASTROVILLARI (CS) – La Procura della Repubblica di Castrovillari ha emesso sette informazioni di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia delle gole del torrente Raganello che il 20 agosto scorso ha provocato la morte a causa di un’onda di piena di 10 escursionisti.

Gli avvisi sono stati emessi, ha riferito il Procuratore Eugenio Facciolla, «in considerazione degli atti istruttori irripetibili che devono essere effettuati. E’ doveroso, oltre che obbligatorio, che la giustizia dia una risposta rapida»

GLI INDAGATI

Sono stati iscritti nel registro degli indagati i sindaci di Civita, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara di Calabria, Alessandro Tocci, Antonio Cersosimo e Antonio Carlomagno,  il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, Gaetano Gorpia, dirigente dell’ufficio Biodiversità dei Carabinieri Forestali, e le guide escursionistiche Giovanni Vancieri e Marco Massaro.

 

Tragedia Raganello, sale a 11 il numero delle vittime. Sono 5 i dispersi

CIVITA (CS) – E’ salito a 11 il pesante bilancio delle vittime della tragedia delle Gole del Raganello in Calabria. Nella notte una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduto nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico. Lo ha riferito il capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi.

«I dispersi in questo momento – ha aggiunto Tansi – sono cinque e la difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi(cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere».

Le operazioni di setaccio che vedono impegnati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino saranno spostate anche più a valle fino alla foce del torrente con il coinvolgimento della Capitaneria di porto perché c’è il timore che alcune persone siano finite a mare. «Pensate – ha detto Tansi – che un corpo è stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione».

Tra le 23 persone salvate dai soccorritori c’è un bambino che è stato trasferito in ospedale a Cosenza in stato di ipotermia. Secondo quanto riferito dalla Prefettura, le persone rimaste coinvolte nell’ondata di piena del Raganello facevano parte di due gruppi di 18 escursionisti, per un totale di 36.  Il torrente ingrossato dalle piogge ha sorpreso i gruppi di escursionisti nelle gole, una fenditura nella roccia larga pochi metri tra pareti a picco. La tragedia è avvenuta nel territorio del Parco Nazionale del Pollino a monte del cosiddetto “Ponte del Diavolo”.

Il gruppo speleologico del Soccorso alpino calabrese si sta organizzando per risalire il corso del torrente Raganello alla ricerca di eventuali superstiti dispersi. Nelle gole del Raganello, infatti, ci sono vari anfratti e speroni sui quali potrebbero essersi salvati alcuni degli escursionisti che si trovavano nella zona.  

Nell’area della tragedia è arrivato anche il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla: «Quello che è accaduto è terribile». L’impressione è che non siano state adottate tutte le misure di prevenzione e sicurezza, considerata anche l’allerta meteo, ma questo sarà approfondito in un secondo momento.

Tragedia Raganello. Il bilancio delle vittime sale a dieci

CIVITA (Cs) – E’ salito a dieci morti accertati il tragico bilancio delle vittime provocate dall’ondata del torrente Raganello a Civita, in provincia di Cosenza. I soccorritori, infatti, ha riferito il capo della protezione civile regionale Carlo Tansi, hanno recuperato altri due cadaveri. I corpi saranno poi trasportati nella camera ardente allestita nella palestra di Civita.

Ventitrè le persone tratte in salvo, tra cui anche dei minori. Cinque gli escursionisti che risultano ancora dispersi. Fra i feriti una bambina sarebbe in ipotermia. Le persone rimaste coinvolte nell’ondata facevano parte di due gruppi di 18 persone ciascuno, per un totale di 36 coinvolti.

Il torrente ingrossato dalle piogge delle ultime ore ha sorpreso il gruppo di escursionisti che probabilmente stavano facendo rafting.

La tragedia è avvenuta nel territorio del Parco Nazionale del Pollino a monte del cosiddetto “Ponte del Diavolo”.

Sul posto sta operando anche un elicottero. Le operazioni di salvataggio, rese difficili dal perdurare del maltempo e dal calar della sera, sono affidate ai Vigili del fuoco presenti sul posto con una squadra di uomini del distaccamento di Castrovillari. A supporto delle operazioni una squadra specializzata di Vigili del fuoco speleo alpino fluviali e l’elicottero arrivato direttamente dal comando di Salerno e due eliambulanze.

 Il torrente Raganello è tra i più visitati della regione.

Sono diverse le attività di rafting ed escursione che si concentrano nel periodo estivo lungo il torrente. In tutta la provincia cosentina, le condizioni meteo sono migliorate in serata dopo ore di pioggia e vento. 

Nella piazza di Civita allestita un’area di Primo soccorso per i feriti. 

Sul posto sono giunti anche il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla e il Capo della Protezione Civile calabrese Carlo Tansi.

++ Notizia in aggiornamento ++

Coppia di anziati trovati morti. Ipotesi omicidio-suicidio

MILETO (VV) – Non è ancora chiara la dinamica di quanto accaduto ieri sera nella frazione Paravati di Mileto in provincia di Vibo Valentia dove una donna Concetta Furci di 82 anni è stata trovata morta mentre  il marito Saverio Milidoni di 83 anni è stato trovato impiccato ad un albero.

Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un caso omicidio – suicidio. Non sono ancora chiare le modalità di come sia morta la donna. Sul posto è immediatamente giunto il personale del 118 che ha trovato la coppia senza vita.  Le indagini vengono condotte dai carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia.

Immagini di repertorio

Domenica di sangue sulle strade, due persone perdono la vita

AMANTEA (CS) – Due persone sono morte questa mattina in un tragico incidente stradale lungo la provinciale Cosenza – Amantea. L’episodio si è verificato tra Lago e Amantea in territorio del comune litoraneo. Secondo una prima ricostruzione un uomo di 39 anni, a bordo di una motocicletta sarebbe sbadato finendo contro il parabrezza di un’auto che procedeva in senso opposto alla cui guida si trovava una donna di 42 anni, morta sul colpo. Il centauro è stato poi sbalzato a diversi metri dalla carreggiata. Anche per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto era atterrato anche l’elisoccorso ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri di Paola.

Operai morti, Oliverio, «Sicurezza lavoro è emergenza nazionale»

CATANZARO – «Il tragico incidente sul lavoro a Crotone, dove due operai sono morti e uno è rimasto ferito, ripropone per l’ennesima volta un problema che non può più essere eluso né ridotto a pura e semplice notizia di cronaca nera: la sicurezza sui luoghi di lavoro è diventata una delle emergenze nazionali». Lo afferma il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. «Ormai – aggiunge Oliverio – è uno stillicidio, dal nord al sud del nostro paese, in situazioni e località di tutti i tipi: si muore sulle strade, nelle grandi fabbriche, nei piccoli opifici. Faccio mio in questa drammatica situazione l’appello dei giorni scorsi del Presidente della Repubblica Mattarella: è intollerabile quello che sta avvenendo. L’inchiesta aperta a Crotone si incaricherà di dare risposte sul perché del crollo del muro che ha portato alla morte dei due operai e al ferimento di un loro compagno. Da parte mia – conclude il Presidente Oliverio – esprimo tutto il mio dolore e la vicinanza alle famiglie auspicando che davvero si operi per porre un alt a questa drammatica scia di sangue sui luoghi di lavoro».

Incendio Cosenza, recuperate le salme ma sono irriconoscibili. Proclamato lutto cittadino (VIDEO)

COSENZA – Sono state recuperate dai vigili del fuoco le salme delle tre persone morte nell’incendio di un appartamento su Corso Telesio, nel centro storico di Cosenza. I corpi sono carbonizzati ed irriconoscibili. All’uscita del palazzo, l’arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano monsignor Salvatore Nunnari, ha benedetto le salme. I cadaveri sono stati trasportati all’istituto di medicina legale. Per l’identificazione ufficiale sarà necessario il test del dna.

Intanto il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha proclamato il lutto cittadino lunedì 21 agosto per le tre vittime dell’incendio. «Cosenza piange, affranta, Serafina, Roberto e Antonio, suoi cittadini sfortunati scomparsi tragicamente. Ci stringiamo tutti nel dolore – afferma il Sindaco – adesso è il momento del silenzio e del rispetto della morte. Mi dispiace – afferma ancora Occhiuto – per chi non ha rispetto della morte di tre persone e ha approfittato della situazione per fare sciacallaggio politico. La verità è che noi abbiamo fatto tutto ciò che potevamo. Qui non si tratta di situazione sociale difficile, ma di patologie mentali serie e i sindaci non hanno gli strumenti per intervenire in tal senso. Queste tre persone sono state lasciate sole dal sistema, dinnanzi a patologie così gravi siamo interventi per quanto possibile. Comunque, non è mia intenzione rispondere alle polemiche, credo che questo sia il momento del silenzio».

Intanto sette persone, residenti nello stabile adiacente a quello andato a fuoco, sono state evacuate e mandate in albergo per precauzione. «Abbiamo predisposto dei controlli – conclude Occhiuto – e se necessario faremo dei lavori provvisori per evitare crolli. Le famiglie rientreranno quando ci saranno le condizioni di sicurezza».