Archivi tag: Morto

Incidente mortale sulla statale 18 dopo uno scontro frontale tra due auto

AMANTEA (CS) – Incidente mortale sulla strada statale 18 all’altezza del porto di Amantea. A perdere la vita una donna di 76 anni, Maria Notti, di Lamezia Terme dopo uno scontro frontale tra una Fiat punto e una Fiat multipla. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polstrada i carabinieri della compagnia di Paola e personale del 118 che stanno cercando di definire l’esatta dinamica dell’impatto mortale. L’impatto si è verificato in un tratto stradale in cui vige un limite di velocità di 30 km/h. Altre due persone rimaste ferite sono state ricoverate all’ospedale di Lamezia Terme e all’ospedale di Paola.

Dramma a Soverato, 13enne morto investito da un treno

SOVERATO (CZ) – Tragedia sulla tratta ferroviaria Montepaone Lido-Soverato. Secondo una prima  ricostruzione un treno ha colpito durante la sua corsa tre persone che stavano camminando su un ponte di ferro. La vittima aveva 13 anni ed era di Petrizzi (Catanzaro). Il 13enne, rimasto ucciso, era in compagnia di altri due minorenni rintracciati successivamente. Sono entrambi illesi. I due, secondo quanto hanno riferito i carabinieri, avrebbero deciso di scappare per il timore delle conseguenze della loro decisione di camminare, senza che ve ne fosse alcuna necessità, lungo i binari. Sotto shock sono stati condotti in ospedale a Soverato. Gli investigatori sono ancora sul posto per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Comincia a farsi strada l’ipotesi di un gioco estremo, quello di farsi un selfie con alle spalle il treno in arrivo. A riferire del gruppo composto da tre persone investite era stato nell’immediatezza dell’incidente il macchinista del convoglio, anche lui in stato di shock. Il convoglio coinvolto nell’impatto è l’Intercity partito da Taranto e diretto a Reggio Calabria Centrale secondo quanto confermato da Trenitalia. Sul posto oltre agli operatori del 118 i carabinieri e i vigili del fuoco, è intervenuta anche la polizia ferroviaria che sta cercando di definire la dinamica del tragico impatto. L’incidente si è verificato poco dopo le ore 18 in un punto dove la visibilità era particolarmente scarsa. Sul posto sono giunti anche i familiari della vittima. In un primo momento si era ipotizzato che il ragazzo investito potesse essere un extracomunitario reduce da una giornata di lavoro trascorsa tra i campi insieme ad altri due compagni. La tratta ferroviaria in quel punto corre su un unico binario. Il luogo dell’incidente è stato teatro nel settembre del 2001 della drammatica esondazione del torrente Beltrame che seppellì sotto un fiume di fango il camping Le Giare, causando 13 vittime.

Morto Tarcisio Catanese, ex di Reggina e Cosenza

PALERMO – Aveva 49 anni Tarcisio Catanese, ex giocatore di Reggina e Cosenza. E’ morto nel sonno, probabilmente stroncato da un infarto. Era nato a Palermo nel 1967,  centrocampista, dotato di una spiccata poliedricità in campo e di grande estro e fantasia. Carattere mite, affabile e sempre disponibile verso gli altri. In Calabria ha indossato sia la maglia della Reggina, con 65 presenze e 5 gol, sia quella rossoblu, con 28 presenze e un gol. Nella città dei lupi giocò la stagione 1992-1993, con in panchina Fausto Silipo. Furono quelli gli anni della morte di Massimiliano Catena e dell’esordio di Stefano Fiore in prima squadra. Tarcisio Catanese ha militato anche in altri club, come il Bologna, il Ravenna, il Brescello. Dopo qualche anno, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, si dedicò alla carriera di allenatore, prima tra i giovanissimi del Parma, poi a Trapani. Adesso era impegnato con la scuola calcio della Fortitudo Bagheria. Catanese lascia la moglie Claudia e tre figli.

 

Raffaella Aquino

 

 

Cosentino trovato morto in Costa Rica, riconosciuto dai tatuaggi

COSENZA – «Sto ancora aspettando, oggi vado nella capitale, domani dovrei partire. Sembra che questa cosa si chiuda, sempre sul filo del rasoio, purtroppo. Non ho chiamato nessuno, sono un po’ esaurito. Ti faccio sapere presto». E’ l’ultimo messaggio audio, che tradisce un forte nervosismo, trasmesso con WhatsApp alla sorella che vive a Bari da Vincenzo Costanzo, poche ore prima di essere ucciso in Costa Rica. Il cadavere del 52enne di Cosenza, padre di due figli che da 25 anni viveva sull’isola Centroamericana, è stato trovato alla periferia di San Josè, la capitale. Il riconoscimento è stato fatto dai tatuaggi che l’uomo ha sugli avambracci: un drago e un sole. Il volto, invece, non sarebbe riconoscibile perché in decomposizione. L’omicidio molto probabilmente risale al 24 gennaio, giorno in cui di Costanzo si sono perse le tracce. Nel messaggio alla sorella l’uomo fa riferimento al viaggio programmato per il giorno successivo a Milano, dove avrebbe dovuto chiudere la trattativa per la vendita di un terreno di 17 ettari sull’isola di Cebaco (Panama). Il suolo, del valore di alcuni milioni di euro, è intestato alla società anonima Cebaco Inversiones, della quale Costanzo possedeva – a quanto viene riferito dalla famiglia – il 60% delle quote. Proprio sulla trattativa si concentreranno ora le indagini della procura di Bari, affidate al pm Simona Filoni. Nel fascicolo del magistrato è finita la denuncia della sorella della vittima nella quale è scritto che il giorno della scomparsa Vincenzo Costanzo avrebbe dovuto incontrare un altro italiano che lo aveva messo in contatto con alcuni acquirenti interessati a comprare il terreno. A casa del conoscente, a San Josè, Costanzo sarebbe arrivato dopo un lungo viaggio in taxi, proveniente da Jacò, città in cui aveva la residenza. Nella denuncia è scritto anche il nome della persona che Costanzo avrebbe dovuto incontrare, che sarebbe già stata ascoltata dalla polizia costaricana alla quale avrebbe detto di aver incontrato l’imprenditore solo per un caffè. Scendendo dal taxi – è scritto nell’atto – Costanzo avrebbe detto al tassista che lo avrebbe chiamato nel giro di mezzora per pagare la corsa. La telefonata, però, non è mai arrivata. Infatti il tassista, qualche ora dopo, si è presentato a casa dell’ex suocera di Costanzo per chiedere il pagamento della corsa, ma dopo aver fatto una telefonata è fuggito dicendo alla donna che non voleva più nulla e di non cercarlo mai più. Nella denuncia è riportata una circostanza tutta da verificare: circa due anni fa a San Josè, fu trovato il cadavere di una persona, proprietaria di un terreno, sempre nell’isola di Cebaco. Chi, tra Bari e Cosenza, conosceva Vincenzo Costanzo, parla di una persona pronta ad aiutare i più poveri, ad accogliere chi aveva bisogno di un pezzo di pane. Non era ricco nemmeno lui quando, 25 anni fa, era arrivato in Costa Rica dove, oltre a mettere su famiglia, aveva costruito un hotel e alcune farmacie, che poi aveva ceduto. Andava tutto bene, fino a quando il suo destino si è intrecciato con quello di altri due italiani e con l’affare legato alla vendita del terreno a Panama.

Muore durante partita di calcetto

COSENZA – Serata tragica per un gruppo di amici a Cosenza. Nel corso di una partita di calcetto uno dei componenti delle due squadre, A. P. di 52 anni, commercialista, improvvisamente è stato colto da un malore e si è accasciato al suolo. Immediati sono scattati i soccorsi degli amici che hanno prima cercato di rianimarlo e successivamente hanno allertato i sanitari del 118 che però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso probabilmente dovuto ad un infarto.

Un 60enne muore schiacciato da un cancello

FAGNANO CASTELLO (CS) – Un uomo di 60 anni, Giuseppe Tarsitano, ha perso la vita a Fagnano Castello mentre stava cercando di sistemare il cancello della sua abitazione che a causa della neve era rimasto bloccato. L’uomo, che è deceduto a causa di un trauma toracico, è stato schiacciato dal cancello che per cause in corso di accertamento sarebbe uscito dalla guida.

Grave incidente a Soverato, un uomo muore sul colpo

SOVERATO – (CZ) – Un uomo di 67 anni, V.S., originario di San Vito sullo Jonio, è morto stamane in un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 106 nei pressi di Soverato.La vittima, che è deceduta sul colpo, era a bordo di un’auto che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata con un furgone. Illesi i tre occupanti del furgone. Sul posto sono intervenuti i sanitari del servizio di emergenza 118 che hanno constatato il decesso del sessantasettenne e i carabinieri della Compagnia di Soverato che hanno avviato i rilievi per ricostruire la dinamica dello scontro. Per estrarre il corpo della vittima dalle lamiere della vettura è stato necessario l’ausilio dei Vigili del fuoco. Sul luogo dell’incidente presente personale dell’Anas.

È morto Luciano Rispoli. Calabrese, aveva 84 anni

ROMA – Dopo una una malattia, è scomparso ieri sera, all’età di 84 anni Luciano Rispoli, noto giornalista e conduttore televisivo e radiofonico. A darne notizia è stato il giornalista e scrittore Mariano Sabatini, a lungo suo collaboratore.
Nato a Reggio Calabria nel 1932, Rispoli era entrato in Rai in seguito a un concorso per radiocronisti nel 1954, Rispoli «ha continuato a proporre la sua televisione civile e rispettosa anche dopo aver lasciato la tv pubblica – ricorda Sabatini -, dal 1991, su Tmc e poi su altre emittenti, con un rientro in Rai nel 2002-2003».

Rispoli ha legato il suo nome a storici programma come “Parola mia” e “Tappeto volante”, di cui fu conduttore. È stato anche direttore del Dipartimento Scuola Educazione della Rai dal 1997 al 1987.

Brucia sterpaglie ma il fumo lo soffoca, morto un 73enne

CASTROVILLARI (CS) – Un pensionato di 73 anni, Luigi Gallo, originario di Cassano allo Jonio e residente a Bergamo, è morto nelle campagne di Castrovillari soffocato dal fumo sprigionatosi dall’incendio che lui stesso aveva appiccato ad alcune sterpaglie per bruciarle. La dinamica di quanto è accaduto è stata ricostruita dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari. Gallo, in questi giorni a Castrovillari, città in cui è nata la moglie, per trascorrere un periodo di ferie, voleva eliminare le sterpaglie accumulatesi nel giardino della sua casa estiva e per questo aveva acceso un fuoco per bruciarle. A causa dell’imperizia dell’uomo, però, l’incendio che si è sviluppato è stato di dimensioni maggiori rispetto a quelle che erano le sue intenzioni, tanto che Gallo ad un certo punto ha perso il controllo della situazione ed è stato soffocato dal fumo, finendo poi sulle fiamme. Il medico legale ha comunque accertato che Gallo, quando è caduto sulle fiamme, era già morto per asfissia.

Muore neonato a Cosenza. Aperta un’inchiesta

COSENZA – Soltanto dopo l’autopsia disposta dai magistrati, sarà possibile individuare le cause per le quali un neonato ha perso la vita poco dopo il parto avvenuto nella clinica Sacro Cuore di Cosenza. La tragedia si è consumata martedì 26 luglio, in mattinata. Secondo quanto si è appreso, la madre è stata sottoposta a taglio cesareo, ma il piccolo, un maschietto, presentava gravi criticità che ne hanno reso necessario il trasferimento d’urgenza presso la terapia intensiva neonatale dell’ospedale dell’Annunziata. Il cuore del neonato però, ha cessato di battere poco dopo. I genitori hanno presentato subito un esposto in Procura. Il procuratore capo Mario Spagnuolo, ha aperto un fascicolo e ha delegato la polizia che ha già acquisito tutta la documentazione necessaria per accertare le cause del decesso. La vicenda, particolarmente delicata, viene seguita dai magistrati con estrema attenzione e riservatezza. Si sta inoltre procedendo a sentire i genitori e altri familiari per cercare di ricostruire le ultime fasi di vita del piccolo e il momento del parto.