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La Vigor Lamezia ha un Mosciaro in più

LAMEZIA TERME (CZ) – Fra i protagonisti del girone di andata di Eccellenza rientra a pieno diritto anche lui. Dopo un inizio difficile Manolo Mosciaro, 31 anni e un passato ingombrante fra Lega pro e Serie D a parlare per lui, è prepotentemente riuscito a cimentarsi con un campionato per lui nuovo e a prendere le misure con avversari e campi sconosciuti (come del resto è un pò anche per la sua squadra). «All’inizio ho avuto qualche difficoltà – ci spiega l’attaccante della Vigor Lamezia -perchè non ho mai giocato in queste categorie. A complicare le cose ci si è messo anche l’infortunio che mi fatto saltare alcune delle prime partite. Però adesso sto bene e a Lamezia mi trovo bene. Fra campionato e coppa ho segnato dieci reti e sto cercando di fare il mio compito». E di gol Mosciaro ne ha già fatti diversi: tre solo al Locri domenica scorsa e una, pesante, ieri all’Isola Capo Rizzuto che ha aperto le porte della semifinale alla Vigor Lamezia. Un avvertimento a Piemontese e soci per la classifica marcatori? Mosciaro non ci pensa neppure, quello che conta per lui è altro: «Il mio obiettivo è quello di tornare più forte di prima, dopo il serio infortunio, e che la squadra dopo la falsa partenza di inizio campionato venga fuori come merita». La Vigor Lamezia si gode allora il suo trascinatore, il cui rendimento è cresciuto insieme a quello della squadra. E la squadra di Andreoli a suon di risultati utili, cinque consecutivi, si è ritagliata il suo spazio in zona play off. Inoltre il quarto di finale di ieri ha dimostrato che l’isola si può battere e allora gli obiettivi diventano importanti anche se Mosciaro non si sbilancia troppo: «Noi cerchiamo di guardare avanti partita dopo partita e di mettere pressione alle altre squadre».  E domenica la squadra va a caccia di punti in quel di Corigliano. (Foto Vigor Lamezia calcio).

Andreina Morrone

Primo squillo Vigor: Mosciaro nuovo bomber

LAMEZIA TERME (CZ) -《La Vigor Lamezia Calcio comunica di essersi assicurata per la stagione 2016/2017 le prestazioni sportive del calciatore Manolo Mosciaro, attaccante, nato a Cosenza il 17/09/1985, nell’ultima stagione al Noto》. Con un breve comunicato la società del presidente Butera annuncia quindi un colpo sensazionale per la categoria. Ex storico attaccante di Catanzaro e Cosenza in Lega Pro, il nuovo bomber biancoverde arriva a Lamezia dopo la parentesi in D a Noto. In corso altre trattative pesanti, in risposta ai colpi dell’Isola Capo Rizzuto del lametino Salerno.

Morelli Giacinto

ASD Reggio Calabria regala il secondo tempo al Noto

SERIE D – Noto – Reggio Calabria 2 – 2

Niente da fare per Reggio Calabria. Due volte in vantaggio due volte recuperata. Vantaggio all’8′ con Tiboni che su assist di Bramucci indirizza la palla sul palo opposto del portiere. Al 20′ pareggio di Ficarrotta bravo ad approfittare di un disimpegno sbagliato da parte di Corso. La fase centrale del tempo non riserva grandi emozioni. Si procede al piccolo trotto fino al 38′ quando Roselli capitalizza un assist di Forgione. Nella ripresa al 64′ è l’ex Cosenza Mosciaro a spedire la palla sotto la traversa e pareggiare. A due giornate dal termine, per avere la certezza dei play off bisognerà ottenere due vittorie contro Gelbison in casa e Due Torri fuori.

Sarnese-Rende 3-2. Sconfitta amara sul filo di lana

Sarnese-Rende 3-2

SARNESE (4-3-3): Sorrentino 6; Gabbiano 6 Catalano 6 Miccichè 6 Loreto 6; Fontanarosa 7,5 Langella 5,5 (1’ st Iovene 6) Di Capua 7; Imparato 6,5 (18’ st Di Palma 6) Simonetti 6 Ianniello 6 (35’ st Viscovo sv). In panchina Baietti, Apparenza, Tortora, Nasto, Catuogno, Salvato. All: Esposito

RENDE (4-3-3): De Brasi 6,5; Bruno 5 Carrieri 5,5 Scarnato 6 Ruffo 5; Piromallo 5,5 (16’ st Gigliotti sv) Fiore 5,5 Crucitti 5,5; Zangaro 5 (30’ st Actis Goretta sv) Mosciaro 6,5 Feraco 5 (16’ st Azzinnaro 5,5). In panchina Mirabelli, Musca, Falbo, La Gioia, Marchio, Conforti. All: Pellegrino (Trocini squalificato)

ARBITRO: Politi di Lecce

MARCATORI: 4’ e 13’ st st Fontanarosa (S), 37’ st Mosciaro (R), 40’ st Mosciaro (R, rig), 47’ st Di Capua (S, rig)

NOTE – Al 46’ st espulso Musca (R) direttamente dalla panchina. Ammoniti Zangaro (R), Mosciaro (R), Fontanarosa (S). Angoli 1-1. Recuperi 2’ pt e 5’ st

SARNO In dieci minuti dal paradiso all’inferno. Il Rende rimonta il doppio svantaggio e poi sul filo di lana Di Capua lo spinge nuovamente negli inferi. La formazione di Trocini si vede scivolare via di mano un punto che, nonostante una giornata storta, avrebbe meritato. Il calcio è così: ti dà tanto, ti toglie tanto. Una partita comunque non bella ma intensa che ha regalato emozioni fino al triplice fischio. Un match delicato che i due tecnici giocano con moduli speculari, un 4-3-3 che copre bene il campo e allo stesso tempo consente di sfruttare la profondità per ribaltare l’azione. Esposito opta per Simonetti terminale offensivo mentre dall’altra parte è Mosciaro il punto di riferimento del Rende. Partita che inizia al piccolo trotto con le due squadre che si temono ed evitano di lasciare spazi e palloni giocabili. Più manovriero il Rende, attendista e pronta a ripartire la Sarnese. Ci prova Zangaro a sfondare, cade in area ma il direttore di gara lo ammonisce per simulazione. Poi la Sarnese rompe gli indugi e con Simonetti, minuto 23, sparacchia alto. Ancora Sarnese quattro minuti dopo: il tiro di Imparato è respinto in bello stile da De Brasi. Il Rende riprende in mano le redini del gioco ma alla squadra di Trocini (squalificato) manca sempre l’ultimo passaggio. L’occasione arriva a ridosso del minuto 41 su calcio di punizione che Mosciaro non riesce ad angolare e Sorrentino ha gioco facile. Il tempo si chiude con un salvataggio di Carrieri che nega a Simonetti la gioia del gol.

La ripresa si apre con la Sarnese che sblocca il risultato: errore di Ruffo in ripiegamento cross di Ianniello sul secondo palo e per Fontanarosa è un gioco di testa battere De Brasi. Il Rende è in confusione totale: manovra macchinosa tanto che la Sarnese trova il raddoppio con un’azione fotocopia: cross di Lotero e Fontanarosa di testa batte per la seconda volta De Brasi. La partita si complica per i calabresi che a sostituzioni effettuate, perdono Gigliotti per una botta alla testa. Ma il calcio è cinico e crudele e così in tre minuti il Rende rimette la partita in carreggiata con una doppietta di Mosciaro che rialza il Rende. Poi la beffa nei secondi finali: Ruffo commette un’ingenuità stendendo Iovene: il direttore di gara assegna il rigore che Di Capua trasforma regalando ai suoi tre punti pesanti.

Cosenza – Reggina (CI), le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: seminoperoso per 120′, da’ sicurezza alla squadra e si esalta nei tiri dal dischetto, neutralizzando i penalty di Rizzo e Di Lorenzo. Protagonista assoluto quando conta.

Ciancio voto 6,5: molto, molto meglio, estremamente propositivo e capace, risponde alle critiche successive alla sconfitta di sabato sul campo, tramite una prestazione decisamente superiore alle precedenti. Resta da sconfiggere quest’altalenarsi di prestazioni.

Blondett voto 6,5: molto bene anche il centrale genovese, capace palla al piede ed, all’uscita di Mosciaro, capitano che fa sentire la propria voce. Rientra da leader e vuole tenere il posto, il ballottaggio sarà con Magli.

Tedeschi voto 7: strepitoso il salvataggio con il quale inchioda sullo zero a zero il risultato nei primi minuti della ripresa, quando Viola salta Ravaglia e calcia a botta sicura. Vale un gol e 120′ di agonismo.

Bertolucci voto 6: sufficienza piena e qualcosa in più per l’ex Venezia, anche lui vittima dell’incostanza. Salva su Viola il quale si ritrova il pallone tra i piedi quasi per errore e corre molto. Da rivedere le uscite difensive.

Corsi voto 6,5: in mezzo al campo è il solito gladiatore, ed arriva sempre prima di altri su tutte le palle a due. Prende calci e ne da’ a iosa, ormai è un punto fermo della squadra che dovrà ripartire anche dalla sua grinta per mantenersi in Lega Pro.

Fornito voto 6,5: nei 90′ regolamentari dispensa giocate di classe impressionanti, smarcando i compagni con lanci millimetrici e riuscendo a liberarsi per il tiro in più di un’occasione. Sfiora la segnatura due volte, poi cala ma si mantiene sempre lucido. Sfortunato sulla punizione al 120′.

Criaco voto 5: prima partita negativa per il trottolino biondo platino, che forse sente troppo la pressione di una partita con esagerate (ma non esasperate) connotazioni personali. Buona (ma lenta) la sua punizione deviata in angolo dal numero uno avversario. Gli subentra Alessandro, voto 5: ancora non pervenuto, segna il primo rigore della serie.

Calderini voto 5,5: i suoi break sono sempre belli da vedere, peccato che giochi troppo spesso spalle alla porta e non riesca a farne chissà quanti. Avrà giornate migliori (e ne siamo certi), specie se giocherà slegato da moduli. Al suo posto entra Zanini, voto 6,5: però, mica ce lo aspettavamo. Bastava solo un po’ di fiducia per il giovane terzino (oggi ala), che Roselli ha già allenato a Pavia.

Mosciaro voto 5,5: l’impegno c’è, manca la forma fisica e l’appoggio del pubblico, che lo fischia al momento dell’uscita dal terreno di gioco. Lui, dal canto suo, viene spesso dietro a prendere palla, ma non riesce a rendersi pericoloso. Barlumi di classe nel passaggio illuminante sprecato da Tortolano. Lo rileva Cori, voto 6,5: è quel giocatore che al Cosenza serviva da una vita: la squadra lo segue nel gioco e lui la aiuta. Sfiora anche la marcatura in due occasioni.

Tortolano voto 5: troppo scostante per essere vero, passa da azioni personali in cui salta tre, quattro giocatori a momenti in cui stacca la spina ed incespica sul pallone in maniera autonoma. Esulando la pagella dello scorso sabato, è un peccato che sia stato fermo per così tanto tempo, benché negli allenamenti fosse sempre uno dei più positivi.

De Angelis voto 6,5: buona la prima per il nuovo vice dei Lupi, che prende decisioni anticonvenzionali ma esatte, come la scelta di porre Zanini in un ruolo nuovo (ala destra). E soprattutto abbiamo visto un cambio prima del 70′. Chi ben comincia…

Francesco La Luna

Matera – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: salva in due occasioni: la prima sull’uno a zero, con una parata spettacolare (mano di richiamo su tiro di Madonia); la seconda su colpo di testa del neoentrato Cuffa, togliendo praticamente il pallone da dentro la porta con un colpo di reni inspiegabile fisicamente: questa la giusta risposta a chi lo riteneva inadeguato per la categoria.

Blondett voto 6,5: concede molto poco e sbaglia praticamente nulla, coprendo la sua fascia e (assoluta novità) sovrapponendosi in più di un’occasione. Inspiegabile il cartellino rosso che gli viene sventolato sotto il naso: se non protesta il capitano, chi può protestare?

Tedeschi voto 7: il solito muro, decisivo in più di un’occasione, come riesca a contenere Albadoro solo lui lo sa: probabilmente questo giocatore è un lusso per la Lega Pro, ma ce lo teniamo stretti stretti.

Magli voto 6,5: vicino a Tedeschi anche l’ex Brescia esprime una certa tranquillità, e non si fa impressionare dalle uscite palla al piede di Iannini, contrastandolo vigorosamente.

Ciancio voto 6: su quella che non è la sua fascia non si può chiedere chissà cosa, ma anche lui oggi fa il suo compito in maniera ordinata e pulita. Peccato per l’autogol che ne cala la valutazione.

Criaco voto 7: a parte la corsa (oggi a dire il vero leggermente inferiore alle altre volte) oggi trova anche due assist, entrambi per Cori, che finalmente si sblocca. Credo di aver finito gli aggettivi per il trottolino di Reggio, trovateli voi.

Corsi voto 6,5: è il solito gladiatore in mezzo al campo: insaltabile, instancabile, ed oggi neanche tanto male coi piedi. Si becca un giallo per proteste quando Calderini resta a terra ed il Matera pareggia, da’ il via all’azione del raddoppio, stringe il centrocampo lucano in una morsa dalla quale non ci si divincola.

Fornito voto 6: molto positiva la prestazione del furetto di Trebisacce, il quale sfiora (per la terza domenica di fila) la prima marcatura in campionato con un tiro abbastanza difficile da controllare che però si spegne sul fondo. Il rosso con cui viene punito per il fallo di mano è un peccato di gioventù, anche se l’arbitro era in totale stato confusionale.

Alessandro voto 6: forse il meno incisivo di quelli davanti, deve come al solito fare doppio lavoro. Si sacrifica molto in fase difensiva, e pertanto manca di lucidità davanti la porta, come quando dimentica il pallone nell’azione dello 0 – 2. Ma ormai lo conosciamo, è fatto così e sinceramente non ci dispiace. Cappellacci lo toglie per inserire Zanini, s.v.: fa quello che deve fare, e vorremmo vederlo più spesso sul rettangolo verde.

Calderini voto 7,5: man of the match, insieme a Cori, forse più di Cori. I suoi break sono la fortuna delle farmacie di Matera, nelle quali stasera i vari Daiello e Di Noia si recheranno per chiedere scorte semestrali di medicinali per l’emicrania. Riesce a spaccare la partita in almeno tre/quattro occasioni: tutto nasce dalle sue incursioni, compresa la prima segnatura. In una parola, immarcabile. Deve uscire per affaticamento, e lo rileva Caccetta, voto 6: gioca venti minuti di sostanza ed esperienza, ramazzando palloni lontano dall’area e coadiuvando Corsi nel compito di mediano.

Cori voto 7,5: chi non sa cosa voglia dire un “attaccante boa” ha sempre e solo criticato il centravanti proveniente dal Venezia, che oggi risponde con una doppietta imperiosa e, sinceramente, anche di pregevole fattura, specie per quanto concerne l’uno a zero. Ha il merito di chiudere la partita nel momento più delicato dei 90′. Al 40′ st ne prende il posto Mosciaro, s.v.: sbaglia un gol assurdo e prova ad inventarne uno impossibile. Risultato: nullo.

Cappellacci voto 7: la sua arma è il contropiede, e queste sono le partite delle sue squadre. Tre gol a Matera, contro una squadra che punta alla promozione, sono una stella al merito dei ragazzi ma anche di chi, in barba alle critiche, ha messo in cascina la prima vittoria della stagione.

Francesco La Luna