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I sette consiglieri del movimento 5 stelle: le elezioni provinciali del 12 ottobre? Una mistificazione della realtà


I consiglieri Francesca Menichino, Manlio Caligiuri, Mariella De Franco, Francesco Rospo, Francesco Sapia, Davide Tarvernise e Domenico Miceli, tutti appartenenti al movimento cinque stelle, hanno annunciato che diserteranno le urne per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza, il 12 ottobre 2014.
“siamo profondamente convinti che andare a votare rappresenti uno schiaffo alle nostre convinzioni più profonde – dichiarano – Il Movimento 5 Stelle da sempre si batte con coerenza per l’abolizione delle Province (…) il 13 maggio 2013, abbiamo presentato in Parlamento un decreto legge che ancora oggi – com’era prevedibile – non è stato neanche calendarizzato.
Ultimo tassello di questa deriva della partecipazione è rappresentato – continuano i consiglieri – dal voto segreto consegnato nelle mani di pubblici amministratori scelti dai cittadini che consumeranno i più beceri trasversalismi nel nome della conservazione e della spartizione del potere.
Come consiglieri eletti del M5S non intendiamo prendere parte a questa mistificazione della realtà che porterà nelle mani di pochi la gestione di ingenti risorse (…)
Noi il 12 ottobre saremo a Roma per partecipare al grande evento “Italia 5 Stelle”. Nel resto del Paese si consumerà l’ennesima farsa ai danni della democrazia.”

Emotrasfusioni di sangue infetto: Laura Ferrara (M5S) presenta un interrogazione a Bruxelles

L'europarlamentare Laura Ferrara

La calabrese Laura Ferrara, europarlamentare 5 stelle, ha presentato un’interrogazione parlamentare relativa al mancato pagamento delle indennità integrativa speciali nei confronti di coloro che hanno subito trasfusioni di sangue infetto,contraendo il virus dell’ HIV e dell’epatite B e C.
La normativa italiana prevede che delegati al pagamento delle indennità siano le regioni. Negativamente rilevante è il caso della Calabria, che non ha riconosciuto né pagato ( per indisponibilità di fondi) la rivalutazione dell’indennità integrativa ,tranne in alcuni specifici casi.
Il movimento 5 stelle aveva già provato a intervenire ,senza successo,con un’interrogazione parlamentare che vedeva impegnato in prima linea il portavoce della camera dei deputati Paolo Parentela.
Venerdì scorso,intanto, la giunta regionale aveva deliberato una variazione di bilancio inerente l’indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile ,tra le quali figurano anche le emotrasfusioni .

Presentati candidati e programma M5s

MONTALTO UFFUGO (CS) – Si è svolto il comizio di apertura della campagna elettorale della lista del Movimento Cinque stelle nella Piazza Enrico Bianco.

Ad aprire i lavori il candidato sindaco Marcello Rugna che ha presentato tutti i componenti della lista a sostegno della sua candidatura. Si sono, quindi, presentati ai cittadini presenti al comizio i candidati Francesca Zavarrone, Ada Bezzon, Raffaele Metallo, Giacomo Saullo, Alessio Orrico, Roberto Adriani, Antonino De Luca, Brunella Abate, Francesco Passarelli, Francesco Cosentino, Amedeo Pignataro, Flora Bozza, Roberto Eusebio e Anita D’Amico, Marco Mantuano e Francesco Morrone.

Tutti hanno espresso i motivi che li hanno indotti a mettersi a disposizione dei cittadini montaltesi e quindi concorrere per la conquista di un posto al consiglio comunale.

E’ stata quindi la volta di Laura Ferrara, unica candidata calabrese del M5S alle elezioni europee, che ha illustrato i punti del programma del movimento per il consiglio europeo.

Tra i temi che compongono il programma elettorale, in rete già da oltre sei mesi, la trasparenza, la gestione dei rifiuti e dell’acqua pubblica, la democrazia partecipativa con i cittadini, la connettività wi-fi gratuita, la riorganizzazione del servizio scuolabus e mensa, centri di primo soccorso, la riorganizzazione dei trasporti, gli orti sinergici, l’impiego e il lancio dei prodotti agricoli a Km zero, il rilancio del Festival di Leoncavallo.

M5S interviene sull’emergenza abitativa

REGGIO CALABRIA – Ancora una volta la Calabria passa agli onori della cronaca per vicende che parlano di ingiustizia e diseguaglianze. Il caso della sig.ra Bouzlaf, una madre disoccupata e divorziata con due figlie a carico (di cui una invalida al 100 per cento), rivela ancora una volta l’inadeguatezza normativa della Regione, e non solo.

La signora ha richiesto al Comune di Reggio Calabria di poter usufruire di un alloggio – dato lo stato di estremo disagio – prima che uno sfratto esecutivo la costringesse per strada con la prole. Il rifiuto del Comune, sulla scorta di una norma regionale doppiamente illegittima perché incostituzionale e contro la normativa comunitaria recepita in Italia con il D.Lgs. n.3/2007, è stato invalidato dal TAR – adito dalla sig.ra – che ha obbligato Palazzo S. Giorgio ad assegnare l’alloggio alla signora ma senza effetti. Il Comune di Reggio ha affermato – in modo indimostrabile – l’inesistenza di alloggi adeguati all’uopo, come se la tutela dei diritti dovesse solo perciò subire un’arbitraria compressione.
Il M5S sposa la causa della sig.ra Bouzlaf come di tutti coloro che – a qualsiasi titolo – rientrino temporaneamente in una situazione di sottoprotezione sociale e, ciò nondimeno, debbano veder soddisfatto il diritto all’abitazione.

Il Governo (al quale anticipo un’interrogazione in corso di pubblicazione) non può ignorare l’esistenza di queste gravi discriminazioni nel territorio italiano, portato avanti da una normativa subordinata a quella statale, e deve urgentemente provvedere affinché questa “incresciosa” situazione possa avere fine: il caso della sig.ra Bouzlaf, però, non deve essere un punto di arrivo bensì di partenza. L’emergenza abitativa è diventata una vera e propria emergenza sociale che dev’essere soddisfatta attraverso l’offerta di alloggi da destinare alle categorie socialmente svantaggiate : il generoso tessuto associativo di Reggio (il Centro Agape ha seguito e curato questa vicenda) non può prendersi carico oltremodo di situazioni di criticità la cui risoluzione è affidata alle istituzioni. Il M5S, con gli attivisti reggini in prima fila, cercherà di seguire questa come altre vicende simili : non possono più esserci scuse che tengano.

Il M5S interviene sull’isola ecologica di Donnici

Raccolta DifferenziataCOSENZA – C’è chi la chiama isola ecologia, chi centro di stoccaggio provvisorio dei rifiuti, chi – infine – discarica. Fatto sta che ciò che si vuole costruire a Donnici resta ancora un’incognita per i cittadini dell’hinterland di Cosenza. Che, giustamente, chiedono e vogliono sapere con precisione di che si tratta. Domande legittime, considerati i danni che le passate gestioni scellerate dei rifiuti hanno fatto al nostro territorio, ivi compresi i 15 anni di commissariamento.

Il Movimento 5 Stelle è assolutamente favorevole alle isole ecologiche, sono presenti nella proposta di piano rifiuti regionale e nei programmi che saranno presentati nei comuni, sempre che vengano rispettati, e non solo sulla carta, tutti gli standard di sicurezza previsti dalla legge.

La trasparenza è d’obbligo quando si trattano tematiche legate all’ambiente e alla salute dei cittadini. È finito il tempo delle intese sotto banco: le amministrazioni coinvolte dal progetto spieghino di che si tratta alla cittadinanza, e usino i termini appropriati affinché chiunque possa rendersi conto o andarsi a studiare la questione. L’affaire rifiuti deve essere una ricchezza non per i soli pochi noti, ma per tutta la collettività. L’ambiente non ha bisogno di faccendieri quanto di persone competenti e di idee serie che lo preservino.

Si potrebbe considerare lodevole l’impegno per il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti promosso dall’amministrazione di Cosenza, che include anche la creazione delle “isole ecologiche”, ma per il momento ciò che interessa il Movimento 5 Stelle è il livello di condivisione e partecipazione, rendendo edotta la cittadinanza di cosa si costruirà e quali possono essere le implicazioni che un impianto di tal genere può creare in prossimità di un corso d’acqua di non secondaria importanza.

M5S interviene sulla tutela del suolo e del paesaggio

COSENZA – Il Movimento 5 Stelle di Cosenza sarà in Piazza XI Settembre sabato e domenica (9 e 10 novembre) per raccontare ai cittadini la proposta su suolo e edilizia.

L’Italia ha 4 milioni di alloggi in più del numero delle famiglie residenti, senza considerare gli immobili abusivi. Ogni giorno il cemento sommerge un’area di suolo vergine pari a 100 campi da calcio, senza alcun criterio né visione del futuro. Il M5S ha presentato una proposta di legge che prevede l’azzeramento del consumo di suolo, per la tutela del suolo e del paesaggio come beni comuni. Per il Movimento la priorità va data al riuso, alla rigenerazione e al recupero dell’edificato esistente, spesso inutilizzato o abbandonato. Il consumo di suolo libero va reso economicamente sconveniente, deve essere preservata l’attività agricola favorendola dal punto di vista fiscale e tutelando con vincoli paesaggistici il paesaggio rurale. Per una corretta programmazione territoriale è necessario censire gli edifici sfitti, inutilizzati e abbandonati.

 

Incendio al museo della Musica, Molinari (M5S): “Una sprezzante barbarie. Siamo pronti a fare la nostra parte.”

ROMA – L’incendio che la scorsa notte ha distrutto il Museo dello Strumento Musicale ci lascia profondamente amareggiati. Quasi 800 esemplari di strumenti musicali provenienti da tutto il mondo sono andati perduti, l’ennesimo tesoro di cui la Calabria dovrà fare a meno. Fatti di questo tipo non devono passare inosservati soprattutto quando a essere colpita è la cultura, unico mezzo di riscatto per ogni comunità che tende ad essere libera. Solo una mente insana o, peggio, qualche mente sopraffina che intende inquinare il dibattito politico locale, in previsione delle prossime elezioni, può mettere in atto una barbarie di questo genere, sprezzante della storia e della memoria della nostra comunità che quel museo rappresentava per il nostro territorio. 
Attendiamo, comunque, i risultati delle indagini a conferma della natura dell’incendio ; speriamo che dietro questo atto non si nascondano interessi sporchi della criminalità organizzata, tristemente famosa per questi deprecabili atti di codardia. Ma se così fosse, questo incendio sarebbe un segnale gravissimo, che accade in un momento in cui la città di Reggio sembra essere di nuovo sotto attacco delle mafie. Solo una settimana fa una molotov è stata lasciata davanti alla Procura di Reggio Calabria, fatto che lascia scorgere un gioco tipico delle organizzazioni criminali, un disegno contorto che mina alla tranquillità della comunità dello Stretto, rivolgendo la propria sfida fin nel cuore delle Istituzioni. 
Noi siamo pronti a fare la nostra parte nel ruolo che, attualmente, i cittadini ci hanno demandato ovvero quello di lottare per un risveglio delle coscienze individuali senza il quale ogni battaglia sarebbe persa e proprio per questo non escludiamo, in futuro, di sollecitare ministri e istituzioni competenti affinché garantiscano una sede più appropriata a realtà come quella del Museo.
Se le indagini confermeranno l’origine dolosa dell’incendio, sarà nostra premura chiedere conto della situazione della sicurezza a Reggio Calabria, una città che vorremmo sottrarre agli sporchi interessi dei soliti noti : certo non staremo fermi a guardare.
La Calabria e i calabresi che ancora credono nel riscatto di questa terra non lo meritano.

Fondazione Campanella, Molinari e Barbanti (M5S): non facciamola morire

ROMA Anche il sentore Francesco Molinaro e il deputato Sebastiano Barbanti, Movimento 5 Stelle,  si oppongono alla chiusura delle attività della Fondazione Campanella e del polo oncologico di Catanzaro definendola come  l’ennesimo capitolo buio per la storia della sanità calabrese, la classica goccia che farà traboccare il vaso.

È inammissibile che strutture di questo genere, che hanno il compito di garantire la cura dei malati, possano chiudere le porte per colpa di cattive gestioni politiche, dettate dai tagli scellerati di un piano di rientro che in nome del risparmio colpisce prima di tutto i diritti del malato.

Oggi che la qualità del servizio sanitario calabrese è ai minimi storici, la chiusura del polo oncologico sarebbe il colpo di grazia dell’intero comparto. E vi è di più: perché oltre a colpire i diritti dei malati si andrebbe a distruggere anche quelli dei lavoratori, circa 270, che già da tempo hanno provato a far sentire la propria voce.

Chi ha in mano la gestione della Sanità in Calabria deve tenere in considerazione primariamente il malato. Non può condannarlo ad estenuanti viaggi della speranza. Non può consegnarlo nelle mani delle cliniche private. Non può distruggere tutti i suoi diritti.

La Regione Calabria, e il presidente nonché commissario ad acta della Sanità, Giuseppe Scopelliti, mantengano fede alle promesse fatte e trovino i fondi necessari a salvare la struttura, i suoi lavoratori e i tanti malati che lì arrivano carichi di speranza per il futuro. Il piano di rientro non sia la scusa per smantellare la buona sanità calabrese e favorire così l’ascesa dei privati. Non resteremo inermi mentre distruggono una istituzione che dovrebbe accogliere i malati e non mandarli a casa.

Il Movimento 5 stelle in piazza a favore della legalità

RENDE (CS) – Si terrà giovedì 18 luglio a piazza Matteotti a Commenda di Rende l’evento “Musica e legalità” organizzato dal Movimento 5 Stelle a sostegno della Legge Lazzati. Come si ricorderà la manifestazione, che si doveva tenere a giugno, subì uno stop a causa del maltempo. Ma gli attivisti pentestellati non si sono scoraggiati e sono riusciti a rimettere in moto l’organizzazione di un evento che affronterà il tema della legalità a 360 gradi.

Sul palco si alterneranno otto gruppi musicali intermezzati da altrettanti interventi, primo fra tutti quello del presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione, il giudice Romano De Grazia e di tanti attivisti dei meetup della provincia e non solo.

Allieteranno il pubblico i Sabatum quartet, i Marvanza, i Mujina Crew, i Macadam, Antonello Anzani, Comma, Trafficanti d’Armonia e gli Invece. Tra un concerto e l’altro ci sarà spazio per gli interventi sul tema della legalità.

Ma l’occasione sarà buona anche per trattare le altre “stelle” tanto care al MoVimento e le proposte fin’ora portate avanti in regione: piano regionale rifiuti, zero privilegi, turismo paesaggistico culturale, connettività pubblica gratuita, tematiche di emergenza ambientale nei territori

M5S Calabria: il Rigassificatore a San Ferdinando è un Rischio per i Cittadini ed per il Territorio

SAN FERDINANDO (RC) – L’impianto di rigassificazione di GNL nell’area portuale di San Ferdinando e Gioia Tauro suscita molti interrogativi ai quali il Movimento 5 Stelle vuole dare risposte. I calabresi ne hanno diritto! Molte sono le incognite di carattere normativo e procedurale che sollevano dubbi sulla costruzione dell’impianto.
Ogni nave gasiera può trasportare fino a 200mila metri cubi di gas naturale liquefatto. Una quantità enorme che, a fronte del traffico previsto per l’area, vedrà attraccare una nave gasiera ogni tre giorni al porto di Gioia Tauro: più di 100 navi l’anno! Gli impianti di rigassificazione comportano un serio ed attento studio dell’impatto ambientale a causa della ricaduta negativa che possono avere sull’ambiente circostante, sulla sicurezza portuale (a causa dell’elevato volume di traffico previsto) e sulle attività ittiche locali.
Il rilascio in mare di acqua a temperatura di ben 7 gradi al di sotto di quella di presa provocherà un raffreddamento delle acque circostanti con gravi conseguenze sull’ecosistema marino che si ripercuoteranno negativamente sulla pesca locale. A tutto questo il M5S Calabria dice fermamente no!
SIA e VIA: lo Studio d’Impatto Ambientale, di cui non si conoscono gli intendimenti progettuali e le valutazioni globali legati all’elevata urbanizzazione dell’area circostante il sito, non tiene conto del centro abitato che si trova a meno di 500 metri dal sito e della scuola materna a meno di 100 metri dalle tubature. La Valutazione di Impatto Ambientale, pur avendo previsto il coinvolgimento della cittadinanza, tramite un referendum cittadino, in base al trattato di Aarhus del 25 giugno 1998, sottoscritto dall’Italia in sede di comunità europea, non ha dato seguito alla consultazione popolare chiedendo il parere dei cittadini che sono nettamente contro il rigassificatore. La raccolta delle firme di 671 cittadini del 21 dicembre 2009, consegnata alla terna commissariale è un atto senza precedenti a San Ferdinando, che viene palesemente ignorata. A tutto questo il M5S Calabria dice fermamente no!
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha già espresso parere negativo alla scelta di realizzare il rigassificatore nell’area portuale a causa dell’elevato rischio sismico del territorio. I rigassificatori sono impianti a rischio di incidente rilevante, per cui è quanto mai urgente opporsi in ogni modo alla costruzione dell’impianto nella Piana, ponendo in essere tutte le iniziative politiche necessarie a scongiurare un pericolo che incomberebbe sulla piana di Gioia Tauro in cui già esiste un Termovalorizzatore. La necessità di manipolare grandi quantità di GNL impone standard di sicurezza elevati che però non potranno mai scongiurare del tutto gli effetti nefasti di un incidente.
Un serbatoio ha una capacità di 140mila metri cubi di Gnl che una volta rigassificato equivale a 84 milioni di metri cubi di gas. Una quantità spaventosa la cui fuoruscita può scatenare disastri di portata inimmaginabili: disperdendosi nell’ambiente a grandi distanze potrebbe trovare fonti di innesco per incendiare tutto quello che trova nel raggio di chilometri! È un rischio che non possiamo permetterci e anche per questo il M5S Calabria dice fermamente no!
Il MoVimento 5 Stelle invita i calabresi a diffidare di una classe politica locale che appoggia tali iniziative che minano la sicurezza dei calabresi e del territorio, e li esorta ad aderire all’iniziativa del 6 marzo contro l’autorizzazione della costruzione dell’impianto.

Per Maggiori Info www.calabria5stelle.it