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Unical, Consiglio degli studenti chiede la sfiducia del Rettore Crisci

RENDE (CS) – Con una lunga nota il Consiglio degli Studenti dell’Università della Calabria, nella seduta odierna del CdS, ha fatto richiesta di convocazione straordinaria del Senato Accademico, per proporre la mozione di sfiducia al Magnifico Rettore Prof. Gino Mirocle Crisci”. Il Consiglio degli Studenti ha deliberato all’unanimità tale richiesta approvando, contestualmente la mozione di sfiducia di seguito parzialmente riportata:

Oggi l’Unical si presenta essere una realtà in cui pratiche come la legalità, la trasparenza e il rispetto delle regole e delle persone sono sempre più evanescenti. 

Il Prof. Crisci, nel presentarsi alla comunità accademica in occasione delle elezioni rettorali nel giugno del 2013, affermava: “La legalità, la trasparenza e la coerenza saranno, per quanto dipenderà da me, un punto fermo del nostro futuro. Un problema non secondario è quello del rispetto delle regole. Negli ultimi tempi abbiamo assistito a episodi in cui alcune regole sono state forzate o si è tentato strumentalmente di “forzarle” per il raggiungimento di specifici fini, anche legittimi, ma non per questo giustificabili. Le regole si rispettano, se non sono valide si modificano con le previste procedure, mai si ignorano”. 

In questi cinque anni, però, il ricorso da Egli fatto all’uso di cavilli burocratici per aggirare lo statuto, i regolamenti e le leggi nazionali, al fine di condizionare i normali processi democratici della nostra università, è stato sistematico. A tal riguardo ci tocca denunciare una diffusa e complice indifferenza di gran parte della componente docente dinanzi a gravi violazioni di carattere procedurale e democratico, visto che i nostri appelli sono rimasti sempre inascoltati.

Sotto questo punto di vista, la vicenda relativa alla sospensione delle ultime elezioni studentesche è emblematica. In questa vicenda, infatti, sono molteplici gli aspetti illogici e sconcertanti. Si va dalle motivazioni addotte nel decreto di sospensione (apparse sin da subito inconsistenti), alle modalità con cui sono state ignorate le possibili azioni alternative come, ad esempio, il reintegro cautelativo della studentessa nelle liste elettorali in attesa della decisione del tribunale amministrativo. Soluzione, quest’ultima, che avrebbe garantito la salvaguardia dei principi della buona amministrazione e, contestualmente, l’interesse generale degli studenti di concorrere alle elezioni e di avere una rappresentanza pienamente legittimata e non prorogata come risulta essere quella attuale. Inoltre, risulta difficile capire quali siano le motivazioni per le quali il Rettore, a distanza di 7 mesi dalla pubblicazione della sentenza del T.A.R., che obbliga l’Unical a riattivare le procedure elettorali, nonostante gli innumerevoli appelli e solleciti, continua a tergiversare e perdere tempo su tale punto. L’ultima lettera inviata dal Rettore al Consiglio degli Studenti per chiedere se fosse opportuno tenere le elezioni interne in concomitanza delle elezioni nazionali del CNSU (fissate dal MIUR per il 14 e 15 maggio 2019) oppure dopo le elezioni rettorali (previste per l’estate del 2019), oltre ad essere priva di buon senso e fuori luogo, a nostro avviso è anche particolarmente imbarazzante e provocatoria. In maniera palese il Prof. Crisci manifesta, ancora una volta, la propensione a non rispettare le leggi ed evidenzia, altresì, la pessima attitudine al ruolo di amministratore in quanto, non far svolgere le elezioni interne insieme a quelle nazionali, oltre ad aggravare la posizione d’illegittimità degli organi deliberanti, comporterebbe anche un ulteriore e ingiustificato esborso di risorse per la successiva realizzazione delle stesse. Inoltre, essendo l’elezione del rettore un momento cruciale per il presente e il futuro dell’ateneo, riteniamo necessario che a condividere tale scelta debbano essere gli studenti pienamente legittimati da un nuovo e forte mandato studentesco.

Nel riassumere quanto finora esposto, risulta dunque evidente come il Rettore, ricorrendo a pretesti e sostituendosi sistematicamente alle commissioni elettorali (dallo stesso nominate), abbia inteso azzerare le tornate elettorali del Novembre 2015 e del Maggio 2018, al fine di condizionare l’elezione delle rappresentanze studentesche e di determinare artificiosamente la permanenza delle stesse negli organi di governo oltre il naturale mandato.

Questo ci porta direttamente ad affrontare un altro nodo cruciale, ovvero: la legittimità dell’attuale Consiglio d’Amministrazione. Il CdA dell’Unical, infatti, oltre ad operare in maniera incompleta da oltre 3 mesi, in quanto un componente di diritto è venuto meno per sopraggiunta incompatibilità, vede ben altri due membri, su dieci aventi diritto, essere in una posizione alquanto discutibile e/o illegittima. Se da una parte infatti vi è la D.ssa Gloria Tenuta che in maniera quasi sistematica non partecipa alle adunanze e in passato non ha fornito le dovute giustificazioni nei modi e nei termini che la legge prevede a pena la decadenza; dall’altra vi è il Dott. Diego Mazzitelli, espressione della rappresentanza studentesca, il quale, transitando dalla condizione di studente iscritto al corso di laurea magistrale biennale a quella di dottorando (peraltro vincendo il concorso d’ammissione al dottorato di ricerca ancor prima di conseguire la laurea magistrale stessa), continua ad esercitare il ruolo di consigliere d’amministrazione senza alcun atto ufficiale che lo insedi e dunque in maniera abusiva. A tal proposito, occorre specificare che il regolamento vigente non contiene alcuna norma che consenta il mantenimento della carica elettiva a uno studente che abbia concluso il percorso di laurea magistrale. Anzi, come più volte fatto presente ai competenti organi, i lavori della commissione inerenti alla redazione del vigente regolamento elettorale dimostrano la chiara volontà dell’allora Senato Accademico di abrogare il comma che consentiva tale possibilità.

La legittimità del Consiglio d’Amministrazione non è un fatto secondario, in quanto da esso vengono deliberate tutte le più importanti decisioni riguardanti la vita del nostro Ateneo.

Ci tocca, infine, evidenziare la scarsa o nulla considerazione che il Magnifico Rettore ha dimostrato in questi anni nei confronti di questo consesso, che ricordiamo essere espressione diretta della volontà studentesca e organo di questo Ateneo. 

Oggi l’Unical, purtroppo, si presenta essere un posto peggiore di quello che abbiamo trovato e la sua regressione non si evince solo dai numeri ma brilla soprattutto sul piano culturale ed etico.

Crediamo, pertanto, che sia arrivato il momento che le coscienze sane del nostro ateneo prendano in mano la situazione, perché la nostra Università merita una guida migliore e non un Rettore che, pur di “tirare a campare”, continua ad agire oltre le regole e il buon senso, ricorrendo, talvolta, finanche a pratiche deprecabili quali minacce, ricatti e ritorsioni nei confronti delle persone e delle strutture “disallineate” dalla sua linea politica.

Per i motivi esposti, con il presente documento avanziamo formalmente la Mozione di Sfiducia nei confronti del Magnifico Rettore Prof. Gino Mirocle Crisci. Pertanto, chiediamo al Senato Accademico di esprimersi nel merito e ad ognuno dei componenti di votarla oppure declinarla a seconda della propria percezione e visione del nostro Ateneo.». 

I motivi della mozione saranno ulteriormente illustrati domani mattina alle ore 12,30 presso il Consiglio degli Studenti Unical nel corso di una conferenza stampa.