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Turbativa d’asta e concussione, arrestato ex funzionario pubblico (I NOMI)

PAOLA (CS) – I militari della Guardia di Finanza di Paola e di Amantea stanno eseguendo un’Ordinanza di custodia cautelare personale, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Paola – dr.ssa Maria Grazia
Elia, su richiesta del Procuratore capo della Repubblica – dr. Pierpaolo Bruni e del Sostituto dr. Maurizio De Franchis, nei confronti di 6 persone, responsabili di avere turbato gare pubbliche, procedimenti di scelta dei contraenti e di tentata concussione. Il provvedimento cautelare è stato emesso nei confronti di pubblici amministratori, funzionari, dipendenti e imprenditori, a seguito delle indagini effettuate dalle Fiamme Gialle, sotto la direzione del Procuratore dr. Pierpaolo Bruni, avente ad oggetto la gestione di diversi appalti pubblici delComune di Amantea (CS).

I NOMI

Finiscono in carcere: Fabrizio Ruggiero – Imprenditore

Domenico Pileggi – ex funzionario dipendente del comune di Amantea, attualmente in servizio in un altro comune

Ai domiciliari

Emma Pati – Assessore all’istruzione

Emilio Caruso – Comandante dei Vigili urbani

Gianni Bazzarelli – Vigile urbano

Mario Aloe – Funzionario del comune

Si tratta, in particolare, dei “servizi di derattizzazione e disinfestazione del territorio”, dei “lavori,
servizi di assistenza e manutenzione del porto turistico”, del “servizio di refezione scolastica” e della
“gestione dei parcheggi”.
In corso anche numerose perquisizioni nelle Provincie di Cosenza e Catanzaro.
Le turbative delle gare e dei procedimenti di scelta dei contraenti della Pubblica Amministrazione
sono state accertate all’esito di articolate e complesse investigazioni sviluppate attraverso l’analisi di
una enorme mole di documentazione e nell’acquisizione di dichiarazioni testimoniali.
Per ciascuna gara pubblica o di procedimento di scelta del contraente sono stati ricostruiti gli accordi
clandestini e le collusioni fra i soggetti pubblici e privati, nonché i mezzi fraudolenti utilizzati per
assegnare i lavori ed i servizi da parte del Comune di Amantea, in violazione alle norme
contenute nel Codice degli Appalti.
Condotte illecite in violazione delle regole di “evidenza pubblica” che disciplinano gli affidamenti e
che garantiscono il corretto operato della Pubblica Amministrazione, che deve essere improntato ai
principi di “buon andamento ed imparzialità”, al fine di assicurare trasparenza, efficienza, efficacia ed
economicità dell’attività della pubblica.
Nel corso delle indagini sono emerse anche condotte di tentata concussione, poste in essere da
un Funzionario del Comune, il quale esercitava molteplici e reiterate pressioni nei confronti di altra
dipendente pubblica al fine di favorire, indebitamente, un terzo soggetto.
Complessivamente, al termine delle indagini, dirette e coordinate da un gruppo di lavoro composto da
Pubblici Ministeri che si occupano di reati contro la Pubblica Amministrazione ed anche in materia
Ambientale, sinergicamente ad altri gruppi che lavorano anche per il contrasto agli illeciti arricchimenti
patrimoniali, sono state applicate 6 misure cautelari personali, di cui due in carcere e quattro agli
arresti domiciliari

Gestione idrica a Lamezia, Rotundo attacca la Multiservizi

LAMEZIA TERME (CZ) – «Imperturbabilmente si continua a tenere sotto scacco la città di Lamezia Terme ( e non solo) con lo “spauracchio” della riduzione idrica o del distacco del servizio per morosità dei lametini. Una morosità che si vuole far ricadere forzatamente sui cittadini ma che non ha fondamento se si considerano i numeri, sia quelli dei “morosi” sia quelli poco chiari dei gestori. Il servizio idrico calabrese è stato affidato ad una società in houseregionale, la Soricals.p.a.,ed  alla Multiservizi di Lamezia (ente in housemunicipale) che si occupa, nel caso del servizio idrico, di avallare principalmente il criterio “innaturale” della vendita dell’acqua». Questa la dichiarazione di Nicola Rotundo (Azione Identitaria Calabria).  «Tralasciando la questione relativa al fatto che l’acqua sia inequivocabilmente un bene universale, quindi di tutti, vorrei sottolineare come, se anche si ipotizzasse l’alienabilità della stessa, risulti infondato cio’ che è diventato un mantra di questa amministrazione e cioè che il servizio idrico lametino è inefficiente per colpa dei cittadini che non pagano le bollette e, senza entrare nella sterile e scontata polemica che i disagi ricadono anche su chi paga, sfatiamo il tutto con dati alla mano. I dati che sinteticamente ripropongo sono quelli ufficiali . Risulta che Lamezia “acquisti” da Sorical annualmente in media 9.800.000 metri cubi di acqua per un costo medio di 3.700.000 euro che, sommato ai costi di distribuzione e depurazione, lievita a 5.980.000 euro (1.300.000 euro per depurazione + 980.000 euro per distribuzione = quindi solo 2.280.000 euro sarebbero le somme da riscuotere). Da considerare inoltre che la perdita di rete stimata è del 33,8% (rispondente a  circa 3.313.000 metri cubi),  che la fatturazione non avviene per tutte le utenze reali (solo il 50,5% viene fatturata) e che il 15,7% (pari a 1.535.000 mc) ricade nelle “perdite apparenti” (non attuato art 19 del regolamento della fornitura d’acqua) per cui negli ultimi 9 anni (2007/20016) circa 15.887.250 euro risultano non fatturati. Accuse e giustificazioni, dunque, atte solo a mascherare un rapporto di sudditanza che favorisce solo gli “scambi” societari di favoritismi e spese dirigenziali inutili che danneggiano il servizio,  poiché spesso risulta impossibile intervenire sui veri interventi causati da  tubature inadeguate, e soprattutto i lametini che vengono continuamente sia costretti al disagio che, dulcis in fundo, abbindolati con motivazioni costruite ad hoc ma irreali. I servizi, compreso quello idrico, vanno municipalizzati(quindi no a società esterne o partecipate, no a Sorical) e gestiti in maniera onesta ed efficiente poiché società partecipate, come la Multiservizi, si sono rivelate piu’ volte, e continuano a confermarsi, dei carrozzoni inutili che hanno lo scopo di sperperare il denaro pubblico e di essere vivai elettorali che non servono a superare i veri disagi del territorio».

Il dipartimento lavoro della regione Calabria interviene sulla situazione della “Multiservizi”

Catanzaro ( Cz) – In merito alla situazione relativa alla Multiservizi, “la Regione Calabria- si legge in un comunicato-  si è fatta carico in questi mesi del grave problema del mantenimento occupazionale dei lavoratori della Società Multiservizi in liquidazione del Comune di Reggio Calabria, al fine di garantire l’agevole traghettamento di questi lavoratori licenziati alla nuova Società di gestione Servizi del Comune. A tal fine la Regione ha finanziato un Progetto di riqualificazione professionale dei lavoratori ex Multiservizi per l’importo di €850.000.00 assegnati al Comune di Reggio Calabria sul PAC, che ha consentito l’accompagnamento dei lavoratori con indennità alla nuova fase di occupazione. La Regione , per venire incontro alle esigenze economiche  dei lavoratori, ha, pure in assenza di stipula definitiva di convenzione, la cui stesura, è tutt’ora in fase di valutazione tecnica presso gli uffici comunali, disposto l’erogazione per la giornata di domani della prima anticipazione finanziaria del 50% dell’importo assegnato al Comune di Reggio Calabria”.

Completamento delle attività formativo-lavorative per gli ex dipendenti della Multiservizi

REGGIO CALABRIA –

La Regione Calabria, grazie alla decisiva azione del Sindaco Giuseppe Falcomatà, con decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Politiche del Lavoro, ha affidato al Comune di Reggio Calabria il completamento delle attività formativo-lavorative per ulteriori sessanta giorni a favore dei 270 ex dipendenti della Multiservizi, con un finanziamento di 324 mila euro.