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Adisco e Muse, le associazioni insieme per un laboratorio artistico e letterario

REGGIO CALABRIA – Domenica alle ore 18 presso la Sala D’Arte Le Muse di via San Giuseppe 19 si terrà l’ennesimo appuntamento domenicale del Laboratorio della Arti e delle Lettere Le Muse.

Come in ogni manifestazione settimanale viene trattato un argomento diverso che in questa occasione toccherà  il tema del “Mondo della donazione”, per informare ed informarsi su una importante realtà della città di Reggio Calabria.

«Abbiamo pensato-dichiara Giuseppe Livoti- di approfondire la tematica della donazione ed in particolare dell’Adisco associazione nata nel 1995 che si occupa della promozione della donazione del sangue cordone ombelicale, sangue ricco di cellule staminali capaci di ricostituire la funzione emopoietica; scopriremo così cosa si è fatto particolarmente in Calabria e dalla sperimentazione dagli anni novanta ad oggi cosa sia cambiato. E’ cosa ormai risaputa che alle Muse oltre a divulgare quelli che sono i movimenti culturali attraverso la promozione della letteratura, dell’arte e dell’artigianato artistico insieme alle tradizioni popolari spazio hanno anche le importanti realtà che operano nella nostra terra ed è utile e necessario fare incontrare su medesimi argomenti i vari sodalizi che si occupano di questo».

Alla presentazione prenderanno parte Franca Arena  Tuccio – presidente ADISCO, Giulia Pucci – responsabile della Calabria Cord Blood Bank, Maria Caterina Nucera – ostetrica.

Nel Corso della serata verrà inaugurata la mostra “Informale Segnico” di Raffaele Santoro che presenterà il suo itinerario pittorico attraverso l’esaltazione del legno e delle sue proprietà in cui coniugare cromatismo, combustione ed esaltazione delle sue connotazioni naturali.

Un figurativismo magmatico e segnico che verrà raccontato da Marisa Scicchitano – presidente Arte Club Catanzaro e da Giuseppe Livoti – critico d’arte  e presidente Le Muse.

Le Muse e “Le stagioni della vita: le donne”, appuntamento con le icone femminili

REGGIO CALABRIA- Il presidente Muse Giuseppe Livoti presenta i due appuntamenti organizzati nell’ambito della Festa della Donna 2017. Due momenti diversi ma al tempo stesso convergenti non per fare festa nel vero senso della parola ma per esaminare il mondo femminile in tutte le sfaccettature raccontando anche storie di donne provenienti da diverse regioni. Questo l’intendimento di due appuntamenti volti alla scoperta sia di donne calabresi che di donne siciliane promossi ancora una volta  nell’ambito dei tradizionali appuntamenti domenicali. Domenica 5 marzo alle ore 18 il primo appuntamento calabrese, il Laboratorio delle Arti e delle Lettere racconterà “Le stagioni della vita: le donne”. La Sala Muse di Via San Giuseppe ospiterà un videodibattito su stimoli e input visivi a cura del critico cinematografico muse Paola Abenavoli che verranno utilizzati come stimoli per conversare e discutere a quattro importanti professioniste di Reggio Calabria. La direttrice dell’Archivio di Stato – Mirella Marra, Elisa Mottola – psicologo psicoterapeuta dirigente responsabile coordinatore Consultorio Fam. S. Marco, l’attrice -Teresa Timpano, la neuropsichiatra infantile  – Enza Calcagno converseranno con il pubblico mettendo in evidenza il rapporto tra il loro essere donne e la loro attività lavorativa all’interno del tessuto sociale calabrese.Domenica 12 marzo invece l’appuntamento sarà presso il barocco Palazzo Cantarella nel cuore del centro di Aci S. Antonio per una trasferta Muse denominata “Le Muse nella terra delle Aci”. Donne siciliane saranno protagoniste così di un nuovo racconto al femminile dove l’argomento trattato sarà il confronto tra le varie etnie e provenienze da altre nazioni, mentre le sale dello storico edificio ospiteranno una mostra su “Donna ed etnia”. Le Muse così insieme all’associazione Aci S. Antonio Riparte promuovono questo rinnovato convegno – manifestazione per il terzo anno consecutivo, un vero e proprio evento siciliano che si rinnova all’insegna del racconto al femminile. Inoltre in occasione del Carnevale già passato, proprio una immagine di donna divenuta ormai icona del comune di Bagnara è stata premiata nell’ambito del “Premio Maschera Creativa 2017”. Dal 1968 ad oggi tempo ne è passato ma l’allora modella Mimma Triglia, a distanza di tanti anni si è voluta confrontare con la sua immagine in cartolina, immagine che fa parte ormai della nostra storia e tradizione. La giuria del premio composta dalla presidente della Fidapa di Villa San Giovanni Stefania Basile, dalla prof.ssa Titti Strano e dalla prof.ssa Rosaria Ussia insieme alla giuria popolare ha appunto votato la Triglia, già stimata docente in pensione dell’ex Convitto Campanella.