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Al Museo del Presente per il resoconto annuale di Marcello Manna

Marcello-MannaRende(Cs)Mercoledi 1 luglio alle ore 16.00 presso il Museo del Presente  si terrà la conferenza stampa e il resoconto del primo anno dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco di Rende Marcello Manna. Accanto al sindaco ci saranno tutti gli assessori che illustreranno il lavoro di un anno e anticiperanno tutti i progetti che ci sono per il prossimo anno. Sarà un momento importante e anticiperà il bilancio partecipato che inizierà tra due settimane. Con il bilancio partecipato il sindaco di Rende e la sua giunta andranno a trovare i cittadini quartiere per quartiere e illustreranno con molta chiarezza e semplicità le criticità da affrontare ancora, quelle che sono state già affrontate e il cammino per un futuro.

Le opere di Franco Flaccavento in mostra a Rende

flaccavento manifesto (1)Rende(Cs) Si avvicina l’estate e il Comune di Rende, con l’assessorato alla Cultura e agli Eventi guidato da Vittorio Toscano, ha già pronto un programma con date racchiuse in un unico cartellone chiamato: “RestateaRende”. Un gioco di parole usato proprio per la voglia di animare la città in questi mesi che vanno da giugno ad agosto, un cartellone che è aperto da una mostra molto interessante. Il Museo del Presente ospiterà il vernissage “Opera” Mostra Antologica del maestro Franco Flaccavento. Il taglio del nastro di questa mostra è previsto per giovedì 21 maggio alle ore 18.00. La mostra “Opera” mette in scena l’attività culturale dell’artista che si snoda lungo un lasso di tempo che abbraccia cinque lustri. In sintonia con la sua riflessione intellettuale, Flaccavento a volte, rinuncia alle qualità comunicative della pittura ritenendola inadeguata a rappresentare in modo consono eventi particolarmente intensi o drammatici, la supera evitando le tecniche artistiche tradizionali e utilizza, nel concepire gli artefatti, materiali e procedimenti industriali in modo non convenzionale. La mostra si concluderà sabato 20 giugno.

Violenza di genere: convegno domani al Museo del Presente

COSENZA – Domani lunedì due marzo, si terrà il convegno “Fare rete: il rafforzamento delle buone prassi nel contrasto alla violenza di genere” alle 17:30, presso la sala “Tokyo” del museo del Presente. Questi i punti peculiari su cui verterà il convegno, promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità:  evidenziare ed approfondire le cause della violenza di genere, fare il punto su cosa è stato fatto e cosa si può fare, rinvigorire una rete interistituzionale attraverso un approccio multidisciplinare. Convegno tutto al femminile: vi prenderanno parte la presidente e la vice-presidente del CUG dell’ateneo di Arcavacata Giuliana Mocchi e Franca Garreffa; la consigliera regionale di parità Maria Stella Ciarletta; Antonella Veltri del direttivo nazionale D.i.Re.; la legale della Fondazione Lanzino Ornella Nucci; Daniella Ceci delegata del Centro contro la violenza alle donne “R. Lanzino”; la presidente del CPO Ordine avvocati di Cosenza Rosa Masi e Giovanna Vingelli direttrice del centro Women Studies-Unical.

Sono invitati a partecipare il presidente della giunta regionale Mario Oliverio, Mario Occhiuto presidente della Provincia di Cosenza, il rettore dell’Unical Gino Crisci, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Cosenza Oreste Morcavallo, il presidente f.f. del tribunale di Cosenza Rosa Scotto di Carlo, il procuratore capo presso il Tribunale di Cosenza Dario Granieri, il prefetto Gianfranco Tomao, il questore Luigi Liguori, il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza Giuseppe Brancati, nonché i sindaci dell’area urbana.

L’avvocato Marina Pasqua ha dichiarato: “La situazione di emergenza che si evidenzia sul nostro territorio, non ultimo lo stupro subito di recente da una studentessa Unical, ci obbliga a riflettere sulle cause profonde della violenza contro le donne attraverso l’analisi dei diversi aspetti sociali, culturali, economici, psicologici, sessuali e, dunque, a moltiplicare gli sforzi per arginare tale criticità. Questo convegno vuole essere momento di confronto tra le diverse esperienze di enti, professionisti e volontari attivi nell’area urbana partendo dalla analisi culturale delle radici della violenza di genere. Come nel solco tracciato dalla Convenzione di Istanbul dobbiamo intervenire in ogni luogo di aggregazione affinché si favorisca un reale rispetto tra i sessi ed una visione laica della sessualità. È infatti dalle buone pratiche che bisogna muovere per parlare finalmente di parità al di là degli schemi patriarcali che vedono la donna troppo spesso relegata da una cultura dominante a ruoli marginali: è una questione di civiltà prima che di cultura. È per tale motivo che si cercherà di trattare la violenza di genere non solo come emergenza di ordine pubblico, ma anche come questione politica e morale che investe la sfera individuale e collettiva. Appare dunque necessaria un’attenta analisi della mentalità, sottilmente connivente, che ancora alimenta il terreno culturale da cui si genera e che alimenta abusi e discriminazioni.”.

Mostra “Terremoti d’Italia” al Museo del Presente

RENDE (Cs) –

Ieri, 20 Gennaio 2015, si è tenuta una riunione tecnica per l’allestimento della mostra “Terremoti d’Italia” al museo del Presente di Rende, alla presenza del Centro Servizi per il Volontariato, promotore dell’iniziativa, del Dipartimento Regionale di Protezione Civile e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, servita a mettere a punto gli aspetti organizzativi degli eventi in programma. Dal 21 febbraio al 21 marzo la città di Rende ospiterà infatti, la mostra itinerante “Terremoti d’Italia”, realizzata dalla Protezione Civile in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per sensibilizzare in prima istanza la popolazione, in particolare i più giovani, sul rischio sismico e per diffondere la cultura della prevenzione. Nel corso del mese, il tema sarà approfondito anche attraverso una serie di incontri e laboratori dedicati.

Mentre il sindaco Marcello Manna presenziava all’inaugurazione dell’anno accademico all’Università della Calabria, in cui il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha tenuto una lectio magistralis, l’assessore Marina Pasqua accoglieva il gruppo di tecnici del dipartimento.

 

Ritorno a Sibari, l’arte contemporanea e il patrimonio archeologico calabrese

RENDE – L’ Associazione culturale ALT ART con il patrocinio del Comune di Rende presenta la manifestazione Ritorno a Sibari. L’arte contemporanea e il patrimonio archeologico calabrese, a cura di Gianfranco Labrosciano e la Direzione esecutiva di Gianfranco Infante. La manifestazione inizierà giorno 25 ottobre con una Conferenza dal titolo “Contaminazione. Tecnologia e Comunicazione per la riscoperta dei beni storico – archeologici” presso il Parco d’Arte Alt Art dalle ore 9.30 alle ore 18.00 a cui seguirà, alle ore 19.00 presso il Museo del Presente di Rende, l’inaugurazione della mostra di Arte contemporanea dell’artista Enzo Palazzo. La mostra è costruita con un disegno incisivo che ben rappresenta i popoli indigeni prima dell’arrivo dei Greci. E’ un’età arcaica che però volge al tramonto per l’insorgere imminente di una solenne civiltà. Tra le opere presenti, una sarà realizzata appositamente per la manifestazione e sarà dedicata a Nosside, poetessa della locride collocata dal tessalo Antipatro tra “le nove più grandi poetesse della Grecia” che nei suoi versi esaltò la potenza e l’assoluto dell’amore. Per dare un carattere speciale alla manifestazione e a sugello di questa importante iniziativa che vede alla base una forte sinergia tra esperti del settore, operatori culturali ed artista, l’Associazione Alt Art attraverso il web ha richiesto la partecipazione di donne che, inviando una loro foto, saranno parte integrante dell’opera realizzata dal Maestro Palazzo e che sarà esposta nel Museo del Presente dal 25 ottobre al 15 novembre.

E’ Maria Imbrogno la prima Miss Rende

foto Raffaele Morrone

RENDE -Si è conclusa ieri sera, nello splendido scenario del Museo del Presente, la prima edizione di Miss Rende. Ad aggiudicarsi la fascia della vincitrice è stata la numero 13, Maria Imbrogno. La bella Miss è riuscita ad avere la meglio sulle altre, conquistandosi il primo posto e uno splendido gioiello del grande maestro Gerardo Sacco, donato dalla Gioielleria Scintille. Al secondo posto Greta Salituro, che  godrà del lavoro del salone “U&D”, terza classificata Melania Carbone, Miss Shooting Rende e quarta classificata Miss Sorriso Metropolis Mariella Meringolo. Le giovani aspiranti Miss hanno sfilato con una T-Shirt bianca che portava lo slogan “RESPECT”, con lo scopo di sottolineare il tema della serata, il rispetto per la donna.  L’intento degli organizzatori è stato quello di mettere in risalto il ruolo della donna e a fronte dei numerosi atti di femminicidio: dare voce alle donne!. A darne testimonianza , ospite della serata, Francesca Porco autrice di ”Il sangue Rosa”. A far da madrina alla serata, condotta da Valentina Zinno e Franco Siciliano, la giovane cantante Alessia Labate. La serata ha visto anche la partecipazione del comico Gabriele Marconi. L’evento, realizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Rende, ha avuto come  protagoniste tredici  concorrenti che hanno indossato in diversi momenti moda, gli abiti realizzati dai giovani stilisti dell’Accademia New Style di Cosenza e le splendide acconciature e  make-up di U&D  di Valentino Carbone. Ed ancora, hanno sfilato le collezioni A/I dell’azienda MyLuxe e i preziosi della Gioielleria Scintille. Ad animare la serata  le splendide coreografie artistiche dei Dancing Club dei maestri Francesca e Renato Spadafora e New Generation Ballet Arabesque di Carolina Spinelli e Rosanna Corso.

Maria Grazia Mercurio

“Giornalisti d’azione”, dibattito con Carlo Freccero

RENDE (CS) – Il Museo del Presente di Rende, nel pomeriggio di ieri, è stato testimone di un evento di elevata importanza per il mondo dell’informazione calabrese. Durante il dibattito “Media tradizionali e giornalismo 2.0”, infatti, una platea di giornalisti e non solo ha avuto il piacere d’assistere alla presentazione di un nuovo progetto dalla stimolante denominazione “Giornalisti d’azione”. Si tratta del primo movimento di giornalisti calabresi, nato dal desiderio di creare un gruppo che tuteli la categoria, discutendo dei numerosi problemi che vedono coinvolto chi si occupa d’informazione. Protagonista dell’incontro Carlo Freccero (già direttore di Rai2 e presidente di RaiSat, fondatore e direttore di Rai4, con esperienze di collaborazioni internazionali in Francia e Spagna), uno dei più autorevoli esperti europei di Comunicazione e di televisione. Con Freccero, anche Antonio Tursi, esperto di Comunicazione on-line. A intervistare pubblicamente i due ospiti Salvatore Audia, direttore responsabile di Esperia TV, Livia Blasi, caposervizio della Tgr Calabria, Paolo Giura, direttore di Calabria TV, Sergio Tursi Prato, direttore di Telitalia e Mario Tursi Prato, promotore del movimento “Giornalisti d’azione. Le interviste a Freccero hanno fatto sì che emergessero importanti riflessioni sulla differenza tra giornalismo tradizionale e quello web, di cui egli ammira le potenzialità come “forza di mobilità” ma al contempo mette in luce l’aspetto critico dell’immediatezza, il cui obiettivo principale è arrivare per primi sulle notizie. Dal dibattito sono scaturite, dunque, riflessioni inerenti ai media tradizionali e al giornalismo on line, che ne hanno analizzato fattori positivi e negativi, rapportandoli talvolta alla politica. Sul problema dell’inattendibilità delle notizie sul web, l’esperto di Comunicazione on-line, Antonio Tursi si esprime indicando dei punti da seguire in modo da poter far fronte al sovraccarico informativo a cui siamo esposti quotidianamente. Tra questi, egli ricorda la possibilità di attuare sui social network, come Facebook e Twitter, una selezione di notizie, attraverso una scelta accurata dei propri contatti. Altro tema affrontato è la fondamentale libertà d’informazione, elemento cardine di un mestiere che oggi, ha affermato Tursi Prato, “in Calabria, come in tutta Italia, non viene considerata un’attività con regole precise e con competenze specifiche, come ogni altra attività professionale. E’ talmente poco considerata che chiunque si arroga il diritto di esercitarla”. Freccero si dichiara, in merito, entusiasta per l’iniziativa di “Giornalisti d’Azione”, la quale indica che “non c’è solo la violenza del potere ma c’è anche la forza della verità”. Presenti all’evento anche il Sindaco di Rende Marcello Manna e Vittorio Toscano, Assessore alla Cultura del Comune di Rende. L’incontro ha riscosso numerosi consensi nei partecipanti, risvegliandone entusiasmo e stimoli nel voler credere in questo nuovo progetto per passare, poi, ad iniziative concrete. A fine evento, “Giornalisti d’azione” ha voluto ringraziare Carlo Freccero e Antonio Tursi, consegnando loro targhe di partecipazione.

Sara Caruso

I Giornalisti entrano in Azione

In una notte d’estate, magari anche di quelle sferzate dalla canicola insopportabile, possono nascere delle robe interessanti. Può succedere che un gruppo di giornalisti calabresi si ritrovi su un social network molto famoso e posti delle idee, anzi di più, un progetto che dia sfogo alla voglia matta di parlarsi e di confrontarsi tra colleghi. Di fare gruppo attraverso il democratico e libero mondo del web. Occhei, la location notturna è una licenza, ma la notte è da sempre deputata a divulgar consigli e l’abbiamo vista scoccare così quella scintilla, nonostante Mario Tursi Prato, giornalista e tra i promotori dell’associazione Giornalisti d’Azione, non abbia mai accennato al calar del sole. «C’è una gran voglia di incontrarsi, interloquire, scambiarsi opinioni, condividere problemi professionali e cercare soluzioni – ci racconta Tursi Prato. E, poi, c’è una necessità in Calabria che, pare, ormai insopprimibile: fare gruppo». E continua: «Finalmente si sta comprendendo che il vecchio adagio “l’unione fa la forza” è sempre attuale e vale anche per i giornalisti. Ecco, diciamo che Giornalisti d’Azione sta intercettando queste esigenze dei colleghi». E così quell’idea nata su Facebook è lì pronta armi (professionali, s’intende) e bagagli a trasferirsi dal mondo virtuale a quello reale.

Ha parlato di fermento intorno alla nascenda associazione…

I social network sono un potente strumento di comunicazione, Grillo docet, ma, poi, ad un certo punto, bisogna diventare una presenza anche “fisica”, concreta per portare avanti idee e realizzare obiettivi. A dimostrazione di ciò, dopo le prime discussioni su Facebook, in tutta la Calabria sono nati dei gruppi di Giornalisti d’Azione che hanno anche individuato le sedi in cui riunirsi. Alla base del progetto dell’associazione, ancora in nuce c’è la volontà di incontrarsi con una certa periodicità, anche soltanto per discutere dei problemi della categoria. E da queste discussioni prendere spunto per attuare delle iniziative.

Che tipo di iniziative intende intraprendere Giornalisti d’Azione?

Quella del giornalista è una professione che, troppo spesso, oggi non viene considerata un’attività che risponde a regole precise e che necessita di competenze specifiche, alla stregua di ogni altra attività professionale. È talmente poco considerata che chiunque si arroga il diritto di

Mario Tursi Prato

esercitarla. Molto spesso, troppo spesso mi capita, per lavoro, di ricevere telefonate di amministratori di enti locali oppure di organizzatori di appuntamenti più disparati che mi chiedono come comunicare il loro evento. Ecco, vorrei spiegare loro che per questo tipo di lavoro esistono i giornalisti e che in Calabria ce ne sono migliaia, e la stragrande maggioranza di questi colleghi è disoccupata. E che, certamente, saprebbero svolgere molto meglio il lavoro che, invece, s’improvvisano ad eseguire sindaci, amministratori di aziende, imprenditori, organizzatori di concerti, agenzie di convegnistica e tanti altri ancora. La domanda che Giornalisti d’Azione si pone è: un organizzatore di un convegno si improvviserebbe ingegnere? Credo proprio di no. Ecco, una della nostre prime “battaglie” sarà proprio quella di “promuovere” la figura del giornalista. Siamo dei comunicatori? Lo facciamo per gli altri? Bé, è arrivato il momento di farlo anche per noi. Poi, c’è il grave problema dello sfruttamento e quello della precarietà, ma anche della regolamentazione del giornalismo sui nuovi media (la Rete). Insomma, i temi da discutere sono tanti.

Dicevamo che Giornalisti d’Azione è in procinto di trasferirsi dal mondo virtuale a quello reale. Ma quando accadrà?

Intanto precisiamo che certo non lasceremo il virtuale, oggi parte fondamentale, imprescindibile in qualunque progetto di comunicazione. La nostra prima apparizione “fisica” pubblica è fissata per il 27 settembre prossimo, alle 17, al Museo del Presente di Rende. Per l’occasione abbiamo organizzato un dibattito con uno dei massimi esperti europei di Comunicazione e, in particolare, di televisione, Carlo Freccero, già direttore di RaiDue, fondatore e direttore di Rai4, già presidente di Raisat, professionista che ha ristrutturato France2 e che ha impiegato la sua professionalità anche in Spagna. Insieme a Freccero, altro gradito ospite sarà Antonio Tursi, esperto di giornalismo on line. Entrambi saranno intervistati dai colleghi Salvatore Audia, direttore responsabile di Esperia Tv, Livia Blasi, caposervizio di Rai Calabria, Paolo Giura, direttore responsabile di Calabria Tv, Sergio Tursi Prato, direttore di Telitalia, e da me in rappresentanza di Giornalisti d’Azione. Parteciperanno i colleghi che stanno costituendo gruppi del nostro movimento a Catanzaro (Giulia Zampina), a Lamezia Terme (Saveria Gigliotti), a Crotone (Marina Vincelli), a Vibo Valentia (Lidia Ruffa, Angela Bentivoglio e Raffaele Lo Giudice) e sulla costa Tirrenica Cosentina (Francesca Rennis e Luigi Salsini); ma ci aspettiamo anche i colleghi della Locride e di Reggio Calabria. L’appuntamento del 27 settembre, che viene realizzato anche con la collaborazione di Telespazio Tv e Business Channel, sarà trasmesso in diretta streaming (grazie alla collaborazione del collega Marcello Le Piane e con l’impiego dei mezzi della “Component Produzione Televisive Lamezia Terme” e si potrà intervenire in diretta inviando commenti e domande via email all’indirizzo giornalistidazione@libero.it. E i colleghi che volessero costituire gruppi come devono fare? Possono contattarci sulla nostra pagina Facebook oppure al nostro indirizzo email.

È un fiume in piena Mario Tursi Prato. E il suo entusiasmo è coinvolgente. Benvenuti Giornalisti d’Azione e appuntamento al 27 settembre al Museo del Presente di Rende!

Mafalda Meduri

 

 

 

 

Presentazione del progetto ‘Giornalisti d’Azione’: Carlo Freccero tra gli ospiti

RENDE (CS) – ‘Giornalisti d’Azione’ ,dopo aver mosso i primi passi su Facebook, si avvia a diventare una vera e propria associazione che mira a far collaborare fruttuosamente i giornalisti calabresi, rimarcando l’importanza del mestiere del giornalista, spesso scarsamente considerato e soggetto a sfruttamento e abusivismo, in Calabria più che in altri contesti . Il vero e proprio ‘taglio del nastro’ si terrà il prossimo 27 settembre durante l’incontro “Media tradizionali e giornalismo 2.0”, presso il Museo del Presente di Rende. All’evento sarà presente Carlo Freccero, profondo conoscitore del mezzo televisivo ,con all’attivo la direzione ed il rilancio di diverse emittenti nazionali ed internazionali. Interverrà poi Antonio Tursi, docente,scrittore ed esperto di nuovi media. L’incontro vedrà la partecipazione di varie emittenti televisive regionali (Esperia Tv, Calabria Tv, Telitalia,Telespazio Tv e Business Channel) e potrà essere seguito in diretta streaming grazie alla società Component Produzioni Tv Lamezia Terme.

Celebrato ed omaggiato Franco Dionesalvi

(COSENZA)- Poeta innanzitutto, ma anche scrittore, saggista, giornalista e poi amministratore illuminato. Insomma, un intellettuale a tutto tondo e un artista, nel senso più pieno del termine. Con cotanti elogi si parla di Franco Dionesalvi, tornato da qualche mese a collaborare con il Comune di Cosenza. Un ritorno di cui sono stati in qualche modo artefici il Sindaco Mario Occhiuto e l’attuale Assessore alla Cultura  Geppino De Rose che hanno riaffidato a Dionesalvi “le chiavi” di “Invasioni”, il Festival ideato dal poeta cosentino quando da Assessore alla cultura dell’Amministrazione guidata da Giacomo Mancini, tirò fuori dal cilindro quella che ancora oggi avverte come una sua creatura.

Ieri, nella sala consiliare di Palazzo dei Bruzi, anche la Commissione cultura del Comune, presieduta da Claudio Nigro, ha voluto sottolineare il “ritorno a casa” di Franco Dionesalvi con una seduta nel corso della quale, presente anche il Sindaco Mario Occhiuto, gli ha tributato un riconoscimento per il contributo notevole che, nelle sue molteplici vesti, ha saputo imprimere alla crescita culturale della città di Cosenza.

“Franco Dionesalvi è un’energia importante per la città di Cosenza e una ricchezza della quale non possiamo privarci – ha affermato il Sindaco Mario Occhiuto. Ci siamo incontrati un po’ tardivamente, ma non è mai troppo tardi. Ne ho potuto apprezzare le capacità in occasione dell’ottimo lavoro che ha svolto per “Invasioni”. La sua formazione eclettica che spazia nei settori più diversi ci sarà, però, di aiuto – ha aggiunto Occhiuto – anche nel prosieguo, per il futuro culturale della città che stiamo costruendo, una città nella quale sono presenti molteplici attrattori che, uniti agli eventi culturali, potranno contribuire a dare a Cosenza un tratto distintivo riconoscibile anche nel resto del Paese.”

A ripercorrere il cammino culturale di Franco Dionesalvi è stato, con una relazione puntuale, documentata e molto apprezzata dallo stesso ospite, il consigliere Mimmo Frammartino che ha ricordato l’esperienza della rivista “Inonjia”, autentica fucina di poeti attorno alla quale Dionesalvi si formò insieme ai suoi sodali e amici del tempo, Raffaele De Luca e Angelo Fasano, due intellettuali venuti a mancare troppo presto. Frammartino ha evocato molto positivamente la magnifica esperienza di Assessore alla cultura del Comune di Cosenza di Franco Dionesalvi, compresa tra il ’97 e il 2002. “Una personalità – ha rimarcato Frammartino – davvero poliedrica, anche se ama definirsi molto più semplicemente solo e soltanto uno che ama scrivere poesie.”

Anche la Vice Presidente della commissione cultura Maria Lucente non ha voluto far mancare il suo intervento.

“Parlare di Franco Dionesalvi – ha detto – comporta il rischio di cadere nella retorica dell’ovvio. La sua qualità più bella è che è molto stimato, anche in un modo piuttosto generalizzato. La commissione non fa altro che rappresentare una sintesi di riconoscenza istituzionale in modo corale. Considero Dionesalvi un artista, perché è un termine più ricco e più completo. E poi le sue poesie catturano di più. Un artista che sa essere anche un buon amministratore. La città investirà ancora molto sulla sua competenza culturale.”

Per Geppino De Rose, Assessore alla cultura della Giunta Occhiuto, Franco Dionesalvi è “un intellettuale di punta che abbiamo voluto richiamare in Comune convinti come siamo che le eccellenze vadano valorizzate, al di là degli schieramenti politici. Gli riconosciamo, come curatore di “Invasioni” di averci dato gli stimoli giusti e di averci anche indicato delle innovazioni importanti che hanno in qualche modo ricalibrato la manifestazione rispetto alle nostre esigenze. Dionesalvi sarà sicuramente una risorsa della nostra Amministrazione che sta riprogettando complessivamente le sue politiche culturali.

La personalità di Franco Dionesalvi per De Rose si è affermata “perchè ha saputo fare il visionario e consigliare per il meglio gli amministratori che abitualmente non sanno immaginare e poi magna pars dei suoi meriti il poeta e scrittore cosentino li ha avuti nella misura in cui ha saputo anticipare con la Festa delle Invasioni temi estremamente attuali come l’inclusività, l’attenzione alle diversità e le contaminazioni.”

Nel parterre ieri sera anche il consigliere regionale Mimmo Talarico che con Dionesalvi ha scritto recentemente un libro dal titolo emblematico “Onorevole sarà lei” – conversazioni politiche al tempo del disonore, che sarà presentato giovedì prossimo 3 ottobre a Rende.

“Imprendibile, comunista, anarchico, libertario.” Queste le diverse definizioni che  Talarico ha dato di Dionesalvi, ricordando l’inizio della loro collaborazione quando, entrambi assessori alla cultura, rispettivamente di Rende e Cosenza, si inventarono quella che Talarico definisce “una cosa semplicissima” e ciè un network culturale, tra Cosenza, Rende, Cerisano, Castrolibero e Castiglione cosentino che aveva il compito, con un po’ di buon senso e dialogando in maniera serrata, di evitare le sovrapposizioni tra le manifestazioni culturali estive che si svolgevano nel capoluogo e nei comuni dell’area urbana. Per Talarico “Dionesalvi è un intellettuale bipartisan, radicale nel pensiero e nelle affermazioni e polemista irraggiungibile.”

Ai ringraziamenti per l’attenzione riservatagli dal Comune e dalla Commissione cultura Franco Dionesalvi ha fatto subito seguire un suo desiderio: sarebbe molto felice, infatti, se l’Amministrazione comunale intitolasse una strada, anche un suo segmento, ad Angelo Fasano e Raffaele De Luca, i due importanti poeti cosentini scomparsi prematuramente con cui Dionesalvi ha condiviso un pezzo importante della sua esistenza e della sua attività culturale e produzione letteraria.

“Abitualmente le strade si intitolano soprattutto ai poeti, ai musicisti e agli artisti- ha rimarcato”. Poi confessa di essere rimasto molto sorpreso quando il Sindaco Mario Occhiuto e l’Assessore De Rose, espressione di una giunta di centrodestra, lo hanno chiamato ad occuparsi di “Invasioni”, “facendo quello che i loro predecessori mi avevano negato”. E si dichiara fiducioso al punto da dire che il suo ritorno ad “Invasioni” è solo l’inizio di un nuovo cammino al fianco dei progetti culturali dell’Amministrazione comunale guidata da Mario Occhiuto.

Ma il pensiero di Dionesalvi, anche se solo per un attimo, corre anche al Museo del Presente di Rende, una struttura di cui è stato l’artefice e che reca sin dalla scelta del nome il suo imprimatur. “Una bella idea – così lo ricorda – che è rimasto, purtroppo, un guscio vuoto. Mi piacerebbe molto se tornasse a riempirsi di senso.

Nel corso della mia vita – ha proseguito – ho fatto delle scelte a volte abbastanza difficili da capire. Se c’è una cosa che un po’ so fare è scrivere poesie. Credo che il lavoro del poeta sia un’attività per la quale valga la pena spendersi tutta una vita perché si tratta, in definitiva, di strappare qualche parola al silenzio, come Prometeo strappava il fuoco agli Dei.” Prima di congedarsi, legge un brano da uno dei suoi libri più recenti “Ai confini della pubertà” , 99 storie chiuse, di una pagina e mezza ciascuna, che raccontano con tanta nostalgia il mondo dei ragazzi di 12-13 anni che vissero anni formidabili, dal ’68 ai primi anni ’70, quando si vivevano alcuni cambiamenti epocali senza accorgersene, ma lo slancio e l’entusiasmo erano grandi, sentimenti che Dionesalvi ha saputo restituire anche alla platea di Palazzo dei Bruzi.