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Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide riapre sui social

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, diretto dalla dottoressa Adele Bonofiglio – afferente alla
Direzione regionale Musei Calabria, guidata dalla dottoressa Antonella Cucciniello -, considerata la difficoltà derivante dalla situazione sanitaria in atto, per i suoi visitatori ha predisposto nuovi e accattivanti iniziative “social”. Infatti, in attesa della riapertura di tutti i musei, sono fiorite molteplici iniziative da parte delle realtà culturali al fine di divulgare la cultura in rete. 

Sui social istituzionali del Museo, ubicato a Cassano all’Ionio (Cosenza), la pubblicazione periodica di alcuni racconti e storie ispirate a reperti esposti nel museo.

Si inizia, per la gioia dei bimbi, con una breve filastrocca (di Silvia Roncaglia) riferita ad un’opera esposta nella struttura museale.

Inoltre, il Museo partecipa alla campagna Save the culture, ideata e promossa da Heritage S.r.l. in collaborazione con il Museo Tattile di Varese con una selezione di fotografie e relativa scheda di reperti archeologici inseriti in un apposito percorso all’interno del gioco “Save the Culture”.
Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, è presente, altresì, sul sito “https://savetheculture.it/” nel percorso “Archeologica e curiosità”.

 

Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide apre le porte alle persone con disabilità

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Sabato 3 dicembre 2016, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, diretto da Adele Bonofiglio e ricadente nel Polo Museale della Calabria guidato da Angela Acordon, celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità offrendo attività didattiche mirate alla conoscenza della cultura, della storia e di alcuni aspetti della vita quotidiana del mondo antico. Il programma prevederà visite guidate utilizzando la mappa tematica Scopri il tuo Museo, il laboratorio didattico Come si votava nel mondo antico e un laboratorio tattile. In particolare le visite guidate si terranno dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e saranno tenute da Anna Lucia Casolaro, responsabile dei Servizi Educativi del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, e dall’archeologa Tiziana Prezio, collaboratrice esterna. Si darà grande attenzione ai reperti del territorio di appartenenza esposti nelle cinque sale museali. Sarà distribuita, inoltre, la Mappa Tematica del Museo promossa dal SED (Servizio Educativo Didattico) del MIBACT edita da Focus Junior (marzo 2016), attraverso la quale sarà possibile fruire, in modo ludico e creativo, dei beni archeologici più significativi portati alla luce nelle varie campagne di scavo. Durante il laboratorio Come si votava nel mondo antico ogni ragazzo si cimenterà nelle modalità di voto nel modo greco. Nello specifico saranno distribuiti frammenti ceramici, inchiostro liquido e pennini vari, utili per la stesura del voto con le lettere dell’alfabeto greco sui frammenti ceramici (ostraka). Sarà possibile, inoltre, sperimentare la fruizione tattile di alcune tipologie di reperti, accuratamente selezionate dal personale museale.
Info prenotazione visita e laboratori: 0981/79391-2 dal lunedì al venerdì, ore 9.00/15.00; e-mail: pm-cal.sibaritide@beniculturali.it

XIX edizione degli Itinerari Gramsciani

th (13)Il programma della XIX edizione degli Itinerari Gramsciani, organizzata dalla Fondazione –  Istituto Mezzogiorno Mediterraneo presieduto dall’On. Mario Brunetti, per sabato prossimo 25 luglio, alle ore 9:30, prevede presso gli ambienti del Museo nazionale Archeologico della Sibaritide, in località Casa Bianca, la celebrazione del convegno internazionale su: ’Istituzione della Regione Jonica del Mediterraneo – Il patrimonio culturale, valore aggiunto nelle strategie Macroregionali dell’Unione Europea. Sulla proposta, è prevista una circostanziata relazione dell’Architetto Rocco Pangaro. Seguiranno, gli interventi dei docenti universitari, Mario Bolognari e Mimmo Cersosimo. Le conclusioni al dibattito, sono state affidate alla Deputata europea, on. Eleonora Forenza. Nel corso dei lavori è data facoltà di parola ai rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito all’iniziativa, tra cui, il comune di Cassano All’Ionio, con il sindaco Gianni papasso e l’assessore delegata alla cultura, Alessandra Oriolo, la direttrice del Museo della Sibaritide, Adele Bonofiglio, il politico e meridionalista, Giacomo Schettini. Sono previste le autorevoli presenze dell’on. Alfred Dalipi, vice ministro alla cultura di Albania,  dell’Ing. Spartak Nano, vice presidente della camera di commercio di Albania, del Dott. Neritan Ceka, Ambasciatore dell’Albania in Italia, e del Dott. Bejtullah Destani, Ambasciatore del Kossovo in Italia. Da segnalare, infine, la partecipazione di Antonio Gramsci junior, che parlerà del suo ultimo libro e presenterà, nell’occasione, un “saggio” di musiche balcaniche. L’annuale appuntamento con gli Itinerari Gramsciani, si conferma come una delle manifestazioni importanti, significative e culturali del Sud. Sulla base delle conclusioni del convegno internazionale della scorsa edizione, quest’anno, sarà formalizzata la richiesta di istituzione della “Regione Jonica” proposta dalla “Fondazione”-Istituto Mezzogiorno Mediterraneo (MeMe), che da anni studia i processi della mondializzazione economica e le sue ricadute su i “Sud” del Mediterraneo. La Regione Calabria e quella della Basilicata, ma anche, la Sicilia e la Puglia, e soprattutto le loro province Joniche, sono primariamente interessate, per la loro collocazione geografica e per i contenuti che si vuole dare all’iniziativa. L’ipotesi che sarà messa in discussione nel corso dei lavori del Convegno internazionale 2015, ha sottolineato il presidente del MeMe, Mario Brunetti, punta,  soprattutto, al recupero dei beni culturali e ambientali dell’area in cui storicamente hanno convissuto, riconoscendosi reciprocamente, popoli con identità e religioni diverse. Sulla base delle riflessioni che, da anni, la Fondazione — Istituto MeMe porta avanti sulla Questione meridionale, esaminata come grande questione mediterranea, la proposta, si colloca come esempio concreto di unificazione tra il dato generale politico- teorico e l’azione pratica che metta in correlazione i popoli poveri che si affacciano su quest’area, onde dar vita ad un’altra visione d’Europa rispetto a quella attuale, stretta nella gabbia delle compatibilità capitalistiche e dai vincoli del trattato di Maastricht, che emargina i popoli in carenza di sviluppo. Il primo passo di un cambiamento per le prospettive soprattutto dei giovani, è quello del recupero dei “beni comuni”,culturali, ambientali e turistici che, dalla Magna Grecia al Nord Epiro e fino all’Albania che ha riflessi anche nei Balcani, si concentrano, soprattutto a livello archeologico, per il 60% in quest’area.