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Neonata muore a 48 ore dal parto. Aperta inchiesta

COSENZA – La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sulla morte di una neonata di appena 48 ore avvenuta ieri all’ospedale di Cosenza, dopo che i genitori della piccola, una coppia di Atri, hanno presentato denuncia. La magistratura ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica, in attesa dell’autopsia. Sul caso l’azienda ospedaliera ha emesso una nota in cui, dopo aver espresso «massima vicinanza e solidarietà, nonché partecipazione al grave dolore che ha colpito la famiglia della neonata T.G. per la morte della piccola, avvenuta nella giornata di domenica 11 dicembre, ad appena 48 ore dalla nascita», aveva ricostruito tutta la vicenda, spiegando tra l’altro che «la neonata, nata da madre con diabete gestazionale e rottura prematura delle membrane, alla 37 settimana da parto spontaneo ha manifestato sin dalla nascita distress respiratorio che si è progressivamente aggravato, nonostante le terapie». Nella nota l’ospedale ha parlato di un «caso alquanto complesso ed estremamente difficile da trattare, anche con gli strumenti più aggiornati in dotazione all’U.O.C. Neonatologia e Tin dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza», e ha concluso: «A tutti i medici e infermieri della Neonatologia di Cosenza resta un forte rammarico, una grande sensazione di impotenza e di dolore, per non essere riusciti a salvare la vita alla neonata, nonostante tutti gli sforzi, l’impegno e la migliore assistenza garantita alla piccola».

Celebrati i funerali della piccola Matilde Anna

COSENZA – Si sono svolti questa mattina nella chiesa del SS. Crocifisso a Cosenza, in forma strettamente privata, i funerali della piccola neonata venuta alla luce nella casa di cura Sacro Cuore in condizioni di estrema sofferenza e deceduta poco dopo il parto, nonostante il trasferimento d’urgenza al reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale dell’Annunziata. I genitori avevano dato alla bimba il nome di Matilde Anna. Intanto ieri pomeriggio il medico legale nominato dalla procura, la dottoressa Katiuscia Bisogni, ha effettuato l’autopsia alla quale hanno assistito anche i periti nominati dalle persone indagate. Secondo quanto si è appreso, da un primo esame la bimba non presentava malformazioni. Il medico legale depositerà i risultati dell’esame autoptico entro novanta giorni.

La Procura della Repubblica di Cosenza ha intanto iscritto sette tra medici e assistenti sanitari nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Matilde Anna, la neonata deceduta nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza poche ore dopo il parto, avvenuto nella clinica privata Sacro Cuore. Ieri sul corpo della piccola è stata effettuata l’autopsia. «Da un primo esame – ha spiegato Alessandra Masala, legale della famiglia – la bimba non aveva alcuna malformazione, ora aspettiamo l’esito dell’autopsia che dovrebbe arrivare tra novanta giorni. I genitori non chiedono vendetta, ma pretendono di sapere la verità su quanto accaduto alla loro piccola».

Neonata deceduta a Cosenza, parla il legale della coppia (AUDIO)

COSENZA – Emergono nuovi particolari sulla morte di una neonata pochi minuti dopo il parto, a Cosenza, nella Clinica Sacro Cuore. Secondo quanto si è appreso, la madre è stata sottoposta a taglio cesareo, ma la piccola, una femminuccia, era atonica, con il battito cardiaco quasi impercettibile. Dopo oltre venti minuti di rianimazione il cuore ha ripreso a pulsare ed è stato disposto il trasferimento d’urgenza presso la terapia intensiva neonatale dell’ospedale dell’Annunziata. Inutilmente però, perché la piccola è deceduta poco dopo. Affranti i genitori, entrambi 33enni. Per loro si trattava del primo figlio. Una gravidanza tranquilla, portata a termine senza problemi. Finché domenica sera la donna ha avvertito i dolori del travaglio. Giunta presso la casa di cura è stata rispedita a casa poiché non vi era dilatazione. Ma il giorno successivo si è ripresentata in clinica. Presentava infatti la perdita di tracce ematiche. Secondo quanto si è appreso, a questo punto le è stata indotta la rottura della placenta e nelle ore successive, è stato disposto il taglio cesareo. Ma la bimba è venuta alla luce atonica e sofferente. Poi il triste epilogo. I genitori hanno presentato subito un esposto. Il procuratore capo Mario Spagnuolo, ha aperto un fascicolo e ha delegato la polizia ad acquisire tutta la documentazione necessaria per accertare le cause del decesso. Sette le persone iscritte nel registro degli indagati, oltre al personale medico ed infermieristico coinvolto nella vicenda. Per maggiore chiarezza sarà necessario attendere l’esito dell’autopsia, disposta dai magistrati. Il legale della coppia, l’avvocato Alessandra Màsala, ricostruisce la vicenda al microfono di Salvatore Bruno.

 

Poliziotta cosentina aiuta clochard a partorire in strada

Poliziotta Maria CaponeROMA – E’ assistente capo in servizio presso la questura di Cosenza, aggregata all’ispettorato di Pubblica Sicurezza in Vaticano, la poliziotta che ha aiutato un donna di origini rumene a partorire nei pressi di Piazza San Pietro. Maria Capone è stata allertata dal compagno della puerpera la quale aveva appena dato alla luce una femminuccia. “All’inizio ho visto solo la testa, pensavo che stesse nascendo in quel momento poi, osservando meglio, ho notato il cordone ombelicale e ho visto che la piccola era completamente fuori” ha raccontato Maria Capone all’ANSA. La poliziotta, aiutata da due colleghi che hanno avvolto con i loro cappotti la neonata e la madre, ha subito chiamato un’ambulanza. “Avevo paura che la piccola non potesse farcela – dice la donna – all’inizio piangeva e poi ha smesso, mi sembrava che non si muovesse, poi le ho toccato il viso e mi sono tranquillizzata”. La bimba si chiama Irene, pesa 2,9 kg e, confermano dall’ospedale Santo Spirito, è in buone condizioni come anche la sua mamma, che è una clochard a cui il pontefice ha aperto adesso le porte della casa delle suore di Primavalle.