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Catanzaro, scuole chiuse in tutta la provincia

CATANZARO – In considerazione delle avverse condizioni meteorologiche e delle copiose nevicate che stanno interessando tutto il territorio provinciale, domani saranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli istituti di competenza provinciale, sul territorio del comune di Catanzaro.
«Il presidente della Provincia di Catanzaro e il sindaco Sergio Abramo, in contatto telefonico – si legge in una nota -, hanno assunto tale determinazione valutando le possibili conseguenze dell’abbondante nevicata in corso, le criticità consolidate a causa dell’emergenza gelo e il pericolo di presenza di ghiaccio su strada che stanno causando disagi alla viabilità. La chiusura delle scuole si rende, quindi, necessaria anche tenendo conto delle difficoltà dei tanti studenti pendolari di raggiungere il Capoluogo».

Rende, domani scuole chiuse

RENDE (CS) – Il maltempo non dà tregua a molti comuni calabresi. E mentre la neve fa capolino a Cosenza, l’allerta meteo e le precipitazioni nevose che stanno già interessando diverse zone della provincia cosentina, hanno portato il sindaco d Rende, Marcello Manna, ad emettere  l’ordinanza di chiusura di tutte le scuole della città per la giornata di domani.

La decisione è stata presa a seguito del messaggio di allerta meteo trasmesso dalla protezione civile che prevede persistenti nevicate sopra i 200/400 metri e considerevoli abbassamenti di temperature e gelate.

Intanto i teenager cosentini aspettano con trepidazione che la stessa decisione venga assunta dal sindaco di Cosenza.

Maltempo, Calabria nella morsa del gelo. In Sila -17 gradi, -1 sul mare

CATANZARO – Calabria stretta nella morsa del gelo per l’ondata di maltempo proveniente da nord-est che ha portato anche copiose nevicate su Sila e Aspromonte, fino a Reggio Calabria. Nel corso della notte, in Sila, a Botte Donato, il Centro funzionale multirischi dell’Arpacal ha registrato -16,8 gradi e -16,3 a Monte Curcio. A Taverna, sulla Sila catanzarese, la colonnina è scesa a -12,8, mentre in Aspromonte e sulle Serre vibonesi si sono toccati i -8,2 a Gambarie e i -8,8 a Fabrizia. Ma il freddo ha interessato anche località sulla costa e nonostante si tratti di temperature massime. Ad Amantea, sul Tirreno cosentino, alle 13 sono stati registrati -1,3 gradi e a Roseto Capo Spulico, sull’alto Ionio cosentino, i -0,5. Temperature prossime allo zero anche in altre realtà: Cirò Marina +1,5, Monasterace +2, Capo Spartivento +2, Lamezia Terme +3,3, Paola +1,6. Nei capoluoghi di provincia, sempre alle 13, l’Arpacal ha registrato temperature analoghe: Cosenza +0,7, Crotone +2, Catanzaro +2,2, Vibo Valentia -1,6, Reggio Calabria +3,2. Secondo le previsioni, è scritto nella nota dell’Arpacal, anche per le prossime ore le temperature «resteranno molto basse, determinando diffuse formazioni di ghiaccio, specie nelle aree interessate dalle precipitazioni, per cui si invitano gli utenti stradali alla massima prudenza».

Feltrinelli Cosenza, Goldkorn presenta Il bambino nella neve

COSENZA – Continua il ciclo di incontri con gli autori de “La Decina” del Premio Sila’49, edizione 2016. Martedì 13 settembre, ore, ore 18, alla libreria Feltrinelli di Cosenza Wlodek Goldkorn presenta “Il bambino nella neve” (Feltrinelli). Dialoga con l’autore Renate Siebert. Wlodek Goldkorn è stato per molti anni il responsabile culturale de “L’Espresso”. Ha lasciato la Polonia, sua terra nativa, nel 1968. Vive a Firenze. Ha scritto numerosi saggi sull’ebraismo e sull’Europa centro-orientale. È co-autore con Rudi Assuntino di Il Guardiano. Marek Edelman racconta (1998) e con Massimo Livi Bacci e Mauro Martini di Civiltà dell’Europa Orientale e del Mediterraneo (2001) e autore di La scelta di Abramo. Identità ebraiche e postmodernità (2006). Per Feltrinelli ha pubblicato Il bambino nella neve (2016).

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Cos’è la memoria? Cos’è il passato? Cosa resta delle vite e delle morti di chi abbiamo amato, di chi ci ha preceduto? Riflessioni universali, che diventano lancinanti quando si applicano al passato di un ebreo, polacco e comunista, cresciuto nel dopoguerra in una patria che l’ha poi rinnegato.

Wlodek Goldkorn è da molti anni una voce conosciuta della cultura italiana, ha intervistato grandi artisti, scrittori, premi Nobel, e raccontato molte storie – mai la sua personale. Quella di un bambino nato da genitori scampati agli orrori della seconda guerra mondiale, che abitava in una casa abbandonata dai tedeschi in fuga, ancora piena di piatti e mobili provvisti di svastica, che crebbe nel vuoto di una memoria familiare impossibile da raccontare, impossibile da dimenticare, impossibile da vivere.

“Poi, capita che nascano i nipotini. E arriva il momento in cui ci si pone la domanda: come dire loro l’indicibile? Come trasmettere la memoria?” Ecco allora un viaggio di ritorno: a Cracovia, a Varsavia, ad Auschwitz, a Bełz•ec, a Sobibór, a Treblinka. E un viaggio nella memoria, da ricostruire, da inventare, da proiettare nel futuro: i genitori, gli amici, gli eroi e le vittime, il ragazzino che gioca con i compagni nel cortile fingendo di essere ad Auschwitz, l’uomo che sceglie Marek Edelman come maestro di vita, il nonno che deve raccontare ai nipoti la storia. Un viaggio che non ha paura di spingersi nel buio più profondo del Novecento, senza perdere la chiarezza dello sguardo, il disincanto di chi sa che ogni ricordo è anche fantasia, che essere figlio dell’Olocausto non significa immedesimarsi nelle vittime ma deve portare alla rivolta. Senza perdere la forza morale di chi pensa che “la venuta del Messia sarà irrilevante.

E per questo dobbiamo fare come se lo aspettassimo”.

“Ma poi, cosa è Auschwitz? Cosa ne rimane? E cosa deve rimanere? Per me, prima di tutto Auschwitz è un cimitero. Il mio cimitero di famiglia.”gente del Pci nel milanese. Tra i fondatori de «il Foglio», ha pubblicato tra l’altro: Il partito della decadenza (2007), Ascesa e declino della Seconda Repubblica (2012).

A3 bloccata per neve a gennaio, rinviati a giudizio dirigenti Anas

COSENZA- La Procura della Repubblica di Cosenza ha chiesto il rinvio a giudizio per Vincenzo Marzi, in qualità di capo compartimento dell’ufficio Anas per l’A3 Salerno-Reggio Calabria, e Nicola Nocera, dirigente dell’area tecnica esercizio compartimento della stessa autostrada, ritenuti responsabili del blocco, a causa di un’abbondante nevicata, nel gennaio scorso, di un tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. A causa del blocco centinaia di automobilisti restarono intrappolati in autostrada. In particolare, secondo il pm Antonio Bruno Tridico, i due dirigenti, pur avendo ricevuto l’avviso di condizioni meteo avverse da parte del dipartimento di Protezione Civile, “omettevano di attivare le procedure previste dal piano neve 2015/2016, ed in particolare, la tempestiva applicazione dei codici di allerta e di intervento, non chiudendo il tratto autostradale interessato dagli eventi e consentendo, al contrario, la normale circolazione dei veicoli, che rimasero così bloccati per ore, senza che gli automobilisti ricevessero alcuna assistenza”.

Morano Calabro, soccorsi due escursionisti

POLLINO (CS) Nel territorio di Morano Calabro, due persone hanno avuto delle difficoltà a poter intraprendere la loro escursione a seguito dell’infortunio al polpaccio di uno dei due. Gli escursionisti hanno avvisato i soccorsi che hanno trovato difficoltà a causa  delle dense precipitazioni di neve. Gli aiuti calabresi e lucani sono comunque riusciti grazie alla loro collaborazione a soccorrere ed assistere i due immobilizzati a 1500 metri di altezza.

Soccorsi

Blocco neve A3, indagati cinque funzionari Anas

Cosenza ( Cs) – Sono cinque i funzionari dell’Anas  indagati dalla Procura della Repubblica di Cosenza in relazione al blocco della circolazione che si è determinato il 19 gennaio scorso sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria per una nevicata. Nell’occasione centinaia di persone rimasero intrappolate per una decina d’ore nel tratto compreso tra Cosenza ed Altilia a causa di mezzi che si sono intraversati sull’asfalto.
All’iscrizione dei cinque nel registro degli indagati la Procura è giunta sulla base di una serie di documenti acquisiti dai carabinieri del Reparto operativo di Cosenza e delle testimonianze di automobilisti rimasti bloccati. All’indomani del fatto, alcuni viaggiatori avevano lamentato la mancanza di filtraggio agli svincoli di ingresso dell’autostrada che aveva permesso la circolazione di mezzi privi di catene o pneumatici invernali favorendo la perdita di controllo dei mezzi e il blocco. La Procura sta procedendo per i reati di interruzione di pubblico servizio e omissione di atti di ufficio.

Inferno bianco, dopo la neve fioccano le polemiche. Il riepilogo

auto bloccata in autostradaCOSENZA – E’ apparso persino il sole sul tratto di autostrada che nel pomeriggio del 19 gennaio si è trasformato in una trappola per centinaia di automobilisti in transito tra gli svincoli di Altilia e Cosenza. L’inferno bianco, la morsa di gelo si è sciolta, ma dopo la neve fioccano le polemiche. E comincia a saltare qualche testa. Il primo provvedimento, il presidente dell’Anas Armani lo ha ufficializzato già nel corso della notte. Il numero uno dell’azienda stradale ha commissariato l’Esercizio del tratto calabrese della Salerno-Reggio Calabria, affidandone la gestione al vicedirettore nazionale Roberto Mastrangelo. Ed anche il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha chiesto all’Anas di conoscere con urgenza le disfunzioni verificatesi in relazione al piano emergenza neve. La Procura della Repubblica di Cosenza vuole vederci chiaro. Il capo dell’ufficio Dario Granieri, infatti, ha avviato un’indagine per mettere a fuoco ciò che è successo e stabilire se vi siano state responsabilità. Ma al momento non vi sono indagati. Una prima spiegazione delle disfunzioni che hanno portato al caos l’ha data il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che ha parlato di ritardi nello spargimento del sale sull’asfalto e nelle procedure di assegnazione dei codici dell’Anas – giallo e rosso – che determinano l’accesso in autostrada. A questo bisogna aggiungere le poche informazioni trasmesse dall’Anas, peraltro non corrispondenti al vero, ed il colpevole ritardo nel chiudere il tratto ormai impraticabile a causa dei numerosi veicoli finiti di traverso sulle due carreggiate, nord e sud. L’incoscienza di camionisti ed automobilisti irresponsabili e privi di catene o pneumatici da neve, ha fatto il resto. Carlo Tansi, responsabile della Protezione civile regionale, che non è un politicoSchermata 2016-01-19 a 16.39.30 e che forse, proprio per questo, è poco avvezzo alla diplomazia, non le ha mandate certo a dire all’Anas e ai suoi responsabili: “Abbiamo diramato l’allerta meteo il 18 gennaio con valenza a partire dalla mattinata del 19 gennaio e nella comunicazione si raccomandava l’attivazione della pianificazione d’emergenza”. Per ovviare in futuro a queste problematiche, il PrefettoTomao ha lanciato la proposta di installare pannelli luminosi per informare gli automobilisti (e a che servirebbe? Lo sapevano anche le pietre che nevicava a Piano Lago ma questo non ha scoraggiato chi non era dotato dell’equipaggiamento adeguato), realizzare aree di stoccaggio di generi di conforto e mezzi di soccorso pronti ad intervenire. Oggi la viabilità sull’autostrada non ha avuto alcun intoppo grazie anche ai filtraggi, che dopo tante polemiche, sono stati effettuati agli svincoli di Falerna e Sibari, in direzione nord, per verificare il rispetto dell’obbligo delle dotazioni invernali ancora in vigore tra Padula e Falerna e che di norma, vengono sistematicamente disattesi. Il presidente nazionale dell’Adiconsum, Pietro Giordano auspica il risarcimento dei consumatori-utenti del servizio autostradale per i disagi subiti. “Il diritto al transito veicolare – afferma – deve essere garantito ed Anas è tenuta ad approntare tutte le opportune cautele, in particolare trattandosi di un evento, quale una nevicata, preannunciato e prevedibile. Giusto quindi avviare una Commissione di inchiesta in Anas per conoscere eventuali responsabilità ma della Commissione devono fare parte anche le Associazioni dei Consumatori, in un’ottica di trasparenza e di tutela attuale e futura degli utenti. Vanno poi risarciti i consumatori che hanno subito pesanti disagi, Adiconsum chiede quindi che Anas attivi un protocollo di conciliazione con le associazioni Consumatori per risolvere in maniera rapida e veloce le richieste di risarcimenti dei consumatori coinvolti”.

Neve a Cosenza, Manna annuncia interventi per bitumare le strade danneggiate

COSENZA – Un massiccio e capillare intervento di chiusura delle buche formatesi in alcuni punti della sede stradale del territorio cittadino, a causa dell’abbondante nevicata di ieri, è stato annunciato dall’Assessore alla Manutenzione della città Carmine Manna che questa mattina ha effettuato personalmente una ricognizione delle strade della città per constatare i danni provocati alla sede stradale dalle precipitazioni nevose.
“Gli interventi di bitumatura e di rifacimento del manto stradale – ha affermato l’Assessore Manna – avranno inizio non appena le condizioni climatiche miglioreranno e riguarderanno, in special modo, soprattutto quelle zone nelle quali più evidenti risultano le sconnessioni della sede stradale”.
A questo proposito l’Assessore Carmine Manna ha rivolto un invito ai cittadini finalizzato a segnalare la presenza di buche o di altri danni causati al manto stradale dalla neve alla segreteria dell’Assessorato alla manutenzione della città (tel. 0984813533) o via mail all’indirizzo carmine.manna@comune.cosenza.it.