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NexTv chiude con Monica Leofreddi: Dal mondo dello spettacolo all’industria televisiva

monica Leofreddi“Ci sono donne che amo, che ho amato e che amerò e poi c’è lei, che è un’altra cosa.”

Sono queste le parole che utilizza Lucio Presta per introdurre, nell’ultimo incontro del progetto NeXTv, la conduttrice di “Torto o Ragione”, Monica Leofreddi.  Un appuntamento ricco di “normalità”, a distanza di un anno dall’inizio, quando per la prima volta, in un teatro gremito di curiosi e affascinati dal mondo dello spettacolo, faceva il suo ingresso l’inaccessibile Bonolis. Un percorso fatto di ben quindici incontri, durante i quali, passo dopo passo, il mondo dello spettacolo si è trasformato nell’ industria dello spettacolo, attraverso un excursus di esperienze e talenti differenti, tutti accomunati dagli stessi valori professati, durante il corso, da Lucio Presta: l’importanza del sacrificio e dell’onestà.

E così, se ad inaugurare  il progetto al Teatro Dell’Acquario è stato un fuoriclasse della tv italiana, a chiuderlo è  la madrina della professionalità.Solare, simpatica, ironica, Monica Leofreddi è esattamente il contrario di ciò che appare in tv. Non una donna tutta di un pezzo, non una fredda professionista della tv di servizio che (svelerà ad uno dei ragazzi durante l’incontro) “in realtà non esiste, quantomeno nel senso classico del termine”, bensì una bella conduttrice, di quelle che nella vita hanno davvero cominciato per caso e che quel “caso” lo hanno sposato al pari di qualsiasi altro mestiere.  Esordisce prendendo in giro quello che, più che il suo manager,  appare come un vero amico, e racconta, ai ragazzi che la scrutano con attenzione, quanto nella realizzazione professionale di un sogno, contino più gli inizi che non le emozioni dei finali.

Genuina, naturale, talmente affabile ed “umana” che chiunque, guardandola, rivede un po’ di sé. Racconta dei suoi inizi in una piccola televisione locale, lei che, pur non essendo né laureata né giornalista, in questo mestiere, in cui dice di essersi ritrovata per caso, mette anima e cuore al punto da lasciare figli e famiglia, tre giorni a settimana, per andare a condurre la sua trasmissione al centro di Napoli. Lei che, ad un certo punto della vita, ha rinunciato alla sua carriera per amore della famiglia. Lei, che, nel parlare ai giovani che le rivolgono domande anche personali, non perde mai sorriso ed eleganza e li invita a non fidarsi dei pregiudizi o a credere negli stereotipi: “spesso ciò che sembra in un modo, è, in realtà, molto diverso”.nextv2

Alla fine dell’incontro, prima di congedarsi, invita i ragazzi a non mollare mai e augura loro di vederli un giorno, dal divano di casa, collezionare sogni e farsi strada in quello che, almeno per ora, apre le porte solo a quattro di questi. In futuro, chissà.

 

Lia Giannini

Dopo Nextv, Ricomincio da Te..o: una giornata con Teo Mammucari tra ironia e verità

Teo Mammucari palcoUn eterno combattimento tra il bisogno di sentirsi libero e l’impossibilità di esserlo del tutto. E’ il ritratto, neanche troppo complesso, di un conduttore/attore sui generis come Teo Mammucari che ieri, in occasione del penultimo incontro di NexTv al Teatro dell’Acquario e successivamente nello spettacolo serale Ricomincio da Te..o, si è raccontato senza freni, senza peli sulla lingua ad un pubblico a dir poco inebetito da un mare di risate. Un’ora e mezza di sketch, tra frammenti di finzione e stralci di verità che ha riportato alla memoria i bei tempi di “Libero”, il programma che di Mammucari ha offerto in assoluto l’immagine più veritiera, quella di un uomo che grazie all’esperienza ha imparato a contare sul suo lavoro senza prenderlo mai troppo sul serio e soprattutto senza prendere troppo sul serio il pubblico che gli si pone davanti.

Una prima serata, quella dedicata alla città di Cosenza, che è arrivata a registrare posti in piedi e ha davvero provocato risate fino al mal di pancia. Un’occasione, per certi versi inaspettata, durante la quale il conduttore/attore si è divertito abilmente a coinvolgere la platea della prima fila in particolare, rea, di avere contatti diretti con il suo manager Lucio Presta, punto di riferimento personale e professionale dell’attore. Inizialmente guardingo, il pubblico cosentino, raramente abituato a spettacoli dal piglio così colorito e nel contempo esilarante, si è lasciato ben presto coinvolgere totalmente dagli episodi di vita personale che Teo ha voluto portare sul palcoscenico di una città che lui stesso ha definito “di grande dignità”. Un luogo, il teatro, in cui è apparso a suo agio più che in qualsiasi trasmissione tv, probabilmente perché capace di rendergli invisibili le maschere a cui inevitabilmente le luci del grande schermo lo costringono.

Del resto se è vero che “di volgare c’è solo la falsità”, come lui stesso ha affermato prima di dar vita al suo show, Mammucari è un maestro di raffinatezza, la cui eleganza è direttamente proporzionale a quel bisogno innato di dire sempre  e comunque  la verità.

 

Ph: Lucio Presta

Lia Giannini

 

 

NexTV: il 12 febbraio ricomincia da Te..o Mammucari

MammuccariUltime battute in campo per il progetto NEXTV che si avvia alla sua definitiva conclusione, ad un anno di distanza dalla partenza. Protagonista del prossimo incontro, il 12 febbraio, sarà Teo Mammucari, conduttore e showman molto apprezzato soprattutto tra i giovani. Ad accompagnarlo, come di consuetudine oramai, il presidente di Amo Cosenza, nonché manager televisivo Lucio Presta dalle ore 14,30 presso il teatro dell’Acquario.

Un nuovo appuntamento che si prefigge interessante soprattutto alla luce di un’altra sorpresa, alla quale, questa volta, potrà accedere chiunque. La sera stessa del 12 febbraio, Mammucari presenterà il suo spettacolo “Ricomincio da Te..o”, un’occasione per liberarsi, enfatizzando la sua verve comica, di tutti quei pensieri personali relativi al mondo che lo riguarda, che non ha mai avuto modo di raccontare nonostante i suoi numerosi programmi. Lo showman, noto per il suo ironico cinismo e la sua schiettezza, si racconterà senza peli sulla lingua, in uno spettacolo scritto e diretto proprio da lui. Per partecipare, è sufficiente che tutti gli interessati si rivolgano alla biglietteria del Teatro dell’Acquario, mentre restano invariate le procedure di iscrizione per l’incontro pomeridiano ( Possono partecipare tutti i ragazzi tra i 17 e i 30 anni chiamando il numero 0984 73125 dalle 10 alle 13  e dalle 16 alle 19).

Lia Giannini

Da NexTv al cinema: Mattia Scaramuzzo e “L’abbiamo fatta grossa”

12539912_10206478496379076_660072565_n (1)E’ un paese, Acri (CS), che supera di poco i 20.000 abitanti  tra i quali si nascondono, a quanto pare, tanti giovani dotati di passione ed umiltà. Non sono ancora terminati i festeggiamenti per il grande successo di Fabio Curto, vincitore dell’ultima edizione del talent The Voice, che ecco apparire all’orizzonte, un altro giovane della provincia calabrese,  determinato a conquistare un posto di valore all’interno di quella difficile industria chiamata cinema.

E’ Mattia Scaramuzzo, acrese d’origine, romano per adozione, che dal prossimo 28 gennaio reciterà al fianco di Carlo Verdone e Antonio Albanese, nell’ultimo film ” L’abbiamo fatta grossa“. Un’esperienza che non rappresenta un’esclusiva per il calabrese, reduce da altre collaborazioni con il noto attore romano, suo idolo, e che è solo uno dei tanti progetti a cui racconta di star lavorando.

Intervistato in esclusiva per Ottoetrenta, Mattia Scaramuzzo, che, tra le altre cose, è uno dei giovani del progetto NexTv , coordinato e ideato da Lucio Presta, ci ha rivelato curiosità ma soprattutto sogni  per il suo futuro.

“L’abbiamo fatta grossa” è il titolo del nuovo film di Verdone al quale prenderai parte. Interpreterai il proprietario di un ristorante in cui si reca Verdone. Com’è stata l’esperienza con lui?

Pur non potendo svelare nulla, vi dico che mi sono divertito molto perché lo sketch che è venuto fuori con Verdone è davvero esilarante e spero piaccia anche al pubblico. Per me l’esperienza con Carlo non è nuova. Lavorare con lui  per la terza volta significa aver modo di fare  scuola, è un maestro,  non solo di cinema ma soprattutto di vita e mi sta insegnando molte cose. E poi, c’è anche Antonio Albanese che in azione è davvero il top.

Come è nata in Mattia Scaramuzzo, giovane acrese, la voglia di fare cinema e che tipo di progetti ha per il suo futuro?

Ho avuto la passione per il cinema sin da piccolo, basti pensare che ad 8 anni guardavo i film di Totò , Mastroianni e De Sica.  Nel 2005 i miei genitori mi fecero una sorpresa, in occasione di un compleanno, mi regalarono un incontro con il regista Neri Parenti e da li in poi iniziai a frequentare i set cinematografici conoscendo tantissimi attori del nostro cinema, tra questi Verdone. Il 2015 è stato un anno positivo per me in quanto ho avuto la possibilità di lavorare con Pupi Avati nella fiction “Le nozze di Laura”, ho iniziato il corso Nextv  con  Lucio Presta  e in più ho realizzato un docufilm sulla figura di un poeta acrese di nome Vincenzo Padula, dal titolo “La Penna di Bruzio” insieme a due giornalisti,  anche essi calabresi , Giulia Zanfino ed Emilio Grimaldi. Adesso coltivo un altro progetto che mette al centro sempre la Calabria ma è ancora tutto top secret.

A proposito di NexTv, il progetto gratuito ideato da Lucio Presta per dare ai ragazzi calabresi la possibilità di conoscere da vicino il mondo dello spettacolo. Tu fai parte dei giovani che hanno avuto il privilegio di fare, in uno degli incontri, una chiacchierata a tu per tu proprio con lui. Cosa pensi del progetto e di come si sta svolgendo?

Presta ci sta dando una grande possibilità, quella di comprendere non solo il lato bello del mondo dello spettacolo ma soprattutto la parte più dura che è quella relativa ai sacrifici e allo studio. Lui ha saputo consigliarmi e io sto seguendo passo passo i suoi suggerimenti. Di sicuro, ciò che apprezzo di più di tutto e che non mi aspettavo, è l’enfatizzazione dei valori che, incontro dopo incontro, non smette di sottolineare: meritocrazia, legalità, onestà.

Tu, lo abbiamo detto, sei di Acri, terra fioriera, ultimamente, di talenti. Sembra che il luogo comune che vede la Calabria fanalino di coda in queste professioni stia andando a scemare. Cosa pensi in proposito?

Sono orgoglioso che la mia città sforni tantissimi talenti, penso non solo ai già citati ma anche a Marco Taranto e Simone Curto, due giovanissimi ragazzi  diventati pilastri della moda , uno con Trussardi, l’altro con Valentino, Armani ecc.  Per me è l’intera Calabria ad essere piena di menti , di artisti , di tante professionalità che non riescono a trovare spazio, in questo difficilissimo periodo,e io mi auguro che la nostra Regione si svegli e si dia una mossa a creare le giuste condizioni affinché ognuno di noi abbia una possibilità nella propria terra e non altrove.

Ultima domanda. Immagina che un giorno arrivi per te il grande successo e che tu riesca a diventare famoso quanto i tuoi idoli. Che cosa porteresti nel cuore della tua terra e che cosa ti mancherebbe di più?

Uno dei miei idoli, sembrerà scontato, è proprio Carlo Verdone  perché è l’unico in Italia che ha saputo mantenere tutte le regole della commedia italiana: un caratterista unico, senza volgarità, capace di ritrarre in pieno tic e difetti di un Italia in continua evoluzione, regalando sorrisi ma nello stesso tempo denunciando quelle che sono le emergenze nella nostra nazione. Se dovessi diventare famoso  porterei tutto della mia terra, perché ne sono follemente innamorato. Inoltre la famiglia , i ricordi , gli affetti che ho radicato qui, sono indissolubili e quindi non posso pensare di farne a meno.

Lia Giannini

 

 

 

 

NexTv raddoppia: E’ la volta di Amadeus, Parpiglia e Niccolò Presta

lucio e figli 3Prima che Lucio Presta portasse il mondo della televisione a Cosenza, Paolo Bonolis, Gerry Scotti, Amadeus, la Cuccarini, erano solo dei privilegiati che avvolti nella loro culla di bambagia chiamata mondo dello spettacolo, avevano il potere di farsi invidiare ed ammirare da lontano. Poi, un giorno, il manager più importante d’Italia, devoto alla sua città come a poche altre cose nella vita, decide di iniziare a fare qualcosa di concreto per i “suoi” giovani e per dare loro ciò che merita di più: la speranza. I personaggi assumono così improvvisamente i connotati di persone mostrandosi di fronte a ragazzi incuriositi e ammirati, in tutta la loro vera natura. Fragili, impauriti, preoccupati, a volte deboli, a volte indifferenti, a volte, semplicemente, umani. E sulla scia dei primi ( o sarebbe meglio dire ultimi) undici incontri, arrivano anche loro: Amadeus, Gabriele Parpiglia e Niccolò Presta. Tre personalità completamente differenti con in comune una grande voglia di fare, l’incommensurabile fiducia nel loro lavoro e in chi, quel mestiere, lo guida da anni, e la perfetta consapevolezza che, smettendo di darsi da fare, tutto possa finire.

E se c’è uno che questo lo sa bene è Amadeus, che, per un periodo della sua vita, si è trovato a fare i conti anche con Lucio Presta. Qualcosa in tv non va, il rapporto si incrina e i due, si separano, proprio come in una storia d’amore. Poi, Amedeo, che è uno di quelli abituati a non esaltarsi né a demordere, risale la china. Da solo, senza Lucio. “Tornare dal numero uno, voleva dire tornare ad essere, a mia volta, uno dei numeri uno” fino a ricominciare, insieme, un nuovo cammino di successi. Ciò che trasmette in due ore d’incontro è un profondo senso di umiltà e una capacità straordinaria che tutto si possa fare con entusiasmo semplicemente mirando al massimo. “Ci vuole pazienza, fortuna e capacità di saper aspettare. Chi sa aspettare, prima o poi, arriva ad ottenere ciò in cui crede.” E’ modesto, innamorato della famiglia, amante delle cose semplici. Amadeus, di tutte le grandi personalità conosciute in questo lungo e avvincente progetto di NexTv, è forse una delle più semplici. Sorride, arrossisce, si emoziona parlando della moglie. E a chi gli chiede se ha mai avuto paura risponde così: “Per gli altri, ma non per me. Per la mia famiglia, che è la cosa più importante della mia vita”.

lucio e figli 2E se c’è qualcuno che con le paure ci convive, rivelando un volto inaspettatamente fragile, quello è Gabriele Parpiglia. Giornalista, autore televisivo, per Lucio Presta è una macchina da guerra, uno di quelli che non si fermano mai e che sanno fiutare la notizia. Pur non condividendo alcune sue scelte, le parole del manager, verso il noto re dei gossip, sono di pura ammirazione. Gabriele è un calabrese che un giorno, come tanti coetanei hanno fatto e continuano a fare, decide di andare via da quella terra dove “non c’è niente” per chi vuole diventare un giornalista. Lotte, sacrifici, attacchi di panico, lavori in discoteca e una continua ansia di poter perdere tutto da un momento all’altro che lo rende il perfetto marito di quella moglie chiamata “lavoro”. Gabriele non è spietato, non è un amante a tutti i costi della verità “ho capito, rispetto a quando ero giovane, che non avrei mai potuto fare la rivoluzione e che si può sempre trovare un compromesso quando in gioco c’ è la vita e la sofferenza di una persona”. Lui, a Cosenza, ci è tornato con gioia, scoprendo una realtà molto diversa da quella lasciata anni prima. E con la stessa gioia spinge a fidarsi e ad affidarsi, secondo il proprio istinto, a chi la città vuole davvero cambiarla per amore e non per brama di potere.

E infine Niccolò. Niccolò Presta ha un nome che in Italia è un marchio di garanzia, uno di quei ragazzi che potrebbe davvero permettersi di non fare nulla perché tanto in piedi ci cadrebbe lo stesso. E invece no. Lui, se possibile, fa anche più degli altri. Perché quando nasci con un cognome importante, devi anche essere in grado di non sminuirlo. Di fronte a lui, Lucio Presta il manager, l’uomo di successo, il cacciatore di affari, è solo un padre. Un padre che fa fatica a guardare il figlio senza ammirare la parte migliore di sé stesso e che si commuove, pensando a quanto, inaspettatamente, quel figlio, stia dimostrando di saper fare. Niccolò somglia molto a suo padre, anzi, a chi lo chiede, dice di essere identico. In lui c’è una dolcezza però disarmante, una calma che è fatta di timidezza e di emozione insieme ma che non gli impedisce, raccontando la sua esperienza, di lasciare l’esempio più grande. Non importa dove nasci e di chi sei figlio. Devi sempre darti da fare.

 

Lia Giannini

 

 

Da Marco Liorni ai casting di Ciao Darwin: un sogno chiamato “NexTv”

nextvCOSENZA – “Esistono molti modi per fare bene questo mestiere ma una sola è la chiave per essere un conduttore di successo: entrare in empatia con le persone. ” A parlare è Marco Liorni, oggi conduttore molto amato e protagonista de “La vita in diretta”, un tempo, volto scanzonato e rassicurante del Grande Fratello. Da traghettatore di anime a propagatore di verità, quello che si presenta ai ragazzi di NexTv, il progetto di Lucio Presta in collaborazione con Amo Cosenza e il Teatro dell’Acquario  che punta a scovare i  talenti televisivi del domani, è un uomo dal viso angelico, il sorriso amichevole e l’atteggiamento comune di una persona di famiglia. Il nono professionista scelto da Lucio Presta per raccontare ai giovani cosentini il suo segreto del successo, è mite, riservato, quasi schivo nel parlare di sé e della sua vita privata. Diversamente da chi l’ha preceduto, non fa premesse, né inutili digressioni. A lui interessa raccontare ai giovani, quanto più possibile, quello che vogliono sapere. In comune con chi lo ha preceduto, ha la grande passione per il suo lavoro ma soprattutto la grande professionalità. La stessa che lo fa essere certosino e metodico nel suo lavoro, “quasi come un chirurgo”, sottolinea Presta, e che lo porta a trascurare quella parte leggera e frizzante che potrebbe essere spunto di qualche opportunità in più. Un personaggio che mai come in questa occasione, si rivela prima di tutto una persona in grado di trasmettere serietà e sobrietà, due caratteristiche al di fuori del comune in quelli notoriamente riconosciuti come “divi” dello spettacolo. Mai una parola fuori posto, mai una smorfia, mai un atteggiamento che possa far capire a chi gli si rivolge in modo sbagliato, di essere offeso o peggio ancora adirato. Di lui, racconta Presta, si possono dire solo cose positive. Nato dalla radio, Liorni sbarca in Tv e per sette anni rimane ancorato al personaggio del Grande Fratello. E’ l’uomo della porta rossa, colui il cui sorriso rassicura e fa sentire a casa. Poi, nonostante la difficile decisione di abbandonare quel ruolo troppo invadente, rimane quattro anni lontano dal mondo televisivo. Fino a ritornare, in una nuova veste professionale, a fare ciò che gli riesce meglio: essere una persona seria. “Di quelle che riescono a catturare un target di ampia portata come solo un altro grande della tv riesce a fare”, dice Lucio Presta. Di quelle che sono capaci di pensare alla tv del domani con piglio critico, pur mantenendo in modo assolutamente integerrimo, la posizione per la quale sono stati chiamati a lavorare.IMG_20151107_145733

E’ diligente Liorni, anche quando gli si chiede sul serio di polemizzare, sembra utilizzare una certa fatica nel farlo. E riesce, anche in quel caso, a dire la sua in maniera asciutta, elegante, diplomatica, senza scomporsi mai troppo. “Se oggi devo dirvi ciò che davvero manca alla Tv, allora dico: il coraggio. Il coraggio di osare, di cambiare, di interrogarsi di più, di disinteressarsi dei dati commerciali a favore di una televisione che parli del pubblico, al pubblico e per il pubblico e che, quello stesso pubblico lo soddisfi realmente. Spesso chi dirige le televisioni, non sa nemmeno cosa accade all’interno. Non importa nulla a nessuno. L’importante  non sembra essere quello di domandarsi  di cosa c’è bisogno ma assicurarsi di non perdere ciò che si ha.”. L’ incontro si chiude tra il racconto di sogni e desideri ancora da realizzare, incontri che gli hanno cambiato la vita, spunti per la tv del domani e confessioni sui programmi che avrebbe voluto condurre e che invece altri hanno condotto per lui. Ma, stavolta, a lasciare entusiasti i giovani del Sud non è solo la testimonianza di un loro beniamino, quanto la sorpresa annunciata da Presta. Venerdì 27 novembre, il Teatro dell’Acquario, diventerà palcoscenico dei casting per la prossima edizione di Ciao Darwin. Alle porte aperte alla cittadinanza, si unirà  uno spazio, allestito ad hoc, per i ragazzi di NexTv che potranno vedere, per la prima volta dal vivo e in maniera pratica, come quel mestiere si fa e non si spiega. A loro sarà data la possibilità di aiutare, fare domande, intervenire, assistere e prendere nota. Un progetto ambizioso, nato quasi per gioco, che incontro dopo incontro, sta appassionando i ragazzi di una città per troppo tempo strozzata dalle raccomandazioni, le conoscenze, le paure e le poche possibilità. Un progetto che pone i più volenterosi nella condizione di farsi conoscere per quello che realmente sono in grado di pensare, di fare e di inventare, al di là delle loro possibilità economiche o di quelle possibilità che, grazie all’aiuto di altri, possono raggiungere nella vita. Un progetto nel quale stanno investendo speranze ed entusiasmi  che, si spera, porti presto qualcuno di loro a trasformare il sogno in una vera realtà.

Lia Giannini

Ph: Andreina Morrone

NexTv: E’ la volta degli “autori”

salvati e rubinoIl progetto di NexTv va avanti senza sosta e arriva al cuore della televisione. Questa volta, i prossimi ospiti degli incontri organizzati dal manager delle star Lucio Presta, impegnato, insieme al Teatro dell’Acquario e dell’Associazione Amo Cosenza a rintracciare, tra i giovani cosentini,  i potenziali protagonisti del domani nel mondo della televisione, saranno due noti autori del piccolo schermo:Sergio Rubino e Marco Salvati.

Autore di tutti i programmi di Paolo Bonolis e di programmi di successo come “Panariello non esiste”, Rubino vanta nella sua carriera collaborazioni con Serena Dandini, Pippo Baudo, Fabio Fazio, Fiorello, Elio e le Storie Tese. Di recente ha esordito come regista con il lungometraggio “Malaterra”, insieme a Ambrogio Crespi, con musiche di Gigi D’Alessio.

Marco Salvati, invece, è partito come autore di sigle televisive: da Discoring, nel 1987, a“La Notte Vola”, Odiens, “Liberi Liberi” e “Voci” di Buona Domenica, “Trenta Ore per la vita” e molte altre. Come autore televisivo, vanta nel suo portfolio“Trenta Ore per la Vita”, due edizioni di “Note di Natale”, “Uno di noi” (varietà del sabato sera con Morandi, Cuccarini e Cortellesi), “Scommettiamo Che?”, “L’anno che verrà”, due edizioni di “Domenica In” e due di “Buona Domenica”, tre edizioni del reality “La Talpa” di cui è stato uno degli ideatori, tre edizioni del Festival di Sanremo. Attualmente collabora con Paolo Bonolis (Festival di Sanremo, Chi ha incastrato Peter Pan, Ciao Darwin). Entrambi, noti al grande pubblico per il loro attivo contributo al programma  di grande successo”Avanti un Altro”.

Un nuovo importante appuntamento, sabato 17ottobre dalle 14.30 alle 17.00,che darà modo, a quanti davvero sognano un futuro nel mondo dello spettacolo, di apprendere trucchi e segreti del mestiere, soddisfacendo curiosità e dubbi. Per tutti coloro che desiderano prenotarsi, le modalità restano le medesime: contattare la segreteria del teatro dell’Acquario allo 0984 73125, numero attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Lia Giannini

 

Salvo Sottile a NexTv: “Al di là della panchina”

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E’ il nuovo volto “più amato” dagli italiani. O forse, sarebbe meglio dire, dalle italiane. Meglio ancora se adulte e affezionate di cronaca nera. Sarà per quell’atteggiamento un po’ da figo che non lo abbandona mai, per il profondo legame con le giacche e le camicie scure, per quello sguardo un po’ accigliato o semplicemente per la voce impostata che ha il potere di raccontarti tutto e il suo esatto contrario.

Il nome in questione è quello di Salvo Sottile, giornalista, reduce dalla vincente conduzione con Eleonora Daniele de “l’Estate in Diretta” e presto al timone di “Domenica In” insieme alla veterana Paola Perego. E’ lui, l’illustre ospite che Lucio Presta ha scelto di far conoscere ai “suoi” ragazzi di NexTv, l’ormai puntuale appuntamento cosentino del famoso manager televisivo con i giovani della provincia calabrese, tra i 17 e i 30 anni. Lo scorso venerdì, un nuovo, interessante incontro si è tenuto al teatro dell’Acquario. E questa volta, ad incantare la platea, un professionista dei media: Salvo Sottile.  Uno di quelli a cui la vita ha concesso la fortuna (o sfortuna) di avere in eredità un mestiere, figlio del grande giornalista e scrittore siciliano Giuseppe Sottile. Per lui, la parola “Sud” sembra non aver mai rappresentato un intralcio. La sua carriera inizia giovanissimo, a soli 19 anni ed è già in salita. Dopo anni passati nella redazione del tg5,  a raccontare crude realtà come quella di Falcone e di Borsellino prima, dell’11 settembre e dell’ Afghanistan dopo, Salvo decide, con coraggio, di rinunciare ad “un posto in cui hanno imparato a darti per scontato” per fare altro. Commette degli errori, si interroga sulla sua vita, scrive anche un libro “Cruel”  nel quale rivive uno dei momenti più difficili, e forse per questo più importanti della sua vita, quello, metaforicamente definito, della “panchina”.

Ma la panchina, si sa, come sottolinea Presta, è destinata a finire presto per chi, da bravo talento, riesce a sfoderare un ecletticità non indifferente e a rischiare, coraggiosamente, le proprie certezze per nuove sfide. Salvo Sottile cambia volto, inizia a sorridere di più, diventa ironico e anche un po’ sfacciato. Alle interessatissime domande dei giovani del teatro dell’Acquario, risponde con profondità, ricordando quanto sia importante, al giorno d’oggi, rinnovarsi, mettersi in gioco di continuo, avere il coraggio di cambiare. Qualcuno lo provoca, gli domanda se realmente il suo successo gli appartenga o, al contrario, possa derivare da “altri” fattori. Ma anche lì, Sottile, che è uno che di cultura e di fermezza sembra averne da vendere, non si scompone mai e autoironicamente,  rimbalza la palla al maestro, Lucio Presta.Ph Max Montingelli©sgp

L’incontro si conclude dopo tre ore. Tra racconti, scambi di battute e consigli professionali. L’ormai noto conduttore, parla di passioni, di nuove frontiere, del mondo del web che ha cancellato le orme al giornalismo tradizionale. Ha imparato a non innamorarsi troppo delle cose che racconta nonostante sia innegabilmente convinto che difficilmente, un giornalista, sia davvero “maestro” della verità. Il suo è un passato importante, le sue esperienze lo hanno reso “qualcuno” e questo si percepisce anche se  è ancora molto giovane. Tuttavia ciò che rimane della sua testimonianza, è che qualsiasi cosa si faccia, indipendentemente dall’età e dal numero di esperienze importanti, bisogna non fermarsi mai, sapersi reinventare, seguire le strade del cuore, facendosi, perché no, razionalmente guidare da chi alle strade dell’istinto, unisce inevitabilmente quelle della ragione e dell’esperienza. Magari, perché no, da uno che di nome fa Lucio Presta.

Lia Giannini

 

Next Tv: si ricomincia da Salvo Sottile

Salvo_SottileL’aveva promesso. “Ripartiremo alla grande, con un incontro che approfondisce personalità ed esperienza di un altro volto noto e amato della tv, per poi continuare il percorso con quei giovani realmente intenzionati che hanno voglia di intraprendere una strada nel mondo dello spettacolo”. Sono le ultime parole che Lucio Presta, fautore ed organizzatore del progetto “NexTv”, ha rivolto, ai giovani tra i 17 e i 30 anni, prima della pausa estiva, durante un incontro in cui i ragazzi hanno aperto le porte delle loro aspettative, raccontando e raccontandosi in riflessioni e ambizioni relativamente al percorso intrapreso.

NexTv, dopo i numerosi incontri che si sono susseguiti dalla scorsa primavera e che hanno visti protagonisti personaggi del mondo dello spettacolo di un certo calibro (Eleonora Daniele, Paolo Bonolis, Gerry Scotti, Paola Perego, Lorella Cuccarini), è giunto al suo giro di boa e si prepara ad andare avanti fino alla fine dell’anno. Al termine degli incontri, il manager delle star, selezionerà i ragazzi più promettenti per uno stage lavorativo a Roma.

Prossimo ospite, il 18 settembre, Salvo Sottile,conduttore e giornalista di successo, impegnato in questi ultimi giorni nella trasmissione televisiva “Estate in Diretta” e noto ai più per la conduzione di “Quarto Grado”. Anche per lui, ad attenderlo ci saranno le domande dei giovani partecipanti che potranno prenotarsi, a partire da lunedì 7 settembre, contattando la segreteria del teatro dell’Acquario allo  0984/73125 dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. L’incontro si svolgerà il 18 settembre dalle 14.30 alle 18.30

Lia Giannini

 

Arriva a Cosenza “la più amata dagli italiani”. Lorella Cuccarini si racconta ai giovani che non smettono di sognare

CEfouP6WgAAoelfLei è l’esempio di quanto, nella vita, i sogni possano diventare realtà“. Inizia così il quarto incontro di NexTv, l’appuntamento più atteso dai giovani calabresi, giunto ormai al suo quarto ospite eccezionale. Un momento, quello che Lucio Presta, l’associazione AmoCosenza e il Teatro dell’Acquario hanno voluto creare per i giovani cittadini di una terra “difficile”, che passo dopo passo, sembra davvero accendere in loro la speranza di poter diventare qualcuno. Un momento, che forse proprio per il mancato clamore che gli ruota attorno, si rivela, incontro dopo incontro, sempre più imperdibile. Soprattutto se a far da padrona, in un pomeriggio di quasi estate, è una “diva” come Lorella Cuccarini.

Del resto, stiamo parlando della più amata dagli italiani. Di colei che per anni ha rappresentato il successo di una della cucine più vendute nel territorio nazionale e non solo. Di una donna che da tempo immemore, tra un party di Capodanno e una festa anni ’80/’90, riesce a mettere tutti d’accordo al ritmo de “La notte Vola”. Di una delle  più affascinanti ed eleganti figure dello spettacolo che qualsiasi televisione sia mai riuscita a mostrare. Non c’è trucco nelle sue parole, né alcuna impostazione. Lorella è genuina, carismatica, piena di charme. Il tempo che passa ne ha accresciuto il savoir faire ma non le rughe. Eclettica, solare, professionale ed amichevole, appartiene a quella schiera di persone che con un sorriso sembrano essere in grado di poter dire qualunque cosa. Non vuole sentire parlare di pressapochismo, di compromessi, di speculazioni del dolore né di qualsivoglia forma di lassismo. Lucio Presta la definisce una “macchina da guerra”, una di quelle donne che sanno lavorare senza dimenticare di divertirsi. E nessuno fatica a credere che sia così.

CEfouOpWgAABdMELorella Cuccarini è il talento. Quello che si accompagna ai colpi di fortuna, che non rinnega di aver avuto, ma anche quello che lotta sodo e combatte per fare al meglio ciò che le compete. Si racconta, senza filtri, nella sua solarità ricordando all’ entusiasta pubblico che sforna domande una dietro l’altra, il suo amore per il teatro, la sua grande passione per il musical, il suo impegno in campo sociale. E non smette mai di ricordare quanto  è importante sognare. “Non sono sicura che oggi i giovani abbiano il posto che abbiamo avuto noi nel mondo dello spettacolo. Ma vi posso dire di non smettere mai di sognare. Guardate ciò che avete costruito e non pensate a ciò che avreste potuto fare o avreste potuto avere. Ognuno di noi può fare della propria vita un capolavoro, anche uno piccolissimo. L’importante è che sia il suo. Che si nutra di piccoli istanti di felicità. Di passioni e di sogni. E se decidete di lasciare la vostra terra, per inseguire quei sogni, non dimenticate mai da dove provenite. Ma soprattutto chi siete. Forse, partendo, vi sembrerà di dover scappare. Solo il tempo vi svelerà che quella non è una fuga. Ma un modo per tornare a dare al posto che avete lasciato, il meglio di voi stessi”.

Lia Giannini