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Unical, Nicola Caruso: «Vigileremo sulla ripartizione dei 5 milioni per il Diritto allo Studio»

RENDE (CS) – Si è tenuta ieri la seduta del Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Calabresi che tanto era stata invocata nei mesi passati da Nicola Caruso, rappresentante del Collegio degli Studenti dell’Università della Calabria.

«Come prima cosa, non di poco conto, prendiamo atto della presenza della Dottoressa Antonella Cauteruccio, delegata al Comitato dal Decano della Giunta della Regione Calabria – dichiara il Senatore Accademico Unical, Nicola Caruso – una risposta alle numerose pressioni che abbiamo esercitato sul Presidente Oliverio, al fine di ottenere una maggiore attenzione istituzionale alle nostre istanze. La nostra linea si è dimostrata avanguardista e priva di qualsiasi isterismo, visto che lo stesso Oliverio ha deciso di rimuovere dall’incarico l’Assessore Roccisano, confermando le nostre accuse di incapacità politica e istituzionale. Tuttavia non è possibile pensare che questo atto possa risolvere i nostri problemi e scagionare questa Giunta Regionale dalle molteplici responsabilità in tema di Università».

Si è passato poi all’approvazione dei nuovi Corsi di Laurea: “Assistenza Sanitaria” e “Intelligence e Analisi del Rischio” all’Università della Calabria e “Scienze della Formazione Primaria” all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Proprio sul nuovo corso di laurea, previsto per l’Ateneo reggino, non è stata registrata l’unanimità del voto, emergendo l’astensione del Prof. Crisci, Rettore dell’Unical, e il voto contrario dello stesso Caruso. «Il mio voto è valso uno ai termini regolamentari, ma quel voto ha rappresentato la volontà dei rappresentanti degli Studenti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical e dunque di tutti gli Studenti che hanno riposto in loro la propria fiducia. Confermo la mia contrarietà a questo provvedimento, sia per la natura dello stesso che per le modalità d’attuazione. Avremmo difatti gradito se si fosse quantomeno seguito lo stesso schema già proposto per Assistenza Sanitaria, attivando così un corso di laurea interclasse e affidando all’Unical la sede amministrativa e di gestione del Corso. Esprimo comunque soddisfazione per l’approvazione dei nuovi corsi di laurea nel nostro Ateneo, anche grazie al voto favorevole dei colleghi Leonetti e Coccimiglio in Senato Accademico, che contribuiscono a rafforzare la nostra offerta formativa e a renderla più attrattiva per i nuovi iscritti».

Caruso evidenzia che è stata tenuta alta  l’attenzione sulla ripartizione dei fondi per il Diritto allo Studio, recentemente stanziati dalla Regione Calabria, per la quale Caruso aveva fatto richiesta di convocazione. La Regione è in attesa delle dichiarazioni sul fabbisogno dei singoli Atenei e successivamente si dichiarerà, ma Caruso evidenzia ancora che «non bastano questi interventi propagandistici per risolvere il problema del Diritto allo Studio in Calabria, serve molto di più».

Infine, Caruso porge un augurio di buon lavoro al Prof. Gino Mirocle Crisci per la sua elezione a Presidente del Comitato.

Diritto allo studio, Caruso, «La Regione ascolti prima il CORUC»

 

 

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Continuano le rimostranze degli studenti universitari calabresi, che a gran voce chiedono alla Regione Calabria un maggior impegno in tema di Diritto allo Studio. L’ultimo degli appelli proviene dal Senatore Accademico Michele Leonetti, che ha chiesto al Presidente della Commissione Bilancio della Regione di essere ascoltato in merito all’eliminazione della figura dell’idoneo non beneficiario. «Non posso che essere d’accordo e supportare quanto sostenuto dal collega Leonetti – dichiara Nicola Caruso, Senatore Accademico Unical e componente del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Calabresi – non fosse altro perché da mesi, in virtù del mandato conferitomi presso il tavolo regionale, chiedo alla Regione di essere ascoltato per proporre soluzioni simili al problema. Ma, oltre ad apprezzare l’iniziativa, mi sento in dovere di rivolgere a Michele un grosso ‘in bocca al lupo’, visto che da mesi con i colleghi del tavolo istituzionalmente preposto a questo incarico, non riesco ad avere segni di vita dalla governance regionale. Per questo motivo, mi sarei aspettato, ed auspico per il futuro, che Leonetti unisca le sue forze alle nostre, sia per una questione di compattezza della categoria, sia per una questione di rigore istituzionale. Non ci sarebbe, difatti, il bisogno di chiedere audizione alla Commissione Bilancio della Regione Calabria se solo i suoi rappresentanti adempissero al loro dovere e partecipassero attivamente alla vita del CORUC, che è un tavolo istituzionale di confronto tra Università e Istituzioni». Il CORUC è organo aperto e pronto ad ascoltare tutti, quindi credo vadano esperite tutte le vie ufficiali ed istituzionali per affrontare un problema di tale portata. «Mi auguro- prosegue-  che al più presto la Regione si risvegli da questo lungo sonno e si ricordi di adempiere tutti i doveri istituzionali e che cominci finalmente a confrontarsi con il Coordinamento delle Università Calabresi. Le istituzioni si comportino da istituzioni: crediamo siano i canali istituzionalmente predisposti a meritare di essere parte di un processo di trasformazione del sistema universitario. Quindi l’invito al rigore istituzionale è rivolto anche all’On. Aieta ed alla maggioranza che rappresenta, affinché non siano logiche partigiane e partitiche a smuovere le coscienze ma il senso del dovere e delle Istituzioni».

 

 Caruso (RèF): «Gli studenti meritano spazi adeguatamente confortevoli»

RENDE (CS) – «Prendiamo atto, a seguito delle ripetute lamentele degli Studenti, di varie situazioni di disagio vissute quotidianamente dagli studenti del Nostro Ateneo», è quanto sostenuto dal senatore accademico Nicola Caruso. «Come di consueto, la governance sembra dimenticare che sono gli stessi Studenti a dover essere al centro delle attenzioni di chi è chiamato a garantire la formazione ed il benessere dei nostri iscritti. Oltre ai disagi già denunciati in passato, si ripresenta l’annosa questione della manutenzione dei luoghi di studio. Paradosso vuole che ci troviamo costretti, in un periodo di grande austerità, a denunciare un grave spreco che riguarda l’impianto di riscaldamento. Difatti sono numerose le segnalazioni di una probabilmente inadeguata cura degli impianti che porta a passare da ambienti con climi esotici a temperature glaciali, segno di una evidente obsolescenza degl impianti. Ricordiamo, qualora qualcuno se ne fosse dimenticaro, l’esistenza di un Decreto del Presidente della Repubblica, il 74/2013, che fissa a 20°C il tetto massimo della temperatura dell’aria all’interno di abitazioni, scuole e uffici, per garantire il cosidetto “comfort climatico. Inoltre superare le temperature dettate dalla legge è tra le cause dell’inquinamento atmosferico che assedia i centri urbani, oltre a favorire l’insorgenza di malanni di stagione e altri problemi di salute legati allo sbalzo termico tra interno ed esterno, senza considerare lo spreco economico scellerato delle risorse economiche dell’Università provenienti anche, e sopratutto, dalle tasse universitarie».

«Le aule risultano anche igienicamente non idonee – continua Caruso – a ospitarci oltre ad essere in molti casi, nelle ore notturne, riparo di vandali che agiscono indisturbati. Da segnalare anche l’inadeguatezza a degli strumenti didattici, che risultano spesso obsoleti ed inadeguati anche al cospetto delle più modeste tecnologie moderne. Urge dunque un intervento radicale delle istituzioni preposte, che speriamo ci forniscano le più adeguate risposte, per non dimostrare insensibilità e disattenzione alle istanze della nostra comunità studentesca. Come nostro solito, stiamo già studiando soluzioni e proposte alternative con  il nostro Consigliere Domenico Tulino, che verranno presto presentate in Consiglio d’Amministrazione, organo di competenza».