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Elezioni, l’Antimafia mostra gli impresentabili: anche 2 candidati dal cosentino

COSENZA – L’esame delle liste elettorali effettuato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha riguardato 57 consigli comunali, 4 capoluoghi di regione (Genova, L’Aquila, Catanzaro e Palermo) e 22 capoluoghi di provincia. In 14 Regioni.

La Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha esaminato 19782 nominativi. Di questi DICIOTTO sono risultati impresentabili, di cui due calabresi, due pugliesi, cinque laziali, un friulano, due campani, quattro siciliani, un veneto e un emiliano.

I nomi degli impresentabili: due candidati dal cosentino

Di seguito i nomi degli “impresentabili” da leggere dallo stenografico della seduta (tra qualche minuto): https://www.parlamento.it/leg/static/bgt/listasommcomm/4/53/s/18/index.html

Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Belvedere Marittimo (CS), risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera g), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di CARROZZINO Carmelina, per la lista «NITI PER BELVEDERE», che sostiene il candidato Sindaco Maria Rachele FILICETTI. Nei confronti della candidata, risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Cosenza in data 13 dicembre 2019, per il delitto di cui agli artt. 110 cp. e 12 quinquies della Legge n. 356/92 (ora 512 bis cp.) (fraudolento trasferimento di valori) con prossima udienza fissata per il 14 luglio 2022.

Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Acri (CS), risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) e j), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di MAIORANO Luigi, per la lista «PINO CAPALBO SINDACO», che sostiene il candidato Sindaco Pino CAPALBO. Nei confronti del candidato è stato emesso in data 13 febbraio 2017 decreto che dispone il giudizio, dal GUP del Tribunale di Catanzaro per il delitto di cui all’articolo 317 c.p. (concussione) aggravato ex art. 416 bis.1 cp. (aggravante mafiosa) con prossima udienza fissata per il 7 luglio 2022.

Morra «ci saremmo aspettati più collaborazione»

Il Sen. Nicola Morra, Presidente della commissione antimafia ringrazia per la straordinaria collaborazione i Tribunali, le Corti d’appello e le Procure per il lavoro fornito, elogiando in particolare però i consulenti e gli archivisti della commissione cui va un ringraziamento speciale per come hanno lavorato dimostrando abnegazione e senso del dovere assolutamente encomiabili.

«Il numero appena indicato è il frutto delle verifiche effettuate grazie alle prescrizioni del codice etico che questa Commissione si è dato nel rispetto degli elettori. Voglio ricordare – precisa il Presidente della Commissione parlamentare antimafia – che questo codice di autoregolamentazione è stato votato da tutta la Commissione ed è rappresentativo di tutti i partiti che l’hanno scritto e votato».

«Certo, ci saremmo aspettati ben più collaborazione dai partiti che – ricorda Morra – non hanno facilitato queste verifiche, in quanto avrebbero potuto inviare prima gli elenchi dei candidati e darci il tempo utile per fare le verifiche in tempi ragionevoli. Ci siamo dovuti affidare al duro lavoro degli uffici giudiziari, che seppur con organici spesso deficitari sono riusciti ad inviarci i nominativi con non poche difficoltà. Successivamente la Procura Nazionale Antimafia ha fatto un ulteriore lavoro in tempi assai celeri, lasciandoci infine l’onere di approfondire e perfezionare tutte le verifiche per offrire ai cittadini la possibilità di scegliere con consapevolezza».

«Si spera – conclude Morra – che per la prossima tornata elettorale i partiti, tutti, forniscano ai cittadini liste senza “impresentabili” facilitandoci il lavoro nei controlli preventivi sui candidati».

In questa tornata elettorale la Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha esaminato 19782 nominativi, un numero record di candidati verificati, con un incremento del 65% circa rispetto alla precedente tornata elettorale.

Occhiuto ribatte a Morra “la Calabria seconda Regione del Sud per fondi Cipess”

CATANZARO – “La Calabria, paragonata agli altri grandi territori del Sud che hanno usufruito dei fondi Cipess, è la seconda Regione per risorse stanziate in relazione ai suoi abitanti.
La Campania ha avuto 298 euro per residente (in totale 1,7 miliardi di euro), la Calabria 258 (465 milioni di euro), la Puglia 252 (985 milioni di euro), e la Sicilia 244 (1,2 miliardi di euro).
Leggo improvvide dichiarazioni del senatore Nicola Morra, che come al solito parla per slogan, senza conoscere i fatti e senza studiare i dossier.
Grazie al prezioso lavoro dell’assessore Mauro Dolce, la Calabria è riuscita ad incrementare i fondi destinati alla nostra Regione, che – dopo una serrata trattativa con il governo – sono passati da circa 350 a 465 milioni di euro.
L’esecutivo, nel distribuire queste risorse, si è concentrato quasi esclusivamente sul criterio demografico. Il nostro territorio – con poco più di 1 milione e 800 mila abitanti – ha dunque avuto, ripeto, 258 euro per ogni residente.
Abbiamo, quindi, deciso di non dispendere in mille rivoli questi finanziamenti e di concentrare la spesa su pochi e precisi interventi: la Strada Statale 106, nella tratta Catanzaro-Crotone (220 milioni di euro), la strada di collegamento San Luca (65 milioni di euro), e l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica calabrese (180 milioni di euro).
Chi fa sterile polemica su temi così delicati per la nostra Regione non vuole bene alla Calabria”.

Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Il senatore Nicola Morra eletto presidente della Commissione parlamentare Antimafia

ROMA – Il senatore calabrese Nicola Morra, del Movimento 5 Stelle, è’ stato eletto stamane con 30 voti a suo favore presidente della Commissione parlamentare antimafia.

Nella seduta odierna, tenutasi per la prima volta a Palazzo San Macuto, il calabrese Morra ha ottenuto più voti di Piero Grasso, ex magistrato e già presidente del Senato nella scorsa legislatura. Grasso ha ottenuto 13 voti. 

 

Presidenza Commissione Antimafia, Nicola Morra il candidato della maggioranza

ROMA – E’ Nicola Morra il candidato della maggioranza per la presidenza della Commissione parlamentare bicamerale antimafia.

Ieri, in tarda serata, il senatore pantastellato, nello scrutinio segreto interno ai Cinque Stelle che dovrebbe esprimere il presidente, ha ottenuto 9 preferenze su 17, battendo il collega M5S Mario Michele Giarrusso, già componente della Commissione parlamentare antimafia nella scorsa legislatura. Non si tratta ancora dell’investitura ufficiale al vertice della Commissione;

La prossima settimana, a quanto si apprende, si dovrebbero riunire i componenti della stessa Commissione che voteranno il presidente.

Certamente però, dopo il voto di ieri sera Morra è il favorito. L’accordo della maggioranza prevede che il candidato della Commissione antimafia sia un esponente grillino e che arrivi dal Senato dal momento che nella passata legislatura la presidente era un deputato, la Pd Rosy Bindi.

Tour Movimento 5 Stelle, Nicola Morra a Mendicino

MENDICINO (CS) – Continua il tour della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle nella provincia di Cosenza. Sabato 24 febbraio è la volta di Mendicino. Alle ore 11.00 presso la Sala Consiliare “Falcone Borsellino”, Nicola Morra, capolista nel listino proporzionale plurinominale del Senato e candidato nel collegio uninominale di Cosenza-Castrovillari e Anna Laura Orrico, candidata alla Camera nel collegio uninominale di Cosenza, incontreranno i cittadini per discutere i 20 punti del programma del Movimento 5 Stelle e discutere su tematiche legate alla campagna elettorale. Sarà un’occasione in cui tutti potranno confrontarsi con i candidati e potranno dibattere sul futuro del nostro paese e sulla possibilità di cambiarlo.

Piazza Bilotti, interrogazione parlamentare M5s per la sicurezza dei cittadini

COSENZA – Il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione parlamentare, firma in testa da Nicola Morra, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’intento di «fare chiarezza e rassicurare i cittadini circa la sicurezza di piazza Fera che è stata aperta ai cosentini pur non essendo ultimata l’intera opera». «In particolare – si legge in una nota – si chiedono delucidazioni in merito al certificato di collaudo statico dell’intero edificio, il motivo del persistente ritardo nel compimento contrattuale dell’opera e se siano state o saranno applicate penali per l’abnorme ritardo (ad oggi siamo oltre i 555 gg.). Vogliamo sottolineare, inoltre, che tutte queste polemiche si sarebbero potute evitare se il sindaco avesse adottato realmente la tanto sbandierata trasparenza, pubblicando sul sito del comune tutta la documentazione dovuta». Queste le domande che si fa  il “Meetup Cosenza e Oltre”: «Perchè Mario Occhiuto non tranquillizza la città? Invece di rilasciare dichiarazioni ai giornali perchè non fornisce l’incartamento inerente al collaudo di Piazza Fera?»

“Le ragioni del No”, incontri a Cosenza del M5S

COSENZA – Continuano a Cosenza gli incontri Meetup per promuovere le “Ragioni del No” al Referendum Costituzionale previsto per il prossimo 4 dicembre.
Il MoVimento 5 Stelle, in collaborazione con il “MeetUp Cosenza e oltre, il MeetUp delle idee” ha organizzato, in Piazza Kennedy (in caso di pioggia presso la sala Gullo della Casa della Cultura in Corso Telesio), un’agorà in programma per martedì 11 ottobre alle 17.30, per riflettere sulle conseguenze della modifica della Costituzione, con specifico riferimento alle prospettive democratiche per gli enti territoriali, nella gestione della valorizzazione e della tutela del paesaggio, del patrimonio artistico e della cultura.
All’incontro interverranno Tomaso Montanari, vice presidente di Libertà e Giustizia e docente  di storia dell’arte moderna dell’Università degli studi di Napoli, il senatore pentastellato Nicola Morra e Giovanna Capitelli, docente di storia moderna presso l’Unical. L’appuntamento sarà preceduto da una visita nel centro storico; il ritrovo sarà a piazza Valdesi alle ore 12 «per toccare con mano – si legge in una nota –  ancora una volta il degrado costante della città antica. Un ennesimo sguardo allo storico insediamento urbano, di grande fascino, di forte valore simbolico, dalle grandi potenzialità mai favorite da una classe politica che, indifferente al valore della memoria e dell’identità culturale, diventa l’artefice di una progressiva perdita del significato e del senso del luogo».

Regione, Morra (M5S): «Gravissima questione uffici stampa»

COSENZA – Il Segretario della I commissione Affari costituzionali. Nicola Morra, entra a gamba tesa sull’ufficio stampa regionale dopo le ultime notizie apprese dagli organi di Stampa: «Apprendo dalla stampa che la Procura della Repubblica di Catanzaro è arrivata a buon punto nelle indagini sulle gravissime irregolarità tuttora  presenti nell’ufficio stampa della giunta regionale,  dove lavora un caporedattore che si è dimesso nel 1994 dalla  pubblica amministrazione e guadagna, si legge, seimila euro mensili, o comunque cifre che lasciano basiti. Siamo certi che la stessa cosa stia accadendo alla Procura di Reggio Calabria,  cui oltre un anno fa abbiamo consegnato  il dossier  sui cinque giornalisti abusivi che percepiscono stipendi  d’oro senza avere mai superato  nemmeno  una selezione».
«La cosa inverosimile – prosegue il senatore M5s – è che Viscomi aveva annunciato in pompa magna che entro metà dicembre 2015  avrebbe assunto delle determinazioni,  anche e soprattutto in virtù delle gravi contestazioni mosse dal Mef. Dopo 9 mesi non c’è traccia di  quelle risposte. Come al solito i contribuenti continuano,  grazie alla giunta  e al Consiglio a guida Pd,  a pagare milioni di euro annui per sei persone abusive,  mentre il resto dei giornalisti calabresi,  nel silenzio di Ordine e sindacato,  vive nell’indigenza. E tutti ricordiamo la tristissima vicenda di Alessandro Bozzo».

Calabria e turismo, caccia aperta ai peracottari denunciati da Selvaggia Lucarelli

CATANZARO – Gli errori ed il pessimo confezionamento dell’inserzione di promozione turistica finanziata dalla Regione Calabria e pubblicata sulla rivista distribuita sui voli della Ryanair, segnalati da Selvaggia Lucarelli con un post sulla sua pagina facebook, hanno fatto in breve il giro della rete ed hanno sollevato un vero polverone. Il caso è giunto alle orecchie del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio che ha immediatamente disposto un controllo presso gli uffici competenti, sposando le valutazioni negative della nota blogger. «Ha ragione Selvaggia Lucarelli, la ringrazio per aver segnalato una vicenda che non può in alcun modo trovare giustificazioni. Di fronte a questa ennesima porcheria – aggiunge Oliverio – frutto di una burocrazia sciatta ed indolente disporrò immediatamente una indagine conoscitiva per accertare ogni responsabilità La Calabria merita altro». Il Presidente della Regione ha disposto inoltre un’indagine conoscitiva presieduta dal Segretario generale e composta dal Dirigente generale del Dipartimento Bilancio e dal Dirigente del Nucleo di Valutazione degli investimenti pubblici. La Commissione dovrà riferire, con la massima sollecitudine, sull’esito di quanto verrà accertato. La Lucarelli nella sua recensione era stata impietosa: «Sulla rivista di bordo di Ryanair c’è la pubblicità della regione Selvaggia LucarelliCalabria (che farà il giro dell’Europa) con tanto di loghi che indicano la sponsorizzazione della regione e non solo. Ora, la sciatteria e il degrado di un paese le capisci anche da queste cose. Non so chi sia il grafico/pubblicitario/copy che s’è occupato di questa pagina ma immagino sia un bambino di otto anni o un alcolista o il nipote del cugino del fratello di un qualche assessore del turismo calabrese ma ditemi voi se è possibile che: a) il titolo sia un mesto arial bianco che si vede malissimo e non è manco centrato; b) velo pietoso sui puntini di sospensione in un titolo, con la minuscola dopo; c) nella scritta in fondo “sistema aeroportuale” sia scritto “sistema aeroportualeR”. Peracottari tutti. Chi ha incaricato dei peracottari, chi non ha visto gli errori dei peracottari e chi paga dei peracottari per lavorare con tutti i grafici/pubblicitari/copy bravi che fanno la fame. L’altro Paradiso non è la Calabria. E’ il posto in cui per questa mediocrità non c’è spazio. (la Calabria è una regione bellissima, merita di più. Ribellatevi amici calabresi» Adesso è caccia aperta ai peracottari, per parafrasare la Lucarelli, i cui nomi non tarderanno a venire fuori. Intanto anche il Codacons ha espresso il proprio biasimo per la pessima pubblicità, annunciando un esposto alla Corte dei Conti. Di forte imbarazzo parla Jole Santelli: «Chi ha verificato quella pubblicità – dice l’esponente forzista – prima di farla uscire? Chi l’ha controllata, chi ha redatto i testi, chi ha concorso a dare un’immagine beota e ignorante di una regione ricchissima di cultura umanistica? Esiste un ufficio stampa, esistono strutture deputate alla comunicazione che, per legge, dovrebbero compiere azioni di controllo preventivo. Sono domande a cui Oliverio non può sfuggire, né può pensare che il tafazismo che lo pervade venga sottovalutato dai calabresi. Selvaggia Lucarelli ha scoperto un nervo doloroso. Il dato drammatico è che quell’inserto – prosegue Santelli – è veicolato su diversi aerei in tutto il mondo suscitando l’ilarità di potenziali turisti e, probabilmente, la decisione subliminale di non venire ad estivare in Calabria. La regione di Campanella e Telesio, di Gioacchino e Parrasio, delle prime Accademie culturali italiane oggi viene esposta al pubblico ludibrio da una Regione il cui Presidente si permette finanche di assumere un ruolo censorio, come se egli stesse in carica solo per dileggiarsi dinanzi al mappamondo medievale che è posto sulla sua stanza, degna scena di un film di Kubrick». Di fatto gravissimo parla il senatore Morra. «Con otto giornalisti strapagati e illegittimi, la Calabria si fa, giustamente, sputtanare da Selvaggia Lucarelli per gli strafalcioni commessi su una ricca pubblicità istituzionale apparsa sulle riviste Rynair. Errori di ortografia e di grammatica, grafica pedestre che compongono un mosaico vergognoso. Tutto ciò squalifica agli occhi del mondo la nostra regione. Mario Oliverio aggiunge un altro record alla sua tragica legislatura, dimostrando come regni l’approssimazione a Germaneto».

Rende, M5S presenta esposto in procura per il caso “Legnochimica”

RENDE (CS) – Questa mattina il Movimento 5 Stelle rendese ha presentato presso la Procura della Repubblica di Cosenza un esposto, riguardo la mancata bonifica dell’area ex Legnochimica. A presentare l’esposto, Domenico Miceli, portavoce dei grillini in seno al Comune di Rende e poi Nicola Morra e Laura Ferrara, rispettivamente portavoce al Senato ed europarlamentare. Ma non è questa la sola iniziativa prevista in tal senso: infatti, per il prossimo 29 febbraio dalle ore 11,00 i membri del Movimento, insieme a quelli dell’associazione Crocevia, scenderanno in piazza per protestare contro l’immobilismo del Comune di Rende, in materia di rifiuti, tra servizi assenti e Tari in aumento. Miceli ha sottolineato come i pentastellati più e più volte abbiano espresso richiesta all’Amministraziona Manna e alla Regione di attuare iniziative per la bonifica dell’area dell’ex Legnochimica, rimaste inascoltate. Pertanto, l’esposto si è reso necessario, per verificare le responsabilità degli Enti, cui Nicola Morra aggiunge anche il Governo centrale, viste le tre interrogazioni, tra Camera e Senato, rimaste inevase. “Le direttive europee parlano chiaro”, ha aggiunto la Ferrara, “chi inquina deve pagare. Anche a Rende questo principio deve valere e le istituzioni preposte se ne devono fare carico a tutti i livelli”.