Archivi tag: no triv

No Triv Due Mari, verso la battaglia referendaria

CATANZARO – ll referendum contro le trivellazioni petrolifere nei nostri mari si farà. La Corte Costituzionale ha infatti dato ragione ai movimenti No-Triv ammettendo il quesito referendario così come riformulato dalla corte di Cassazione. Sulla questione si è espresso con una nota il Coordinamento No Triv Due Mari di Catanzaro, Lamezia e Provincia, unica realtà territoriale nella provincia di Catanzaro ad essere associata al Coordinamento Nazionale No Triv:

 “La sentenza odierna dimostra come i tentativi di modifica della legge da parte del governo altro non sono stati che un tentavo, per fortuna non riuscito, di impedire al popolo di esprimersi sul futuro del proprio territorio. I cittadini saranno dunque chiamati ad esprimersi col voto, per impedire che i permessi di trivellazione già accordati entro le 12 miglia non vadano oltre i tempi stabiliti e quindi per “tutta la durata utile del giacimento”. Già tre dei sei quesiti referendari presentati sono stati ammessi nell’ultima legge di stabilità, ora che il quarto è stato ammesso dalla consulta si aspetta l’esito della procedura di conflitto di attribuzione sollevato da sei regioni. I due quesiti riguardano la durata dei permessi e il Piano delle Aree, abilmente abrogato dal Governo nella Legge di Stabilità. In particolare il Piano delle Aree risulta essere il tema forse più delicato, perché obbliga Stato e territori a concertare la scelta delle Aree che possono essere sottoposte a trivellazioni. Proprio questa concertazione inoltre rischierà di venir meno a causa della modifica del titolo V della costituzione, rientrante nelle riforme costituzionali del governo Renzi, sulle quali i cittadini a breve saranno nuovamente chiamati ad esprimersi con un referendum confermativo. Sono sei le regioni che hanno finora promosso il conflitto riguardo il piano delle aree, tra queste manca però la Calabria. Se è vero che finora il presidente Oliverio ha potuto vantare di aver compiuto tutti i passaggi, dall’impugnativa contro l’articolo 38 dello sblocca Italia alla promozione dei referendum, oggi appare illogica questa assenza. Come Coordinamento No Triv dei Due Mari, in sintonia col Coordinamento Nazionale No Triv, inizieremo da subito la campagna referendaria, coscienti che si sta affrontando una battaglia decisiva per la nostra terra e che per vincerla servirà il contributo di tutti e tutte.”

Ciminelli, sindaco di Amendolara: “Itre governatore facciano sentire la loro voce in Parlamento”

CIMINELLI-CHIURCOPOLICORO (MT) – Il Primo Cittadino di Amendolara Antonello Ciminelli intervenendo questa mattina, mercoledì al #NOTRIVDAY di Policoro ha chiesto ai tre Governatori del Sud di recarsi in Parlamento per far sentire la loro vole al Premier Renzi. La posizione del Sindaco del Paese della Secca è stata condivisa, tra gli altri, anche dall’assessore all’ambiente di Corigliano, sede di uno dei porti più importanti del Mezzogiorno, Marisa Chiurco. “Sì – ha dichiarato la Chiurco – perché dire tutela dell’ambiente significa anche pensare al futuro dell’agricoltura, della pesca, dello sviluppo sostenibile e dei turismi. La battaglia contro ogni tipo di ricerca di idrocarburi e di petrolioha aggiunto – che sia nel Mare Jonio, così come sulla terra ferma troverà sempre l’opposizione, ferma e convinta, degli amministratori locali che anche oggi, fascia tricolore a tracolla e gonfalone a seguito, hanno risposto presente alla manifestazione promossa dal Sindaco Rocco Leone. I governatori delle Regioni Calabria, Basilicata e Puglia – ha ribadito – si facciano forti di queste posizioni e degli appelli accorati dei Primi Cittadini di questa vasta area per mostrare il pugno duro al Governo Renzi. Tuteliamo le vocazioni di sviluppo di questo territorio. Deve essere questo l’obiettivo di tutti.” L’Assessore CHIURCO ha colto l’occasione di ringraziare Goletta Verde per aver risposto all’invito e alle sollecitazioni del Comune di Corigliano e di essere approdata ieri, martedì 14, a Schiavonea per portare la propria solidarietà a quanti si stanno battendo per dire no alle trivellazioni.

L’intervento di Oliverio a Policoro

IMG_5020 (1)POLICORO (MT) – Interviene così alla manifestazione contro le trivelle tenutasi stamani in piazza Enotria, a Policoro, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio: “Siamo qui, oggi a Policoro, in qualità di presidenti delle Regioni Calabria, Basilicata e Puglia, insieme ai sindaci e agli amministratori locali della costa ionica per dire un “no” forte, convinto e unitario alle trivellazioni”. “Noi, come Regione Calabria -ha detto Oliverio- abbiamo detto “No” con grande chiarezza e determinazione alle trivellazioni sia a mare che a terra. Lo abbiamo fatto impugnando di fronte alla Corte Costituzionale le norme che consentono al Governo di attivare poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni relativamente alle autorizzazioni alle trivellazioni in mare. Il 5 aprile prossimo è stata già fissata la data per l’avvio del dibattimento”. “Chi vuole davvero impegnarsi per impedire che su questo territorio si realizzi un nuovo saccheggio –ha proseguito il Governatore della Calabria- deve rafforzare questa linea attraverso un confronto e un dialogo scevri da pregiudizi e strumentalizzazioni. Chi, invece, pensa di indebolire questa posizione con contestazioni fini a se stesse, estemporanee e non ragionate, commette un gravissimo errore. La nostra non è una opposizione ideologica, maIMG_5022 scaturisce dalla valutazione che le risorse del mare e del nostro territorio costituiscono il più grande capitale per costruire il futuro delle nostre regioni. Non possono essere sfregiate, ma devono essere adeguatamente protette e difese. Per questo chiediamo al Governo nazionale che si apra immediatamente un tavolo di confronto e, in qualità di presidenti delle Regioni Calabria, Puglia e Basilicata, assumiamo da subito un impegno preciso, che è quello di realizzare un progetto per la valorizzazione del Golfo di Taranto che utilizzi le risorse che l’Unione Europea destina alle regioni rivierasche e che, naturalmente, dovrà essere meglio esplicitato e riempito di contenuti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, perché da qui parte il nostro futuro ”. “Il mare – ha concluso Oliverio– è una risorsa straordinaria che può e deve essere utilizzata per la crescita e lo sviluppo di un Paese come il nostro proiettato nel Mediterraneo e che, del Mediterraneo, può e deve fare una opportunità per crescere insieme all’Europa”.

Rossano a Policoro per manifestare contro le trivelle

POLICORO-CHIARELLO-150715ROSSANO (CS) –  Oggi a Policoro (Mt) era presente anche la Città di Rossano, insieme ai Comuni della Sibaritide e della costa ionica calabrese, lucana e pugliese per dire no alle trivellazioni nel Golfo di Taranto. Alla manifestazione, promossa dal Sindaco della cittadina metapontina Rocco Luigi Leone e dai movimenti No-Triv, ha partecipato, per l’Amministrazione Antoniotti, l’assessore all’ambiente Natalino Chiarello. In testa al corteo, i presidenti delle Regioni Calabria, Mario Oliverio, della Basilicata, Marcello Pittella, e Puglia, Michele Emiliano.
Nella giornata di ieri, l’Esecutivo Antoniotti, questa volta rappresentata dall’assessore agli affari generali, Rodolfo Alfieri, ha preso parte a un’altra azione di protesta, promossa da Goletta Verde – Legambiente, sul litorale di Corigliano calabro, per rendere ancora più fitta e solida la cortina del no alle trivellazioni. Presenti, oltre agli amministratori delle due Città dell’Area urbana Corigliano-Rossano e dei comuni dell’alto Jonio, anche il consigliere regionale Giuseppe Graziano e i rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo della pesca e dell’agricoltura. “L’Amministrazione comunale continua a rimanere in prima linea, senza indietreggiare, in quella che, insieme alle altre istituzioni territoriali e regionali, crediamo sia una battaglia per la sopravvivenza del Meridione.”

Sit-in di protesta contro le trivellazioni nello Jonio

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Sit-in del movimento “Notriv Magna Grecia” alla foce del fiume Crati contro la scelta del Governo, tramite il decreto “Sblocca Italia”, di autorizzare le trivellazioni nel mar Ionio. IMG_20150705_134813“Siamo qui – ha detto il sindaco di Trebisacce Franco Mundo, come riportato dall’Ansa, a nome dei rappresentanti istituzionali – per ribadire, insieme agli ambientalisti della costa ionica calabrese e lucana – la nostra forte e convinta avversione, ma sopratutto quella del territorio, alle trivellazioni”.

Manifestazione No Triv: FAI CISL soddisfatta

CORIGLIANO CALABRO (CS) – Tanti lavoratori   hanno partecipato ieri all’iniziativa di mobilitazione contro le trivellazioni nel mare Jonio Calabrese, svoltasi a Corigliano Calabro (CS), per contribuire ad evitare uno scenario catastrofico, sia in mare che nell’entroterra.

Soddisfazione per l’ottima riuscita della mobilitazione è stata espressa dal Coordinatore Regionale della Fai Cisl Pesca Daniele Gualtieri e dai Segretari Generali presenti della Fai Cisl di Cosenza Michele Sapia e di Catanzaro Crotone Vibo Valentia Francesco Fortunato, che hanno voluto anche esprimere un forte ringraziamento a tutti i lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione .

Con la mobilitazione odierna -ha dichiarato Gualtieri- abbiamo voluto ridare attualità alle diverse emergenze di tutti i comparti: agricoltura, pesca, agroalimentare, turismo,  sollecitando la definizione di un piano nazionale e regionale per la tutela, salvaguardia e la messa in sicurezza dei territori che non possono ulteriormente essere penalizzati dalla realizzazione del progetto delle trivellazioni, che non solo creerebbe danni per l’ambiente circostante, ma anche per le inevitabili ripercussioni negative ai comparti stessi.

Per queste ragioni oggi la Fai Cisl insieme alla  società civile, ai tanti sindaci presenti, alle associazioni di categoria, ha detto no a gran voce alle trivelle, ma ha detto si alla tutela del territorio, dell’ecosistema marino, delle tante piccole e medie aziende agroalimentari e della pesca  che sono presenti in questa Regione e contribuiscono fortemente all’economia del territorio.

Vi è la necessità di rilanciare  il settore pesca eliminando le grandi contraddizioni che vi sono, mentre la normativa europea è sempre più restrittiva, a nostro avviso sbagliata,  con il divieto di alcune specie per garantire la riproduzione, il Governo Renzi decide di sfruttare il nostro territorio senza interpellare  istituzioni locali e  parti sociali causando danni enormi all’ecosistema marino e all’intero territorio.

Riteniamo che la politica regionale e nazionale non possa non tener conto delle peculiarità e specificità del nostro territorio, sostenendo la piccola e la grande pesca, fondamentali per lo sviluppo dell’intera filiera e dell’indotto.

Abbiamo il dovere di far capire al Governo Nazionale e Regionale  la rilevanza dell’agricoltura, della pesca, dell’agroalimentare, settori trainanti dell’economia regionale, in campo economico per tutto quello che ci offrono e la necessità di varare un Piano industriale che, mentre tuteli il lavoro, solleciti la volontà e la capacità delle cooperative di pesca, della aziende agricole e alimentari di fare sistema, rafforzando la qualità e la sicurezza alimentare, sviluppando la competitività e intensificando la ricerca e l’innovazione per guadagnare nuovi mercati”.

Non ci può essere sviluppo sostenibile senza tutela del territorio e del mare.

Petizione europea contro il progetto di trivellazioni nello ionio

AMENDOLARA (Cs) – No alle trivellazioni sullo ionio, il Consiglio Regionale non ha avuto dubbi nel ribadire la totale contrarietà. Da gennaio dobbiamo però riprendere con urgenza e determinazione questa battaglia di civiltà perché il silenzio non è dalla nostra parte. Il Parlamento, nel silenzio, non valuta la nostra proposta di legge. A partire dai primi giorni del 2014 continuerò dunque a stimolare sia la commissione regionale sia la delegazione parlamentare calabrese: ci devono spiegare il motivo per cui la nostra proposta di legge non è stata presa in nessuna considerazione.

È questo l’impegno dichiarato da Gianluca GALLO, presidente della quarta commissione regionale ambiente, intervenuto, nella serata di ieri (venerdì 20) nella sala del consiglio comunale di Amendolara, alla manifestazione pubblica di avvio della raccolta firme per la petizione europea contro il progetto di trivellazioni nel mar ionio. – Il Comune di AMENDOLARA, come annunciato, ha fatto propria la proposta avanzata e illustrata proprio nel Paese della Secca, nel corso di un’ennesima iniziativa No Triv lo scorso ottobre, dall’eurodeputato Aldo PATRICIELLO.

Ospite e testimonial d’eccezione di questa protesta che vede AMENDOLARA e l’alto ionio in prima fila da oltre un anno è stato lo scrittore Pino APRILE, giornalista e autore, tra gli altri, dei famosi “Terroni”, Giù al sud”, “Mai più terroni” e l’ultimo “IL SUD PUZZA” presentato ieri sera.

Nella gremita e bella Sala Consiliare “Sassone”, al dibattito moderato da Lenin MONTESANTO, erano presenti anche l’assessore all’ambiente del comune di Corigliano Marisa CHIURCO, l’assessore agli affari generali del Comune di Rossano Rodolfo ALFIERI, il vicesindaco di Policoro Enrico BIANCO, Felice SANTARCANGELO presidente del Comitato NO TRIV, Giancarlo COSTABILE docente della facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria (citato anche nel libro di Pino APRILE) e le associazioni cittadine “MAIEUTICA”, “DIAMOCI UNA MANO” e “BLU RESCUE” che, qualche giorno fa ha ricevuto dal Primo Cittadino una targa di riconoscimento per l’impegno profuso nei giorni dell’allerta meteo di dicembre.
La terra dei fuochi non insegna niente? – ha esordito il Sindaco Antonello CIMINELLI. Questa è una battaglia che va combattuta attraverso la sensibilizzazione diffusa e costante. Se l’azione da noi intrapresa ha determinato la costituzione di un comitato No Triv anche in Salento vuole dire che stiamo percorrendo la giusta via. Ma dobbiamo essere più incisivi. L’allerta è massima. Il nostro non è un No per combattere una battaglia idealista. Il cosiddetto “rischio zero” che le compagnie petrolifere vogliono farci bere resta una balla colossale. Nessuno – ha chiosato – può tirarsi indietro: il futuro del nostro territorio, di tutto l’arco ionico, dipenderà dalla consapevolezza, dalla capacità e dalla passione che sapremo tirare fuori per opporci, senza inerzie o indifferenze, a questo scellerato progetto di distruzione definitiva delle nostre risorse naturali e identitarie, così come accaduto in tante altre parti d’Italia e come Pino APRILE denuncia e documenta nel suo libro.

Ha ragione CIMINELLI – ha aggiunto GALLO – quando si chiede come sia stato possibile che dal Golfo di Venezia sia scomparso il progetto delle trivellazioni e sia invece apparso alle nostre latitudini. Perché? Dobbiamo reagire e con forza. Alcuni studi – ha concluso – dicono che la Calabria nel 2065 avrà non più quasi 2 milioni di abitanti ma 1400 mila e quasi tutti saranno vecchi. Contro questa previsione dobbiamo costruire oggi le ragioni del nostro riscatto e di quello di tutto il Mezzogiorno.