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Francesco de Paula l’Opera, spettacolo al Palacalafiore di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – La  vita di San Francesco di Paola, il santo calabrese tra i più venerati, si trasforma in un autentico colossal musicale, “Francesco de Paula l’Opera”,  che sarà presentato i prossimi 24 e 25 novembre in prima assoluta al Palacalafiore di Reggio Calabria.

Il nuovo  allestimento dell’opera musicale composta e scritta da Francesco Perri si presenta con firme prestigiose:  scenografia di Bruno Garofalo, coreografie di Stefano Bontempi, costumi di Silvia Polidori, direttore di produzione Lucio Mazzoli, regia di Marco Simeoli. Eccezionale il cast con oltre cinquanta personaggi, tra attori, cantanti, ballerini e comparse: il bravissimo Renato Campese, storico attore teatrale italiano sarà San Francesco, Lalo Cibelli, già Virgilio nella Divina Commedia, sarà il Diavolo, Marco Manca, fino ad ora nel cast di Notre Dame De Paris  il giovane Francesco, Francesco Castiglione, che ha al suo attivo “Le tre rose di Eva”, “Un passo dal cielo”, “Che Dio ci aiuti”, “Don Matteo 10”, vestirà il ruolo di padre Paolo Rendace, Caterina Misasi, tra i protagonisti della fiction “Centovetrine” e della serie “Un medico in famiglia, sarà Brigida, sorella di San Francesco. Ed ancora nel ricco cast: Annalisa Sprovieri (la mamma di San Francesco), Daniele Derogatis (fra’ Nicola),  Chiara Ricca (l’Angelo), Davide Carpino (frà Angelo), Mirko Iaquinta (fra’ Giovanni), Vito Aquino (il pescatore), Raffaella Reda (la donna rossa), Andrea Tanzillo (il cantante napoletano).

La Produzione è di “A Pois” di Selene e Giada Falcone e della Show Net di Ruggero Pegna.

Sono previsti spettacoli serali alle ore 21 e spettacoli mattutini per le scuole alle ore 10.30 al prezzo unico ridotto di euro 14,00 a studente, oltre alla gratuità per un docente ogni 15 studenti. La prevendita dei biglietti è in corso in tutti i punti Ticketone e online su www.ticketone.it. (Per informazioni e prenotazioni è necessario telefonare allo 0968441888 oppure scrivere a info@ruggeropegna.it).

Imponente l’allestimento scenografico, con un palcoscenico di oltre ventiquattro metri di larghezza che si avvarrà di modernissime soluzioni tecnologiche ed effetti 3D, coordinato da Lucio Mazzoli, tra i maggiori esperti del genere. Francesco de Paula l’Opera è una suggestiva epopea musicale per conoscere il messaggio del Santo della Calabria, dalla sua nascita avvolta in un’aura soprannaturale nella piccola e assolata Paola, alla scelta dei suoi genitori di instradarlo alla vita religiosa e alla sua giovane vocazione eremitica, fino alla fondazione di numerosi eremi e la nascita della congregazione paolana, detta anche Ordine dei Minimi.

Il racconto scorre tra  aneddoti agiografici ed eventi prodigiosi che resero grande “il frate eremita” agli occhi dei fedeli. Il testo di Francesco Perri, con la magistrale regia di Simeoli, sceglie di raccontare con sguardo laico Francesco “uomo moderno”, la sua eterna lotta per vincere la “tentazione”.

Il diavolo, interpretato dal bravissimo Lalo Cibelli, nell’opera di Perri è presente fin dalle prime battute. Francesco resiste e fonda la sua vita sulla continua ricerca del Signore, nello spirito della “minimezza” da cui scaturisce l’amore e la carità verso il prossimo.

Uno spettacolo che, già dalle prime prove teatrali, emoziona fino alla commozione. L’opera di Perri si discosta dalla tradizione del genere lirico e tenta coraggiosamente di esplorare nuovi linguaggi e commistioni. Il risultato è efficace, musicalmente sorprendente, con arie godibili seguite da ben costruiti recitativi sospesi.

Un’opera “Pop” che raggiunge l’obiettivo di diffondere la figura di San Francesco di Paola e, al contempo, offrire una sontuoso e straordinario spettacolo di grande impatto visivo, affidato ad un cast di talentuosi interpreti.  L’evento chiude “Fatti di Musica Radio Juke Box 2017”, la trentunesima edizione del Festival-rassegna del Miglior Live d’autore, progetto tra i vincitori del bando per grandi Festival Internazionali di Regione Calabria e Comunità Europea.

«Produrre un’opera così imponente è un grande sforzo – ha detto Ruggero Pegna – Ringrazio Selene e Giada Falcone che l’hanno voluta co-produrre con la mia Show Net. Per la Calabria è un evento straordinario. Una storia struggente, uno spettacolo bellissimo, con splendide musiche, scene e coreografie di grande impatto, firmato da autentici numero uno del genere e con un cast di attori e cantanti davvero eccezionali!»

 

 

Informazioni utili per assistere all’Opera

Spettacoli serali ore 21.00 – Settori e prezzi (ragazzi sconto del 20%): Platea numerata € 40 (ridotto 5/12 anni € 32); Tribuna bassa € 35 (ridotto 5/12 anni € 28); Tribuna alta centrale € 30 (ridotto 5/12 anni € 24); Curva € 25 (ridotto 5/12 anni € 20); Tribuna laterale alta € 20 (ridotto 5/12 anni € 16). Prezzi Gruppi (sconto del 15%): Platea numerata € 34; Tribuna bassa € 30; Tribuna alta centrale € 25,50, Curva € 21; Tribuna laterale alta € 17 (info: 0968441888 o su www.ruggeropegna.it).

Spettacoli mattutini per le scuole ore 10.30 – Per questi spettacoli riservati agli istituti scolastici il prezzo unico ridotto è di euro 14,00 a studente, oltre alla gratuità per un docente ogni 15 studenti. Già avviata la prevendita dei biglietti in tutti i punti Ticketone e su www.ticketone.it. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 09684441888 oppure scrivere a info@ruggeropegna.it.

 

Prevendite principali abituali e Ticketone (acquisto online su www.ticketone.it e www.ruggeropegna.it):

  • REGGIO CALABRIA: B’Art (a fianco Teatro Cilea), Tel. 0965332908; Media World, Via Nazionale-S.S. Ionica snc – Tel.0965738211;
  • COSENZA: Inprimafila, Via Marconi n. 140 – Tel. 0984795699; Bar Parise, via Gerolamo Caloprese n. 44, tel. 098438155;
  • CASTROVILLARI: Dany Music, Via Mazzini 57/A – Tel.098127084;
  • CATANZARO: Ricevitoria Rotundo, Via della Stazione 28/30 – Tel.0961752097;
  • Media World, Viale Emilia – Tel.0961719511, Bar Mignon, corso Mazzini, te. 0961741000;
  • CORIGLIANO C.: Royal Bar, via Provinciale 56, Tel. 0983884425;
  • CROTONE: Bar Nettuno, via Miscello da Ripe 33, Tel. 0962668810; Aleph Incontro, via Scalfaro 100, tel.  3275869983;
  • DAVOLI MARINA: Check Sound, viale Cassiodoro 25, Tel. 0967572505; 
  • GIOIA TAURO: Travel Street, Via Sicilia 5 – Tel.096652802;
  • LAMEZIA TERME: Show Net Uffici Pegna, Corso G.Nicotera 237 – Tel. 0968441888;
  • LOCRI: Persephone Viaggi, via Garibaldi n. 30, Tel. 0964232172;
  • PALMI: Agenzia Viaggi Tourist Point, via Brunmo Buozzi n. 159, tel.  096645812;
  • RENDE: Media World Cosenza (c/o C.C. Metropolis), Via Kennedy snc – Tel. 0984848111; Rivendita Tabacchi n. 6 di C. Broccolo, via G. Marconi n. 77, Tel. 335.5693406;
  • SAN GIOVANNI IN FIORE: De Marco Tour 1, via S. Francesco n. 176, Tel. 0984992113
  • SIDERNO: Diano Viaggi, via dei Salici n. 4, Tel. 0964381397;
  • SOVERATO: Disco Express, via Amirante n. 25, tel. 096721441;
  • VIBO VALENTIA: Agenzia Cultura Viaggi di Massimiliano Pata, Via Calabria 15 – Tel. 3204522449; Edicola Tabacchi Messina Salvatore, piazza d’Armi n. 3, tel. 096343617

Al via la stagione teatrale al Rendano: è di scena il “grande” musical di Pinocchio

pinocchioE’ un “Pinocchio” spumeggiante e brioso, a tratti malinconico e riflessivo e  notevolmente rivisitato, quello interpretato sulla scena da Manuel Frattini e dal cast della compagnia della Rancia, a dodici anni di distanza dal suo debutto. Una versione, rinnovata in gran parte del cast, che dopo innumerevoli successi all’estero, è approdata anche al Teatro Rendano di Cosenza il 24 e il 25 novembre, aprendo la stagione teatrale 2015/2016.

Un sold out annunciato che, pur non essendo realmente tale, ha fatto registrare un numero di abbonamenti teatrali ben superiori alle aspettative. Un cast, a tratti più acerbo rispetto a quello originale, che ha regalato momenti di divertimento e allegria tra il pubblico, estremamente partecipe ed entusiasta. Pinocchio_Il grande musical scritto da Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti, racconta il grande classico della letteratura per ragazzi scritto da Collodi, e la storia di un burattino che, alle prese con la differenza tra bene e male, si ritrova a vivere una serie di disavventure durante le quali impara la lezione più importante: quella sull’amore.pinocchio 4

Così, se da una parte la versione teatrale del celebre romanzo si rivela vincente nell’interpretazione del protagonista Manuel Frattini e nella costruzione dei quadri corali che vedono coinvolto un’ entusiasmante corpo di ballo, dall’altra la volontà di porre l’accento su alcuni temi, come quello del rapporto padre/figlio appare in alcuni momenti decisamente forzata e un po’ stucchevole. L’orma dei Pooh, autori dei testi musicali, emerge prepotente in più momenti, a tal punto da riuscire a percepire persino nell’inclinazione della voce di alcuni attori, il “sound” marcato del noto gruppo. Ciò che sembra essere trattato solo superficialmente e che forse avrebbe meritato più attenzione, in questo Pinocchio, è l’attenzione a tutte quelle sfumature, dall’ anticonformismo al  valore della scuola fino all’ “importanza” della coscienza, che hanno fatto, di un romanzo letterario,  un capolavoro unico nei secoli. pinocchio 2pinocchio 3

Ad appassionare, tra le note più gradevoli dello spettacolo, l’interpretazione di Luigi Fiorentini, il Grillo Parlante che, unito al protagonista, all’ecletticità della scenografia e alla magia di alcuni quadri collettivi, si annovera tra gli elementi più riusciti dello spettacolo. Un successo a metà dunque, proprio come il suo burattino.

 

Lia Giannini

 

 

 

Moda e Cinema: la serata glamour de “La Primavera del cinema italiano”

IMG_7565Approda la moda nel festival del cinema cosentino “La primavera del cinema italiano”. Poche ore ancora e si concluderà anche l’ottava edizione. Ieri, presso il cinema Super Modernissimo, è stata protagonista la bellezza con le finaliste di Miss Italia 2015 capitanate da Miss Italia Alice Sabatini. Ad aprire l’evento sono state proprio le miss che hanno sfilato indossando i gioielli di “Scintille” e la collezione, omaggio dello stilista calabrese Claudio Greco, ispirata alla donna di  Spectre 007. Avorio, cipria, cioccolato, rosa e giallo acceso. Queste le tonalità protagoniste declinate in tubini di eco pelle, gonne plissettate e abitini stile anni ’50. Ad accompagnare le giovani miss, un parterre maschile vestito da Arturo Scola e gli accessori de L’Ottico di Somma e Morrone.

La serata è stata anche vetrina di presentazione per l’agenzia Carli Fashion Agency, responsabile dell’organizzazione, che ha anticipato l’apertura della scuola di avviamento allo spettacolo, coadiuvata dallo Stesso Greco e da Linda Suriano. A concludere l’intervento, tra gli ospiti, la famosa Roberta Morise, conduttrice di successo su rai uno e calabrese d’origine. Di seguito la galleria fotografica a cura di Francesco Farina:

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“La Sposa” al Castello Svevo: tra glamour e bellezza spunta la cultura

IMG-20151108-WA0000Per un attimo la maestosa cornice del Castello Svevo ha lasciato credere che quella a cui si stava assistendo era davvero una sfilata degna di AltaRoma, della London Fashion Week o della Milano Moda. Designer importanti del calibro di Antonio Riva e Renato Savi, hanno incantato le passerelle del castello cosentino con abiti di ogni genere e manifattura. Dal pizzo all’organza, passando per i tessuti fluidi, le trame a forma di rosa e le pietre preziose. Cinque diverse collezioni, un tripudio di abiti da sposa e una  linea di gioielli, quelli di Gerardo Sacco, rigorosamente made in Calabria, hanno fatto da cornice, ieri, all’evento “La Sposa” diretto e coordinato da Terry Saponaro, Luigi Vircillo e Rosaria Succurro.

Una serata organizzata in poco tempo che, tuttavia, grazie all’adesione di alcuni importanti sponsor (uno su tutti Villa Fabiano, la cui classe e cortesia si rivelano sempre promotori di eccellenza e l’AIPD) si annovera, assieme a molti altri celebrati nel castello dal restauro ad oggi, tra quelle iniziative di carattere privato ed elitario, apprezzabili sotto molti aspetti, decisamente migliorabili sotto altri.

IMG-20151108-WA0007“La Sposa” ha infatti avuto il merito di coniugare il consuetudinario defilè di abiti da sposa ad un momento culturale di spessore che ha coinvolto, tra le personalità presenti, i già noti Riva a Savi, oltre a Marco Villani(Bellantuono di Blumarine) e Alessandra Nava (Peter Langner). Nel pomeriggio spazio alle loro interviste, durante le quali sono emerse curiosità e consigli interessanti e un pizzico di storia, grazie all’interpretazione degli attori del Parco Tommaso Campanella, nei panni di Luigi D’Angiò e Margherita di Savoia, e all’intervento di una docente Unical che ha speso alcune considerazioni sull’importanza del matrimonio, oggi scelta consapevole e (si spera) d’amore, un tempo fonte d’interesse puro, ma anche sul fenomeno, sempre più diffuso, del matrimonio minorile. Traendo spunto dalla vicenda dell’antica regina, sposa a soli 12 anni e ben preso vedova, si è voluto ricordare quanto sia drammaticamente troppo alto il dato che vede coinvolte giovani adolescenti, dell’Asia e dell’Africa, in situazioni di matrimoni organizzati e gravidanze indesiderate che spesso conducono alla morte precoce.IMG-20151108-WA0009IMG-20151108-WA0010 IMG-20151108-WA0005IMG-20151108-WA0020

Un contributo senz’altro piacevole, per concludere, dal punto di vista del glamour e dell’approfondimento culturale, al quale tuttavia è sembrata mancare quell’attenzione nei confronti del pubblico (quantomeno in termine di adesioni numeriche) che, in logica di marketing, avrebbe richiesto maggiore pubblicità all’evento e una condivisione diversa da quella riservata nelle fasi salienti della serata. Un evento tutto sommato apprezzabile che, studiato maggiormente nei dettagli, potrebbe rivelarsi fonte di notevoli sorprese in futuro.

Lia Giannini

 

Da Marco Liorni ai casting di Ciao Darwin: un sogno chiamato “NexTv”

nextvCOSENZA – “Esistono molti modi per fare bene questo mestiere ma una sola è la chiave per essere un conduttore di successo: entrare in empatia con le persone. ” A parlare è Marco Liorni, oggi conduttore molto amato e protagonista de “La vita in diretta”, un tempo, volto scanzonato e rassicurante del Grande Fratello. Da traghettatore di anime a propagatore di verità, quello che si presenta ai ragazzi di NexTv, il progetto di Lucio Presta in collaborazione con Amo Cosenza e il Teatro dell’Acquario  che punta a scovare i  talenti televisivi del domani, è un uomo dal viso angelico, il sorriso amichevole e l’atteggiamento comune di una persona di famiglia. Il nono professionista scelto da Lucio Presta per raccontare ai giovani cosentini il suo segreto del successo, è mite, riservato, quasi schivo nel parlare di sé e della sua vita privata. Diversamente da chi l’ha preceduto, non fa premesse, né inutili digressioni. A lui interessa raccontare ai giovani, quanto più possibile, quello che vogliono sapere. In comune con chi lo ha preceduto, ha la grande passione per il suo lavoro ma soprattutto la grande professionalità. La stessa che lo fa essere certosino e metodico nel suo lavoro, “quasi come un chirurgo”, sottolinea Presta, e che lo porta a trascurare quella parte leggera e frizzante che potrebbe essere spunto di qualche opportunità in più. Un personaggio che mai come in questa occasione, si rivela prima di tutto una persona in grado di trasmettere serietà e sobrietà, due caratteristiche al di fuori del comune in quelli notoriamente riconosciuti come “divi” dello spettacolo. Mai una parola fuori posto, mai una smorfia, mai un atteggiamento che possa far capire a chi gli si rivolge in modo sbagliato, di essere offeso o peggio ancora adirato. Di lui, racconta Presta, si possono dire solo cose positive. Nato dalla radio, Liorni sbarca in Tv e per sette anni rimane ancorato al personaggio del Grande Fratello. E’ l’uomo della porta rossa, colui il cui sorriso rassicura e fa sentire a casa. Poi, nonostante la difficile decisione di abbandonare quel ruolo troppo invadente, rimane quattro anni lontano dal mondo televisivo. Fino a ritornare, in una nuova veste professionale, a fare ciò che gli riesce meglio: essere una persona seria. “Di quelle che riescono a catturare un target di ampia portata come solo un altro grande della tv riesce a fare”, dice Lucio Presta. Di quelle che sono capaci di pensare alla tv del domani con piglio critico, pur mantenendo in modo assolutamente integerrimo, la posizione per la quale sono stati chiamati a lavorare.IMG_20151107_145733

E’ diligente Liorni, anche quando gli si chiede sul serio di polemizzare, sembra utilizzare una certa fatica nel farlo. E riesce, anche in quel caso, a dire la sua in maniera asciutta, elegante, diplomatica, senza scomporsi mai troppo. “Se oggi devo dirvi ciò che davvero manca alla Tv, allora dico: il coraggio. Il coraggio di osare, di cambiare, di interrogarsi di più, di disinteressarsi dei dati commerciali a favore di una televisione che parli del pubblico, al pubblico e per il pubblico e che, quello stesso pubblico lo soddisfi realmente. Spesso chi dirige le televisioni, non sa nemmeno cosa accade all’interno. Non importa nulla a nessuno. L’importante  non sembra essere quello di domandarsi  di cosa c’è bisogno ma assicurarsi di non perdere ciò che si ha.”. L’ incontro si chiude tra il racconto di sogni e desideri ancora da realizzare, incontri che gli hanno cambiato la vita, spunti per la tv del domani e confessioni sui programmi che avrebbe voluto condurre e che invece altri hanno condotto per lui. Ma, stavolta, a lasciare entusiasti i giovani del Sud non è solo la testimonianza di un loro beniamino, quanto la sorpresa annunciata da Presta. Venerdì 27 novembre, il Teatro dell’Acquario, diventerà palcoscenico dei casting per la prossima edizione di Ciao Darwin. Alle porte aperte alla cittadinanza, si unirà  uno spazio, allestito ad hoc, per i ragazzi di NexTv che potranno vedere, per la prima volta dal vivo e in maniera pratica, come quel mestiere si fa e non si spiega. A loro sarà data la possibilità di aiutare, fare domande, intervenire, assistere e prendere nota. Un progetto ambizioso, nato quasi per gioco, che incontro dopo incontro, sta appassionando i ragazzi di una città per troppo tempo strozzata dalle raccomandazioni, le conoscenze, le paure e le poche possibilità. Un progetto che pone i più volenterosi nella condizione di farsi conoscere per quello che realmente sono in grado di pensare, di fare e di inventare, al di là delle loro possibilità economiche o di quelle possibilità che, grazie all’aiuto di altri, possono raggiungere nella vita. Un progetto nel quale stanno investendo speranze ed entusiasmi  che, si spera, porti presto qualcuno di loro a trasformare il sogno in una vera realtà.

Lia Giannini

Ph: Andreina Morrone

“Nessuno limiti GOEL”: vicinanza all’agriturismo “A Lanterna” dopo le intimidazioni mafiose

Logo_GoelBioAncora un’intimidazione di mafia per l’azienda agrituristica “A Lanterna”, appartenente al gruppo cooperativo “GOEL”, che da anni rappresenta un faro nell’ambito delle imprese etica, volte ad innovare nel territorio calabrese a dispetto della criminalità che vige. Il gruppo cooperativo GOEL si dichiara intollerante a qualsivoglia forma di intimidazione che rallenti la voglia di crescere e limiti le iniziative di tutti quei giovani che contribuiscono all’annullamento della povertà.

Siamo vicini a Vincenzo Linarello e a tutti i cooperatori del gruppo GOEL – dice Camillo Nola, Presidente di Confcooperative Calabria – dopo l’ennesimo attacco mafioso, che siamo certi non scalfirà la voglia di crescere e innovare insita in GOEL. La piena fiducia nell’opera e nella resilienza della cooperativa, non devono essere però un modo per sentirsi la coscienza a posto. I cooperatori di GOEL non vanno lasciati soli; il solo agriturismo “A Lanterna” ha subito sette attacchi dal 2009 ad oggi. Dunque, il Governo deve impegnarsi per garantire la sicurezza dei lavoratori e maggiori tutele.” Alle parole del presidente regionale fanno eco quelle del direttore, Vincenzo Cané: “Dopo questo ennesimo atto, che nel corso di questo anno, colpisce ancora una cooperativa, valuteremo assieme a tutti gli aderenti cosa fare e come dare un segnale forte all’intera regione e a quel sistema mafioso che vede nella buona cooperazione un pericolo. Sicuramente non lasceremo da sola GOEL in questo momento e assieme a Vincenzo e agli altri cooperatori ci attiveremo per dare una scossa vera e sensibile a questo territorio, affinché i cori di solidarietà si trasformino in atti concreti adeguati a sterilizzare il rischio di assuefazione ad intimidazioni orientate a fermare il cambiamento etico della nostra regione. Per raggiungere questo obiettivo, infine, chiediamo ancora una volta alla Regione Calabria un impegno forte e uno strumento di supporto per le imprese che operano nella legalità e sono oggetto di intimidazioni e danneggiamenti, affinché le parole possano essere complementate da atti concreti, che diano risposte in tempi certi.

 

Aperte le iscrizioni: Al via il nuovo corso per arbitro da calcio a Rossano

arbitriSono aperte le iscrizioni al corso nazionale per arbitro di  calcio della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), voluto dal Presidente Nazionale Marcello Nicchi e dal suo Comitato Nazionale. Un’iniziativa  della Sezione Arbitri “Antonio Celestino” di Rossano, che prenderà il via il prossimo sabato 7 novembre alle 15:00, dopo sei edizioni di successo. Al corso, potranno prendere parte gratuitamente  tutti i candidati di ambo i sessi che siano cittadini della Comunità Europea, con documento di identità valido, ed i cittadini extra comunitari, dotati anche di regolare permesso di soggiorno, che abbiano compiuto alla data dell’esame il 15° anno di età e non abbiano compiuto il 35° anno.

Al termine del corso il candidato dovrà sostenere una prova di ammissione all’esame,  test scritti ed orali sul regolamento del giuoco del calcio ed un test di idoneità atletica. Coloro che supereranno la prova, divenendo ufficialmente arbitri dell’Associazione Italiana Arbitri FIGC, arbitreranno nella categoria “Giovanissimi”.

Ogni arbitro dell’AIA è in possesso della tessera federale avrà accesso gratuito in ogni stadio dove la partita è organizzata sotto l’egida della FIGC su territorio nazionale. La domanda di iscrizione  può essere inviala tramite posta alla Sezione AIA di Rossano, Via Sibari, 18 – 87067 Rossano (CS), oppure tramite fax allo 0983/511640 o per mail a rossano@aia-figc.it con i dati e un recapito telefonico, la segreteria contatterà gli interessati.

 

Accettato l’invito di Mario Oliverio: Vandana Shiva in Calabria

OLIVERIO E SHIVACatanzaro(Cz)Il Presidente della Regione Mario Oliverio, in seguito all’incontro avuto, nello stand della Regione all’expo2015, con l’ambientalista indiana Vandana Shiva, le ha chiesto di venire in Calabria per una “lectio magistralis” sulle problematiche a lei care. Il Premio Nobel alternativo “93 si è detta immediatamente disponibile. Con grande entusiasmo ha colto l’invito ed ha comunicato, immediatamente, la prima data disponibile per venire nella nostra regione. Arriverà in Calabria il ventidue novembre per restare fino al ventiquattro. In quei giorni sarà a disposizione del programma che il Presidente Oliverio farà.  “Sono molto contento – ha detto Oliverio –  per il modo immediato e simpatico con cui la sig.ra Vandana Shiva ha accolto il mio invito. Si tratta di una grande donna che ha fatto della battaglia per uno sviluppo più equilibrato una ragione di vita. Avremo tanto da apprendere da questa personalità che ha dato molto per una visione alta del rapporto tra produzione e consumi, che ha al centro il contrasto alla povertà e che ha teso ad esaltare la biodiversità come fattore di uno sviluppo equilibrato. Vandana Shiva è un’eminente personalità il cui messaggio ha plasmato larghi strati della parte più avanzata della ricerca in tutto l’emisfero. E’ per noi motivo di grande orgoglio averla in Calabria”

Intervista a Giulietto Chiesa su crisi, futuro, media, Alternativa e Grillo

Giulietto Chiesa ha partecipato al convegno su crisi e politiche europee che si è tenuto a Pentone(Cz), presso il salone del Santuario di Termine. Lo abbiamo sentito su crisi, futur, media, Alternativa e Grillo.

Crisi e scenari futuri: solidarietà o guerra

Fatti e interpretazioni

Media e manipolazione

Grillo e Alternativa

 

 

 

A cura di Rita Paonessa

FOCUS/Crisi, politiche europee, futuro: un convegno a Pentone (Cz). Giulietto Chiesa ha chiuso la serata

PENTONE (CZ) – Crisi, politiche europee, debito e speculazione, futuro: se ne è parlato a ‘Famiglie in crisi: quale futuro per l’Italia?’. Il convegno si è tenuto a Pentone, in provincia di Catanzaro, presso il salone del santuario di Termine. Giulietto Chiesa [intervista] ha chiuso la serata. Prima di lui sono intervenuti Alberto Scerbo (docente Magna Graecia già direttore Osservatorio Giuridico Conferenza Episcopale Calabra), Vincenzo Falcone (docente universitario già segretario generale Comitato delle Regioni UE) e Sergio Basile (direttore ‘QuiEuropa’ – Osservatorio nazionale Politiche Europee). Dopo i saluti del sindaco di Pentone, Raffaele Mirenzi, ha introdotto il convegno Don Gaetano Rocca, rettore del Santuario e direttore diocesano Ufficio Pastorale del Lavoro e Problemi sociali. L’incontro è stato organizzato dal Santuario Madonna di Termine, in collaborazione con l’Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro (Dipartimento di Filosofia del diritto), QuiEuropa (www.quieuropa.it) e Comune di Pentone.

«Ce ne torniamo a casa arricchiti, ma ci avete dato troppe nozioni», interviene un uomo dal pubblico a fine serata. In effetti, i relatori hanno dato informazioni e dati, anche tecnici, di cui non si sente parlare spesso: sulle prime, orientarsi è difficile. Ma il sasso è stato lanciato. Per Don Gaetano Rocca non sono importanti tanto le risposte quanto le domande. Il rettore del santuario, nell’introduzione, ha fatto ricorso alla metafora, diffusa, della malattia e della cura: «la malattia è evidente e conclamata – ha detto – la terapia per risolverla è avvolta da una nebulosa che spazia tra ideologia e particolare formazione culturale». Tra gli altri, ha citato Ford: «È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina».

L’elemento comune alle relazioni sembra essere stato il fattore tempo. E’ necessario agire in fretta. E’ necessario guardare al lungo termine per intravvedere gli esiti – catastrofici – della crisi attuale e trovare le relative soluzioni. E’ necessario pure guardare al passato. Per tentare di capire come siamo arrivati al punto in cui ci troviamo, individuare le responsabilità, renderci conto di chi siamo e di chi possiamo essere. Dopo gli interventi dei relatori, i presenti hanno posto domande e condiviso riflessioni: il confronto è continuato.

 

Cambiamenti veloci e politica lenta, il caso Calabria – Mutamenti economici veloci, politica lenta nel rispondere: è il gap messo in luce da Vincenzo Falcone. Quanto all’Europa, per il professore, «la coscienza europea non si ottiene dall’oggi al domani e, anche se il percorso è ancora lungo, il processo è irreversibile». Falcone si è soffermato sulla Calabria, «la regione dove nulla si trasforma – ha detto – lo dico perché a causa di una classe dirigente che non sa guardare oltre il breve periodo ed è carente circa la conoscenza dei processi, cioè noi abbiamo una classe politica ignorante, che non conosce la storia della Calabria». Il professore ha snocciolato alcuni dati: accesso al credito inesistente, 70mila miliardi di vecchie lire messe a disposizione della Calabria, impatto degli interventi comunitari uguale a zero.

Politica, economia, Europa – Alberto Scerbo ha fatto il punto sull’Europa: una parola – secondo lui – dietro cui ci si nasconde («Si dice ‘ce lo ha ordinato l’Europa’, ma non so quante cose ci ha realmente ordinato l’Europa»). Per il docente, l’Europa politica non c’è: «un problema molto difficile è la sovranità degli Stati: perché si possa parlare di un organismo sovranazionale, è necessario che gli Stati facciano un’azione di abdicazione alla propria sovranità, ma questa abdicazione non c’è stata». D’altra parte, Scerbo ha sottolineato la prevaricazione dell’elemento economico: «l’economia è diventata il problema essenziale, muove la politica: politica e diritto sono arretrati e hanno messo davanti a sé l’elemento economico, usato per giustificare le scelte della politica e del diritto».

Debito e risposte europee (Fiscal Compact e Fondo salva Stati) – Sergio Basile ha analizzato debito pubblico e risvolti delle risposte europee. «In Italia il debito pubblico scoppia negli anni ’80 – ha spiegato – in trenta anni passa dal 60% al 125 %». Ha proseguito: «in parte è dovuto alla cattiva gestione politica, ma questo è vero solo al 10%, lo dicono i dati». Il direttore di QuiEuropa ha fatto, quindi, riferimento alla privatizzazione della Banca d’Italia (1992, Governo Amato), agli 80 miliardi di interessi passivi pagati ogni anno alle banche, alle agenzie di rating e ai loro “consigli” manipolati seguiti come diktat, ai 45 miliardi d’euro l’anno che dovremmo pagare per venti anni secondo il Fiscal Compact, ai meccanismi inquietanti del Fondo salva Stati. Fattori che hanno giocato e giocano un ruolo rilevante nel debito pubblico. «La mia non è una teoria complottista, sono dati pubblici, si trovano su internet», ha precisato Sergio Basile.

Crisi, pianeta e guerra – Giulietto Chiesa ha ampliato la prospettiva al pianeta e agli scenari futuri. Il giornalista ha spiegato che le risorse del pianeta (petrolio incluso) sono limitate, ma viviamo in un sistema – quello capitalistico – orientato a uno sviluppo illimitato. «Ma in un sistema finito di risorse, uno sviluppo infinito è impossibile». D’altra parte, paesi fino a ieri sfruttati – Cina, Brasile, America Latina, India, i cosiddetti BRICS – crescono velocemente. «Non siamo più al centro del mondo – ha detto – dovremo fare i conti con la necessità di diminuire i consumi. Per il presidente di Alternativa, proseguire con questo ritmo significa andare dritti verso la guerra perché «si dovrà andare a prendere le risorse dove ci sono». Perciò «non possiamo più crescere», è la conclusione di Giulietto Chiesa, in controtendenza rispetto al leitmotiv di questi tempi. Il giornalista ha fatto anche riferimento all’infinita produzione di denaro e a rifinanziamento delle banche fallite.

 

Rita Paonessa