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Cosenza, Tribunale dispone dissequestro Piazza Bilotti. Occhiuto: “Opera restituita alla città”

COSENZA – “E’ stato necessario un po’ di tempo, ma alla fine Piazza Bilotti è stata restituita ai cittadini. Non possiamo che essere felici e accogliere con soddisfazione il provvedimento di dissequestro del Tribunale di Cosenza che ringrazio per aver dato corso alle istanze che il Comune, attraverso l’avvocato Nicola Carratelli, aveva rappresentato”. Commenta così il Sindaco Mario Occhiuto il provvedimento con il quale la sezione penale del Tribunale di Cosenza, nella sua composizione collegiale (Presidente Dott.ssa Carmen Ciarcia, giudici Dott.ssa Stefania Antico e Dott.ssa Iole Vigna) ha oggi disposto il dissequestro di Piazza Bilotti restituendola all’Amministrazione comunale. Il dissequestro riguarda – si legge nel dispositivo – “la parte diversa dall’area museale e corrispondenti spazi superiori e inferiori, come delimitati dalla transennatura apposta per impedire l’accesso al pubblico”.

“Quel che è importante oggi – sottolinea Mario Occhiuto – è che Piazza Bilotti sia restituita, dopo quasi un anno, alla città e che dopo tutte le vicissitudini che ha attraversato torni ad essere fruibile quasi nella sua interezza, eccezion fatta per l’area museale e per alcuni spazi ad essa corrispondenti. L’opera che abbiamo realizzato con grande convinzione, nonostante sia stata lungamente contrastata e sulla quale si sono addensate denunce le più diverse ed ogni genere di ostacolo, da più parti alimentato, rappresenta un’opera di architettura contemporanea che fa assumere alla nostra città una connotazione altamente innovativa. Grazie al dissequestro, Piazza Bilotti – ha aggiunto Occhiuto – tornerà a disposizione dei cittadini, ma anche dei commercianti, provati da questo periodo di fermo e dalla pandemia, ma tornerà soprattutto nella disponibilità dei giovani che – ci auguriamo prestissimo – possano riappropriarsi della socialità perduta a causa del diffondersi e propagarsi del virus. Torna ad essere utilizzato il parcheggio interrato al servizio della più grande e attrattiva area commerciale all’aperto della Calabria che è la nostra isola pedonale di Corso Mazzini, così come tornerà agibile l’area food di un importante marchio internazionale, punto di riferimento per i nostri giovani. Con la realizzazione di Piazza Bilotti – ha aggiunto il Sindaco Occhiuto – abbiamo portato a compimento un’opera di rigenerazione urbana che ha trasformato un improponibile slargo pieno di lamiere, con le automobili che salivano da Piazza Kennedy e con livelli di inquinamento non certamente propri di una città moderna, civile e sostenibile, in uno spazio polivalente completamente pedonalizzato e rinnovato e del quale si avvantaggeranno le nuove generazioni di cosentini anche negli anni a venire. Il fatto che la piazza venga oggi dissequestrata mitiga, in qualche misura, tutte le amarezze di questo lungo periodo e quella, in particolare, di dover subire un processo per l’approfondimento nel merito delle questioni relative alle procedure per il collaudo di Piazza Bilotti. Procedure di collaudo che ho voluto stimolare sempre e comunque nell’intento e nell’onestà intellettuale di lasciare alla città opere sicure per i cittadini. Ogni stimolo dato ai tecnici ha avuto, infatti, come obiettivo quello di predisporre, e nel migliore dei modi possibile, tutti gli atti necessari per la consegna della piazza ai cittadini, ovviamente sempre nella massima sicurezza e per il bene della collettività. Ribadisco, infine, il mio ringraziamento alla magistratura e la mia piena fiducia nel suo operato. Bene hanno fatto i giudici a disporre gli opportuni accertamenti del caso, in presenza di dubbi sulla sicurezza di un’opera pubblica”.

Il collegio del Tribunale di Cosenza ha disposto il dissequestro della piazza dopo aver esaminato la richiesta di revoca del sequestro preventivo disposto dal Gip del Tribunale di Catanzaro il 17 aprile 2020, depositata il 3 aprile scorso dal difensore dell’Amministrazione comunale, avvocato Nicola Carratelli, dopo aver acquisito il parere favorevole del PM e dopo aver preso atto dell’esito dell’attività di verifica della sicurezza e della consistenza delle opere e delle strutture in calcestruzzo della piazza, come da relazione tecnica redatta, su incarico dell’Amministrazione comunale, dalla Sismlab s.r.l.. Il provvedimento di dissequestro è stato adottato a seguito dell’intervenuto adempimento delle attività propedeutiche alla revoca del sequestro, individuate e prescritte dal Gip su conforme parere del PM, quali condizioni per la riapertura al pubblico della piazza. Il Tribunale di Cosenza nel disporre il dissequestro ha ritenuto sussistenti le condizioni per la fruibilità della piazza e dei relativi locali e strutture, per la parte diversa dall’area museale e corrispondenti spazi superiori e inferiori (appositamente transennati per impedire l’accesso al pubblico) essendo venute meno le ragioni di cautela poste a base del vincolo originario.

Occhiuto si congratula per “The Keepers”, film girato al Castello Svevo di Cosenza

COSENZA – “Siamo molto felici che un cortometraggio girato nella nostra città, peraltro nel nostro monumento simbolo, il Castello Svevo, ed evocativo della figura dell’imperatore Federico II di Svevia, partecipi alla selezione dalla quale scaturiranno le nominations al prestigioso premio cinematografico David di Donatello”.

 

Lo afferma il Sindaco Mario Occhiuto che ha commentato con compiacimento la notizia della partecipazione di “The Keepers”, il cortometraggio prodotto dalla Redfin Production di Cosenza e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, al David di Donatello, l’Oscar del cinema italiano.

The Keepers si colloca a metà tra il thriller storico ed il fantasy e trae ispirazione dalla figura dell’imperatore Federico II di Svevia, lo Stupor Mundi.

Nato da un’idea di Ermanno Reda e diretto dal regista Gianfranco Confessore, che è anche autore della sceneggiatura e direttore della fotografia, il corto è frutto di un laboratorio cinematografico durato sei mesi, realizzato a Cosenza nel 2019 e anch’esso patrocinato dal Comune. Al centro di questa vera e propria spy story c’è un manufatto che potrebbe cambiare i destini del mondo e che non è altro che il dono che il sultano d’Egitto consegnò all’imperatore Federico II, in occasione della sesta crociata. Consapevoli del suo valore, otto custodi lo proteggono dagli assalti di forze oscure che intendono sottrarlo. The Keepers rappresenta il progetto pilota dal quale potrebbe presto derivare una vera e propria serie televisiva che la produzione e il regista hanno sottoposto all’attenzione della piattaforma Netflix. Il titolo della serie è “The Gift” e prossimamente se ne dovrebbe sapere di più. Mentre “The Keepers” ( il cui trailer è disponibile al seguente link (https://www.facebook.com/1304102483086044/posts/1833360763493544/) è stato interpretato da un cast di esordienti, quasi tutti cosentini e molti dei quali veri e propri neofiti affascinati dal mondo del cinema, della serie “The Gift” dovrebbe far parte un cast di attori professionisti, tra i quali dovrebbero essere della partita, tra gli altri, Marina Suma, Corinne Clery, Orso Maria Guerrini, Andrea Roncato, Annalisa Insardà, Emanuele Vezzoli, Natalia Simonova, Amaurys Perez, e, ancora, i calabresi Alessandra Aulicino, Costantino Comito, Paolo Mauro, Marco Tiesi, Francesco Bossio e Antonello Lombardo.

Il Sindaco Mario Occhiuto ha auspicato, nel suo messaggio di compiacimento, che il cortometraggio di Ermanno Reda e Gianfranco Confessore possa ambire ad entrare nelle nominations del David di Donatello nella sezione riservata ai cortometraggi. “Sarebbe – ha detto il Sindaco – una bella soddisfazione per Cosenza ed anche la conferma di come la nostra città con la sua diffusa bellezza, concentrata nei suoi monumenti storici e nelle realizzazioni della contemporaneità, si presti perfettamente ad essere set cinematografico di produzioni alle quali anche il cinema nazionale deve poter guardare per il futuro”.

 

 

Occhiuto nella conferenza di fine anno: «Anno difficile ma non arretriamo. Parco del Benessere intitolato a Jole Santelli»

COSENZA – Non solo azioni di contrasto alla pandemia e all’emergenza Covid 19, ma anche la prosecuzione delle politiche di miglioramento della città, rendendola più attrattiva, e di quelle buone pratiche volte a realizzare una migliore qualità della vita e a perseguire, a tutti i livelli, il paradigma della bellezza nelle sue molteplici declinazioni. E’ questo il bilancio che il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha tracciato, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, nel corso della quale il primo cittadino ha rivolto un augurio particolare ai cosentini per l’imminente festività di Natale.

“Un anno intenso – definisce Occhiuto quello che sta finendo – contrassegnato dalla particolarissima contingenza della pandemia e dall’emergenza Covid 19 che il Comune ha saputo fronteggiare facendo spesso ricorso al potere ordinatorio riconosciuto ai Sindaci che, in campo sanitario, rappresentano anche la massima autorità locale. Mi sono assunto personalmente delle responsabilità attorniato da quasi tutti i componenti la giunta comunale, dal Vice Sindaco Francesco Caruso agli assessori Loredana Pastore., Lino Di Nardo, Alessandra De Rosa, Rosaria Succurro, Michelangelo Spataro e Carmine Vizza – quando si è trattato di ricorrere a provvedimenti necessari per evitare gli assembramenti o quando ho emanato delle ordinanza riferite non solo alla prevenzione (riferite alla chiusura dei centri anziani o all’annullamento della tradizionale Fiera di San Giuseppe) ma anche quando si è trattato di sollecitare l’Azienda Ospedaliera, sempre facendo ricorso al potere di ordinanza, ad assumere personale sanitario per far fronte alle esigenze di un Ospedale al collasso”.

Sull’ospedale

Sull’argomento il Sindaco si lascia andare ad una sottolineatura, non condividendo la decisione di annullarla, “perché- dice- quando un Sindaco fa un’ordinanza in materia di salute pubblica non può subirne l’annullamento, anche se poi i rilievi che sono stati mossi li abbiamo anche corretti”. Sempre sulle azioni di supporto in materia di salute pubblica, Occhiuto ha ricordato la messa a disposizione di locali comunali per le USCA, al servizio della medicina del territorio, e l’allestimento nell’area di Vaglio Lise, dell’Ospedale militare da campo e per il quale ha ringraziato tutti i militari e, in particolare, il generale Antonio Battistini, il colonnello Michele Tirico, direttore sanitario della struttura campale, e il colonnello Alfonzo Zizza che ha partecipato alle fasi propedeutiche all’allestimento. “Oggi l’Ospedale militare da campo – ha detto Occhiuto – è un’assicurazione sulla vita dei cittadini. Laddove dovessero, malauguratamente, aumentare i ricoveri, potremo contare su 40 posti letto e altri 7 attrezzati per la terapia intensiva. Sempre all’Ospedale da campo funzionano a pieno regime un laboratorio per la processazione dei tamponi ed anche un laboratorio radiologico. A questo si aggiunga la presenza di un medico militare specialista in psichiatria per supportare i pazienti”. Occhiuto avverte la folta platea di giornalisti e precisa: “ma non ci siamo fermati a queste attività di contrasto alla pandemia, peraltro portate avanti senza atteggiamenti da sindaco sceriffo. Abbiamo emanato le ordinanze dove c’era necessità, ma non abbiamo voluto esagerare per ricercare il consenso ad ogni costo. In questi anni ìabbiamo perseguito politiche di miglioramento della città, rendendola più attrattiva.

Anno di riconoscimenti per Cosenza

E a questo proposito Occhiuto ha ricordato il riconoscimento ottenuto da Legambiente e Ambiente Italia nella classifica del rapporto sull’ecosistema urbano pubblicata a novembre da “Il Sole 24 Ore” e riferita alle performance delle 104 città italiane capoluogo di provincia e che ha visto Cosenza nuovamente nella top ten delle città più vivibili d’Italia. “Il rapporto sull’ecosistema urbano vede Cosenza all’ottavo posto, prima ed unica città del Centro Sud Italia, subito dopo sette città del Nord Est e prima di Biella e Verbania, poco sotto la Svizzera. Nel rapporto pubblicato dal “Sole 24 ore” – ha ricordato ancora il Sindaco -le performance della città di Cosenza sono inserite a diversi livelli nelle buone pratiche, sia con riferimento alla mobilità (con un esplicito riferimento alla ciclopolitana di Cosenza), sia con riferimento alla presenza di isole pedonali e all’utilizzo di energie rinnovabili. Anche nella graduatoria provinciale, pubblicata di recente, sempre dal “Sole 24 ore”, la provincia di Cosenza, che è molto estesa, a fronte del territorio della città capoluogo che rappresenta appena l’8-9% di quello provinciale, alla nostra città, nel balzo in avanti di 10 punti che è stato compiuto, va riconosciuto una sorta di effetto trainante. Cosenza – ha rimarcato Occhiuto – è l’unica città capoluogo che sale in Calabria, in un contesto decisamente in controtendenza. E’ stato un anno difficile – lo ribadisce ancora il primo cittadino di Cosenza – ma non abbiamo voluto arretrare, anzi, abbiamo accelerato perché il nostro impegno deve avere una portata risarcitoria per le giovani generazioni che hanno subito un’autentica sottrazione di tempo a causa della pandemia. Quel che non possiamo non riconoscere è che la città di Cosenza, ancor prima che la pandemia ne accelerasse il processo di svolta, ha precorso i tempi facendosi anticipatrice dei nuovi scenari che si sono poi venuti delineando in un contesto di più ampia portata”. Coltivando uno spiccato senso estetico, il Sindaco Occhiuto non fa mistero quando dice che “abbiamo reso la città più bella”, comunicando gli arricchimenti che riguarderanno nei prossimi giorni il Museo all’aperto Bilotti (il MAB) dove già da stasera saranno collocate, alla base delle fontane di via Arabia, due nuove sculture di Pietro Consagra e un’altra di Emilio Greco. Altre 16 saranno collocate a breve, grazie a Roberto Bilotti ed alle Fondazioni interpellate dal Comune e che hanno manifestato la volontà di donare opere al MAB. Tutte le opere godranno di una nuova illuminazione che ne accrescerà soprattutto il colpo d’occhio notturno. “Stiamo continuando, insomma, a dedicarci – ha aggiunto Occhiuto – alla bellezza della città, completando i cantieri che erano stati avviati”. Tra questi, cita i lavori di pavimentazione di Corso Mazzini, che saranno completati a a breve, a sostegno della valorizzazione del MAB. Nell’ultimo tratto saranno collocate altre tre opere e tornerà, restaurata, la Fontana di Giugno. Pronti ad essere collocati gli impalcati e la carpenteria metallica sul Museo di Alarico. “Un albergo che era un Eco Mostro- dice Occhiuto in conferenza stampa – peraltro inserito nel contesto storico più importante. Tutti dicevano che era impossibile. E, invece, finalmente ci siamo riusciti”. Occhiuto non esita a definirla una delle azioni più importanti e più rischiose che abbiamo realizzato, ma non torno indietro. Un sindaco deve avere coraggio e determinazione. La cosa più importante è che quell’edificio non c’è più”. Tra i cantieri aperti il Sindaco ricorda ancora la realizzazione del Parco delle Scienze, l’appalto della piazza progettata da Calatrava, dall’altra parte del fiume, e la consegna dei lavori per la nuova sede della Polizia municipale. A breve saranno consegnati anche i lavori del campo scuola con le nuove piste di atletica. “Anche quello del fiume navigabile – rimarca Occhiuto – è un sogno che si realizza”.

Omaggio a Jole Santelli

Un discorso a parte Occhiuto riserva al Parco del Benessere ed al suo completamento che riguarda la prosecuzione delle piste ciclabili e i tratti non ancora connessi. “Lo intitoleremo alla memoria di Jole Santelli”, ha annunciato il Sindaco, seguito dall’applauso della platea e di tutti gli assessori della giunta di Palazzo dei Bruzi nella quale la Presidente della giunta regionale, scomparsa il 15 ottobre scorso, aveva rivestito l’incarico di Vice Sindaco e Assessore alla Cultura. “A Jole – ha detto Occhiuto – non piaceva la metro leggera, ma piacevano l’idea del Parco del benessere, le occasioni di socialità che si presta ad ospitare, le piante colorate, i giardini tematici. E poi Jole tenne a battesimo la delibera di giunta regionale che in questi giorni ultimerà il suo iter consegnandoci aree e risorse per completare il Parco. Potremmo completarlo in pochi mesi. Prima era un’aiuola con funzioni estetiche, ma non aveva funzioni di attraversamento ecologico, ora è un luogo immaginato per la vita delle persone. Un parco nei palazzi con il quale abbiamo rivoluzionato e cambiato l’idea della città, da luogo delle auto a luogo delle persone”. 

Il futuro

Per Occhiuto chi raccoglierà il testimone dovrà completare le opere messe in campo e tesaurizzare le idee. E a chi, tra i giornalisti, gli chiede se indicherà un successore, risponde di auspicare che non sia richiesto il suo supporto, ma non si sottrarrà, laddove necessario. “Se in Giunta ci fosse qualcuno che deciderà di portare avanti i miei progetti e le mie idee, avrà di certo il mio supporto ed io sarò al suo fianco”.

Cosenza: sindaco Occhiuto incontra il colonnello Tinelli, nuovo comandante del Raggruppamento Calabria

COSENZA – Visita di cortesia questa mattina a Palazzo dei Bruzi del colonnello Gianvito Tinelli, nuovo comandante del Raggruppamento “Calabria” dell’Esercito Italiano, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”. Il colonnello Tinelli, che comanda il Quinto Reggimento Fanteria “Aosta”, di stanza a Messina, ha incontrato il Sindaco Mario Occhiuto nell’ambito del giro di incontri istituzionali che sta compiendo con le autorità del territorio dove sono presenti i militari del Reggimento fanteria “Aosta” che ha preso il posto in Calabria del 24/mo Reggimento Artiglieria Terrestre “Peloritani”, alla guida del quale c’era il colonnello Salvatore Russo. Nel corso dell’incontro con il Sindaco Mario Occhiuto, il colonnello Tinelli, che ha assunto la guida del “Raggruppamento Calabria” dal primo dicembre scorso e che proseguirà la sua missione per sei mesi, ha ringraziato il primo cittadino di Cosenza per l’opportunità offerta ed ha ricordato che sul territorio dell’area urbana il Raggruppamento è presente con due assetti, uno a Cosenza e l’altro a Rende. “Il servizio che svolgiamo nell’ambito del controllo sull’osservanza delle misure anti-covid – ha sottolineato il colonnello Tinelli – è in linea con quello che è il nostro mandato ed è molto apprezzato dalla cittadinanza che ha risposto con una significativa interazione con il personale militare che presta la sua attività nell’interesse della collettività”. Il Sindaco Occhiuto ha ringraziato il comandante del “Raggruppamento Calabria” per la sua visita e, soprattutto, per l’azione svolta dai militari del Reggimento Fanteria “Aosta” sul territorio. “Esiste nei cittadini– ha detto Occhiuto – una preoccupazione legata al rischio del contagio da Covid-19, ma la consapevolezza di poter contare sulla presenza di persone che esercitano un’attività di controllo li rassicura”. Occhiuto ha, inoltre, ricordato al colonnello Tinelli l’allestimento, sollecitato dal Comune, dell’Ospedale militare da campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. “La presenza dell’esercito a sostegno della popolazione – ha aggiunto Occhiuto – è stata e continua ad essere molto importante”. Al termine dell’incontro, svoltosi alla presenza del capo di gabinetto del Comune Antonio Molinari e della responsabile del cerimoniale Elena Mittembergher, il colonnello Tinelli ha voluto donare al Sindaco Occhiuto il calendario dell’esercito, una cartolina celebrativa del 330° anniversario della costituzione del 5° Reggimento Fanteria “Aosta”, il reparto di fanteria più antico d’Italia, e uno stemma araldico dello stesso Reggimento. Il Sindaco Occhiuto ha ricambiato la cortesia donando a Tinelli il volume “Percorsi di rigenerazione urbana – Il caso di Cosenza” di Rossana Galdini, libro nel quale viene raccontata la storia della città, da quella più antica a quella che riflette i progetti realizzati negli ultimi dieci anni, a quella futura, con le realizzazioni che verranno.

Occhiuto: «Giusto riaprire ospedali periferici ma quello militare in emergenza è scelta migliore»

COSENZA – A poche ore dal via dei lavori preliminari di allestimento dell’ospedale da campo, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, difende la scelta di allestire la struttura. 

Leggiamo dalla sua pagina Facebook:

«C’è molta gente che mi chiede come mai non siano stati riaperti gli ospedali periferici anziché pensare oggi alla installazione di un ospedale militare a Cosenza.

Hanno ragione. Questa che leggete di seguito è una mia dichiarazione/appello di nove mesi, appena all’inizio della pandemia:

“Ho lanciato un appello alle autorità sanitarie e a quelle politiche regionali. A breve si potrebbe profilare la necessità di avere a disposizione ulteriori posti in terapia intensiva, cosa che si può ottenere solo nelle strutture esistenti. Lo stesso vale per i posti letto in isolamento. È urgente ricollocare pazienti affetti da altre patologie di più facile gestione, per creare gli spazi necessari (all’interno del nosocomio cittadino) alle nuove esigenze indotte dal coronavirus che si dovessero manifestare. La ricollocazione dei pazienti di più agevole gestione potrebbe avvenire in ospedali semivuoti come Rogliano, San Marco Argentano, Rossano, Cetraro, Praia e Lungro. Basterebbe poco poi per riattivare qualche reparto e creare posti all’Annunziata e al Mariano Santo per i pazienti affetti da coronavirus. Appare questa la cosa più sensata da fare”.

Avevo già dato questa idea il 7 marzo, ad inizio pandemia, ma non è stata accolta. Quindi oggi faccio quello che posso (anche l’impossibile) per fronteggiare l’emergenza e salvare se possibile vite umane nella città di cui sono sindaco.

Io sono il sindaco di Cosenza (non di Rogliano, Cetraro, ecc), non sono un Commissario della sanità né un amministratore regionale, e non ho neanche competenze attribuite dalla legge in materia sanitaria. Non posso disporre in alcun modo di posti letto nell’ospedale di Cosenza, figuriamoci in altre città. Ho emanato una Ordinanza costringendo l’Azienda alle assunzioni necessarie, ma persino il prefetto mi ha fatto rilevare nell’atto presunti vizi legati ad un “eccesso di potere” (che a mio avviso non esistono, considerando la grave situazione sanitaria in atto).

Oggi non abbiamo più tempo.
La gente può morire per mancanza di cure precoci. E quindi io faccio direttamente e personalmente tutto ciò che è in mio potere.

L’Ospedale militare in caso di emergenza è quanto di meglio si può avere visto che è attrezzato e gestito anche da personale sanitario e da medici bravissimi. Oggi non c’è solo una questione di posti letto ma di personale sanitario e di attrezzature mediche che mancano. Con l’Ospedale da campo sarà possibile mitigare anche queste difficoltà perché all’Annunziata si allenterà la pressione. Inoltre i medici militari porteranno anche gli ambulatori e i laboratori che potremo installare in seguito e che consentiranno anche altri servizi sanitari di cui oggi hanno bisogno i cittadini.

Le persone ammalate di Covid che oggi si recano in ospedale sono costrette a restare in fila nelle ambulanze e per giorni e giorni in barella in una sala unica dedicata del Pronto Soccorso, con medici e personale sanitario che si prodigano al massimo ma che non ce la possono fare in queste condizioni. La malattia ha un punto di criticità che può apparire all’improvviso e bisogna intervenire con cure precoci per salvare vite umane.

Ecco perché oggi c’è necessità di un Ospedale militare che è quanto di meglio si possa avere in situazione di emergenza perché è attrezzato, riscaldato, e con operatori e medici bravissimi.

Ringrazio di cuore e moltissimo il generale Antonio Battistini, comandante della Sanità militare, e i vertici della protezione civile nazionale per aver accolto il mio appello e per essere immediatamente venuti in soccorso di tutta la provincia cosentina».

Ospedale da campo - Cosenza

Cosenza, l’annuncio di Occhiuto: «Otto concittadini della comunità africana positivi a primo test»

COSENZA – Dal profilo Facebook ufficiale del sindaco di Cosenza Mario Occhio si legge:

«Sono stato avvisato del fatto che altri otto nostri concittadini della comunità africana cosentina sono risultati positivi ad un primo test Covid19. Sono in costante contatto con il dottor Mario Marino, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp, per assicurarmi che la situazione rimanga sotto controllo come avvenuto per i pochi precedenti casi occorsi in città. Continuerà ad andare bene».

Occhiuto: «Con Calabria due pesi e due misure. Riprendano con prudenza attività commerciali e turistiche»

COSENZA – «Ritengo giusto che non si entri in conflitto tra istituzioni, altrimenti si generano confusione e incertezza tra i cittadini. Noto, però, che c’è un fiorire di ordinanze di Presidenti di Regioni, anch’esse tutte in conflitto con il contenuto del DPCM, e non per quattro tavoli all’aperto, ma per consentire spostamenti e attività molto più laboriose e particolari: dalla riapertura delle spiagge, alla nautica, alle seconde case, alle attività sportive, ecc. Non si capisce allora il motivo per cui l’ordinanza della Calabria è stata impugnata e quelle di tante altre Regioni no. Due pesi e due misure non è un metodo ormai più accettabile per i calabresi». Lo afferma il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, intervenuto anche sul fatto del giorno e, cioè, gli assembramenti verificatisi oggi a Milano lungo i Navigli, documentati attraverso diverse immagini diffuse dagli organi di stampa. «Sono convinto – ha detto a questo proposito Occhiuto – che se in Calabria fosse  avvenuto ciò che è successo in Lombardia, cioè a parti invertite per numero di contagi, intorno alla nostra regione adesso ci sarebbe un cordone sanitario e in Lombardia nessuna attività sarebbe stata mai  interrotta. Riprendano, sia pure con prudenza – ha aggiunto il Sindaco di Cosenza – tutte le attività commerciali e turistiche in Calabria. E la Presidente Santelli proceda anche con altre aperture, consentendo, ad esempio, ai proprietari di seconde case di poterle raggiungere. A Cosenza – ha detto ancora Occhiuto – i cittadini hanno avuto un comportamento  esemplare ed è stato sufficiente rivolgere loro solo un appello per il  rispetto delle misure di contenimento senza mai ricorrere da parte mia ad atteggiamenti da “sindaco sceriffo”. Dispiace constatare, invece, che in altre città del nord e a Milano persistano ancora comportamenti superficiali con mancanza di senso di responsabilità, che mettono a rischio la salute di tutti i cittadini italiani e la possibilità di  una ripresa economica del Paese. Trovo paradossale, senza voler con questo alimentare ataviche contrapposizioni tra Nord e Sud, che dove il virus persiste e ha fatto tante vittime,  tutti escono e lavorano. Lo stesso Veneto emana ordinanze che possono generare dubbi rispetto alla conformità al DPCM e tutto va bene. In Calabria, invece, si viene compulsati e si alimenta il terrorismo psicologico. Certo, questo non deve spingere al “liberi tutti”, perché è importante mantenere un atteggiamento prudenziale. La nostra risposta è contenuta nella disciplina, nello spirito di sacrificio e nel senso civico dimostrato  dai cittadini in questo particolare periodo di grave emergenza. Così –  ha rimarcato il Sindaco Occhiuto – è stata data una significativa dimostrazione a chi ancora esprime ridicole  offese nei confronti del Sud. Questa è l’occasione perché si capisca,  una volta per tutte, che è venuto il momento di puntare concretamente allo sviluppo delle regioni del Sud, come prospettiva non solo per la  ripresa economica, ma per il rilancio del nostro Paese».

 

Fase 2 anticipata in Calabria, Occhiuto: «D’accordo con Santelli ma…»

COSENZA – Il Sindaco Mario Occhiuto ha rivolto un invito al Presidente della Regione Calabria Jole Santelli perché venga istituito un coordinamento con i Sindaci e i comuni sulla riapertura dei bar e delle attività di ristorazione all’aperto. «Come ho già avuto modo di sottolineare – ha detto Occhiuto – sono d’accordo nella sostanza con il provvedimento emanato dalla Presidente Santelli, perché un mese di chiusura in più non cambierebbe nulla. Il rischio contagi di oggi, per fortuna al minimo, sarà quello di domani. Anzi, più si terrà chiuso, più i rischi di tracollo del sistema produttivo aumenteranno. Permangono delle perplessità – chiarisce Occhiuto – sulle modalità del provvedimento che oggettivamente non dà la possibilità agli esercenti di riaprire immediatamente adottando le cautele, in termini di sicurezza, necessarie e previste dalle disposizioni governative. Ecco perché – aggiunge il Sindaco Occhiuto – reputo necessario istituire un coordinamento tra la Regione e i Sindaci e i Comuni, sia perché dall’oggi al domani non siamo in grado di applicare l’ordinanza regionale, sia per non generare confusione tra gli esercenti delle attività interessate dal provvedimento e tra gli stessi cittadini che, colti di sorpresa, non sanno esattamente come devono comportarsi, dovendosi orientare tra le disposizioni governative e l’ordinanza regionale che suggerisce di adottare comportamenti non in conformità con le prime. Giova richiamare – ricorda ancora Occhiuto – l’appello che avevo rivolto qualche settimana fa alla Presidente Santelli e nel quale sottolineavo la necessità di mettere i titolari di attività commerciali nella condizione di esercitare la loro attività in sicurezza per riattrarre la clientela e garantirla sul piano della sanificazione degli ambienti e della affidabilità del personale utilizzato. Per questo avevo chiesto alla Regione la fornitura continua di mascherine e dispositivi di protezione, la possibilità di sottoporre a tamponi settimanali veloci gli operatori e i gestori dei locali aperti al pubblico, in modo da renderli sicuri, e sostenere le spese per le attrezzature necessarie alla sanificazione degli ambienti. Per riaprire i locali, sia pure con la modalità all’aperto, è necessario fare prima questo e, allo stato, né i Comuni, né gli esercenti sono, in questo momento, in grado di organizzarsi in questa direzione. Siamo d’accordo sull’utilizzo degli spazi esterni, tant’è che daremo ai commercianti e agli esercenti, in proporzione alle superfici esistenti, la possibilità di utilizzare gratuitamente ulteriore spazio pubblico per i prossimi mesi, ma dobbiamo essere estremamente prudenti, evitando che si creino assembramenti. Seguiteremo, pertanto, ad invitare i cittadini a rispettare con rigore le disposizioni sul distanziamento sociale».  

Sequestro Bilotti, Guccione: «Sull’inaugurazione avevamo visto giusto». Le reazioni politiche

COSENZA – «È facile dire oggi che “avevamo visto giusto” sull’inaugurazione di Piazza Bilotti, alla luce dell’inchiesta di questa mattina, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che ha portato al sequestro della piazza e del parcheggio interrato sottostante. Per amor di verità è bene ricordare che in tempi non sospetti avevamo lanciato l’allarme e denunciato, attraverso documenti ed esposti, che l’opera non era stata collaudata e quel Concerto di Capodanno con l’esibizione di Alvaro Soler non poteva svolgersi in quella piazza, visto che era ancora un cantiere aperto». E’ quanto ha dichiarato Carlo Guccione sul sequestro di Piazza Bilotti citando poi la nota inviata il 17 dicembre 2016 dal Gruppo Pd a firma dello stesso Guccione,  di Damiano Covelli, Alessandra Mauro, Bianca Rende:

“È assai grave quanto abbiamo appreso sugli organi di stampa in merito alla inaugurazione di piazza Bilotti che è ancora un cantiere aperto come lo stesso ingegnere Francesco Converso, dirigente capo dell’ufficio tecnico nominato direttamente dal sindaco Occhiuto, ha comunicato alla Regione Calabria con nota ufficiale del 7 dicembre 2016. Nella stessa nota l’ingegnere Converso ha chiesto una proroga al 28-02-2017 per il completamento finale dell’opera.  Alla luce di quanto affermato nella nota da Converso, non esistono le condizioni tecniche per rendicontare e per avviare il collaudo amministrativo e statico di piazza Bilotti. Del resto non ci sorprende la notizia apparsa sulla stampa. Avevamo già presentato nelle settimane passate una richiesta di accesso agli atti e ne presenteremo un’altra lunedì stesso in relazione a questa ulteriore nota del sette dicembre. Alla luce di tutto ciò non esistono le condizioni per l’utilizzo dell’opera senza il rischio per la incolumità dei cittadini. È necessario che le autorità preposte alla vigilanza, al controllo e alla sicurezza dei cittadini verifichino se sussistono tutte le condizioni di legge affinché l’opera possa essere fruibile in sicurezza per i cosentini”». 

La posizione di Italia in Comune

«Con il sequestro di Piazza Bilotti la nostra città occupa nuovamente uno spazio nelle pagine di cronaca giudiziaria, fatto che di certo non è nuovo». E’ netta la posizione di Italia in Comune – Sezione 25 aprile. «Con un atto di responsabilità – si legge nella nota – chiediamo al Sindaco di rimettere il mandato e dare la possibilità alla città di affrontare il proprio futuro diversamente. Non possiamo negare che quanto emerso in queste ore, relativamente al sequestro della piazza, ci colpisce molto e crediamo che una reazione simile possa registrarsi in tutta la cittadinanza, in particolare per i rischi corsi sull’incolumità in occasione dei numerosi eventi che si sono tenuti proprio a Piazza Bilotti. Meglio tardi che mai verrebbe da dire, ma non possiamo non chiederci come mai se, a come si apprende, piazza Bilotti fosse rischio crollo, si è atteso ben tre anni e mezzo per intervenire lasciando che si organizzassero moltissime altre manifestazioni nei suoi spazi».

 

 

Sequestro di Piazza Bilotti, Occhiuto si difende: «Manovra di Morra. Componenti sicure»

COSENZA – «Ho piena fiducia nell’operato della magistratura, che come è noto, è vincolata dall’obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale, ma mi duole che il procedimento in questione, per il quale la comunità dovrà sostenere costi e sacrifici veramente inutili, consegua alla denuncia del Sen.Nicola Morra, animato dall’evidente intento di mettere in cattiva luce l’operato di chi cerca di rendere Cosenza una città nuova, vivibile ed al passo con le più importanti città europee». E’ quanto il sindaco di Cosenza  Mario Occhiuto a seguito del provvedimento di sequestro preventivo di Piazza Bilotti eseguito questa mattina su disposizione della magistratura.

Le precisazioni di Occhiuto

«Intendo precisare che il mio coinvolgimento nella vicenda – sottolinea il Sindaco Occhiuto – è riconducibile esclusivamente all’azione di un amministratore che, non occupandosi dei profili strettamente tecnici e burocratici, ma avendo a cuore il bene della città ed il raggiungimento di obiettivi preminenti ed importanti, come la consegna alla cittadinanza di una nuova opera di grande importanza, sollecita ed incalza la definizione dei procedimenti, ma sempre nel pieno rispetto della tutela della sicurezza dei cittadini». «Al riguardo – prosegue Occhiuto – mi sento di dare ogni rassicurazione sul fatto che la fruizione di Piazza Bilotti è stata ed è assolutamente sicura. I tecnici preposti ai controlli, anche sismici, dell’esecuzione dell’opera e gli uffici comunali mi hanno sempre confermato la piena sicurezza statica e funzionale della piazza e delle strutture che la compongono».

«Risulta documentalmente che sono state eseguite prima del collaudo definitivo tutte le prove, anche aggiuntive, del caso, comprese quelle relative ai profili di apparente criticità richiamati nel provvedimento di sequestro. Ribadisco, quindi, che prima del collaudo anche le leggere imperfezioni presenti in alcune travi d’acciaio sono state oggetto degli opportuni interventi, sì da rendere anche tali componenti del tutto conformi alla normativa e quindi sicuri».

«Qualcuno – aggiunge ancora Occhiuto – ha speculato sulla circostanza che, in occasione dell’allestimento dei palchi per i concerti tenuti sulla Piazza sia stata esclusa la possibilità di occupare la parte soprastante l’ubicazione delle anzidette travi: si tratta di una speculazione assolutamente infondata poiché è buona regola tecnica evitare che zone soprastanti spazi occupati da travi in acciaio snelle, ancorché perfettamente realizzate e collaudate, siano sottoposte a particolari vibrazioni (c.d. fenomeno della risonanza). In occasione di eventi in cui è stata scelta una sede diversa da piazza Bilotti, ciò è stato dovuto a fini ben diversi dalla piena sicurezza della piazza».

«Se, del resto – conclude il Primo cittadino – avessi avuto il benché minimo dubbio sulla piena sicurezza, in ogni sua parte, della piazza, sarei stato un folle a consentirne la pubblica fruizione. Poiché sia formalmente che, soprattutto, sostanzialmente, ritengo sia dimostrabile l’assenza di rischi connessi all’utilizzo della piazza e dei connessi locali interrati, ho dato mandato all’Avv. Nicola Carratelli di richiedere l’immediato dissequestro di tutte le opere, appunto per mancanza di qualsivoglia situazione di pericolo».