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Appalti in Calabria, 20 indagati tra cui il presidente Oliverio e il sindaco di Cosenza per l’inchiesta “Lande Desolate”

CATANZARO – Venti persone, fra cui diversi esponenti politici di primo piano della politica calabrese, risultano essere indagate nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro sulla gestione di appalti pubblici. Al centro dell’inchiesta, secondo quanto , alcuni investimenti nella città di Cosenza ed in particolare quelli legati alla costruzione del nuovo ospedale, della metropolitana di superficie e del museo di Alarico. 

Il presidente della regione Calabria Mario Oliverio, del Pd, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di Fi, aspirante candidato governatore, e l’ex consigliere regionale del Pd Nicola Adamo, hanno ricevuto, insieme ad altre 17 persone un avviso di conclusione indagini della Procura di Catanzaro in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, frode nelle pubbliche forniture, turbative d’asta e corruzione. L’inchiesta riguarda la metropolitana leggera e il nuovo ospedale di Cosenza. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati da Guardia di Finanza e Carabinieri. Fra gli indagati, secondo quanto si apprende, figurano anche la parlamentare Enza Bruno Bossio, Luca Morrone, figlio del consigliere regionale Ennio Morrone, Luigi Incarnato, ex assessore regionale ai Lavori Pubblici e oggi commissario della Sorical

Nell’ambito dell’inchiesta denominata dalla procura Lande desolate, Oliverio e Adamo sono indagati per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, aggravata dalla finalità di stipula di contratti e corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio. L’indagine riguarda presunti illeciti in a tre appalti: l’impianto di risalita di Lorica, nella Sila cosentina, l’aviosuperficie di Scalea (Cosenza), e la realizzazione di piazza Bilotti a Cosenza. Tra i reati ipotizzati, turbata libertà degli incanti, corruzione propria aggravata, traffico di influenze illecite, abuso in atti d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture.

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati a: Mario Oliverio, 66 anni, presidente della Regione Calabria; Nicola Adamo, 62 anni, ex consigliere regionale; Luigi Incarnato, 64 anni, commissario della Sorical; Mario Occhiuto, 55 anni, sindaco di Cosenza; Luca Morrone, 41 anni; Luigi Giuseppe Zinno, 65 anni; Giuseppe Lo Feudo, 64 anni; Pietro Ventura, 53 anni, Rocco Borgia, di 75 anni; Antonio Capristo di 60 anni; Giuseppe Trifirò, 58 anni; Tito Nulli Berti di 63 anni; Santo Marazzita di 56; Pasquale Gidaro di 52; Arturo Veltri, di 37 anni; Giulio Marchi di 69 anni; Armando Latini 65 anni; Giovanni Forciniti di 55; Fortunato Varone di 42; Eugenia Montilla, di 56 anni.

 

Scomparsa Paolo Pollichieni, i messaggi di cordoglio

COSENZA – La prematura scomparsa del giornalista Paolo Pollichieni, direttore de “Il Corriere della Calabria”, ha lasciato la famiglia, gli amici e i colleghi nello sconforto. Diversi i messaggi di cordoglio che giungono da parte del mondo istituzionale, civile e delle associazioni di settore.

IL MESSAGGIO DEL SINDACO DI COSENZA MARIO OCCHIUTO

«Con profondo sconcerto e incredulità apprendo della prematura scomparsa di Paolo Pollichieni, professionista per il quale ho sempre nutrito stima sincera e di cui fatico a pensare che non sia più tra noi. Fuori da ogni retorica, Paolo era davvero quel che si dice un cronista di razza. Capace di raccontare sia fatti di politica che di ‘ndrangheta, per esempio, col piglio di chi sa veramente il mestiere. Non a caso era un riferimento di credibilità per gli stessi amministratori che finivano nella sua lente di ingrandimento o nelle sue interviste. Ne mancheranno le disamine e le attente analisi critiche, in particolare sulla realtà calabrese. Il mio pensiero, oltre che alla moglie ai figli, attorno a cui ci stringiamo, va all’editore del Corriere della Calabria, Paola Militano, e ai tanti cronisti che si sono alternati nelle redazioni da lui dirette, perché in Paolo Pollichieni hanno potuto trovare un padre che lascia nei suoi insegnamenti una bussola da seguire».

LE PAROLE DI KLAUS ALGIERI, PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI COSENZA

«Ci lascia un grande giornalista, capace di raccontare le contraddizioni di una regione difficile. Cronista di valore e direttore coraggioso, Paolo Pollichieni ha allevato generazioni di giovani talenti dell’informazione. Spetta a loro adesso continuare il lavoro di Paolo. Ci sentiremo tutti orfani di una firma autorevole. Ci mancheranno i suoi articoli e la sua rubrica.  Mi unisco al cordoglio della famiglia, della redazione del Corriere della Calabria e dell’editore Paola Militano».

NATALE MAZZUCA, PRESIDENTE DEGLI INDUSTRIALI CALABRESI

«Con Paolo Pollichieni – scompare un giornalista di razza, acuto, brillante ed attento. Con il Corriere della Calabria, di cui era direttore, trasformando il settimanale di inchiesta ed approfondimento in un giornale on line, ha anticipato, insieme alla sua redazione, il modo di fare giornalismo sul web, al punto da farlo diventare un riferimento importante per l’opinione pubblica, per chi volesse aggiornarsi in tempo reale, approfondendo tematiche legate allo sviluppo del territorio. Gli industriali calabresi si uniscono al cordoglio della famiglia, dei giornalisti ed operatori della redazione del giornale e dell’editore Paola Militano».

Foto Oggisud.it

Cracking art a Cosenza, le nuove installazioni in centro

COSENZA – A Cosenza in arrivo un’invasione di rondini, conigli, chiocciole, elefanti e coccodrilli. Lo ha annunciato il sindaco Mario Occhiuto sulla sua pagina Facebook ufficiale.

«Una contaminazione degli spazi pedonali della città progettata con messaggi ispirati ad un futuro sostenibile del nostro pianeta», così Occhiuto parlando delle nuove installazioni colorate e luminose di Cracking art che animeranno il centro città.

LegittimaMente punta il dito su Occhiuto e «Il fantasma dei debiti passati»

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo nota stampa dell’Associazone LegittimaMente circa la situazione relativa ai presunti debiti del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

Di seguito il testo integrale del comunicato stampa

«La recente sentenza della Corte d’appello di Catanzaro ha riacceso i riflettori sulla situazione dei debiti personali del sindaco di Cosenza.

Situazione che è stata, invece, accuratamente dissimulata dagli uffici competenti del Comune che hanno tirato fuori una versione dei fatti alquanto machiavellica e bizzarra, nel tentativo di far passare in secondo piano i motivi per cui non si sono attenuti alle leggi e alle direttive in materia.

Non a caso il giudice ha ritenuto opportuno rigettare in pieno tutte le istanze mosse dall’ufficio legale del Comune, dichiarando pignorabile tutta l’indennità di carica al netto delle ritenute fiscali, condannando, inoltre, l’Ente al pagamento delle spese di lite (oltre al danno, la beffa!).

E proprio in merito al diritto del Comune di impugnare l’atto di pignoramento, nella sentenza si legge:

“La specificazione se, per un verso, non incide sul decisum, poiché l’ampliamento dell’oggetto proprio del giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo non è in contestazione, per altro verso, rende palese il difetto di legittimazione processuale… Con ciò s’intende dire che l’unico soggetto legittimato a dolersi della decisione in parte qua era il debitore esecutato, il quale, invece, è rimasto contumace anche in appello con conseguente passaggio in giudicato della statuizione emessa nei suoi confronti. “

Mentre, sulla presunta impignorabilità dell’indennità di carica, il giudice si è espresso molto chiaramente:

“… vi è da rilevare che il creditore ha dimostrato l’entità dell’indennità di carica estraendola dal Modello Unico 2013 relativo ai redditi del 2012 pubblicato sul sito web ufficiale del Comune di Cosenza (quadro RC) e che il Comune, pur avendone l’onere anche per effetto del principio della vicinanza della prova, non ha minimamente contestato il dato documentale mediante la specificazione del minor importo eventualmente versato al sindaco nel 2012 o negli anni successivi.”

Tuttavia, la vicenda diventa ancora più oscura e paradossale nel momento in cui, prendendo spunto dalla sentenza, si va ad esaminare la situazione economica del sindaco.

Il Comune di Cosenza assolve agli obblighi sulla normativa sulla trasparenza mediante l’apposito portale, dove al seguente link: https://cosenza.etrasparenza.it/pagina702_sindaco.html, è possibile visionare e scaricare le dichiarazioni dei redditi del sindaco, a partire dal 2014. Orbene, spulciando le cifre in esse contenute, si scopre che il reddito complessivo dichiarato, è ben più alto della cifra prevista dalla indennità di sindaco, pari a circa 78mila euro lordi all’anno. Scendendo più nel dettaglio, abbiamo:

Reddito complessivo Persone Fisiche 2015 € 136.469

Reddito complessivo Persone Fisiche 2016 € 163.422

Reddito complessivo Persone Fisiche 2017 € 175.022

Reddito complessivo Persone Fisiche 2018 € 207.900 (annata fantastica!).

Leggendo questi importi, fa un po’ sorridere la dichiarazione dell’avvocato Carratelli, all’epoca legale del sindaco che, in occasione della sentenza di primo grado sulla vicenda, dichiarò testualmente ad una nota testata online locale: “Comunque sia, ritengo ingiusto il pignoramento dell’intera indennità. Di cosa dovrebbe vivere un sindaco che ha solo quell’entrata?”

Ma, battute a parte, come è facilmente intuibile, tali cifre aprono le porte ad una miriade di domande che meriterebbero risposte chiare ed esaustive da parte del sindaco e dell’ufficio legale.

Ad esempio:

1) Se è vero, così come dichiarato dall’ufficio legale che il Comune ha “ritualmente” provveduto ad effettuare le ritenute sull’indennità del sindaco, perché nelle dichiarazioni dei redditi sopra esaminate, le indennità spettanti, pari a € 78.713 all’anno, risultano versate per intero al sindaco, in quanto dichiarate come somme percepite?

2) Sempre se è vero che tali ritenute sono state effettuate, perché non si comunica l’ammontare totale della cifra, il periodo di riferimento e, soprattutto, in quale voce del bilancio dell’ente è possibile verificare l’avvenuto accantonamento?

3) Infine, forse la più importante di tutte, perché l’ufficio legale ha deciso di opporsi così caparbiamente all’atto di pignoramento, al punto di richiedere per ben due volte rispettivamente ai giudici di primo e di secondo grado di pronunciarsi in merito ad una procedura che, altri comuni amministrati da ben altri sindaci, hanno recepito senza battere ciglio? E se al posto del sindaco ci fosse stato un qualsiasi altro dipendente comunale, l’ufficio legale avrebbe agito sempre nel medesimo modo, oppure avrebbe immediatamente dato via libera al pignoramento?

Alla luce di tutto questo siamo lieti che la minoranza si sia risvegliata opposizione, producendo un esposto alla Procura ed alla Corte dei Conti che andavano sollecitate formalmente da chi è titolato».

Occhiuto infiamma Lamezia, «La svolta buona per la Calabria»

LAMEZIA TERME (CZ) – Un manifesto per un’altra Calabria, appassionato e concreto, un progetto che non viene definito programma, perché il progetto richiama un’azione creativa, un’azione di idea. Efficace, reale.

Mario Occhiuto fa la sua prima uscita pubblica da candidato alla presidenza della Calabria e di fronte ai migliaia che  sabato 13 aprile sono arrivati da tutta la Calabria ad ascoltarlo nel Centro agroalimentare di Lamezia Terme, una vera invasione, subito infuoca la partecipazione di cui è capace, forte di una visione di governo capace di realizzare ciò che si ripromette di realizzare.

Punto dopo punto, parlando di tematiche che vengono a cascata, un po’ leggendo e un po’ di più a braccio, il sindaco di Cosenza che Forza Italia ha incoronato come uomo della rigenerazione calabrese, si rivolge alle persone e ai loro diritti, bussola al centro di tutto, «perché migliorando il territorio si migliora la vita delle persone che abitano i territori».

«Una svolta è possibile – afferma davanti a una platea che lo ha accolto in maniera commovente – La Calabria deve ripartire da un progetto nuovo. Il nostro progetto di Calabria, la nostra idea di Calabria»

»Un progetto di Regione ispirato alla sostenibilità ambientale, all’economia green, all’economia della conoscenza e al recupero del protagonismo delle identità territoriali, con Città e Comuni chiamati finalmente a svolgere il ruolo di attori dello sviluppo locale»

«Un progetto che assegni alla bellezza il valore di asset strategico della nuova Regione puntando su una nuova riconoscibilità internazionale della Calabria. Ho quindi una proposta nuova da sottoporre all’attenzione dei calabresi, a coloro che si riconoscono nei partiti della coalizione di centro destra, a cominciare da Forza Italia, ma anche a tutti coloro che, pur non riconoscendosi nei partiti, vogliono diventare protagonisti della costruzione di una nuova Calabria»

Una proposta nuova soprattutto nel metodo.

«Il punto di partenza è rappresentato dalle identità e dai territori. «Io intendo aprire la Regione – dice Occhiuto – al protagonismo dei territori e dei suoi Comuni. La svolta nel metodo che intendo assumere è precisa. La politica regionale sinora è stata costruita non sui territori ma sui bisogni, spesso addirittura primari, delle persone, degli individui che vivono quei territori. Ma non si trattava di un’attenzione alla persona, cosa che sarebbe stata in sé apprezzabile. Era poggiata su una strumentalizzazione politica del bisogno, dal posto di lavoro, alla pensione, addirittura alla prenotazione di visite mediche, fino al finanziamento dell’impresa di famiglia. Questa concezione proprietaria dell’elettorato è alla base del disastro economico e soprattutto culturale della Calabria. L’idea che mi sento di proporvi riguarda una svolta nel metodo d’approccio alla questione Calabria: ripartire dai territori e dai progetti sui territori. Lavorando sul territorio con progetti specifici noi miglioriamo non solo la fisicità dei territori ma le condizioni di vita delle persone sui territori. A partire della consapevolezza dei propri diritti di cittadinanza. Puntando su grandi progetti e su grandi opere capaci di  trasformare la Calabria nella Regione disseminata di progetti opere d’arte».

«Mi piace chiamarla un’azione di sistema, legata alla svolta ecologica, una grande stagione culturale e progettuale per una ricostruzione dell’immaginario sulla Calabria». 

Foto dal profilo Facebook Mario Occhiuto

 

Domani a Lamezia convention di Occhiuto, «Costruiamo un’altra Calabria»

LAMEZIA TERME (CZ) – Il gran giorno è arrivato. Raccogliendo l’entusiasmo di tutti coloro che sperano in una svolta decisa, quella buona, per la mutazione della Calabria, domani alle 9,30 nel Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, Mario Occhiuto presenta per la prima volta la sua nuova proposta di rigenerazione.

Lo aveva annunciato la scorsa settimana: «Mi rivolgo a coloro che si riconoscono nei partiti della coalizione di centro destra, a cominciare da  Forza Italia, ma anche a tutti coloro che, pur non riconoscendosi nei partiti, vogliono diventare protagonisti della costruzione di un’altra Calabria».

L’invito è rivolto ai cittadini di tutte le province calabresi, alle donne e agli uomini, ai militanti di pensiero, agli azionisti di idee, che vogliono ascoltare quanto ha da proporre, «in modo da costruire insieme un programma e percorrere così un cammino comune di trasformazione».

Il sindaco di Cosenza, arriva a questo atteso appuntamento con un bagaglio di ben definita identità e di ben definito patrimonio nell’esperienza amministrativa sul territorio. Da qui in poi avvierà «un vasto confronto con i partiti, con la gente, con i territori che rappresentano attraverso le loro specificità la ricchezza della Calabria».

Ora il suo progetto, dunque. Quindi si aprirà ufficialmente la fase del dialogo e di discussione con i partiti della coalizione, con le categorie sociali, i singoli cittadini che potranno partecipare attivamente, da protagonisti, e che potranno dar vita a liste civiche, con l’obiettivo di costruire un programma condiviso ed arricchito da tanti contributi concreti e realizzabili.

A Lamezia Terme, intanto, interverranno i coordinatori delle prime liste civiche che hanno già aderito al progetto di Mario Occhiuto presidente, di Mario Occhiuto per la Calabria.

La nuova piazza Tommaso Campanella inaugurata ieri a Cosenza

COSENZA – Al ritmo della fanfara del 1° reggimento bersaglieri di Cosenza si è svolta la partecipata cerimonia di inaugurazione della nuova piazza Tommaso Campanella. Un altro spazio libero aperto che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto restituisce alla fruizione sociale nell’ambito del suo complessivo progetto per una città che abbia al centro le persone.

Sotto il grande rosone gotico di inizio rinascimento e alle spalle il portone della chiesa di San Domenico lasciato per l’occasione aperto, il primo cittadino e il vescovo Francesco Nolè hanno tenuto a nuovo battesimo un luogo ritenuto significativo anche per la sua posizione di congiunzione tra la Cosenza antica e la Cosenza moderna.

“Non riconsegniamo solo una piazza – ha detto Occhiuto – ma restituiamo l’estesa bellezza di questo posto che ha come sfondo la facciata del complesso monumentale di San Domenico, divenuto oggi non soltanto custode di storia ma pure delle opere di artisti contemporanei ospitate sempre qui, all’interno del BoCs Art Museum”.

A tal riguardo, di fronte i numerosi cittadini presenti, il vicario del prefetto Franca Tancredi, le autorità civili, militari e religiose, gli assessori, i consiglieri, i dirigenti, tecnici e funzionari comunali, il primo cittadino ha annunciato che sui gradoni in pietra di Trani che avvolge la piazza (la stessa pietra del Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo) sarà presto posata l’opera di un artista contemporaneo, non dimenticando in questo contesto di richiamare l’idea visionaria della Città del sole di Tommaso Campanella.

Da par suo, monsignor Francesco Nolè prima di impartire la santa benedizione, ha citato Gioacchino da Fiore, richiamando poi la bellezza dei luoghi come la bellezza di Dio che apprezza la semplicità delle cose (“la persona è al di sopra di tutto”). Ha inoltre salutato con affetto don Gianni Citrigno, padre Fabio, padre Alessandro, padre Enzo e padre Marcello, ovvero i padri oblati della fraternità di San Domenico.

Il sindaco Occhiuto ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, in particolare l’impresa di Gianfranco Mirabelli, l’architetto Francesco Coscarella per la direzione dei lavori e la progettazione, nonché l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Caruso e il dirigente del settore Francesco Converso.

A conclusione della cerimonia all’esterno, con il sottofondo delle trombe della trascinante fanfara dei bersaglieri, una breve visita nella Cappella del Rosario, più conosciuta come cappella dorata o cappella dei matrimoni, che è attualmente in fase di restauro da parte della Sovrintendenza, ha letteralmente incantato il pubblico.

 

Cosenza, martedì consegna alla città della nuova Piazza Tommaso Campanella

COSENZA – Martedì 9 aprile alle 17,30 alla presenza del vescovo Francesco Nolè verrà inaugurata la nuova piazza Tommaso Campanella, opera di riqualificazione frutto della visione urbanistica del sindaco Mario Occhiuto.

Il bellissimo luogo in cui sorge la chiesa medievale di San Domenico e tutto il complesso monumentale con il chiostro e le sale capitolari, viene così riconsegnato alla comunità nel segno di una più ampia fruizione sociale, in un contesto di estesa rivitalizzazione. Basti pensare che laddove prima c’era una stradina adibita a parcheggio, oggi c’è un suggestivo scenario a cielo aperto, che oltre all’aggregazione tra persone potrà essere ideale anche per le foto di rito dei matrimoni civili e religiosi che qui vengono abitualmente celebrati, tra   il chiostro e la chiesa appunto.

Non semplicemente dunque la riqualificazione di una piazza, bensì un progetto di valorizzazione dell’intero complesso di San Domenico, della sua facciata. Un luogo che oggi unisce contemporaneo e antico, con una naturale vocazione all’arte e alla storia, dal suo BoCs Art Museum al suo chiostro medievale e alla chiesa del XV secolo con un rosone gotico davvero unico.

La consegna alla città della nuova piazza Tommaso Campanella è significativa anche nell’ottica dell’impegno dell’Amministrazione comunale per il Centro storico.

Cosenza, inaugurazione Planetario, uno spettacolo di rara bellezza

COSENZA (CS) – Stregati dalla luna! E come non esserlo di fronte a tanta bellezza. La malìa viene dal cielo ed ha proprio le sembianze della luna, quella alla quale è avvinghiata una danzatrice di bianco vestita che volteggia sopra le teste delle migliaia di spettatori rapiti che hanno partecipato alla gran festa inaugurale del Planetario della città di Cosenza.

L’opera allunga la serie delle realizzazioni del Sindaco Mario Occhiuto che ieri sera ha tenuto a battesimo questo autentico gioiello non solo architettonico, ma che diventa simbolo di una crescita culturale sul fertilissimo terreno della divulgazione scientifica. La nuova struttura, che sorge nelle immediate vicinanze del Ponte di Calatrava, è stata inaugurata alla presenza della Vice Presidente della Camera dei deputati Mara Carfagna, madrina d’eccezione dell’evento, insieme all’On.Jole Santelli, Vice Sindaco e Assessore alla cultura del Comune di Cosenza. A condurre la serata, la giornalista Iole Perito, portavoce del Sindaco Occhiuto.

Il Planetario, intitolato all’astronomo cosentino del 1500 Giovan Battista Amico, pioniere dell’astronomia moderna e anticipatore del realismo fisico-matematico di Galileo Galilei, è dotato di un sistema di proiezione tra i più avanzati attualmente in Italia e tra quelli più all’avanguardia, sia in Europa che nel mondo.
Lo ricorda il Sindaco Mario Occhiuto nel suo intervento prima del taglio del nastro: «la lente Zeiss del proiettore Starmaster è simile a quella del planetario di New York». Riconoscendone poi il valore per la comunità. «Opere come il Planetario – ha rimarcato il Sindaco Occhiuto – non sono soltanto opere fisiche perché non migliorano solo la città, ma migliorano e miglioreranno ancora di più la vita dei cittadini che nella città vivono».

Poi ringrazia tutti i presenti: le autorità civili e militari, la giunta (presente al completo) i dirigenti, con una menzione speciale, più che meritata per quanto è riuscito a fare, per Giampaolo Calabrese, dirigente del settore Cultura, e poi i collaboratori, i dipendenti comunali, lo studio Monestiroli che ha progettato il Planetario e che ieri era presente con l’architetto Tomaso Monestiroli, il dirigente del settore Infrastrutture del Comune Ing.Francesco Converso e il direttore dei lavori, l’architetto Egidio Arnieri, i consiglieri comunali. Nel lungo elenco Occhiuto ricorda chi ebbe l’idea primigenia del Planetario, il prof.Franco Piperno, «un’idea portata avanti – dice ancora Mario Occhiuto – dal Sindaco Giacomo Mancini». Citazioni per le imprese e le maestranze e i tecnici del Comune. Il Sindaco rimarca poi l’accordo con l’Università della Calabria e con il Dipartimento di Fisica guidato dal Prof.Vincenzo Carbone. Già dalla prossima settimana partiranno le prime lectio magistralis con i docenti e i ricercatori dello stesso Dipartimento con cui il Comune di Cosenza ha avviato, per questo nuovo presidio culturale, un proficuo rapporto di collaborazione. Di particolare prestigio il Comitato scientifico che affiancherà il Comune nella definizione delle attività e nel quale spicca la figura dell’astrofisica di fama internazionale Sandra Savaglio.
Con l’ausilio di un maxi schermo collocato alla destra del Planetario, il Sindaco Occhiuto passa in rassegna le opere che saranno realizzate da qui a breve: la Piazza-anfiteatro intitolata all’astrofisico e cosmologo britannico Stephen Hawking  «che – dice Occhiuto – potrà essere utilizzata dalle scuole e dagli studenti per organizzare e promuovere spettacoli e che collegherà il planetario con il vicinissimo Ponte di Calatrava». Quindi elenca le opere che consentiranno la navigabilità del fiume anche queste già appaltate e che a breve inizieranno e la Piazza Belvedere, progettata sempre da Calatrava. «Questa era una zona emarginata e abbandonata e dove c’erano le baracche abusive dei rom abbiamo creato le condizioni per rigenerarla». E ricorda la lettera che qualche giorno fa gli ha scritto un ragazzo di quei tempi, che oggi ha 35 anni, e che abita ancora qui. «Nella lettera – dice il Sindaco – mi ha scritto che si vergognava di portare gli amici a casa. Ora, finalmente si sente orgoglioso di essere cosentino, di appartenere a questa città e di vivere a Gergeri. Questa – conclude il Sindaco Occhiuto – è un’occasione per la città e per il turismo e una nuova tappa di quel modello di sviluppo e crescita del territorio volto a valorizzare le nostre radici e le nostre identità culturali, facendone una ricchezza”. Subito dopo il Sindaco, la benedizione dell’Arcivescovo di Cosenza, Mons.Francescantonio Nolè, preceduta da alcune parole di particolare profondità: il Signore è contento quando l’uomo mette a frutto i doni che ha ricevuto da lui. Le opere che sono qui intorno sono doni che il Signore ha dato a ciascuno di noi. Metterle a frutto è un dovere. Questo progresso scientifico ci fa entrare nel mistero dell’Universo. Che per noi cristiani e credenti è un’opera creativa di Dio talmente perfetta che nessuno mai potrà entrare in questa perfezione se non contemplarla, ringraziandolo». E completa la sua benedizione scegliendo opportunamente il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, primo componimento italiano di allora, del 1224, e scritto da Francesco d’Assisi in una notte stellata, quando era in crisi perché i frati non seguivano quello che lui aveva detto e voleva fare, in modo particolare la povertà. E allora si rivolse al Signore indirizzando il suo sguardo al cielo e alle stelle.
Ora la festa può cominciare. E lo spettacolo multimediale di rara bellezza visiva e di particolare raffinatezza,  Un passo. Sognando la luna, suscita, nelle migliaia di persone che non hanno voluto in nessun modo mancare all’evento, un mix di emozioni, indotte dalla magia della luce, dagli acrobati e danzatori aerei della compagnia dei Folli (gli stessi di “Matera, capitale europea della Cultura 2019”) e da un finale tutto pirotecnìa ed effetti speciali curato da Parente Fireworks Group nel cui palmares ci sono altri eventi di peso come il concerto di Vasco Rossi a Modena Park e la cerimonia di chiusura di Milano Expo 2015. Prima del taglio del nastro, il prologo quasi felliniano, con l’acrobata (una sorta di Pierrot lunaire) appesa alla luna danzante, in andirivieni continuo tra il Planetario e il vicinissimo Ponte di Calatrava, a ricordare i 50 anni dello storico sbarco di Armstrong ed Aldrin del 1969. E’ il momento che dà l’abbrivio alla visita interna con altri danzatori aerei, in una mescolanza di teatro e musica che allunga ancora la magia di qualche ora, con una processione di visitatori che continua ancora fino a poco prima della mezzanotte, grazie ad una organizzazione che ha saputo gestire ordinatamente i flussi verso la struttura garantendo le migliori condizioni di sicurezza. A questo proposito il Sindaco Occhiuto ha voluto ringraziare tutte le forze dell’ordine, la Polizia Municipale (con una menzione particolare per l’Ispettore Giacomo Fuoco), l’Associazione Nazionale Carabinieri e, infine, anche l’ENS (Ente Nazionale Sordi) che, attraverso un’interprete, ha consentito ai non udenti di seguire tutta la cerimonia di inaugurazione.

Il 6 aprile si inaugura il Planetario, Occhiuto «Con noi anche Sandra Savaglio»

COSENZA «Sabato 6 aprile, all’imbrunire, consegneremo alla città un’altra importante opera pubblica: il Planetario di Cosenza che sarà intitolato all’astronomo cosentino Giovan Battista Amico. La piazza antistante, che è in fase di procedura d’appalto, prenderà invece il nome dell’astrofisico Stephen Hawking recentemente scomparso». E’ quanto scrive in un post sul suo profilo Facebook il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, in occasione dell’inaugurazione del Planetario di Cosenza. 

«Tutti i cosentini e i calabresi sono invitati a partecipare alla festa pubblica di inaugurazione, non ci saranno biglietti d’invito personali. In Municipio un gruppo di lavoro guidato dal vicesindaco Jole Santelli e dal dirigente Giampaolo Calabrese insieme all’ideatore Franco Piperno e al direttore del Dipartimento di Fisica dell’Unical Vincenzo Carbone e ai professori incaricati stanno lavorando intensamente al programma dei prossimi mesi, in cui poi sarà possibile assistere a conferenze scientifiche e successivamente a straordinari spettacoli per i ragazzi delle scuole. Ha seguito con passione e amore tutti i lavori organizzatori e preparatori e sarà con noi la nostra grande astrofisica Sandra Savaglio, una vera forza della natura».

Foto: profilo facebook Mario Occhiuto by  Roberto Conte – Il Conte Photography