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Fiera San Giuseppe, Occhiuto «Ennesimo successo, sempre più popolare»

COSENZA –  «Una manifestazione identitaria che siamo riusciti ad ampliare e attualizzare in base alle nuove normative sulla sicurezza, mantenendo forte il senso dell’attrazione dato principalmente dalle varie mercanzie, perché la fiera ultracentenaria di San Giuseppe a Cosenza conserva sempre il suo fascino antico. Un appuntamento imperdibile di aggregazione sociale e di condivisione»

Il sindaco Mario Occhiuto, a chiusura dell’edizione 2019 che ha visto la tradizionale manifestazione bruzia svilupparsi su una sola corsia di viale Mancini (l’altra, com’è noto, è interessata dal cantiere della Metrotranvia) ed estendersi verso nord quasi fino al Campagnano, non può che esprimere grande soddisfazione sull’ottima riuscita dell’evento.

«Migliaia e migliaia di visitatori – dice Occhiuto – hanno letteralmente invaso il percorso delle classiche bancarelle nei cinque giorni della fiera. È stata registrata una partecipazione incredibile, con un flusso imponente di presenze che ha avuto ricadute economiche non solo tra gli espositori ma sul commercio dell’intero territorio urbano. Ringrazio tutti coloro che hanno offerto accoglienza a ogni livello, promuovendo all’esterno l’immagine di una città ancora più bella e vivibile, che in queste circostanze dimostra una ulteriore crescita. Sento di ringraziare l’associazione dei commercianti e ogni singolo ambulante che ci ha dato fiducia e che anno dopo anno tiene a non mancare. Un sincero grazie va all’assessore alle Attività economiche e produttive, la bravissima Loredana Pastore, alla dirigente al ramo Angela Carbone, ai funzionari comunali, alla Protezione civile, agli agenti della Polizia municipale e al loro comandante Giovanni de Rose in questo caso anche nelle vesti di responsabile della sicurezza dell’evento. Un contributo fondamentale, come sempre, ci è stato dato da Fiera in mensa, dalla Croce rossa, dall’Ensi. Ringrazio inoltre il prefetto e il questore per il supporto, insieme al corpo dei vigili del fuoco e a tutte le forze dell’ordine. Questa mattina, nonostante il passaggio di migliaia di visitatori e della quantità di rifiuti prodotti, la città è stata ripulita in maniera eccellente in tempi record. Grazie, quindi, all’assessore Carmine Vizza per la puntuale coordinazione, e grazie ai lavoratori e ai mezzi di Ecologia Oggi, nonché ai dipendenti delle Cooperative. Un grazie, ancora, va all’Amaco che ha garantito il trasporto pubblico urbano adeguando il servizio con percorsi ad hoc. Cosenza ha vissuto la sua bellissima fiera popolare – conclude il sindaco – in piena sicurezza e atmosfera di festa. Ora guardiamo già alla prossima edizione con l’idea di incentivare il percorso longitudinale che è sempre più dentro la città e che soprattutto ha raccolto larghi apprezzamenti per la fruizione e l’accessibilità».

Occhiuto al Mipim di Cannes, «Diffondiamo il manifesto della qualità urbana»

CANNES – Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e delegato all’Urbanistica Anci, ha partecipato in qualità di presidente FPC Fondazione Patrimonio Comune al Mipim (Mercato internazionale dell’immobiliare) di Cannes per promuovere investimenti immobiliari orientati alla qualità della vita dei cittadini.

Prosegue così il progetto per la qualità urbana di FPC Fondazione Patrimonio Comune e di FIABCI (Federazione delle Associazioni immobiliari), un progetto lanciato con l’evento dello scorso 22 novembre alla Lanterna di Roma.

Il Manifesto della qualità urbana, voluto appunto dal presidente di FPC Mario Occhiuto, è stato presentato ieri al MIPIM di Cannes.

«Il Manifesto – afferma Occhiuto – intende costituire una sorta di linea guida per ispirare gli investimenti nella trasformazione delle città che devono essere orientati alla qualità della vita dei cittadini. Questa di Cannes è la prima tappa dell’impegno preso con FIABCI lo scorso novembre quando abbiamo lanciato il manifesto promettendo che avremmo promosso la ‘qualità’ dei Comuni italiani nel mondo. Non tanto la qualità che tutti già ci riconoscono come dono della storia del nostro straordinario Paese. Noi, più precisamente, parliamo della qualità ricercata attraverso il coraggio e la determinazione degli amministratori, dei cittadini e delle imprese che investono e trasformano i territori in una prospettiva di sostenibilità per come, in modo sempre più pressante, la crisi ambientale, economica e sociale ci richiede in modo sempre più pressante».

All’evento, oltre all’esponente di ANCI hanno preso parte il presidente di FIABCI Italia Campagnoli, promotore insieme a FPC del Manifesto, e la Sindaca di Savona Ilaria Caprioglio, a testimoniare proprio questa tensione con un’esperienza concreta: Savona prima città d’Europa a conseguire la certificazione LEED for Cities, la più prestigiosa del mondo in tema energetico e ambientale.

Occhiuto ha tenuto anche a sottolineare l’importanza del ruolo che ANCI attraverso la sua Fondazione Patrimonio Comune, nel nuovo ruolo disegnato dalla Legge di Bilancio 2019 come partner di InvestItalia, potrà giocare a supporto delle nuove forme di investimento ispirate al partenariato pubblico privato cui i Comuni potranno accedere per perseguire i loro programmi di trasformazione. «InvestItalia – ha detto Occhiuto – è appena stata costituita con il previsto Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Attendiamo che venga nominato il management per incontrarci e pianificare insieme le azioni di promozione insieme».

 

Serra Spiga, demolito manufatto abusivo denunciato da Striscia la Notizia

COSENZA – È stata eseguita questa mattina in tempi record l’ordinanza di sgombero e demolizione in contrada Serra Spiga n. 1, del manufatto abusivo denunciato nei giorni scorsi in un servizio andato in onda su Canale Cinque a Striscia la notizia. L’ordinanza è stata firmata in Municipio nella giornata di ieri dal dirigente del settore Patrimonio Giuseppe Nardi e dal dirigente del settore Infrastrutture e Protezione civile Francesco Converso.

Il preciso indirizzo del sindaco Mario Occhiuto in fatto di lotta all’abusivismo, da sempre una sua priorità amministrativa, ha condotto all’azione di una squadra speciale della Polizia municipale coordinata dall’ispettore Giacomo Fuoco e guidata dal comandante Giovanni De Rose.

Alle prime luci dell’alba, oggi, ha così avuto avvio l’operazione nei confronti della struttura edificata abusivamente su un’area pubblica all’incrocio tra via Tristano Codignola e via Giulio Adimari. Di questo manufatto recintato illegittimamente si era occupata solo due giorni fa Stefania Petyx, inviata della trasmissione televisiva “Striscia la notizia”. Nella puntata di lunedì 11 marzo era infatti andato in onda il servizio registrato nel capoluogo bruzio la scorsa settimana (precisamente mercoledì 6 marzo) con la denuncia di tale situazione e le contestuali rassicurazioni dell’assessore alla Riqualificazione urbana, Francesco Caruso, che, in rappresentanza del sindaco Mario Occhiuto impegnato in quel momento fuori sede, aveva garantito una risposta istituzionale immediata. E la risposta dell’amministrazione comunale non si è fatta attendere.

Occorre ricordare, tra l’altro, che l’Amministrazione Occhiuto, sulla base del protocollo di intesa del primo giugno 2012 sottoscritto dal Sindaco con il Procuratore della Repubblica alla presenza del Prefetto, aveva già avviato una decisa azione di contrasto. Lo stesso manufatto abusivo abbattuto oggi era stato oggetto di una precedente ordinanza di demolizione e in seguito evidentemente ricostruito. Ma la disposizione del sindaco Mario Occhiuto datata 27 agosto 2013 era chiara: “Con riferimento agli immobili edilizi presenti sul territorio realizzati in assenza del rispetto delle normative vigenti, si chiede di procedere ad un più accurato controllo, disponendo senza indugio l’obbligo di demolizione e nel caso di inadempimento procedere direttamente alla demolizione con spese a carico dell’autore della violazione edilizia”.

«Affermiamo la legalità e il civile abitare secondo le regole”, ha commentato oggi il sindaco Mario Occhiuto – Ringrazio per le sollecitazioni a occuparci della vicenda la cronista Petyx che ha espresso un giornalismo d’inchiesta al servizio della collettività. Come pure tengo a ringraziare tutti coloro che attraverso l’intervento tempestivo di questa mattina hanno testimoniato alla cittadinanza la presenza forte del Comune sul territorio, a tutela dei diritti e della sicurezza».

Costituito il Comitato universitari per Occhiuto

RENDE (CS) – È stato costituito il Comitato Universitari per Mario Occhiuto, al fine di promuovere la candidatura del Sindaco di Cosenza a Governatore della Calabria.

Il comitato è stato promosso da Vincenzo Campanella, studente a La Sapienza di Roma, Paolo Lorelli, studente all’università statale di Milano e Francesco De Luca, studente all’università Federico II di Napoli.

 
«Come calabresi momentaneamente residenti per motivi di studio in altre città italiane – scrivono i promotori – vogliamo riappropriarci dell’orgoglio di una identità che è stata smarrita e calpestata da una classe politica inadeguata.
Siamo stanchi di essere stigmatizzati – scrivono Campanella, Lorelli e De Luca- come appartenenti a una regione dove la sanità è da quarto mondo e dove si registrano ogni giorno arretratezze e involuzioni.
Mario Occhiuto – prosegue la nota – ha dato smalto a Cosenza, facendola diventare una delle citta più attraenti e belle del Mezzogiorno e può essere l’uomo del cambiamento e della svolta per tutto il territorio calabrese.
A breve sarà inaugurato un planetario che diventerà motivo di seduzione turistica per tutto il Paese, a conferma della bellezza di Cosenza. 
Faremo in modo che questa idea si diffonda tra tutti gli studenti calabresi – concludono Vincenzo Campanella, Paolo Lorelli e Francesco De Luca – e che semini condivisione, nella certezza che possa essere elemento di sintesi tra forze politiche e sociali». 

Morte Coriolano Martirano, il cordoglio di Occhiuto e Santelli

COSENZA – «Con la scomparsa di Coriolano Martirano scompare un pezzo della città di Cosenza, una grande personalità, dall’ineguagliabile spessore umano e culturale, che ha attraversato il secolo scorso vivendo sempre sospinto dalla sete della conoscenza».

Così il sindaco Mario Occhiuto e il suo vice Jole Santelli esprimono profondo cordoglio per la morte dello storico decano dell’Accademia cosentina.

«Coriolano Martirano apparteneva a quella Cosenza attenta e intelligente, colta, la città di Telesio e della tradizione dell’Accademia cosentina, di cui era una presenza costante e identificativa. Non si può fare a meno di ricordarne le doti di marito e padre esemplare, un cittadino autentico che resterà nel cuore di Cosenza.

Quella Cosenza antica in cui è nato e che nel tempo non ha mai abbandonato. Custode della memoria e dell’identità collettiva di una comunità che ha amato profondamente, come ha amato il Centro storico e i luoghi che è riuscito a narrare con sapienza. Di Coriolano Martirano ci mancheranno lo sguardo sul nostro micro-mondo e l’inconfondibile arguzia storico-culturale. Giungano alla moglie Maria Cristina, amica carissima, e ai due figli Ada e Luigi le condoglianze più sentite da parte dell’intera amministrazione comunale e dei cosentini a cui il professore Martirano lascia in eredità testi di valore incommensurabile».

Il Sindaco Occhiuto in visita all’Università Campus Biomedico di Roma

COSENZA – Il Sindaco Mario Occhiuto ha visitato l’Università Campus Biomedico di Roma su invito del Rettore, prof.Raffaele Calabrò, e del Pro Rettore alla ricerca, Prof.Eugenio Guglielmelli, originario di Cosenza e tra i ricercatori più apprezzati nel campo della robotica e della biomedica.
Il Prof.Guglielmelli, il 30 novembre dello scorso anno, aveva ricevuto a Palazzo dei Bruzi, dalle mani del Presidente del Consiglio comunale  Pierluigi Caputo e della Vice Presidente del Consiglio comunale e Presidente della commissione cultura del Comune di Cosenza, Alessandra De Rosa, il riconoscimento di ambasciatore della conoscenza, per l’inestimabile valore, umano e sociale, della sua attività accademica e di ricerca, e in quella occasione tenne anche una lectio magistralis, molto partecipata, sulla società dell’automazione: i robot per la salute, la sicurezza e la qualità della vita. E fu proprio in quel contesto che maturò l’invito al Sindaco Mario Occhiuto di recarsi in visita all’Università Campus Biomedico.

Occhiuto, accompagnato dal Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo e dalle consigliere comunali Alessandra De Rosa e Anna Rugiero, è stato accolto dal Rettore Calabrò e dal Prof.Guglielmelli.

La delegazione di Palazzo dei Bruzi è stata ricevuta nel Club House del Campus e, subito dopo, ha visitato i laboratori dirobotica e di scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana e la Breast Unit del Policlincio del Campus coordinata dal prof. Vittorio
Altomare, responsabile dell’unità di Senologia. A fare gli onori di casa, lo stesso prof. Altomare, cui poi si sono aggiunti il prof.Vincenzo Denaro, primario emerito di Ortopedia e Traumatologia con il prof.Umile Longo dello stesso dipartimento. Il Sindaco di Cosenza è stato accolto anche dalla dottoressa Laura Buscioni, responsabile dell’Associazione “Amici del Campus Biomedico” che promosse, insieme ai referenti cosentini,  l’iniziativa del 30 novembre scorso.

«A Cosenza – ha detto il Sindaco Mario Occhiuto ringraziando i vertici dell’Università Campus Biomedico per l’invito ricevuto – non si è ancora spenta l’eco della lectio magistralis che il prof.Guglielmelli ha tenuto a Palazzo dei Bruzi lo scorso novembre.  Siamo oltremodo convinti che il percorso cominciato per favorire il riconnettersi del prof.Guglielmelli con le sue origini sia solo alla sua tappa iniziale. All’orizzonte riteniamo di dover scorgere altre e sempre più proficue forme di collaborazione in grado di contemplare la possibilità di un coinvolgimento di diverse istituzioni, dal Comune di Cosenza all’Università della Calabria, per tesaurizzare anche sul nostro territorio l’enorme patrimonio accumulato dal Campus in anni di ricerca e di esperienza. Gli scenari che si aprono e che sono stati ben tratteggiati a Cosenza durante la lectio magistralis del prof.Guglielmelli – ha detto ancora il Sindaco Occhiuto – ci hanno indicato la strada maestra da seguire per favorire la cooperazione tra uomo e robot, soprattutto per le applicazioni della robotica in campo medico. E’ questo uno degli aspetti che maggiormente ci interessa in un contesto, come il nostro, ancora in affanno quanto a servizi sanitari d’eccellenza, pur con le dovute eccezioni. L’impiego della robotica nella radioterapia, nella chirurgia, anche in quella di precisione, e in altri settori, ci lascia ben sperare per il futuro».

Infine il Sindaco Occhiuto ha chiesto espressamente al prof.Guglielmelli di elaborare un progetto, con il coinvolgimento diretto dell’Università della Calabria, con la quale, dopo l’evento del novembre scorso, si sono sviluppati proficui contatti, per fare in modo che proprio nel campo della robotica applicata alla sanità venga avviata sul nostro territorio una fase di approfondita sperimentazione.

Ciò alla luce anche dei recentissimi risultati delle ricerche condotte dal Campus biomedico e dal prof.Guglielmelli, sulle protesi di mano bionica in pazienti amputati, pubblicati proprio ieri sulla rivista “Science Robotics” e presentati questa mattina all’Accademia Nazionale dei Lincei di Roma in una conferenza stampa dallo stesso prof.Eugenio Guglielmelli, alla presenza del Ministro della Salute.

Il J’accuse di Katya Gentile, tutte le falle del sistema Cosenza

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo integralmente comunicato stampa a firma del presidente dell’Associazione LegittiMamente Katya Gentile, già vicesindaco di Cosenza

«La polemica di questi giorni, tra i consiglieri comunali del capoluogo di regione e l’on.le Tallini, accusato di avere svenduto Catanzaro abdicando in favore di Occhiuto, per la candidatura a Governatore delle prossime elezioni regionali, mi ha dato lo spunto per una riflessione che vorrei condividere con l’amico Tallini e con tutti quelli che a Cosenza ci capitano una volta ogni tanto e pure di passaggio.

Molti di quelli che parlano di un “ottimo amministratore” e non “osano” metterne in dubbio le capacità, infatti, inseguono il mito dell’Amministrazione Occhiuto, che è tanto vero quanto la leggenda del tesoro di Alarico.

Si, perchè, il messaggio che viene esportato oltre il Campagnano, con una massiva campagna di disinformazione quotidiana, è: grazie a questo sindaco (ma che dico sindaco, profeta), che con la sua feconda produzione di “progetti” è sempre un passo avanti agli altri e riesce a utilizzare tanti finanziamenti, Cosenza in questi anni è cambiata ed i segni sono evidenti a tutti. Da piazza Bilotti a piazza Loreto, da piazza Riforma a San Domenico, da piazza XXV luglio a Santa Teresa fino alla nuova piazzetta di via Roma, la città ha cambiato il suo volto, è vero. Ma cos’è davvero cambiato oltre la facciata e quali sono le conseguenze di questo cambiamento?

Occhiuto, attraverso la sua fabbrica di progetti, ha impunemente sdoganato “il sistema Cosenza “, che, purtroppo, non risponde a principi di trasparenza, nè di economicità, nè tanto meno di correttezza e legalità.

Questo sistema prevede, intanto, un esercito clientelare di dirigenti, ditte amiche e supporti al Rup, anche con incarichi stabili nei diversi settori del Comune, composto da collaboratori del suo studio, ex soci e colleghi creditori (architetti e imprenditori), che grava per la gran parte sulle casse comunali. Prevede che gli impegni e le liquidazioni, quando non c’è capienza sui relativi capitoli di spesa, vengano iscritti su somme vincolate provenienti da mutui o finanziamenti dedicati, con una conseguente, puntuale, distrazione di fondi di bilancio.

Prevede il metodo del frazionamento e del “sotto soglia” intrinseco al “sistema Cosenza” che è diventato negli anni una vera e propria mangiatoia per i prescelti. Capita, poi, che la stessa ditta, in un breve lasso di tempo, per combinazione, riesca ad aggiudicarsi quattro grossi appalti, diversi, e che ci ritroviamo Cosenza tappezzata di “pietra lunare” e di granito cinese di scarsissima qualità, tant’è che alcuni tratti di piazza Fera-Bilotti, ad esempio, sono stati già rifatti almeno tre o quattro volte in due anni, con dispendio di nuove ed ulteriori risorse economiche. Sempre lo stesso sistema prevedeva pure che i debiti personali del sindaco ricadessero sulle casse del Comune, attraverso un meccanismo contorto di inerzia, con la complicità di qualche dirigente.

Paradossalmente, l’ente risulta non essersi mai costituito in più di un giudizio, fino alla contumacia, ribaltando, così, i pignoramenti del primo cittadino sul nostro Comune. Peraltro, non è dato sapere come sia andata a finire la storia, nè se il giocattolo si sia rotto temporaneamente o a tempo indeterminato, dopo “lo sbianco”. Certamente lo scopriremo tra qualche tempo. Ma nell’immaginario collettivo, di chi vive oltre i confini cosentini, si è instaurato anche un altro mito: Cosenza uguale a città del benessere, del divertimento, della movida, delle grandiose e partecipate manifestazioni pubbliche a base di luci, canti e cotillons.

Vede caro on.le Tallini, ho il dovere di dirle, da ex amministratore e con cognizione di causa, che dietro a quest’immagine fintamente patinata, abilmente costruita in otto anni di bugie, mistificazioni, risultati truccati di farlocchi sondaggi commissionati, e con l’ausilio di una certa stampa servizievole e prezzolata, ci sono ancora troppi cosentini che hanno l’acqua in casa solo per tre ore al giorno, perchè il problema non è stato mai considerato e affrontato seriamente; abbiamo un centro storico abbandonato al degrado, fisico e sociale; abbiamo un teatro di tradizione declassato dal Ministero per la mancata programmazione della stagione lirica (in compenso assistiamo, al teatro Rendano, a spettacoli che di solito si tengono nei cinema); abbiamo una biblioteca civica i cui dipendenti non vengono pagati da anni ed il simbolo della cultura cosentina è passato da Telesio ad Alarico e alle “buone feste cosentine” (per i circenses, sine pane, si continuano a sperperare tanti milioni di euro). E poco importa se, finanche nel salotto buono della città, si vedono circolare topi anche d’inverno, anche se un’opera di massiccia derattizzazione si era annunciata in agosto; se si è perso il conto delle strade e dei marciapiedi dissestati; se la città si allaga nei primi10 minuti di pioggia; se all’improvviso si aprono voragini sulle strade; se, ancora nel 2019, ci sono cosentini che vivono in una macchina; se ci sono abitanti dei quartieri popolari e del centro storico abbondonati a se stessi, con l’eternit sui tetti ed i cumuli di spazzatura davanti la porta di casa. Poco importa se quello che lui chiama piano di mobilità dolce ha stravolto la viabilità cittadina, ha messo ulteriormente in crisi il commercio, mandato in tilt il traffico e aumentato esponenzialmente le immissioni di smog nelle uniche strade percorribili in auto.

A chi interessa se ci sono tanti esercenti esasperati sull’orlo del fallimento, se ci sono innumerevoli cittadini che imprecano intrappolati su via Roma, su via Popilia o nei pressi dell’ingresso autostradale e se ci sono ambulanze bloccate nel traffico che tardano nei soccorsi, per effetto dei divieti e degli imbuti creati ad hoc da strade interdette, Ztl e cambi di sensi di marcia, mai approvati in un PUT (piano urbano del traffico) obbligatorio per legge; persino il Piano di emergenza della Protezione Civile attualmente in vigore non è applicabile. Nessuno s’è accorto che ha dato il via ai lavori del “parco del benessere”, primo stralcio dei lavori della metro, senza che il progetto esecutivo dell’intera opera fosse stato approvato in Regione e senza che fosse stato inviato alla Commissione Europea. Quindi, stralcio di cosa? Il metodo utilizzato è lo stesso usato per piazza Bilotti. Anche in quella circostanza, che fece scuola, si iniziò dai lavori complementari, senza che il progetto esecutivo fosse stato approvato, per intascare l’anticipazione ed il primo SAL dalla Regione, rendicontando, peraltro, spese che di fatto sono inammissibili. Fatti che denunciai in Procura. Ahinoi, viviamo in una città dove non importa a nessuno se una sentenza del TAR, che ordina la sospensione dei lavori di viale Mancini, viene disattesa per giorni. E sorge il dubbio che si sapesse già che il Consiglio di Stato, solerte come non mai, si sarebbe espresso, addirittura, di DOMENICA, per sospenderne gli effetti. Alle nostre latitudini, poi, caro Tallini, abbiamo anche la spinosa questione del nuovo ospedale. Non dimentichi che se si rischia di perdere i finanziamenti è per responsabilità di quello stesso Sindaco che lei vedrebbe Governatore, della sua ostinata reticenza e del suo inattuabile progetto, che, proprio per com’è stato pensato, prevede tra l’altro, un dispendio di svariati milioni di euro aggiuntivi.

Mio caro on.le, un buon amministratore, per essere definito tale, dovrebbe amministrare perseguendo principi di legalità, trasparenza, economicità, sussidiarietà e ragionevolezza, esattamente il contrario di ciò che accade da quando ad amministrare la città di Cosenza c’è Mario Occhiuto. A causa di un Consiglio comunale muto, sordo e cieco e di una truppa di yes man, all’uopo assoldata e preposta a divulgare “il verbo”, è abituato ad essere l’uomo solo al comando, tranne quando c’è da scaricare qualche responabilità. Chiunque provi a muovere una critica politica o un parere di dissenso viene immediatamente etichettato nella categoria degli odiatori o dei complottisti. Con questa tecnica, sminuisce e azzera (nella sua mente) qualsiasi problematica, mortifica la libertà di opinione e di parola di qualunque cittadino, singolo o associato, omette di dare risposte concrete ed appropriate e si veste da vittima.

Approfitta di queste occasioni, infatti, per autoincensarsi e propagandare tutte le sue false virtù che, a suo dire, sarebbero la causa che muoverebbe contro di lui gli attacchi degli invidiosi e dei bastian contrari per partito preso. Con questa mia, che ha il solo fine di fornire spunti ed elementi certi a quanti, come lei, risultano innamorati di una figura ideale che nella realtà non esiste, invito tutti ad effettuare le dovute verifiche, su quanto da me sottoscritto, attraverso atti e documenti, prima di esporvi assumendovi addirittura la paternità della candidatura di Mario Occhiuto a Governatore della Regione Calabria, quale esempio di ottimo amministratore.

Mi chiedo, infine, se in quel di Catanzaro sia mai giunta la notizia della depressione del nostro Sindaco, che ha depositato i certificati della patologia in in un’aula di tribunale. In Italia, di solito, ai depressi si ritira la patente, figuriamoci la guida di una città o di un’intera regione.

Il re è nudo, caro on.le, e non vorrei che un giorno le si potesse imputare di essere stato uno stolto o di essere fatto della sua stessa pasta.

Mi immedesimo ed io tra le due non saprei proprio scegliere. Certe posizioni potrebbero rivelarsi scomode e imbarazzanti, in un futuro, qui si spera ancora, molto vicino».

Trasferimento Polizia Municipale a Vaglio Lise, approvato l’atto di indirizzo

COSENZA – Diventa sempre più concreto il trasferimento all’interno dei locali della Stazione di Vaglio Lise, di proprietà delle Ferrovie dello Stato, del Comando della Polizia Municipale. La Giunta, presieduta dal Sindaco Mario Occhiuto, ha approvato, infatti, l’atto di indirizzo per la stipula con Ferrovie dello Stato del contratto di comodato, della durata di dieci anni, per la concessione dei locali del fabbricato viaggiatori da destinare proprio agli uffici del Comando della Polizia Municipale.

Con lo stesso atto di indirizzo, la Giunta ha, inoltre, dato il via libera anche alla stipula di un altro contratto, in questo caso di locazione, della durata di sei anni, dei locali, siti sempre nella stazione di Vaglio Lise, che attualmente ospitano il Centro per l’impiego e che potranno essere adibiti a sede di altri uffici dell’Amministrazione comunale.

I provvedimenti adottati dalla Giunta danno seguito al protocollo d’intesa che il Comune di Cosenza ha siglato, nel 2012, con Ferrovie dello Stato, Fs Sistemi Urbani e Rete Ferroviaria Italiana SPA, per la riqualificazione urbanistica e intermodale del nodo urbano di Cosenza in località Vaglio Lise, e la valorizzazione delle aree di Ferrovie dello Stato non più funzionali all’esercizio ferroviario nella città di Cosenza che prevedeva, tra tutti gli interventi, la riqualificazione, da parte del Comune, di una porzione del fabbricato della stazione messa a disposizione da RFI Spa e da destinare agli Uffici della Polizia Municipale.

Cosenza, Planetario e Parco delle Scienze, a breve l’inaugurazione

COSENZA – Manca davvero poco all’inaugurazione del Planetario di Cosenza. Primo in Italia per tecnologia, secondo (dopo Milano) per dimensioni, questa grande opera di architettura contemporanea, come l’ha definita il Sindaco Mario Occhiuto, accoglie nel suo contesto il ‘Parco delle Scienze’ che, con la sala di proiezione principale, completa il progetto, facendo del Planetario un centro culturale innovativo, luogo in cui produrre e condividere idee e conoscenze attraverso lo studio e l’osservazione del cielo.

È davvero l’ultimo step quello dell’allestimento del ‘Parco delle scienze’, approvato dalla Giunta Comunale, che ha un forte valore emozionale oltre che esplicativo e didattico. È la multimedialità ad offrire al visitatore un’esperienza completa che arricchisce l’osservazione della volta celeste che avviene nella sala interna, cuore dell’opera, di ulteriori elementi capaci di catturare l’attenzione in modi differenti. Nel Parco delle Scienze, che occupa il volume esterno alla cupola racchiuso nel cubo finestrato, dominano tre satelliti, posti agli angoli dell’edificio, nei quali entrare per un’esperienza di conoscenza immersiva, emozionale ed interattiva.

A corredo dei satelliti, una parete-monitor per scoprire nuovi e più dettagliati particolari del mondo celeste dei quali il visitatore non fruirà in maniera passiva, potendo anche qui interagire con i contenuti.

Dall’esterno l’impatto immediato e fortemente caratterizzante dell’ambiente spaziale sarà reso dall’applicazione di vetrofanie ed elementi grafici sulle vetrate  del prospetto principale dell’edificio.   L’opera planetario-parco delle scienze, con il Ponte di Calatrava (e le piazze laterali che sorgeranno) e il futuro parco fluviale con la navigabilità dei fiumi, rappresentano un forte intervento di rigenerazione urbana, non  soltanto ambientale ma culturale e sociale, dell’area di Gergeri, che da periferia diventa di fatto nuova porta della città.

Foto Ansa

Cosenza, Occhiuto apre il “2° Forum del turismo”. «La nostra carta d’identità deve essere le bellezza»

COSENZA – L’obiettivo strategico deve essere la trasformazione della città di Cosenza in una destinazione, orientata a una chiara ottica di mercato. La città deve diventare il prodotto destinazione, attraverso la valorizzazione, l’organizzazione e la tangibilizzazione delle risorse, in modo tale da rispondere alle esigenze del turista.

Parte da questo assunto il Piano strategico di prodotto, accoglienza e marketing per la Destinazione Cosenza presentato questa mattina nel Complesso monumentale di San Domenico da Josep Ejarque, destination manager di fama internazionale cui la città di Cosenza ha affidato l’elaborazione dello strumento strategico in grado di disegnare lo 
sviluppo del suo futuro in ambito turistico. La presentazione del Piano strategico è avvenuta in occasione dell’apertura del 2° Forum del turismo della città di Cosenza, promosso dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro. E’ stata proprio quest’ultima a fare gli onori di casa e ad introdurre i lavori del 
Forum, mentre impegni istituzionali non differibili hanno costretto il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Jole Santelli a partire per Roma, ma prima che il Forum iniziasse l’On.Santelli ha voluto salutare il Sindaco Occhiuto e l’Assessore Succurro mentre arrivavano i partecipanti alla manifestazione. Poi l’intervento del Sindaco Occhiuto ha calamitato l’attenzione del folto pubblico.

«Cosenza nel 2011, quando siamo arrivati alla guida della città – ha esordito Occhiuto – non aveva una vocazione turistica che oggi sta, invece, scoprendo. Sono molti i turisti, anche stranieri, che giungono in città da ogni dove. Oggi le persone si spostano più volentieri. Il turismo ha quindi necessità di nuove idee e di nuovi apporti. Ho voluto 
dare un segno evidente di queste necessità con un assessorato ad hoc affidato alle cure di Rosaria Succurro che molto ha fatto in questi anni. Oggi -ha proseguito il primo cittadino – con i cambiamenti che hanno attraversato l’economia  fondata su un industria edilizia privata fiorente che, però, negli ultimi decenni si è bloccata, perché non era 
più pensabile consumare ancora il territorio, si è pensato che il turismo potesse essere un nuovo volano di sviluppo. In Calabria non abbiamo solo giacimenti culturali ed archeologici, ma anche storie da raccontare, come la leggenda di Alarico o la storia della Magna Grecia». Il Sindaco Occhiuto non ha dubbi: «La nostra carta d’identità deve 
essere le bellezza. Quando nel 2011 siamo arrivati alla guida della città, la prima cosa che abbiamo compreso di dover fare era investire proprio sulla bellezza, valorizzando le risorse non utilizzate e rendendole disponibili ai cittadini. Il fatto che oggi il nostro Castello Svevo sia non solo uno dei luoghi simbolo della storia della città, ma anche un contenitore culturale, rappresenta un bene per la comunità. La nostra visione è stata quella non solo tesa a valorizzare i giacimenti culturali, ambientali o paesaggistici, ma anche le storie immateriali. Grazie alla valorizzazione della storia di Alarico abbiamo conquistato spazio sulla stampa internazionale, dal Times al Telegraph ed anche una tv americana ha dedicato a Cosenza un eccezionale reportage. Avevamo uno strumento gratuito di valorizzazione e lo abbiamo utilizzato. Le storie non si nascondono, si raccontano. E la storia che parla di un tesoro è una storia che può creare i presupposti per fare ottimo marketing territoriale. Il ministro dei Beni Culturali si domandava la settimana scorsa cosa facessero i turisti una volta arrivati a Cosenza: qui  abbiamo organizzato in sette anni un’eccellente accoglienza  per i turisti, accompagnati da guide esperte e specializzate. Da noi i turisti fanno delle esperienze che lasciano il segno partecipando a percorsi assolutamente piacevoli. E’ importante quando il turista va via. Tutti rimangono sorpresi dalla bellezza della città. E questa bellezza è oltremodo importante perché rappresenta la bellezza dell’innovazione. Abbiamo puntato sulla creatività, affermando il modello di Cosenza fabbrica creativa, non solo con il MAB, ma anche con i BoCs art e gli artisti contemporanei. Ma  abbiamo puntato – ha detto ancora Occhiuto – anche sull’architettura, con il Ponte di Calatrava e con il Planetario che sarà inaugurato a breve. Ci siamo sostituiti alla Regione con il servizio di trasporto pubblico potenziando le navette “Al volo”, garantendo collegamenti rapidi con la stazione di Paola e l’aeroporto di Lamezia e constatando con soddisfazione l’aumento delle prenotazioni». 

Occhiuto ha, inoltre, ricordato che a breve saranno cantierizzate altre dieci opere importanti. «Cosenza deve diventare – ha aggiunto – sempre più città dello stare insieme, città delle persone e non delle macchine.La bellezza è fatta di dettagli, è qualcosa di essenziale vista nel suo complesso. Il nostro dev’essere un ambiente identitario che guarda al 
passato, ma anche al futuro».