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Tarsia, ‘città dell’olio in festa’: l’evento domani tra degustazioni, dibattiti e musica

Cresce l’attesa per la nuova entusiasmante edizione, la IV, di “Tarsia città dell’olio in festa”. Tutto pronto ormai per venerdì 29 dicembre con le degustazioni guidate di oli calabresi a cura di Mario Reda (17,30); la tavola rotonda con il dibattito alla presenza del sindaco Roberto Ameruso, del consigliere comunale delegato Sara Scarola, del presidente dell’associazione Olivicola cosentina Massimino Magliocchi, del commissario Arsac Fulvia Michela Caligiuri, del direttore generale del dipartimento agricoltura Giacomo Giovinazzo e dell’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo (ore 19) e poi, dalle 20,30 in poi, il percorso enogastronomico con la musica popolare del trio “Suoni lontani”. L’appuntamento si svolgerà a Palazzo Rossi, sede delle Riserve del Lago di Tarsia e della foce del fiume Crati

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Vendeva falso olio biologico. Arrestato ex consigliere regionale ed ex sindaco di Amantea e il figlio

AMANTEA (Cs) – Alle prime luci dell’alba, nell’ambito di un’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni e dai sostituti Cerchiara e Grieco, i finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, nonché ad un decreto di sequestro preventivo nei confronti di due persone (di cui uno ex consigliere della Regione Calabria oltre che ex sindaco del comune di Amantea), indagate per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode nell’esercizio del commercio, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, calunnia e tentata estorsione.

In particolare, l’attività d’indagine ha consentito di raccogliere un grave quadro indiziario nei confronti degli indagati (padre e figlio, entrambi residenti nel comune di Amantea) i quali, nell’esercizio di un’azienda agricola, hanno commercializzato 41.860 kg di olio dichiarato essere falsamente proveniente da agricoltura biologica in quanto ottenuto mediante l’impiego di fertilizzanti e pesticidi vietati in tale tipologia di produzione agricola.

Gli indagati, infatti, tramite attestazioni mendaci ed occultamento delle fatture di acquisto dei prodotti chimici non ammessi che venivano sistematicamente utilizzati nei campi, traevano in inganno l’organismo certificatore del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ottenendo da quest’ultimo il rilascio dell’attestato di operatore agrobiologico, grazie al quale potevano immettere sul mercato il falso olio biologico traendone un profitto pari a più di 150mila euro, oltre che percepire specifici contributi dall’UE e dalla Regione Calabria per un ammontare di circa 114mila euro.

Il profitto di questi reati, tramite una serie di operazioni finanziarie abilmente concepite al fine di dissimularne l’origine delittuosa, è stato poi reimpiegato per l’acquisto di un compendio immobiliare nel comune di Serra d’Aiello (CS), avvenuto nell’ambito di un’asta fallimentare.

Le indagini condotte, inoltre, hanno permesso di ricondurre la proprietà di fatto sia dell’azienda agricola, che degli immobili successivamente acquisiti, all’ex consigliere regionale, già colpito in passato da misura di prevenzione patrimoniale. In particolare, è stato sottoposto a sequestro il 50% di un complesso immobiliare nel comune di Serra d’Aiello (CS) nonché denaro ed altre utilità nella disponibilità degli indagati.

Sua maestà l’olio di oliva. Premiati i migliori della provincia di Cosenza

COSENZA – «Continua l’azione della Camera di commercio nella valorizzazione e promozione delle eccellenze.

L’olio di oliva prodotto nel territorio della provincia di Cosenza fa parte a pieno titolo del patrimonio agricolo ed enogastronomico dell’Italia.

Un premio che arriva alla sesta edizione racconta tante storie unite dal filo rosso della guida che ogni anno lo accompagna. Sono storie di terra, sole, alberi. Ma soprattutto storie di persone in carne ed ossa, che fanno sacrifici, impegnandosi, cambiando lo stato delle cose, producendo bellezza e gusto. E’ il Capitale umano così centrale nel  #ModelloCameraCosenza.

La valorizzazione del comparto olivicolo è una delle declinazioni della nostra filosofia rispetto alle potenzialità dell’economia territoriale. Così come abbiamo ottenuto il Cartellino Blu per il Fico dottato bianco di Cosenza e lavorato tanto per l’iscrizione del Magliocco Dolce (vitigno identitario) nel registro nazionale varietà di vite».

E’ quanto ha affermato Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza, intervenendo durante la cerimonia finale della VI Edizione del premio L’Oro dei Bruzi.

Presentata la guida agli oli extravergini di oliva della provincia di Cosenza. Un viaggio tra gusto e cultura alla scoperta dell’oro verde.

I VINCITORI DELLA VI EDIZIONE DEL PREMIO L’ORO DEI BRUZI

Azienda agricola Parisi Donato, Azienda agricola Le Conche, Società agricola Doria sono le prime tre classificate nella categoria “Fruttati intensi”.

Tra i “fruttati medi” a vincere è stato il Frantoio Figoli, seguito da Azienda agricola Capparelli Gianluca e Frantoio Santa Lucia.

L’Azienda agricola Arcaverde di Caruso Alessandro ha conquistato il primo posto nella categoria “fruttati leggeri”. Madreterra di Edoardo Giudiceandrea e Azienda agricola Rita Bilotti si sono posizionate rispettivamente al secondo e terzo posto.

Consegnati gli attestati di partecipazione alle imprese olivicole presenti nel concorso.

Dopo i saluti istituzionali del presidente Klaus Algieri, sono intervenuti:  Elena Di Raco, responsabile Ufficio studi e ricerche Enit (Agenzia nazionale Turismo); il  capo panel  Massimiliano Pellegrino e il  Segretario Generale della Camera di commercio di Cosenza, Erminia Giorno.

 

 

 

 

 

 

EVO, l’Oro dei Bruzi, domani la cerimonia di premiazione

COSENZA – Tutto pronto per la cerimonia finale della VI edizione del concorso “L’Oro dei bruzi” che è in programma per mercoledì 24 luglio alle ore 18:00 nella sala Petraglia della Camera di Commercio di Cosenza.

Sarà presentata la guida ai migliori EVO della provincia di Cosenza.

Si tratta di un premio – istituito dalla Camera di Commercio di Cosenza – che valorizza l’identità, la cultura, i saperi e  l’eccellenza presenti nei preziosi oli extravergini di oliva della provincia bruzia. Saranno premiati 9 oli, 3 per ogni categoria: fruttato intenso, medio e leggero. Saranno consegnati anche degli attestati alle aziende olivicole entrate nella guida e un bonsai di ulivo ai vincitori.

L’obiettivo della Camera di commercio è sostenere la competitività del comparto olivicolo, ridando linfa alle DOP regionali e valorizzando la qualità degli oli calabresi attraverso azioni di divulgazione della loro qualità e delle loro particolari caratteristiche organolettiche.

La tutela delle eccellenze agroalimentari è uno dei punti di forza della governance dell’ente camerale.  A giugno l’azione sinergica intrapresa dalla Camera di commercio di Cosenza ha impresso una marcia importante per l’iscrizione del vitigno Magliocco Dolce nel registro nazionale varietà di vite. E ancora nel 2019 il Fico Dottato Bianco Dop di Cosenza ha ottenuto – grazie alla Camera d commercio guidata dal presidente Klaus Algieri – il prestigioso “cartellino blu”.

UniCal, presentato il Premio Verga 2019

Rende (CS)- Successo per la presentazione della settima edizione del Premio Verga, iniziativa patrocinata dal comune di Cotronei e presentata ieri presso la Sala A dell’Università della Calabria.

La presentazione del premio per il miglior olio d’oliva del Mezzogiorno ha trovato buon riscontro nel pubblico presente in Sala A.

Maria Garofalo (Responsabile ufficio Pari Opportunità- UniCal) e Maurizio Trobia (Responsabile Ufficio Orientamento-UniCal) sono stati i promotori del convegno nel quale si sono presentati un consistente numero di interventi.

Le introduzioni della Dottoressa Garofalo prima e successivamente della Dottoressa Assunta Bonanno, delegata del Rettore, hanno posto l’attenzione sulla questione dell’identità calabrese.

Un caso antropologico nel quale coloro che fanno parte di questa cultura provano vergogna verso essa e tendono a sottolineare solo gli aspetti negativi. Il Premio Verga è un evento che, nel 2019, ha visto concorrere tra loro più di 150 oli d’oliva, così come riportato dal sindaco di Cotronei Nicola Belcastro durante i saluti istituzionali. E’ anomalo che un’iniziativa del genere venga organizzata da un ente istituzionale ma, l’idea è quella di preservare la cultura culinaria del meridione partendo proprio dalle istituzioni.

Il nucleo della discussione si raggiunge con l’intervento della Professoressa Crispini, direttore (o “direttora” come ama definirsi lei) del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche.

La docente con un excursus sull’importanza della chimica nell’industria alimentare, denota la differenza e complementarietà del chimico e dell’ingegnere alimentare. Quest’ultima figura, durante la discussione, è stata rappresentata dai docenti Vincenza Calabrò e Stefano Curcio  del Dipartimento d’eccellenza di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica.

 Di carattere più tecnico è l’intervento del prof. Antonio Tagarelli, docente del Dipartimento CTC come la direttrice Crispini.

La presentazione di Tagarelli ha avuto come carattere principale lo studio qualitativo degli oli e dei prodotti vegetali e animali in terra calabra. Analisi di specificità e di qualità al di là dei marchi IGP, DOP, ecc. che sono già di per sé sinonimi di peculiarità del territorio. Questo tipo di lavoro è stato condotto su vari campioni alimentari provenienti da terreni o allevamenti talora vicini territorialmente per preservare una determinata area geografica.

Elena Santilli e Gabriella Lo Feudo del Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura (CREA) insieme a Giacomo Giovinazzo (Direttore Generale Agricoltura della Regione Calabria) e Mauro D’Acri (consigliere regionale delegato per l’agricoltura) hanno avuto come perno centrale di discussione il valore delle etichette e l’importanza della specificità di queste nel mercato.

Encomio anche per la Dottoressa Lupi la quale ha magistralmente spiegato la realizzazione dell’olio semi-solido, ora in commercio sotto il nome di “ReOlì”.

La premiazione ufficiale avverrà il 7 giugno dell’anno corrente presso la Sala conferenze di Cotronei.

Italoi a Venezia, l’olio calabrese si conferma il preferito dal cinema italiano

VENEZIA – Italoi si conferma ancora di più l’olio preferito dal cinema italiano. L’azienda Gallina è stata presente infatti con successo, per il secondo anno consecutivo, alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia che si è conclusa sabato scorso.

Il pubblico della kermesse veneziana, gli operatori del cinema, attori, registi, giornalisti hanno potuto assaporare il gusto delle eccellenze calabre negli prestigiosi spazi realizzati da Luce-Cinecittà icon Anica, Mise, Ice, in collaborazione con Direzione generale cinema; i visitatori hanno potuto gustare il meglio di Italoi Villa delle Monache che ha fatto omaggio agli ospiti della zona del cinema Italiano, di una bottiglietta da 250 cl, con un packaging raffinato.

Tutto negli splendidi scenari dell’Hotel Excelsior di Venezia  dove, il visitatore, ha potuto immergersi in uno spazio interattivo ispirata al 68’, in un tempo sospeso e immaginario.

Con grande soddisfazione dunque, gli eredi Gallina hanno fatto propria una intuizione: il cinema è motore di marketing territoriale. Sulla scia della qualità inaugurata dal nonno Antonio Gabriele,  le presenze internazionali continueranno dopo Venezia,  in programma il ritorno a Cannes e Berlino. Italoi insieme alle migliori aziende italiane negli spazi top del cinema mondiale.

Calabria protagonista al Fico Eataly World con “la merenda di una volta”

BOLOGNA – Le merende dei nonni tornano protagoniste della contemporaneità grazie alle degustazioni offerte allo stand organizzato dalla Presidenza della Regione Calabria – Settore Internazionalizzazione – in collaborazione con l’Arsac, grazie gli eventi dedicati alla promozione delle eccellenze agroalimentari calabresi.

Il weekend appena trascorso, infatti, è stato dedicato al tema “La merenda di una volta”. Protagonisti degli assaggi, infatti, sono stati i pani tradizionali calabresi fatti in casa. Il “Pane di Cuti”, nelle tipologie bianco ed integrale, prodotti a Rogliano (CS), il “Pane di Cerchiara”, dalla tipica pezzatura di 3-4 chili, il “Pane di Tessano”, dalla caratteristica crosta chiara, il “Pane di Cutro (KR)” ottenuto dal grano duro coltivato nella zona del Marchesato, il “Pane di Mangone” prodotto con la tradizionale “levatina”, il lievito naturale, e il “Pane di Bisignano” lavorato nella tipica “maiddra” (madia: contenitore in legno). È stato possibile assaporarli in abbinamento a preparazioni tipiche della dieta mediterranea a base di Pomodoro di Belmonte, Cipolla Rossa di Tropea IGP, peperoncino calabrese, tonno e olii calabresi EVO. che si fregiano dei prestigiosi marchi comunitari DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta).

PROTAGONISTA ANCHE IL BERGAMOTTO

Nei giorni scorsi, invece, degustazioni dedicate al Bergamotto di Reggio Calabria DOP con succhi, liquori e preparazioni ottenute dal tradizionale agrume calabrese. Nel corso del cooking show “La cucina racconta la Calabria”, poi, gli chef dell’Arsac Luigi Barberio e Vittorio Secreti hanno preparano le eccellenze calabresi trasferendo ai presenti ricette, segreti e curiosità. Cinque le sessioni di cucina andate in scena nelle sale “Maestrale” e “Scirocco” di Fico. Start con “Calabria Mediterraneo da gustare” con menu composto da Maccheroni, baccalà, broccoletti e scorzette di bergamotto con in abbinamento un vino Nerello Rosato di Calabria. A seguire “Dalla Sila alla Magna Grecia” con Riso di Sibari e Caciocavallo Silano DOP aromatizzato con Bergamotto e rosmarino. In abbinamento è stato degustato un vino Greco bianco di Calabria. Durante “Sapori di Calabria al profumo di bergamotto”, invece, sono state preparate Pappardelle salvia e bergamotto, con mousse di ricotta calabrese, e in abbinamento un Pecorello bianco di Calabria. La sessione “L’oro Verde di Calabria e la cucina contadina” prevedeva, poi, Lagane e ceci al profumo di bergamotto con in abbinamento il vino bianco Guarnaccia del Pollino. “In dolce compagnia del Bergamotto”, infine, ha visto un menu strutturato con: Tortino di patata della Sila con bergamotto caramellato abbinato al vino Cirò rosato ottenuto da Gaglioppo.

Ricette, storie, luoghi, tradizioni ed emozioni, infine, sono state raccontate dai divulgatori dell’Arsac Saverio Urso e Domenico Turiano

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Tutti gli eventi di “Fico – Fabbrica Italiana COntadina” sono realizzati su iniziativa della Presidenza della Regione Calabria – Settore Internazionalizzazione – in collaborazione con l’Arsac, l’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese. Fico, già da qualche settimana, ha superato il milione di visitatori.

 

L’olio extravergine secondo Slow Food, 39 le aziende calabresi selezionate

VERONA – Un sistema di tutela e promozione dell’olio extravergine d’oliva che mette in campo tutti gli strumenti a disposizione della rete di Slow Food. È un modello di produzione virtuoso perché assicura tutela del paesaggio e dell’ambiente e garantisce produzioni di pregio qualitativo non riproducibili nelle dimensioni industriali.

Il tutto si rifà ad un approccio che l’associazione, nel corso dei 32 anni di storia, ha sperimentato con profonda convinzione. Una guida on-line, con oltre 1000 segnalazioni dei migliori oli, inerente a circa 600 aziende. La guida è stata realizzata grazie a decine di soci e collaboratori in tutta Italia. Quest’ultima recensisce, tra l’altro, 39 aziende calabresi (foto ilsanoquotidiano.com).

L’olio passa dallo Slow Food

Il presidio Slow Food dell’olio extravergine italiano che tutela oliveti secolari, di “cultivar autoctone”, è gestito senza l’uso di fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici. Il racconto continuo e l’educazione dei sensi per imparare a riconoscere quello buono, pulito e giusto attraverso i Master of Food. Gli eventi e le degustazioni sono stati organizzati dalle condotte Slow Food locali. È questa la proposta della Chiocciola che verrà presentata durante il convegno “Un Presidio Slow Food per l’extravergine. Dall’esperienza dei produttori alle idee del nuovo progetto Slow Food sull’olio” martedì 17 aprile alle ore 11,30 a Verona presso il Sol&Agrifood. Il salone internazionale dell’olio extra vergine d’oliva e dell’agroalimentare di qualità, in concomitanza con il Vinitaly, sarà il palcoscenico dell’evento.

Verona palcoscenico dell’importante incontro

All’incontro parteciperanno Paola Jori dal Trentino, per l’azienda Laghel 7, dalla Toscana Nicola Sartori, della Fattoria Altomena, e dal Lazio Alfredo Cetrone dell’omonima azienda agricola. Modererà Francesca Baldereschi, responsabile del progetto Presìdi Slow Food. Introdurrà Abdelkrim Adimentre, responsabile dell’unità tecnica del Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi), mentre le conclusioni saranno affidate a Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia.

Altri due oli calabresi premiati dal presidio Slow Food

CATANZARO La Calabria si conferma una Regione vivace e capace di produrre oli extravergini di oliva di qualità. Con il sacrificio, la passione e la professionalità si stanno ribaltando gli stereotipi che il mondo agricolo ha affibbiato ad un settore economico importante di cui, nel passato, gli agricoltori si sono resi corresponsabili

Con queste parole il Responsabile Regionale dei presidi Slow Food ha annunciato che altri due oli extravergine di oliva della Provincia di Catanzaro potranno entrare nel Presidio Nazionale dei Presidi Slow Food. Quello dell’Azienda Agricola Mariangela Costantino di San Pietro a Maide e dell’Azienda Agricola di Catanzaro Giuseppe di Tiriolo. Entrambi gli oli sono stati prodotti con olive della cultivar Carolea (conosciuta anche come Nicastrese o Catanzarese), una delle cultivar più importanti in Calabria.

Tutti gli oli aderenti al presidio dovranno applicare sulla bottiglia un collarino riportante l’etichetta narrante, con il simbolo stilizzato della Chiocciola Slow Food, che racconta non solo dell’olio ma anche dei produttori. E’ il modo dell’Associazione di dare ai produttori il giusto riconoscimento ai loro sacrifici e alla loro passione.

Con gli ultimi due salgono a cinque i presidi Slow Food di olio calabrese prodotti dalle aziende. Belle storie di successo che si spera possano essere da esempio per altri olivicoltori calabresi; gli ingredienti ci sono tutti: professionalità, oliveti secolari, passione e Slow Food da corollario che accompagna i produttori in questo percorso.

Rende, al via “Le signore calabresi dell’olio”

RENDE (CS) – L’Associazione Culturale “Xenìa”, con il patrocinio del comune di Rende e dall’assessorato al centro storico e alle pari opportunità, locandina le signore calabresi dell'oliopromuoverà venerdì 7 aprile alle ore 17,30 l’incontro dal nome “Le signore calabresi dell’olio – esplorando saperi e sapori”. La manifestazione si terrà nella sala del museo Civico e vedrà la collaborazione con “Confagricoltura Donna Calabria”. Si parlerà dell’antica tradizione calabrese dell’olio d’oliva e dei cambiamenti culturali che hanno portato al mutare di una realtà prettamente maschile.

«La moderna declinazione al femminile – ha affermato Marina Pasqua – di settori economici a forte impronta patriarcale ci danno l’idea di come i mutamenti sociali abbiano portato beneficio anche all’economia del nostro territorio. Il racconto delle storie di queste donne che con caparbietà ogni giorno si confrontano con tale condizione non può che impreziosire la nostra comunità».

«Le signore calabresi dell’olio – ha dichiarato la presidente di Xenìa Gabriella Coscarella – sono imprenditrici, amministratrici, produttrici che dimostrano come la forza delle donne sia fatta di competenza, affidabilità, volontà, tradizione e innovazione».

L’incontro, dopo i saluti istituzionali vedrà conversare con Coscarella la vicepresidente nazionale di “Confagricoltura Donna” Paola Granata e le imprenditrici Rita Bilotti (Az. Serragiumenta di Altomonte), Maria Grazia Minisci (Az. La Molazza – Gruppo Minisci di Corigliano Calabro), Mariangela Costantino (Az. Mariangela Costantino di Maida) e Lucia Talotta Torchia (Oleificio Torchia di Tiriolo).